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Ronciglione
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Indirizzo:
Borgo medievale di Ronciglione, Via dell' Olmo, 16, 01037 Ronciglione VT Roncigione (VT), Borghi e paesini, Vicino Roma
Descrizione:

Ronciglione è una splendida cittadina etrusca, situata a metà strada tra Roma e Viterbo, conosciuta per il suo caratteristico borgo medievale.

Durante l'estate si aggiunge a Ronciglione anche un turismo balneare ricercato, che trova nel Lago di Vico una meta alternativa alle spiagge del litorale romano.

Ronciglione (Ronció in dialetto locale) è un comune italiano di circa 8500 abitanti della provincia di Viterbo, precisamente nella Tuscia, situato lungo il percorso ad ovest del Lago di Vico della via Francigena; dista da Viterbo circa 20 km e da Roma circa 55 km.

Posizionata sulle alture meridionali dei Monti Cimini, la parte medioevale di Ronciglione sorge su un grosso ciglione tufaceo, posto alla confluenza di due corsi d'acqua, il Rio Vicano, emissario del Lago di Vico, e il Fosso Chianello che, dopo le colmate farnesiane del XVI secolo, ora scorre sotterraneo.

Le colmate dei Farnese hanno permesso lo sviluppo rinascimentale e moderno della cittadina su un secondo sperone tufaceo.

Sul territorio comunale si erge il monte Fogliano.

Le giornate qui scorrono lente e rilassanti e si possono fare molte gite nella natura e nei borghi vicini sul lago di Bracciano: Bracciano, Trevignano Romano e Anguillara Sabazia, ma vicino troviamo posti pieni di mistero come il bosco Macchia Grande, la caldara di Manziana e le Forre di Corchiano, città fantasma come l'antico borgo di Chia e Civita di Bagnoregio oppure bellissimi borghi come Capranica, Caprarola, Nepi, Sutri (famosa per il il Parco Naturale Regionale dell'Antichissima Città di Sutri), Ronciglione, Barbarano Romano (e il Parco Regionale Marturanum), Vetralla, Castel Sant'Elia, Calcata e il suo Opera Bosco Museo di Arte nella Natura, Faleria, Canale Monterano, San Martino al Cimino, , Soriano nel Cimino, Vitorchiano, il Parco dei Mostri di Bomarzo, Bassano in Teverina, e ancora il capoluogo Viterbo, i giardini di Villa Lante a Bagnaia o Palazzo Farnese a Caprarola...

Ronciglione
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Ronciglione
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Cosa vedere a Ronciglione | Monumenti e luoghi d'interesse

Ronciglione | Architetture religiose

Chiesa di Santa Maria della Provvidenza
Costruita sul ciglio di un burrone ai margini del borgo medioevale nell'XI secolo, era originariamente conosciuta come Sant'Andrea, acquisì l'attuale nome nel 1742, quando, durante un ingente restauro dovuto al cedimento della rupe su cui poggia, venne ritrovato un importante affresco raffigurante una Madonna con Bambino, poiché, terminati i fondi per il restauro, questo ritrovamento permise al parroco di ricevere nuovi fondi per il continuo dei lavori, venne definito come una provvidenza e posto sull'altare maggiore, diede il nome a tutta la Chiesa.

Chiesa di Sant'Eusebio
A un paio di chilometri, lungo la strada per Roma, si intravede la chiesetta romanica di Sant'Eusebio risalente al VII secolo: nell'interno (a tre navate con colonne sormontate da arcaici capitelli) si conservano alcuni affreschi, tra cui l'Ultima Cena (forse del XII secolo), Redentore benedicente tra gli Evangelisti (XIII secolo) e una quattrocentesca Madonna col Bambino tra i Santi Eusebio e Stefano (aggiunte nel XVII secolo).

Duomo (Santi Pietro e Caterina)
Il Duomo, dedicato ai Santi Pietro e Caterina, grande e maestoso, fu costruito nel 1671 su disegno del Rainaldi.
In esso sono custodite numerose opere d'arte tra le quali spicca l'altare sinistro, realizzato con marmi policromi e ornato da una pala di Giuseppe Ghezzi raffigurante la Madonna del Rosario.
Pregevole, infine, un trittico quattrocentesco di Gabriele di Francesco raffigurante il San Salvatore benedicente e posto sull'altare destro.

Chiesa di Sant'Andrea
Realizzata, probabilmente sulla base di un'antica chiesa detta San Leonardo, nel XII secolo in stile gotico, attualmente rimangono visibili solo dei frammenti di colonne e capitelli marmorei, la struttura esterna e il campanile fatto erigere dal Conte Everso degli Anguillara nel 1436 per mano del maestro Galasto.
È composto da piani con finestre in successione monofore, bifore e trifore e da un ultimo piano a pianta ottagonale, sulla porzione di facciata della Chiesa ancora presente, composta da pietre a vista, è visibile lo stemma degli Anguillara.

