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Teatro Romano di Ferentino
Teatro Romano di Ferentino
Teatro Romano di Ferentino
Ferentino (FR)
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Teatro Romano di FerentinoTeatro Romano di FerentinoTeatro Romano di FerentinoFerentino (FR)Ferentino (FR)Ferentino (FR)
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Indirizzo:
Via Porta Sanguinaria, 03013 Ferentino FR Ferentino (FR), Borghi e paesini, Vicino Roma
Descrizione:

Ferentino è una città d'arte ricca di testimonianze storiche, culturali e archeologiche.

Ferentino è uno dei più antichi borghi del Lazio, con una lunghissima storia lasciata impressa in tutto il territorio comunale.

L'Acropoli di Ferentino, con il suo poderoso bastione dell’avancorpo (della prima età Sillana), rimane ancor oggi un capolavoro di ingegneria civile e un'opera d'arte di potente bellezza.

In epoca imperiale, Ferentino fu il centro favorito dalla nobiltà romana attirata dal clima, dalle belle ville, dalle sorgenti di acqua e dal teatro di 54 metri di diametro che poteva ospitare fino a 3.000 persone.

Nello splendido paesaggio della Ciociaria, in provincia di Frosinone, Ferentino si adagia su una dolce altura dei monti Ernici affacciata sulla Valle del Sacco, e ai suoi piedi le distese di ulivi conferiscono al borgo atmosfere di rara tranquillità.

La leggenda attribuisce a Ferentino origini antichissime: sarebbe stata fondata da Saturno nella mitica età dell'oro, insieme ad altre 5 città del Lazio che cominciano con la lettera A e dette, appunto, città saturnie: AlatriAnagniArpinoAtina e Ferentino (detta altrimenti Antino)

Nelle vicinanze molti posti meritano sicuramente una visita, come Artena e il Lago di Giulianello, Cori (LT), Genazzano, il Bosco di Paliano, Carpineto Romano, FiuggiFumoneGuarcino, Collepardo, Vico nel Lazio, Trevi nel Lazio...

Ferentino (FR) 1
Ferentino (FR)

“Se a te piace la vita tranquilla ed il sonno protratto a giorno pieno, se ti seccano polvere e frastuono di ruote, allora ritirati a Ferentino; perché lì anche chi non è ricco può godere”

- Orazio (I sec. a.C.)

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Mura Ciclopiche - Ferentino (FR)
Mura Ciclopiche - Ferentino (FR)

Ferentino (FR) | La Storia

Ferentino ha sempre goduto di una posizione geografica eccezionale, sulla sommità di un colle che domina l’ampia vallata del fiume Sacco, crocevia di importanti vie di comunicazione sia nella direttrice Nord-Sud (dal Lazio alla Campania) che Est-Ovest (dal Tirreno all’Adriatico).

Per questo motivo Ferentino è sempre stata al centro dei più importanti fatti della storia, dai tempi antichissimi sino ai nostri giorni: di qui sono passati i grandi eserciti della storia e qui hanno soggiornato molti Papi.

Le origini di Ferentino sono antiche ed avvolte nel mito; la leggenda ne ascrive la fondazione al dio Saturno che, scacciato dall'Olimpo, si insediò in questo territorio ubertoso dove fondò città e diffuse le arti e le tecniche.

A testimonianza della fondazione, antecedente a quella di Roma di almeno 300 anni, sono presenti le cosiddette mura ciclopiche, una cinta composta da blocchi di pietra - di volume anche superiore ai 25 metri cubi - posati a secco e ad incastro a formare fortificazioni lunghe circa 2.500 metri, comprendenti 12 porte.

L'etimologia stessa del nome Ferentinum (participio presente del verbo latino ferre: produrre) fornisce una idea precisa riguardo alla fertilità del luogo e all'ingegnosità delle gente che lo abitava.

Fra il VI e il IV secolo a.C. ErniciVolsci e Romani combatterono aspre battaglie per il possesso della zona: Roma trovò in Ferentino dapprima una fiera avversaria e in seguito una fedele alleata, avendo dato natali anche ad illustri personaggi, primo fra tutti Aulo Irzio, luogotenente di Giulio Cesare, conquistatore e governatore della Gallia, console romano e scrittore.

