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Olevano Romano (RM)
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Indirizzo:
Olevano Romano (RM) Olevano Romano (RM), Borghi e paesini, Vicino Roma
Descrizione:

Olevano Romano si erge sul monte Celeste, ai margini del complesso montuoso prenestino-lepino-ernico, a circa 50 km da Roma

Il centro storico di Olevano Romano affonda le sue radici in epoca anteriore al medioevo e testimonianza è data da una evidente archeologica monumentale di grande rilievo: si tratta dei resti della poderosa cinta muraria in opera poligonale, realizzata in grossi blocchi rozzamente squadrati in pietra locale, d'incerta datazione ma riferibili ad epoca anteriore alla romanizzazione del territorio.

Dopo una breve visita alla chiesa di Olevano Romano (1639), si consiglia di procedere a piedi, visitando i resti delle mura ciclopiche e poi, attraverso la Porta del Sole, proseguendo all'interno del caratteristico centro storico.

Risalendo Via Ara dé Santi si giunge a Piazza B. Greco: da qui si procede fino alla chiesa di S. Margherita, risalente al IX secolo d.c., più volte restaurata ed ingrandita e sotto il cui altare è conservato il corpo di S. Vittore.

Caratteristiche sono: la struttura a due navate e il suo soffitto a cassettoni quadrati e rettangolari con fregi dorati.

Continuando a salire si giunge al nucleo medioevale del centro storico con il palazzo baronale (di proprietà privata), i resti del castello ancora dominati dall'antica torre e la chiesetta di S. Maria di Corte, costruita da Oddone Colonna nella prima metà del '300 e notevole per gli affreschi dell'abside dietro l'altare maggiore.

Si consiglia di salire sulla torre baronale da dove si può ammirare tutta l'Alta Valle del Sacco.

Continuando sulla stessa strada, attraverso la Porta Sù si giunge a Piazza S. Rocco dove si può visitare l'omonima chiesa, a navata unica con un soffitto a capriate scoperte, che accoglie le spoglie del pittore tedesco Horny, l'allievo prediletto di J.A. Koch.

Il paesaggio di Olevano è stato fonte di ispirazione per numerosi artisti stranieri e molte furono le case private che li ospitarono.

Da Piazza S. Rocco si può raggiungere Casa Baldi (già residenza estiva del Cardinale Scipione Borghese) e la Villa Serpentara (acquistata dal governo del Reich nel 1877), entrambe proprietà tedesche che oggi ospitano borsisti di quel Paese e sono punti di riferimento della presenza culturale germanica in Olevano.

Un vasto patrimonio di parchi e giardini penetra, divide e completa il centro edificato.

Di ritorno dalla Villa Serpentara, dopo aver visitato la chiesetta di S. Antonio, è d'obbligo una sosta al Parco dell'Acqua Santa e, andando verso il centro cittadino, il Parco di Villa De Pisa.

Interessanti località vicine: Subiaco (tra i borghi più belli d'Italia), Filettino (stazione sciistica di Campo Staffi), Fiuggi (con le sue acque curative), PalestrinaTrevi nel Lazio , Guarcino e la stazione sciistica di Campocatino, Vallepietra, le rovine di Camerata Vecchia (borgo fantasma), Carpineto Romano, Artena e il Lago di Giulianello, Cori (LT), Genazzano, il Bosco di Paliano, AnagniFerentino, Fumone, Alatri, Guarcino, Collepardo, Vico nel Lazio, ...

Olevano Romano (RM)
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Olevano Romano | Eventi, Tradizioni & Folklore

  • Calici di Stelle (inizi Agosto)
  • Festa Patronale di Santa Margherita (Luglio)
  • Radiolevano Eco Fest - Parco dell'Acqua Santa
  • Sagra del Vino Cesanese di Olevano Romano (fine Agosto)
  • Olevano Romano Open day (Ottobre) - una grande giornata di festa nei Castelli Romani e Prenestini: un’occasione per assistere ad eventi e visitare gratuitamente palazzi, ville, siti archeologici e musei, partecipare a laboratori artistici e mostre.
  • Estate Olivanese
  • Vinointorno (Giugno) - Rassegna Nazionale dedicata al vino e al cibo di qualità
  • il mercato settimanale di Olevano Romano si organizza ogni lunedì, mentre il mercato contadino slow-food ogni terza Domenica del mese
  • Natale a Olevano Romano
  • Sagra dell'Olio d'Oliva e del Vino Novello (Novembre)
  • Sagra degli gnocchi (Giugno)

chiesetta di Santa Maria di Corte - Olevano Romano (RM)
chiesetta di Santa Maria di Corte - Olevano Romano (RM)

Che cosa vedere a Olevano Romano | Monumenti e Luoghi di interesse

Olevano Romano ospitò nel XIX secolo più di mille importanti pittori internazionali - tedeschi, danesi, inglesi e francesi e di altri Paesi europei, pittori che lo hanno scelto come meta del loro "viaggio in Italia".