Ronciglione
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Ronciglione | Architetture civili

La Rocca ("I Torrioni")
Eretta nel medioevo dai Prefetti di Vico a guardia dell'unico accesso naturale alla città, nei secoli successivi mutò spesso proprietà, destinazione e forma.

Fu appannaggio dei Conti degli Anguillara, dei Della Rovere e dei Farnese dal 1526 al 1649, sotto la proprietà dei Della Rovere la rocca subì i maggiori cambiamenti, in particolare tra il 1475 e il 1480 con la ristrutturazione voluta da Papa Sisto IV ed affidata all'architetto fiorentino Giovanni Dolci che vi aggiunse il mastio circolare e le quattro torri fortificate agli angoli, che tra l'altro diedero al castello l'attuale nome popolare "I Torrioni".

Vi soggiornarono eminentissimi personaggi tra i quali papa Sisto IV e papa Paolo III, ma andò poi, nel 1649, in mano alla Santa Sede, che la cedette nel 1756 al genovese Girolamo Marè, il quale, pur impegnandosi alla sua conservazione ed all'abbellimento, la lasciò allo stato di abbandono.

Palazzo Comunale
Terminato nel 1552, nel 1744 venne ristrutturato e vi fu aggiunto un orologio disegnato dall'architetto Sebastiano Cipriani, dal 1816 è sede dell'amministrazione comunale, che precedentemente trovava spazio in un palazzo medioevale. Al suo interno vi è custodito un sarcofago romano.

Fontana Grande o degli Unicorni
Attribuita popolarmente al Vignola (architetto del Palazzo Farnese della vicina Caprarola, in realtà fu anch'essa commissionata dal cardinale Alessandro Farnese, che fece erigere anche il Palazzo Farnese), ma all'architetto Antonio Gentili da Faenza.

Costruita in pietra arenaria, presenta tre unicorni (spesso chiamati "cavalli marini") dalla cui bocca sgorga l'acqua che va a riempire le due vasche sottostanti.

Porta Romana
Costruita nel 1618 per volontà del cardinale Odoardo Farnese dal Vignola attualmente divide il centro storico della cittadina dalla zona sud, è stata spesso oggetto di modifiche, nel 1857 ad esempio venne aggiunta sulla sommità una torretta munita di orologio che venne poi rimossa nel 1954 per alleggerire il carico sulla struttura.

Casa museo della Venerabile Mariangela Virgili
Si tratta della casa, ora trasformata in museo dai fedeli di Mariangela Virgili, Terziaria Carmelitana dell'Antica Osservanza, sulla cui persona è in corso un processo di beatificazione.

Il palazzo dei Virgili, posto nell'angolo più caratteristico di Piazza degli Angeli, nel borgo Medioevale, con lo stemma gentilizio sul frontale del portone d'ingresso, con il finestrone rinascimentale, i residui più antichi di una bifora e di una scalea, è uno dei monumenti più interessanti del Centro storico di Ronciglione.

Nel Seicento la famiglia Virgili era decaduta e il secondo piano del palazzo era abitato dalla famiglia della Venerabile.

Esiste ancora la cella (= recinto di legno) dove essa visse e morì.

Nella sua casa le pareti sono ricoperte di un'insolita tappezzeria: si possono, infatti, ammirare svariate centinaia di ex voto in argento che rappresentano cuori, occhi ed altre parti anatomiche; poi tavolette e tele votive, album con fotografie di gente comune e di soldati di tutte le guerre, compresi quelli degli attuali contingenti in missione di pace.

Dei numerosi registri, con le firme e le dediche dei visitatori, per alcune vicissitudini oggi ne rimangono solo cinque.

Il più antico risale all'anno 1910.

Museo della vecchia ferriera
Museo a tema ambientato nella più vecchia ferriera del paese.

Ronciglione
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Ronciglione | Aree naturali

Lago di Vico
Di grande interesse naturalistico, posizionato a nord di Ronciglione, il lago di Vico è probabilmente il meglio conservato tra i grandi laghi italiani di origine vulcanica, oltre ad essere il più alto d'Italia sul livello del mare. Incluso tra le aree di particolare valore naturalistico del Lazio, tra i biotopi di rilevante interesse vegetazionale in Italia e parte della Riserva naturale del lago di Vico, consente lo sviluppo della vita di numerose e rare specie animali.

Formatosi dal riempimento di un cratere vulcanico si è vista dimezzata la superficie in epoca etrusca con la costruzione di un canale sotterraneo che, attraversando la montagna e gettando le acque del lago nel vallone formando il Rio Vicano, ha permesso di rendere fertile un grande territorio.