Risalgono al periodo romano il Mercato Coperto, il teatro, il Testamento di Aulo Quintilio Prisco, le tracce delle antiche terme, i resti dell'acquedotto e del basolato stradale della via Latina.

Per via degli elementi di incipiente cristianità già in epoca romana (vedi il martirio nel 304 del centurione Ambrogio, poi patrono), la società ferentinate dell'Alto Medioevo ospitò numerose diocesi e luoghi di culto: la Cattedrale dedicata ai Santi Martiri Giovanni e Paolo, edificata sui resti di un antico tempio pagano e di una precedente chiesa cristiana, integralmente pavimentata a mosaico, risale al 1108; dello stesso periodo è anche l'abbazia gotico cistercense di Santa Maria Maggiore, prototipo per la costruzione della Abbazia di Fossanova.

Al Basso Medioevo risale il Monastero di Sant'Antonio Abate fondato da Celestino V, che ospitò le sue spoglie prima che fossero traslate nella vicina chiesa di S. Agata, dalla quale poi furono trafugate verso l'abbazia di Collemaggio.

A Ferentino resta tuttavia un'importante reliquia: il cuore di Celestino, custodito presso il monastero delle suore Clarisse.

In onore del Santo, compatrono della città, dal 2002 si celebra ogni anno il tradizionale palio, o giostra dell'anello.

Dal 1198 al 1557, Ferentino fu il capoluogo delle provincie di Campagna e Marittima (ovvero il Lazio meridionale) grazie a papa Innocenzo III che ne fece sua sede privilegiata.

Molti ordini religiosi si stabilirono a Ferentino, fondando chiese e monasteri: Benedettini, Cistercensi, Francescani, Clarisse, Carmelitani, Celestiniani, Domenicani, Cavalieri Gaudenti, Cavalieri di Malta e Templari.

Ferentino fu uno dei primi liberi comuni italiani, dotato già a partire dal XII secolo di un suo proprio statuto.

Federico II di Svevia soggiornò più volte da giovane a Ferentino e, ironia della sorte, subì la propria definitiva sconfitta proprio ad opera di condottiero ferentinate, Gregorio da Montelongo, legato pontificio, nella battaglia di Parma del 1248.

Grazie a Martino Filetico Ferentino conobbe i fasti dell'Umanesimo, mentre in seguito fu teatro dell'assedio vinto dalle truppe spagnole guidate dal Duca d'Alba (1556), della fondazione di un ampio distretto artigianale (1740-1800) durante la prima rivoluzione industriale, delle lotte fra Sanfedisti e Giacobini (1798-1802), e del passaggio di Garibaldi.

Importanti furono i bombardamenti subiti durante la Seconda guerra mondiale, in quanto retrovia del fronte di Cassino e snodo stradale strategico, e l'istituzione di un centro di accoglienza per gli sfollati, valsi la Medaglia d'Oro al Valor Civile.

Nel corso degli anni sessanta e settanta il territorio ferentinate è stato oggetto di una forte industrializzazione per via delle agevolazioni permesse dai piani statali di sviluppo: l'economia del luogo, precedentemente fondata sull'agricoltura (coltivazioni di lino, vitigni ciociari) e sull'artigianato (scope di saggina, cotto fatto a mano), è stata convertita ad attività in quasi tutti i settori, principalmente farmaceutico e plastico.

Ferentino (FR)
Ferentino (FR)

Cosa vedere a Ferentino (FR) | Monumenti e luoghi d'interesse

Ferentino (FR) | Architetture religiose

  • Concattedrale dei Santi Giovanni e Paolo
La cattedrale è situata sull'acropoli.
Venne edificata nel 1108 sui resti di un più antico luogo di culto.
Nella facciata a salienti (successione di spioventi posti a differenti altezze) si aprono tre porte architravate sormontate da lunette.
L'interno del duomo, a tre navate, ha una copertura a capriate in legno, con tavelle in cotto decorate, e presenta una pavimentazione a mosaico risalente al XII secolo.

Notevole è l'altare maggiore cosmatesco, protetto da un ciborio duecentesco di Drudo Da Trivio. La chiesa conserva le reliquie e la statua d'argento di Sant'Ambrogio martire, patrono della città.

