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Bassiano (LT)
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Indirizzo:
Bassiano (LT) Via Aldo Manuzio, 04010 Bassiano LT
Descrizione:

Bassiano si trova vicino i Giardini di Ninfa, poco sopra Sermoneta, ed è un caratteristico borgo medievale di montagna (562 m.) con pianta a spirale ascendente verso l'antica rocca fortificata che nel XIII secolo si ergeva sul monte Semprevisa

Bassiano vi riporterà a epoche ben lontane con le sue nove torri, le mura turrite aperte dalle antiche porte del paese, quelle case-torri che popolano il centro storico, e tutt'intorno i monti Lepini e natura rigogliosa costituita da un panorama fiabesco costituito da una distesa di uliveti, vigneti, boschi e prati.

Le maestose mura castellane, fatte costruire dai Caetani nel XIII secolo, costituiscono la struttura a spirale del paese, una serie di scalette crea un gioco tra i vicoli e passaggi nascosti che culminano verso la collina in cui troneggia la chiesa di S. Erasmo e la piazza della Torre Civica.

Le tre porte di accesso al borgo di Bassiano non rappresentano semplicemente un'apertura nelle mura ma un luogo dì incontro fra due mondi: l'urbano ed il rurale, l'interno e l'esterno.

Entrando nel borgo attraverso l'arco della Porta nuova e affacciandosi dalla terrazza del belvedere ci si ritrova immersi in un mare di verde fatto di faggi di lecci e di querce.

Il borgo medioevale è costruito da antiche case chiamate “Case Torri” interrotte da una serie di affascinanti vicoli.

Tra le cose da vedere nel centro storico sicuramente è da non perdere il cinquecentesco palazzo Caetani, oggi sede dell'amministrazione comunale e del Museo delle Scritture.

Troviamo poi la casa natale di Aldo Manunzio celebre editore del cinquecento, la Chiesa di San Nicola con numerosi affreschi tra cui alcune scene relative alla donna colpita dalla peste ed ad Erode e Salomè, la chiesa di Sant'Erasmo e la ex chiesa di Santa Maria ormai sconsacrata.

Inoltre per chi visita Bassiano è possibile percorre una tratto della Via Francigena che da Bassiano porta a Sermoneta un escursione impegnativa, ma sicuramente molto suggestiva.

Sappiate che Bassiano è premiato con la bandiera arancione del Touring Club Italiano, marchio di qualità turistico-ambientale assegnata alle località che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità, ed è uno strumento di valorizzazione del territorio.

Molti gli eventi che allietano la vita dei circa 1500 abitanti e dei tanti visitatori: dalla sagra del Prosciutto (a fine luglio) alla notte rosa di agosto e i tre giorni del ferragosto bassianese, dal carnevale medievale alla festa del vino "best wine" in cui le antiche botteghe del centro storico si aprono a fine settembre con giornate di degustazioni di ottimo vino locale e non.

Nel territorio di Bassiano nasce il torrente Brivolco, che confluisce successivamente nel fiume Ufente nel territorio di Sezze, nella pianura pontina.

Tra le cime che si elevano, ci sono il Dosso dell'Ospedale, il Monte Calovella, il Monte Carbolino, il Monte Castellone, il Monte del Cerro, il Monte della Bufala e il Monte Furchia Vecchia.

Bassiano in provincia di Latina - Museo Delle Scritture "Aldo Manuzio"
Bassiano in provincia di Latina

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Bassiano | La Storia

Le origini di Bassiano e del suo centro collinare non sono ancora del tutto chiare.

Qualche autore ha scomodato divinità mitologiche, altri hanno chiamato in causa imperatori romani vantando che Bassiano sia stata fondata dall'imperatore Caracalla, o di portare altresì il nome di San Bassiano vescovo di Lodi.

La storia di Bassiano ha inizio certamente intorno al X secolo e parte da un piccolo gruppo di pastori e contadini costretto a rifugiarsi, in questo luogo completamente coperto alla vista della pianura, a causa delle continue scorrerie barbariche.

Le prime notizie scritte su Bassiano sono databili al 1169.

