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Contact Information
Indirizzo:
Piazza della Vittoria, 7, 00031 Artena RM Artena (RM), Borghi e paesini, Vicino Roma
Descrizione:

Artena è un piccolo e caratteristico borgo a 30 km a sud-est di Roma arroccato sulle prime propaggini dei monti Lepini al confine con la Capitale

Artena si trova nella Valle del Sacco, in prossimità dell'autostrada del sole, ed è un antico borgo medievale dalla storia antica.

Passeggiare nel centro storico di Artena è come fare un tuffo nel passato.

La parte più antica del borgo non è accessibile con automezzi, e forse proprio per questo resta abbastanza salva dagli assalti della 'moderna edilizia' conservando alcune notevoli costruzioni, tra cui importanti palazzi cinquecenteschi.

Il suo borgo è un gioiello rinascimentale e uno dei centri storici non carrabili più grandi d’Europa e una delle più grandi aree pedonali d'Italia, ma non per espliciti divieti...

Se vuoi avventurarti per una passeggiata attraverso un labirinto verticale composto da vicoli ricchi di archi, angoli, corti, riseghe, entusiasmarti a osservare i suoi palazzetti e i panoramici scorci, l'unico modo è farlo a piedi o a dorso di un mulo che riesca a percorrerne l'intrigo di vicoli e scalette.

I muli, vengono da sempre usati ad Artena per qualsiasi tipo di trasporto, non a caso all’ingresso del paese ci accoglie una statua che rappresenta un mulo e un mulattiere.

Nelle vicinanze molti posti meritano sicuramente una visita, come il Lago di Giulianello, Cori (LT), Genazzano, il Bosco di Paliano, Carpineto Romano, Anagni, Fiuggi, Ferentino, Fumone, Alatri, Guarcino, Collepardo, Vico nel Lazio, Trevi nel Lazio...

Artena (RM)
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Dove dormire ad Artena (RM)



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Artena | Eventi, Tradizioni & Folklore

Palio delle Contrade ad Artena

La Cena Barocca in Piazza, circa un mese prima, apre ufficialmente la più coinvolgente manifestazione turistico-tradizionale-culturale di Artena: il Palio delle Contrade della Città di Artena, che si svilupperà successivamente nella settimana antecedente il ferragosto, presso il parco della Villa Borghese.

Ogni sera sono previsti giochi diversi per l’assegnazione di punti, ma tutto comincerà con la bella e sfavillante sfilata con i rappresentanti nobili e popolani con oltre mille persone ed animali tra muli, asini, cavalli e Mucche, che parte dalla parte basse della Città, per arrivare fino alla  Piazza della Vittoria dove sarà ufficialmente dato il via al corteo che rievoca la visita di Papa Paolo V, al feudo di Montefortino avvenuta nel 1615, che all’epoca era retto da Suo nipote Cardinale Scipione Borghese.

Nei giorni successivi, le dieci contrade si contenderanno la vittoria disputando 20 giochi popolariCorsa con la carrettella, Canzone in Dialetto, Staffetta Maschili e Femminile, Sardamontone, Tiro alla fune, Corsa con il Cerchio, Salto della Corda, Maschile e Femminile, Corsa con la botte,  Battitura del Grano, Taglio del Tronco, Percorso del Contadino, Tiro alla fune, Tiro Con l’arco, Gioco del Brigante, Quintana Storica, Corsa con il Somaro.

Il tutto si svolge sempre all’interno del meraviglioso parco della Villa Borghese di Artena contornato da stand enogastronomici realizzati dai contradaioli al fine di poter degustare i cibi tipici della tradizione artenese.

Il Palio di Artena è certamente l’unica festa ludica che si svolge in città, perché tutte le altre manifestazioni sono religiose.

Tuttavia il Palio delle Contrade di Artena è principalmente amore per il territorio.

E’ amore per la storia, per le vicende, per i personaggi che hanno animato la vita di questa stupenda città nel corso dei secoli, che ancora va con il passo di mulo: fermo e deciso in avanti.

Per  nove giorni di Agosto, dunque, è garantito lo spettacolo e la gastronomia e si calcola che ogni sera il Palio sarà visto da non meno di 5.000 persone.

Santa Maria Maddalena ad Artena

Il 22 Luglio la città di Artena festeggia la Sua Santa Patrona: Santa Maria Maddalena (in foto un depliant degli anni scorsi).