Nella zona dovreste assolutamente visitare Nepi, Sutri, Calcata, Civitella San Paolo, Civita Castellana, Castel Sant'Elia, Faleria, Ronciglione, il lago di Vico e il lago di Bracciano e le bellissime Bracciano, Trevignano Romano e Anguillara Sabazia, le Forre di Corchiano nel giro di pochissimi kilometri...a dire il vero sono davvero tantissimi i borghi della zona, e della provincia di Viterbo in generale, che meritano una visita.

Riserva naturale Lago di Vico
Riserva naturale Lago di Vico

Ronciglione | Tradizioni e folclore

Carnevale di Ronciglione

Nato dalla tradizione del carnevale romano rinascimentale e barocco, il carnevale di Ronciglione rievoca nei suoi spettacoli gran parte della storia e della tradizione della cittadina.

Dal teatro tradizionale alla cavalcata degli Ussari che rivive una storica cavalcata dei soldati francesi del XIX secolo per le vie del paese.

Viene considerato tra i 10 carnevali più belli d'Italia.

Carnevale di Ronciglione
Carnevale di Ronciglione

Ronciglione | Corse a vuoto

A Ronciglione venivano corsi annualmente due palii di corse a vuoto, il Palio Della Manna, nell'ambito del Carnevale di Ronciglione, in onore di un'antica e generosa famiglia locale, e il Palio di San Bartolomeo, in onore del santo patrono del paese, in agosto. A partire dal 2016, dopo una sospensione di 5 anni, è stato mantenuto il solo "Palio di San Bartolomeo".

Analogamente al Palio di Siena, le corse assumono il carattere di una disputa stracittadina.

I nove rioni della città presentano ciascuno due cavalli, che si contendono il palio in due giorni di corse.

Il primo giorno i diciotto cavalli corrono in tre '"carriere" (batterie) separate, da sei cavalli ciascuna: i primi due di ogni batteria e due sorteggiati tra i terzi classificati si sfideranno il secondo giorno, nella batteria finale da otto cavalli.

I cavalli corrono scossi (senza fantino) lungo le vie rinascimentali del paese, su un percorso misto, fatto di asfalto e pavé, oltrepassando una stretta porta, il cantone del gricio, considerata particolarmente ostica, e la faticosa salita di Montecavallo. I cavalli vengono allenati per tutto l'anno dalle nove scuderie rivali.

Le corse a vuoto di Ronciglione sono state oggetto delle proteste animaliste per via dell'alto numero di incidenti che interessano i cavalli, talvolta mortali, a causa di una pavimentazione a pavé poco adatta agli animali, della velocità alla quale sono addestrati a correre e per le sostanze dopanti che, come venne dimostrato negli anni novanta, spesso venivano utilizzate, oggi i controlli antidoping sono molto rigidi e regolati dall'U.N.I.R.E.

Il 5 marzo 2011, durante le qualificazioni delle corse a vuoto, un cavallo si schianta contro le barriere di metallo, recidendosi la giugulare. Dopo numerose convulsioni e copioso sangue perso, gli addetti hanno avvolto il corpo del cavallo morente con un telo per non far assistere al doloroso spettacolo. Il povero animale muore poco dopo al centro del paese davanti agli spettatori atterriti, dove era avvenuto l'incidente.

Ronciglione |Festa di Santa Maria della Provvidenza

Le origini del nome e della festa di “Santa Maria della Provvidenza” si riallacciano ad un episodio accaduto nel 1742 e del quale fu protagonista Padre Angelo Ferretti, nipote della Venerabile Mariangela Virgili, che, ricordandosi di una profezia della zia, dopo la morte di questa, aveva intrapreso il restauro della Chiesa crollata.

Persuaso di trovare il “tesoro”, di cui la zia aveva parlato, il 9 giugno sotto il piccone dei muratori invece di oro e argento fu scoperta un'antica Madonna affrescata.

Capì allora che di questo “tesoro” parlava la zia e, per la gioia, incominciò a gridare "Provvidenza, Provvidenza" tanto da far accorrere tutta la gente del borgo.

Da quel giorno la chiesa fu chiamata Santa Maria della Provvidenza o Madonna della Provvidenza. Era il 9 giugno 1742, come si legge su di un cippo venuto alla luce nel 1955.

Da allora, nella prima domenica di giugno, per festeggiare l'avvenimento, in tutte le famiglie dei borghi si consuma un pasto a base dì gnocchi di patate.

Di tutte queste notizie troviamo riscontro leggendo la vita della Venerabile Mariangela Virgili, nata e vissuta a Ronciglione dal 1661 al 1734.

Nel corso degli anni, la data della festa fu spostata varie volte fino ad arrivare alla prima domenica di agosto.

A gestire la festa è, da sempre, la Confraternita di S. Maria della Provvidenza che, sotto la guida del governatore, Carlo Trappolini, crebbe d'importanza e di prestigio.