In un documento rinvenuto nell'archivio della collegiata di Santa Maria in Sermoneta si fa riferimento al recupero del Castrum sottratto con l'inganno da un certo Gregorio Leonis ad un Signore di Bassiano.

I legami storici e di territorio con l'area della Torre di Acquapuzza, probabile continuazione del castrum latino di Acquaputrida di cui è attestata l'appartenenza all'imperatore Caracalla, farebbero comunque propendere per l'ipotesi di una derivazione del nome dall'antroponimo "Bassianus" forse attribuito anticamente al Castello di Acquapuzza, e solo successivamente trasferito al centro collinare in ragione di una migrazione di popolazione.

Infatti l'area dell'Acquapuzza e della contigua contrada di Antignano, benché oggi risultino isolate da un punto di vista viario dal resto del territorio comunale, in epoche antiche costituivano la principale vie d'accesso al paese collinare, che si trova proprio alle spalle della località pedemontana nascosto da un rilievo montuoso.

Tale area pedemontana ha rappresentato inoltre per secoli l'unica porzione di territorio comunale di Bassiano ad affacciarsi ai margini dell'Agro Pontino: un'area ristretta e molto decentrata che conferma il forte legame esistito tra le due località, e che suggerirebbe che la fondazione del centro collinare sia avvenuta con una migrazione a partire dalla più antica località pedemontana quando questa fu abbandonata.

Inoltre anche il toponimo di Antignano, o Antignana, ripeterebbe nel nome l'aggettivo "Antonininano", riferibile sempre a Caracalla e ad una sua Villa la cui esistenza è attestata dalle fonti antiche proprio nelle vicinanze del castrum di Acquaputrida.

Bassiano
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Bassiano | Medioevo

Nel 1240, Papa Gregorio IX nomina Signore dei Castelli di Sermoneta e Bassiano Trasmondo Annibaldi, per ringraziarlo dell'aiuto ricevuto contro i tentativi di invasione di Federico II.

Gli Annibaldi governarono il paese fino al 1297 anno in cui il castello passò in possesso dei Caetani che lo governarono fino alla soppressione dei feudi, fatta eccezione che per un decennio (1492 - 1502) in cui governarono i Borgia.

La storia di Bassiano è segnata profondamente dall'azione dei movimenti spirituali del XIII e XIV secolo, che furono i promotori di un rinnovamento sociale.

I fraticelli spirituali, rigidi osservanti della regola di San Francesco d'Assisi, che trovarono rifugio nella grotta di Selva Scura, oggi annessa al Santuario del Crocifisso.

E per alcuni, i Cavalieri templari che, si ritiene, abbiano lasciato il segno del loro passaggio nel Santuario del Crocifisso e nella piccola chiesa di San Nicola.

Bassiano | Rinascimento 

È solo all'inizio del XVI secolo che i Caetani, con la costruzione del palazzo Baronale, lasciano un'impronta del loro dominio sulla terra di Bassiano.

Fu Bonifacio Caetani che nel 1554 fece costruire un importante palazzo, quale rifugio delle insidie della palude e luogo di cura per la sua salute malferma.

Il palazzo ingloba nel suo interno case e botteghe medievali che i Caetani nel corso del XV secolo avevano acquistato in località “Porta salamandra” che era la principale via di accesso al Castrum.

Nel 1541 Camillo Caetani promulga gli statuti di Bassiano.

Tutto era sotto il controllo del duca: la proprietà, la famiglia, la chiesa.

Ma un'arma più potente della polvere da sparo e degli archibugi sta vedendo gli albori in quel tempo: il libro.

Attraverso il tipografo umanista Aldo Manuzio, il libro diffonde la cultura, le idee e riscatta le genti dall'oppressione dei potenti.

Bassiano (LT)
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Cosa vedere a Bassiano | Monumenti e luoghi di interesse

Bassiano | Museo delle Scritture Aldo Manuzio

Nella cittadina dei Lepini è stata da oltre un decennio avviata una raccolta di Opere Aldine.

Più di recente è nato, in collaborazione con l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", il progetto di un Museo delle Scritture con l'intento di restaurare e, quindi, valorizzare una sala in cui sono conservati importanti graffiti carcerari della fine del XVIII secolo.