Fino a qualche anno fa, durante la Festa della Maddalena veniva allestita una grande Fiera Campionaria.

Da qualche anno i programmi della manifestazione sono stati ridimensionati.

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Che cosa vedere ad Artena | Monumenti e luoghi d'interesse

L'intero centro storico, tra i meglio conservati del Lazio, rappresenta un mirabile esempio di antico borgo pedemontano.

L'abitato, che si articola in una rete di vicoli a scalini con edifici in muratura a faccia vista e finestre piccole e strette quasi fossero feritoie, è edificato su una lunga e stretta costola calcarea fra due cavità carsiche, delle quali una si apre immediatamente sotto le case con una parete a strapiombo.

L'aspetto complessivo rievoca il toponimo medievale, Montefortino, avendo il paese un aspetto più simile ad una fortezza che ad un centro abitato.

Dal Borgo basso alla Rocca posta in sommità si superano circa 150 m di dislivello, caratteristica questa comune a pochi altri centri storici al mondo.

Artena (RM)
Artena (RM)

Artena | Architetture religiose

  • Chiesa di Santa Maria delle Letizie
  • Chiesa di Santa Croce
  • Chiesa di Santo Stefano Protomartire
  • Chiesa del Rosario
  • Convento dei Padri Francescani, costruito nel 1629 dal cardinale Scipione Borghese.

Artena (RM)
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Artena | Architetture civili

  • Palazzo Borghese maestoso edificio del XVII secolo le cui forme attuali si devono al radicale rifacimento commissionato da Scipione Borghese, eseguito tra il 1615 e il 1618 dall'architetto olandese Giovanni Van Santen sulle preesistenti dimore dei Colonna e dei Massimo. Al suo interno il monumentale giardino recentemente sistemato è aperto alle visite.
  • L'Arco Borghese, monumentale arco fatto costruire da Scipione Borghese sulla principale via di accesso al centro abitato e recentemente restaurato.
  • Ex Granaio Borghese, un palazzo di forma rettangolare rialzato dal fronte stradale fatto costruire dalla famiglia Borghese nel XVIII secolo che ha mantenuto la sua funzione originaria fino agli anni cinquanta. Restaurato è sede del Museo archeologico Roger Lambrechts e della Sala Consiliare.

Artena | Siti archeologici

  • Nella zona conosciuta come Piano della Civita si trovano i resti delle mura di un insediamento pre-romano risalente al IV-V secolo a.C.: lunghe 2,5 km, delimitano una superficie estesa di 825 metri da nord a sud e 525 metri da est a ovest.

Artena | Aree naturali

Lago di Giulianello situato a circa 8 km dal centro urbano di Artena, in una exclave del territorio comunale.

Nel 2007, con decreto del presidente della Regione Lazio il lago e la zona circostante, sono stati eretti a monumento naturale.

Lago di Giulianello - Artena (RM)
Lago di Giulianello - Artena (RM)

Cosa mangiare e dove dormire ad Artena

Uno dei punti forti dell’offerta turistica di Artena e del territorio dei Monti Lepini è sicuramente il patrimonio gastronomico.

Basti pensare che 150 prodotti tutelati dall’Unione Europea con marchi di qualità sono coltivati qui.

Il lardo dei Monti Lepini è piacevole e gustoso, dall’aroma intenso; famose anche le coppiette, lunghe e sottili fette di muscolo di cavallo, suino e bovino essiccate, condite con sale, olio e tanto peperoncino.

Locande, agriturismi e ristoranti non mancano, che propongono piatti tipici rustici di mare e montagna come gli spaghetti scampi e bottarga, la bistecca di chianina e altre specialità.

La “Rocca dei Briganti” è un agriturismo circondato da boschi e colline, immerso nella natura dei Monti Lepini: nei suoi 90 ettari comprende vari allevamenti e la struttura, di recente costruzione, comprende due sale ristorante, 14 camere d’albergo e due piscine, una interna riscaldata a 34 gradi e una esterna.

Qui è possibile gustare i prodotti a km 0 dell’azienda agricola, pasta lavorata a mano secondo la tradizione locale, ottimi dessert e vini della cantina interna.

Per scoprire i sapori del borgo ideale anche il Ristorante Hotel “Ciacitto”, dove gustare carne cotta sulla brace e i migliori vini locali e nazionali.