È uno dei monumenti più insigni del Lazio meridionale in quanto una delle prime chiese in stile gotico cistercense, assieme a Fossanova e Casamari.
Si pensa che anticamente l'abbazia dovesse essere collegata con la grangia dell'abbazia di Casamari e come quest'ultima dovesse possedere un chiostro, testimoniato dai resti di arcate nella parete nord.
Fu edificata probabilmente nella seconda metà XIII secolo e la costruzione è opera dei monaci cistercensi presenti nella zona già dal 1135, da quando cioè san Bernardo da Chiaravalle, con la protezione e la spinta di papa Innocenzo III, venne a rinnovare l'ordine benedettino.
  • Chiesa di San Valentino
La chiesa di San Valentino è una chiesa benedettina; in buona parte ricostruita dopo l'ultima guerra, si trova in piazza Giacomo Matteotti.
Assieme a copie di affreschi del Domenichino sulla volta ricostruita (precedentemente al bombardamento era un cielo stellato), si trovano affreschi del Duecento che raffigurano una Resurrezione, una Madonna della Misericordia e tre Santi.
Pregevole l'abside e i locali ad essa sottostanti, rimasti intatti.
  • Chiesa di Sant'Agata Vergine e Martire

La chiesa di Sant'Agata è stata in gran parte distrutta dai bombardamenti del 1944, e conserva il campanile romanico del XIII secolo e la cripta.

Al suo interno espone un Crocifisso ligneo seicentesco di grande valore artistico e spirituale opera del frate laico Vincenzo Maria Pietrosanti da Bassiano; la chiesa è tenuta dai servi della Carità di San Luigi Guanella.

  • Monastero di Sant'Antonio Abate di Ferentino

Il monastero, in stile romanico, fu fondato da papa Celestino V e ne accolse le spoglie fino al 1327 divenendo così meta di pellegrinaggi.

La chiesa venne retta dall'Ordine dei Celestini dal XIII al XVII secolo; in seguito, per penuria di monaci, fu aggregata alla chiesa di Sant'Eusebio a Roma di cui divenne grangia.

L'esterno si presenta costituito da una facciata a capanna con portale architravato sormontato da una mera lunetta, una finestra circolare e semplice campanile.

È perfettamente visibile il carattere povero dell'architettura, frutto di ristrettezze economiche della committenza: è riscontrabile anche un influsso dell'architettura mendicante e un recupero della tipologia strutturale cistercense.

Vi fu sepolto anche l'umanista Martino Filetico.

La pala d'altare è opera del Giorgini e datata 1829: raffigura la Vergine con Bambino, Sant'Antonio Abate, San Giovanni Battista e Papa Celestino V.

Al centro del corpo del monastero vi è un chiostro, intorno al quale si dispongono le camere dei monaci.

  • Convento delle Clarisse di Ferentino

Nel secolo XIII le Clarisse si insediarono in Ferentino nei pressi di Porta San Francesco.

Il monastero delle Clarisse nel secolo XVIII venne ricostruito con progetto dell'architetto Giovan Battista Nolli sull'angolo sud-occidentale del terrazzamento dell'Acropoli.

Fu il vescovo Fabrizio Borgia (1729-1754) a promuovere la costruzione, che venne conclusa sotto l'episcopato di Pietro Paolo Tosi (1754-1798), che il 12 ottobre 1760 consacrò la nuova chiesa del monastero, intitolata come la precedente a Santa Chiara.

La piccola chiesa conserva il cuore di papa Celestino V.

Un piccolo frammento della reliquia venne donato dalle suore al pontefice Pio IX in occasione della sua visita nel 1863.

  • Chiesa di San Francesco

La chiesa romanica di San Francesco, di origini benedettine ed originariamente dedicata a San Sebastiano, fu ceduta nel 1256 ai frati minori francescani, che dovettero ricostruirla ad eccezione del campanile.

Notevole è il rosone in pietra a dodici raggi con colonnine lisce e tortili.

L'interno presenta una sola navata coperta in parte a volta e in parte a capriate.

Monastero delle Clarisse - Farnese (VT)
Monastero delle Clarisse - Farnese (VT)

Ferentino (FR) | Architetture militari

  • Cinta muraria di Ferentino

Il centro storico di Ferentino è racchiuso entro mura che risalgono al VI secolo a.C.