Il Museo delle Scritture Aldo Manuzio rende omaggio al suo più celebre concittadino e rappresenta un centro di ricerca, conservazione e valorizzazione delle scritture, che racconta in chiave didattica un percorso storico e antropologico.

Aldo Manuzio

Mosso dal desiderio di preservare la letteratura e la filosofia greca, nonché il grande patrimonio della letteratura latina, diffondendone i capolavori in edizioni stampate, Aldo Manuzio, nel 1494, aprì la tipografia nella contrada Sant'Agostino e rapidamente, in tutta Europa, i suoi volumi furono conosciuti con il nome di "edizioni aldine".

Tra le innovazioni più significative alla moderna cultura della scrittura, da egli apportate, annoveriamo: l'avvio nel 1501, a una collana di libri in cui per la prima volta venne utilizzato il carattere corsivo; la definitiva sistemazione della punteggiatura con l'invenzione del punto e virgola; la creazione del libro tascabile; e, infine, l'introduzione della numerazione delle pagine.

Il museo delle scritture Aldo Manuzio

Ricavato all'interno del cinquecentesco Palazzo Caetani, il Museo è accessibile attraverso Porta Salamandra, l'antica porta cittadina.

Sul piano dell'allestimento il Museo delle Scritture presenta scenografie suggestive e dispositivi interattivi, efficaci a promuovere un apprendimento attraverso la partecipazione diretta, permettendo di conoscere facendo esperienza.

Tre sale espongono macchine tipografiche e suggeriscono un percorso storico in cui si può leggere l'evoluzione della scrittura dalle tavole in pietra fino ad arrivare ai moderni pc, passando per varie forme di comunicazione quali la posta, i cellulari, i manifesti e le penne. L'allestimento mette, quindi, in risalto le forme di comunicazione che hanno contribuito a scrivere la storia evidenziando le rivoluzioni tecnologiche nel campo della comunicazione

Le testimonianze in mostra documentano, inoltre, il rapporto degli abitanti del paese con la scrittura nelle pratiche lavorative, nelle esperienze scolastiche, autobiografiche e liriche.

Sala "Graffiti. Ovvero dei vantaggi secondari dell'esclusione"

La sala Graffiti è la più rilevante del palazzo e la più significativa dal punto di vista del tema del museo. Un vero e proprio documento che ha richiesto numerose opere di restauro e puntuale valorizzazione, grazie alla collaborazione con l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza".

Le pareti della sala presentano graffiti e disegni a carboncino.

Vi si scorgono testi di denunce, riproduzioni di paesaggi, simboli religiosi, volti e tanto altro di non sempre immediata individuazione e di completa comprensione.

È legittimo suppore che tali scritture, per buona parte risalenti alla fine del Settecento e ai primi decenni dell'Ottocento, siano state prodotte da persone recluse, quando la struttura ospitava la prigione.

I graffiti rappresentano una grande testimonianza storica, riuscendo ad evocare le storie e la mentalità degli uomini di quel periodo.

Museo Delle Scritture "Aldo Manuzio" - Bassiano (LT)
Museo Delle Scritture "Aldo Manuzio" - Bassiano (LT)

Bassiano | Architetture religiose

La chiesa, dedicata a Sant'Erasmo Vescovo di Formia, fu edificata intorno al XII secolo.

I numerosi interventi di restauro hanno radicalmente cambiato l'architettura dell'edificio originale.

Sulla facciata possiamo notare un bassorilievo che raffigura il “Cristo Benedicente”.

L'interno tipicamente neoclassico, è diviso in tre navate, dietro l'altare maggiore è presente un'abside semicircolare dove è collocato un coro ligneo del 1852 scolpito dall'ebanista Frattini.

Sopra il coro sono collocate tre tele, la centrale realizzata nel 1599 da Francesco da Castello Flander.

In una piccola cappella in fondo alla navata di sinistra vi è collocata una fonte battesimale del XII secolo, sorretta da un leone in marmo di epoca romanica la piccola cappella vede anche la presenza di numerosi affreschi del 1582. La chiesa di Sant'Erasmo ha avuto l'ultimo restauro nel 2002.