In contrada Colubro, piccolissima frazione di Artena, troviamo anche “La Locanda del Principe”, ottimo ristorante di pesce e carne, mentre nella parte alta di Artena domina il territorio circostante “Chiocchiò” una grande struttura su due livelli, anche albergo con ogni camera tinta di un colore diverso.

Le Chiacchiere” è invece un Wine & Restaurant, ideale per assaporare piatti gourmet in un ambiente sofisticato.

Artena
Artena

Artena | La Storia

Scavi archeologici nel 1830 da lord Beverly compiuti nei pressi del paese hanno dimostrato l'esistenza di una città d'origine preromana, sorta prima dell'VIII secolo a.C. di cui restano imponenti mura ciclopiche, opere di terrazzamento, antiche fortificazioni realizzate per scopo difensivo e altri reperti straordinari contenuti oggi nel museo archeologico dedicato a Roger Lambrechts.

Sulla base di questi ritrovamenti e dei passi di Tito Livio che pone la città tra Ecetra e Ferentino, Antonio Nibby identificò questo sito con l'antica città di Artena, prima volsca e quindi romana, centro nevralgico e straordinario luogo di sorveglianza posto ad un crocevia tra la la valle del Sacco e la via Latina.

In epoca imperiale fu edificato un cuniculus di acquedotto in opus caementicium di cui rimangono alcuni frammenti di intonaco affrescato e bellissimi mosaici.

L'acropoli volsca del V secolo a.C. era conosciuta come “Piano della Civita”.

Nel 404 a.C. Roma, mentre continuava l'assedio di Veio iniziato l'anno prima, rivolse la propria attenzione ai Volsci, che furono sconfitti in una battaglia campale tra Ferentino ed Ecetra.

I romani poi riuscirono a conquistare la città volsca di Artena, grazie al tradimento di uno schiavo, che indicò ai soldati un passaggio per arrivare alla rocca, dove si erano asserragliati i difensori.

Fu distrutta dai Romani nel 404 a.C. e solo agli inizi del Medioevo, nasce e si sviluppa Montefortino, dal castrum che si ergeva sul monte, nome che la città ebbe dal Medioevo fino al 1873.

Le antiche cronache narrano che Montefortino si sviluppò su un grosso colle che dominava la valle del Sacco e sembra che da questi luoghi partivano molti briganti che assalivano i viandanti diretti a Roma.

Montefortino fu a lungo conteso tra nobili famiglie, verso la fine dell’XI secolo appartenne ai Conti di Tuscolo, che fecero costruire la Chiesa di Santa Croce che tuttora domina dall’alto l’abitato di Artena, dal 1226 al 1475 appartenne alla signoria dei Conti di Segni prima di passare ai Colonna, quando fu presa d'assalto da Carlo VIII di Francia durante la sua marcia su Napoli, perché il signore Jacopo Conti si era alleato con gli Aragonesi.

Presa Artena ne fece signore Prospero Colonna della potente e antica famiglia Colonna.

La spiccata attività antipapale di questi ultimi, provocò ad Artena diverse distruzioni per opera dei Pontefici nel 1526 (Clemente VII), nel 1543 (Paolo III) e nel 1557, sotto Paolo IV che, addirittura, giunse a mettere fuori legge gli abitanti di Montefortino solo perché erano stati fedeli alla famiglia Colonna, a far radere al suolo l'abitato, e a esercitare il rito dell'aratura e della semina del sale sulle rovine della cittadina.

A causa dei grossi debiti contratti dalla famiglia Colonna, Montefortino fu venduto al Cardinale Scipione Borghese nel 1614 che ne divenne il signore e che contribuì a ristabilire un lungo periodo di pace e di tranquillità.

Il cardinale Borghese portò notevoli migliorie alla città; s'impegnò fino in fondo a riedificare il paese, messo in difficoltà dalle continue devastazioni e dalla cattiva amministrazione dei Colonna.

Molte innovazioni di quell'epoca sono ancora oggi presenti: la centrale Piazza della Vittoria, l'Arco Borghese, la Via del Borgo, la Via Nuova, il Convento di San Francesco e l'Asilo di San Marco.

Inoltre il principe cardinale fece ristrutturare il Palazzo, già cominciato dai Colonna, che porta il suo nome.

Nel frattempo il crescente sentimento religioso della popolazione, che in questo momento buio si era ritrovata isolata, si è intrecciato sempre più con la vita quotidiana di questa comunità.