Suo successore fu Oreste Marini, detto Sandro. Egli dette ulteriore impulso alla manifestazione e cominciò a far gustare gli gnocchi di patate alla gente che partecipava alla festa.

È così che è nata la "Gnoccata".

Oggi a curare i festeggiamenti, che durano cinque giorni, oltre alla Confraternita c'è l'Associazione Culturale Mariangela Virgili che, con le manifestazioni culturali, popolari, artistiche e sportive, ha dato alla festa una risonanza nazionale.

Ronciglione

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Cosa vedere a Ronciglione nel BORGO DI SOTTO?

  • PIAZZA DELI ANGELI
  • CASA DELLA VENERABILE MARIANGELA VIRGILI - Associazione Culturale Mariangela Virgili (0761-627570) e-mail: [email protected].
  • CHIESA DI SANTA MARIA DELLA PROVVIDENZA
  • PIAZZA DELLA PROVVIDENZA E VALLATA DEL RIO VICANO

Da questo punto salite per la stretta via che si apre davanti alla chiesa per raggiungere il Borgo di Sopra.

BORGO DI SOPRA: rappresenta la parte "più recente" della Ronciglione medievale che si  sviluppò in seguito a un notevole incremento demografico che conobbe il borgo.

Appena finita la breve salita noterete subito che presenta un impianto urbanistico particolare: un'unica via dritta ai lati della quale si aprono perpendicolarmente vicoletti numerati che conducono a deliziose piazzette ancora oggi popolate dai turisti e dagli abitanti del borgo, tenaci custodi di antiche memorie e storie.

Ronciglione
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S'AGGIRA MEMORIA
(di Bruno Fiata, poeta locale)

Nei vicoli dei borghi mesti e solitari
silente s'aggira la memoria
quando la sera al tramontar del sole
gli uomini ritornano dai campi

Parlano stanchi di sogni e di speranze
a volte con l'accenno d'un sorriso
(l'inchino d'uso al padrone
che col calesse passa)

Nell'aria profumo diffuso di minestra
dalla casa misera ma ricca
del lavoratore

Il poco percepito e il tanto dato
tesoro da tenere custodito
come questo tempo dei ricordi

Perché non c'è mattino senza sera
E la sera non viene
se al giorno
sottraggono il mattino.

Cosa vedere a Ronciglione nel BORGO DI SOPRA?

  • Giardino del Borgo
  • Palazzo comunale
  • Piazzetta Campo de' Fiori
  • Chiesa di Sant'Andrea
  • Palazzetto del Poeta e del Guerriero
  • Castello della Rovere ("I Torrioni")
  • Oratorio delle Maestre Pie Venerini e Chiesa di Santa Maria del Fiore

Ronciglione
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Ronciglione | Storia

Alla primitiva Ronciglione si aveva accesso da Porta Castello, presso Piazza dell'Olmo e da Ponte delle Tavole e Porta Pèntoma sotto la Torre-Campanile della Provvidenza.

Il documento più antico nel quale si trova citato il nome di Ronciglione, risale al 1103.

Cipriano Manente, storico orvietano del XVI secolo, pone come data approssimativa di fondazione (nel caso, si tratterebbe di rifondazione sopra le antiche rovine) l'anno 1045 per intervento dei prefetti di Vico che dominarono la "Valle Tiberina... et il Lago di Vico".

Nel 1526 Ronciglione venne in possesso dei Farnese e sotto la loro avveduta signoria visse il periodo di maggior sviluppo e splendore (1526-1649).

Ronciglione era una contea sotto le dipendenze del ducato di Castro.

Nel periodo precedente ai decreti di espulsione della fine del XVI secolo, Ronciglione fu sede di una piccola comunità ebraica, attestata nel vecchio borgo dall'indicazione toponomastica vicolo del ghetto.

Ronciglione  fu poi un centro economicamente avanzato per il vasto apparato manifatturiero: ferriere, ramiere, cartiere, ceramiche, armerie, stamperie ecc. ed ebbe una vivacità culturale legata a varie Accademie (Desiderosi, Cimina, Arcadico Cimina, Erculea Cimina etc.) e tipografie dove furono stampati fra l'altro la prima edizione italiana della Secchia Rapita del Tassoni (1642) e dell'Aminta del Tasso.

Nel 1728 Papa Benedetto XIII eresse Ronciglione Città.

Il secolo XVIII si chiuse drammaticamente con i moti antifrancesi a Ronciglione , durante la prima Repubblica romana del 1798-1799.

L'incendio, appiccato dalle truppe francesi del Generale Valterre, divampò dal 28 al 30 luglio 1799 e distrusse 174 edifici di Ronciglione  e tutto l'Archivio Storico.

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