Bassiano | Chiesa di San Nicola

Dedicata originariamente a San Pietro Apostolo, la chiesa di San Nicola risale al 1200.

La struttura a croce latina divide la chiesa in due navate, di cui la laterale con copertura a crociera e la centrale con copertura a capriate, ed un transetto.

Gli affreschi, che ricoprano quasi interamente le pareti, sono di gusto popolare, e raccontano la vita dei Santi.

Di particolare interesse, l'ambone in pietra, appoggiato ad un muro di sostegno e puntellato da una colonna con base ornata. Nella parete di fondo, sopra l'altare maggiore è stato ritrovato un affresco raffigurante la Vergine con il Bambino.

Questo affresco fino al momento del restauro era coperto da una grande pala del ‘600.

Custodita nella navata centrale vi è un prezioso olio su tavola raffigurante il SS.mo Salvatore, opera del pittore rinascimentale Girolamo Siciolante da Sermoneta.

Bassiano | Chiesa di Santa Maria

La piccola chiesa di Santa Maria nasce come parte di un monastero benedettino nel XII secolo.

Santa Maria si sviluppa su due livelli: l'oratorio in alto e la sala capitolare in basso, con l'ingresso nella sottostante via delle mura.

La lunetta che sormonta il portale di ingresso reca un affresco con l'immagine del Cristo Benedicente.

All'interno della chiesa, oggi adibita a punto polifunzionale, sono ancora visibili due affreschi nella zona absidale.

Nel centro polifunzionale S. Maria sono attualmente presenti due esposizioni; la prima è la mostra sull'unita d'Italia e la seconda è il museo della malacologia dove sono esposte varie conchiglie provenienti da tutto il mondo.

Bassiano | Santuario del Crocifisso

Il Santuario del Crocifisso, si colloca a circa tre chilometri dal centro abitato, in località Selva Scura, databili intorno al XII secolo, prende il nome dal celebre Crocifisso ligneo custodito al suo interno, scolpito da Fra' Vincenzo Pietrosanti nel 1673.

Si può facilmente raggiungere dal Centro di Bassiano, partendo dalla Porta Nuova seguendo Via della croce e svoltando in Via Fra Vincenzo Pietrosanti.

Abitato fin dall'origine dai Fraticelli spirituali Francescani, scomunicati da papa Giovanni XXII e i cavalieri Templari provenienti dalla vicina Valvisciolo.

Il modesto edificio vede al suo interno la presenza della grotta di Selvascura (o grotta dei templari) interamente affrescata, i quali risalgono probabilmente alla prima metà del XV secolo.

Attigua alla grotta è la cappella rotonda, costruita nella seconda metà del Seicento per ospitare la scultura in legno del Crocifisso.

Il Santuario è oggetto di una lunga e complessa fase di restauro, iniziata nel 1976 e non ancora conclusasi.

Bassiano | Santuario della SS Trinità

Il Santuario della Trinità è posto a circa cinque chilometri da Bassiano.

Il piccolo santuario edificato probabilmente intorno alla metà del Seicento, andato in rovina a causa delle intemperie che nei secoli si sono abbattute su di esso.

Il modesto edificio fu interamente riedificato, dal popolo bassianese, sul finire degli anni trenta.

Negli anni novanta il Santuario è stato oggetto di un nuovo restauro, realizzato per volere del parroco Don Angelo Buonaiuto e del popolo bassianese, con l'aiuto del reparto elicotteristico del Gruppo Forestale dello Stato e di numerosi volontari.

Da quelle parti forse dovreste provare a visitare Sermoneta e i Giardini  di Ninfa, ma anche il Parco Archeologico Privernum o l'antica città di Norba, o altri piccoli borghi meno famosi come Carpineto Romano,  Montelanico, Artena e il Lago di Giulianello, Cori (LT), Genazzano, il Bosco di Paliano, Anagni, Fiuggi, Ferentino, Fumone, Alatri, Guarcino, Collepardo, Vico nel Lazio, Trevi nel Lazio...

 

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