Tale esperienza veniva allora considerata indispensabile per acquisire l'abilità nella riproduzione di paesaggi caratterizzati dalla luce, dal colore e da una natura ricca di rocce e querce.

Tra i primi ad arrivare il pittore tirolese Joseph Anton Koch, che sposò Cassandra Ranaldi.

Tra tutti spiccano i nomi di Jean-Baptiste Camille Corot, che ha immortalato in splendide opere la campagna olevanese, di Friedrich von Olivier e di Franz Theobald Horny, morto giovanissimo, sepolto nella Chiesa di S. Rocco.

Alcune vedute del paese furono dipinte negli anni venti del '900 dal pittore tedesco Alexander Kanoldt, uno dei protagonisti del movimento artistico denominato Nuova oggettività.

Non lontano dal centro c'è il Museo Civico d'Arte, aperto sabato e domenica.

Vi si trovano esposti disegni dell'800 e del '900, serigrafie, la donazione dell'artista Heinz Hindorf e la collezione delle stampe delle Vedute Romane di Joseph Anton Koch.

La associazione AMO che gestisce il museo, ha più di 2000 opere nella Collezione AMO, dall'800 ad oggi.

Le opere, che testimoniano il passaggio di questi artisti, sono visibili presso il museo s'arte situato in villa "De Pisa".

Inoltre la cittadina ospita ancora oggi borsisti dell'accademia d'arte tedesca.

La Strada del vino Terra del Cesanese di Olevano Romano  è un percorso segnalato e pubblicizzato da cartelli lungo i quali insistono valori naturali, culturali e ambientali, vigneti, cantine di aziende singole e associate, produzioni tipiche, agroalimentari e artigianali integrate con l’attività di ricezione turistica e ospitalità.

La Strada del Vino si propone come strumento di promozione di un turismo enogastronomico di qualità teso alla valorizzazione della produzione vitivinicola nel contesto culturale, ambientale, storico e sociale.

Olevano Romano (RM)
Olevano Romano (RM)

Olevano Romano | Architetture religiose

  • Santuario della SS. Annunziata, suggestivo, si trova nella parte bassa del centro storico, che rimane distaccato dal Paese e si affaccia su una piazza pavimentata da un selciato di pietra.
  • Chiesa di Santa Margherita
  • chiesetta di Santa Maria di Corte
  • chiesa di San Rocco

Olevano Romano | Architetture medievali

Tra i siti di interesse turistico vi è la torre medioevale, risalente all'epoca dei Colonna.

Da essa si gode un panorama con:

  • a sud i Monti Lepini, la Valle del Sacco e in lontananza l'inizio della pianura pontina,
  • ad ovest i Monti Prenestini e l'alta Valle del Sacco,
  • a nord i Monti Simbruini,
  • ad est il Monte Scalambra.

Altro sito interessante sono le mura poligonali di epoca pre-romana, costituite da imponenti blocchi di pietra, che cingono la parte bassa del centro storico.

La torre - Il Picocco di Olevano Romano (RM)
La torre - Il Picocco di Olevano Romano (RM)

Olevano Romano | Siti archeologici

  • Villa romana, resti in località Lanetto.

Olevano Romano | La Storia

Il centro di Olevano Romano risale almeno all'epoca romana.

Ne è testimonianza un'archeologia monumentale di rilievo: i resti della cinta muraria in opera poligonale, realizzata in grossi blocchi rozzamente squadrati in pietra locale, di epoca anteriore alla romanizzazione del territorio.

Diviene "castrum" nel medioevo: compare con tale appellativo in un atto di vendita, stipulato nel 1232 fra Oddone Colonna, nuovo signore di Olevano e Papa Gregorio IX (1227-1241).

Risale a questo periodo la costruzione del Castello, edificato sull'alto sperone di roccia calcarea a difesa del borgo.

Dopo i Colonna il feudo passò al Comune di Roma, che nel 1364 emanò gli Statuti della città, poi agli Orsini per concessione di Papa Bonifacio IX.

L'ultimo signore di Olevano fu il principe Camillo Borghese (1775-1832), marito di Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone.

Olevano Romano (RM) punto panoramico
Olevano Romano (RM) punto panoramico

Don Umberto Carletti di Olevano Romano

Don Umberto Carletti nacque il 20 febbraio 1905 ad Olevano Romano da Cesare Carletti (1866- 1953) e Teresa Antonelli (1869-1941).

Fece gli studi presso il Seminario Vescovile di Palestrina, il Pontificio Collegio Leoniano di Anagni, il Pontificio Istituto Internazionale Angelicum di Roma e presso la Regia Università di Roma.

Fu ordinato dal Vescovo Ausiliare di Albano Laziale, il 19 luglio 1930, per delega di Sua Eminenza il Cardinale Vincenzo Vannutelli, Vescovo di Palestrina.

Conseguì la Licenza in Filosofia e la laurea in Teologia e Lettere. Per circa due anni fu come aiutante del parroco nella chiesa di S. Margherita in Olevano.