Proprio a questo periodo sembra risalire il culto della Madonna delle Grazie che si celebra ogni anno il sabato della terza domenica di maggio con una processione, accompagnata da Confraternite che trasportano spettacolari crocifissi di legno (Cristi Infiorati), sormontati da una struttura di canne intessuta di asparago selvatico e guarnita con migliaia di fiori, offrendo uno spettacolo unico di fede e folclore religioso lungo le vie del borgo.

Purtroppo, non erano ancora finite le avversità per Montefortino: nel 1656 il paese fu colpito da un’epidemia di peste, nel 1702 venne attaccato da una potente banda di briganti, non a caso Artena è conosciuta anche come il “paese dei briganti”.

L'antica famiglia Borghese rimase proprietaria di Montefortino anche durante il periodo napoleonico.

Nel 1849 si rifugiò a Montefortino Giuseppe Garibaldi, in fuga da Roma, dove soggiornò una notte, partendo poi per la Romagna.

Le opere di interesse artistico che oggi si possono ammirare sono dovute per lo più al volere del Cardinale Scipione Borghese: fece ristrutturare il Palazzo che ora porta il suo nome, fece edificare l’Arco Borghese sulla principale via di accesso al centro storico, il Convento di San Francesco e l’Asilo di San Marco.

Artena è da sempre una location naturale che attrae molti registri.

Sicuramente il primo breve film in ordine di tempo è stato “L’inferno” della Helios, dei registi Giuseppe Berardi e Arturo Busnengo, girato nel 1911.

Nel Gennaio del 1944 Artena venne bombardata dalle forze alleate.

Il celebre dialogo tra Romeo e Giulietta nel film capolavoro di Zeffirelli (1968) è stata ambientata sul balcone del Palazzo Borghese.

Di fronte al Palazzo Borghese sorge il Palazzetto del Governatore, sede della pubblica amministrazione di Montefortino e carcere per i condannati, che si affaccia su piazza della Vittoria, vero e proprio balcone sulla vallata sottostante.

Su questa piazza è stato girato il film “L’amante del vampiro” del 1960 del regista Renato Polselli e “L’ultima preda del Vampiro” del 1961 del regista Piero Regnoli.

Nino Manfredi nel 1969 ha girato ad Artena molte scene del film “Vedo Nudo”.

Degno di nota sicuramente “Il Prefetto di ferro” di Pasquale Squitieri, con protagonisti Giuliano GemmaClaudia Cardinale che nel 1978 ha vinto il David di Donatello come miglior film dell’anno.

Negli anni recenti, il paese grazie alla vicinanza con le città di Roma e Latina e la posizione in prossimità del casello autostradale di Valmontone ha conosciuto un discreto sviluppo demografico ed economico.

Pasquale Squiteri, nel 1998, ha scelto Artena come location per un film storico sul fenomeno del brigantaggio e l’annessione all’Italia del mezzogiorno: “Li chiamarono Briganti”, racconta le vicende del famoso bandito Carmine Crocco, interpretato da alcuni tra i migliori attori italiani: Enrico Lo Verso (Crocco), Claudia Cardinale, Remo Girone, Carlo Croccolo, Franco Nero, Lina Sastri, Giorgio Albertazzi.

Molte scene del film del 2000 “The Golden Bowl”, con Mattia Sbragia, Francesco Giuffrida e Rossano Rubicondi, Uma Thurman, Nick Nolte, Kate Beckinsale e Anjelica Huston, sono state girate proprio qui.

Recentemente, nel 2016, per i vicoli di Artena si è potuto vedere anche la troupe della Fiction della Rai “Tutto può succedere”.

Negli ultimi anni in uno dei tanti palazzetti del centro storico ha trovato spazio il Museo del Rugby (Fondazione Fango e Sudore), un invito a scoprire il Rugby, sport fatto di codici e disciplina, di coraggio e di rispetto.

E per concludere, ora Artena è conosciuta anche in Giappone, grazie alla pellicola cinematografica del 2012 “Hataru No Hikari”, ispirata alla serie TV dei Dorama che riscuotono notevole successo soprattutto per la partecipazione come protagonisti dei principali cantanti del momento, alcune sequenze del viaggio verso Civita di Bagnoregio sono state girate nel centro storico di Artena.

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