Che per la grandezza sono chiamate ciclopiche, al contrario dei paesi circostanti che presentano mura poligonali, esse presentano rifacimenti in opera quadrata del I secolo a.C.

Nel medioevo le mura vennero rinforzate con torri realizzate con pietre irregolari.

Nelle mura di Ferentino si aprono:
  • Porta Sanguinaria
  • Porta Maggiore o di Casamari
  • Porta Montana
  • Porta Sant'Agata
  • Porta Stupa
  • Porta Pentagonale
  • Porta di Santa Croce
  • Porta Castello
  • Porta d'accesso all'acropoli o Arco del Fattore
  • Porta di accesso al percorso sotterraneo architravato con pietre megalitiche di Grotta Para
  • Porterula a Nord Ovest
  • Porterula a Sud Ovest

Ferentino (FR) 6
Mura ciclopiche - Ferentino (FR)

Ferentino (FR) | Siti archeologici

  • Acropoli di Ferentino

L'Acropoli si presenta come una vasta area di forma quadrilatera (140 x 95 metri), le cui pendici sono fortificate e regolarizzate da una possente opera muraria, costruita secondo due tecniche diverse: il basamento è in grandi blocchi di calcare e i muri direttamente sovrastanti sono in travertino.

La compresenza delle due tecniche costruttive ha posto agli studiosi di archeologia il problema della datazione delle mura che cingono l'Acropoli, che vengono considerate come risalenti a due epoche diverse –ossia molto antica (pelasgica, poligonale) la parte inferiore in massi di calcare; di età sillana la parte superiore in blocchi squadrati di travertino, oppure riferibili ad un'unica epoca costruttiva, posta tra il II e il I secolo a.C.

Su di essa sorgono la Cattedrale dei Santi Giovanni e Paolo, il Vescovado con annesso orto e il seminario.

In prossimità di Porta Sanguinaria e adiacente all’antico percorso viario del Kardo Massimo nel II secolo d.C. Sorge il Teatro, edificato sfruttando il declivio naturale del colle.

L’edificio teatrale fu scoperto dall’archeologo Alfonso Bartoli nel 1923 nell’area del giardino De Andreis, ancora sepolto dalla terra e nascosto dalla vegetazione.

L’abbandono, che nel medioevo interessò tutti gli edifici scenici del mondo greco-romano, determinò anche a Ferentino la progressiva spoliazione dei materiali edilizi del Teatro Romano.

Alcune strutture di fondazione della cavea vennero sfruttate per edificare nuovi edifici, tuttora esistenti nell’area orientale della cavea, caratterizzati da un profilo marcatamente curvilineo.

Finalmente nel 2021 partono gli scavi per riportare alla luce gli oltre 54 metri di teatro romano nascosto da alcuni edifici in pietra che verranno demoliti.

 

Teatro Romano di Ferentino
Teatro Romano di Ferentino

  • Mercato romano di Ferentino
Edificio risalente all'epoca sillana (II - I secolo a.C.) è pavimentato in opus incertum ed è contemporaneo al rinnovamento dell'Acropoli: il suo piano, infatti, è 12 metri più basso della spianata e l'edificio risulta inserito nel tessuto murario dell'Acropoli.
L'arcone di ingresso, che si apre su una parete in opus quadratum, dà luce a tutto l'ambiente ed è alto circa 8 metri: è costruito in conci radiali di calcare disposti in modo da formare una strombatura accentuata verso est che consente alla luce solare di penetrare fin dalle prime ore del mattino illuminandolo nella zona più interna.
L'aula è lunga 24 metri, con cinque botteghe coperte con volte a botte.
Questo mercato coperto può configurarsi come il prototipo dello schema che sarà tipico di questo genere di costruzioni.
Essendo perfettamente conservato, è visitabile.

Mercato romano di Ferentino
Mercato romano di Ferentino

Ferentino (FR) | Aree naturali

Il Lago di Canterno è uno dei bacini carsici più estesi del Lazio, nel territorio di Fumone, Ferentino, Fiuggi e Trivigliano: un misterioso lago fantasma, formatosi nell'800 in seguito ad un'inondazione di quelli che al tempo erano campi coltivati.