Dal 1933 divenne a sua volta parroco di San Rocco in Olevano. Il primo compito che Don Umberto si assunse fu quello di dare una conveniente sistemazione alla chiesa parrocchiale; altro compito che si prefisse fu quello di organizzare l'Azione Cattolica e fu subito istituita l’Associazione “Uomini Cattolici” e “Donne Cattoliche” in seno alla confraternita di San Rocco.

Questa era stata riorganizzata da pochi anni, ma ancora aveva “una vita troppo stentata”; il numero dei soci era limitatissimo, i mezzi, le vesti e gli attrezzi per le processioni mancavano.

Fu cura del parroco ridare vita all’antica confraternita di San Rocco e il numero dei confratelli in poco tempo crebbe fino a contare oltre 150 membri.

Per attirarli maggiormente e per venire incontro al desiderio dei parrocchiani, Don Umberto acquistò un apparecchio radio.

Ogni sera, infatti, i confratelli si riunivano; il programma delle riunioni fu così stabilito: ore 19:00 apertura della sala, ore 19:30 catechismo, ore 20:00 giornale radio, ore 20:15 commento ai fatti del giorno e poi la preghiera finale.

La confraternita si occupava di molte attività: preparare addobbi della chiesa, preparare ad animare le sacre funzioni, le processioni, organizzare questue.

La vita della nuova parrocchia si arricchiva delle belle iniziative religiose culturali: anche la festa di San Rocco del 16 agosto, con il passare degli anni, acquisì maggior solennità.

Negli anni seguenti i lavori al tetto e alla scala esterna d’accesso alla sagrestia migliorarono l'aspetto della chiesa e ne consolidarono la struttura di quella che non era ormai più una chiesetta rurale.

Giunta la Seconda Guerra Mondiale, Don Umberto, come Cesare Tagliacozzo racconta nel libro “Memorie”, fornì documenti falsi agli ebrei, costruendo nuove identità e offrendo loro la concreta possibilità di sfuggire alle razzie naziste.

Negli anni a venire, la preoccupazione di rispondere ai bisogni dei giovani lo portò a realizzare un progetto di costruzione di un campo sportivo, mettendo a disposizione anche la sua proprietà ed il suo lavoro.

Dette inoltre grande impulso alla creazione di scuole-cantiere che servivano a formare i giovani olevanesi nell’attività edile, permettendone l'inserimento nel mondo del lavoro nell’immediato dopoguerra.

Lavorò per acquisire tra i beni della parrocchia di San Rocco, il parco dell'acqua Santa, luogo tanto frequentato dagli artisti stranieri fin dall'inizio dell'Ottocento, quanto amato dagli olevanesi per via di un’antica sorgente.

Il parco divenne frequentatissimo e meta delle gite fuori porta dei romani.

Nel 1975 contribuì all’acquisto di Villa Boccolini per dare una nuova sede all’Istituto delle Suore della Divina Provvidenza che con il tempo accolse anche la scuola materna e una casa di riposo per anziane.

Don Umberto, preoccupatosi della formazione scolastica dei giovani, mise in collaborazione con l'allora Amministrazione Comunale, tutte le procedure utili all'apertura di un Liceo Scientifico ad Olevano Romano. La prima sezione distaccata del Liceo Spallanzani di Tivoli fu aperta il 1 ottobre 1964.

Vi insegnò latino e religione.

Ne fu un amato e temuto vicepreside, sempre vigile sul comportamento degli studenti; ne controllava personalmente l'ingresso e l'uscita, accogliendo ritardi con un caloroso “calcio” e con il suo memorabile “bestia” o “scorsa di rozzezza”.

Morì nella mattinata del 16 Aprile 1988 a causa di un infarto che lo lasciò senza vita vicino alla cucina, pronto per iniziare la giornata, in attesa del caffè.

È chiaro, dunque, che il Don Carletti abbia speso tutte le sue energie ed i risparmi personali per realizzare il suo sogno: migliorare il paese ed aiutare il prossimo.

Gli Olevanesi lo ricordano come “Un muratore dalle quattro lauree sempre pronto con la pala in mano, la tonaca tirata su, i calzoni sporchi di calce e il mozzo della sigaretta in bocca”, “sacerdote per vocazione, lavoratore per sua scelta, chiara e determinata”.

Aveva tanti volti quante erano le necessità dei suoi figli: era prima di tutto sacerdote e pastore delle anime, era fratello nell'ora della sofferenza del lutto, professore esigente ed educatore lungimirante, ardito nei sogni, operaio tra gli operai nei lavori di cantiere.

Aveva uno straordinario dono di dialogare con tutti, di farsi prossimo. Sapeva accogliere grandi e piccoli, giovani e anziani, politici e magistrati.

Olevano Romano | Simboli

Lo stemma del municipio è costituito da tre piccole colline, su quella centrale si innalza una pianta d'ulivo.

Lo scudo reca il segno di SPQR (Senatus Populusque Romanus), accordato dal senato della Repubblica Romana (1849),quando una colonna di Olevanesi ruppe l'assedio di Roma per portare in città rifornimenti, passati in rivista da Garibaldi così da lui furono descritti " ...scalzi, sporchi, laceri, ma con certi coltelli..."

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