Il misterioso Lago di Canterno infatti viene detto fantasma per una sua eccezionale peculiarità: in base alla portanza del fiume Pertuso tende a seccarsi parzialmente in alcuni periodi dell'anno, o addirittura svuotarsi del tutto per poi riapparire alcuni giorni dopo, ma alcune volte mesi dopo, una volta addirittura anni dopo essendo stato completamente asciutto del 1894 al 1943.
La cosa più sorprendente è che appena si riforma il lago è già possibile pescarci dei pesci, come se fossero apparsi dal nulla.
Fu proprio nel 1943 in realtà che gli abitanti del posto svelarono il mistero, scoprendo che l'inghiottitoio del fiume Pertuso comunica con una grotta sotterranea dove i pesci continuavano a sopravvivere anche dopo i lunghi periodi di prosciugamento del lago.

Il lago fantasma di Canterno ha una estensione variabile di circa 1,1 km2, un perimetro di 5 km e una profondità variabile tra i 15 e i 25 metri circa.

L’area oggi occupata dal lago era interamente coltivata, ad eccezione della zona più depressa attorno all’inghiottitoio, chiamato il Pertuso, il quale drenava le acque del versante settentrionale di Monte Maino.
Nel 1942 la Società Elettrica Romana prosciugò il lago per realizzare una condotta artificiale in galleria lunga circa 2 km e utilizzare, dunque, le acque lacustri per scopi idroelettrici sfruttando un salto di circa 300 m.
Affinché l’inghiottitoio del Pertuso continuasse la sua funzione fu creata una sorta di diga in mezzo al lago e per favorire un apporto idrico maggiore fu realizzato un canale in galleria a pelo libero di oltre 6800 m proveniente da Guarcino.
Il Lago di Canterno, pur restando un bacino “trasformato” per scopi idroelettrici, è diventato parte integrante della Riserva naturale regionale (L.R.29/97) gestita dall’Ente Parco regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi ed istituita per preservare un’area paesaggisticamente rilevante, ricca di flora e fauna: quest’ultima, in particolare, ha registrato l’arrivo di uccelli tipici di zone umide come l’airone cinerino, la gallinella d’acqua, l’airone rosso.

Lago Fantasma Di Canterno - Ferentino - Fiuggi - Fumone e Trivigliano (FR)

Ferentino (FR) | Architetture civili

  • Terme Pompeo (per maggiori informazioni clicca qui) 

Le terme di Pompeo, situate nella città di Ferentino, hanno origini antichissime poiché le qualità terapeutiche delle loro acque erano note fin dai tempi dei romani, cultori del benessere termale. In base alle documentazioni del Cialino, risalenti al 1690, sembrerebbe che questa struttura sia stata eretta per volontà di Flavia Domitilla, moglie dell'imperatore Vespasiano.

Questo impianto termale, frequentato dalla più alta società romana, è stato poi danneggiato dalle varie invasioni barbariche, facendo in modo che l'intera area diventasse una palude malsana.

Solo 1854 un imprenditore di Ferentino, Ambrogio Pompeo, promosse l'iniziativa di ricreare questo antico impianto termale in cui convogliare le varie sorgenti, e quindi renderne di nuovo accessibile l'utilizzo.

Inoltre a dare un ulteriore impulso alla costruzione di questo edificio è stato uno studio medico sulle proprietà acidulo-solforose di queste acque, la cui applicazione dimostra essere un'efficace cura verso molte malattie.

Ferentino (FR) |  Frazioni

  • Porciano, borgo situato a circa 15 km dal centro di Ferentino sulle pendici dell'omonimo monte e nei pressi del lago di Canterno. Rinomato per l'aria salubre e la produzione di formaggio pecorino. Degni di nota sono i ruderi del castello medievale (Castrum Porciani) e il santuario della Madonna della Stella.
  • Tofe, frazione confinante con il comune di Anagni. Strutture presenti: chiesa parrocchiale "Sacro Cuore" ed il parco delle Molazzete.
  • Cartiera, frazione nella quale è presente una cartiera ormai in disuso.
  • Cupiccia, frazione confinante con il comune di Anagni.

 

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