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- Orbetello (GR)
Orbetello è una caratteristica cittadina toscana a solo un paio d'ore da Roma che sorge sulla sottile lingua di terra protesa verso il Monte Argentario, in mezzo alla laguna a cui da il nome.
La città di Orbetello sorge nel mezzo dell'omonima laguna ed è unita al Monte Argentario da una strada costruita su un terrapieno artificiale (la diga), che ha diviso la laguna in due specchi d'acqua ("Laguna di Levante" e "Laguna di Ponente").
Fino al 1944 sulla diga correva anche una ferrovia che la collegava a Porto Santo Stefano.
Il territorio comunale è estremamente variegato; la zona umida lagunare è delimitata verso il mare da due tomboli, il Tombolo della Feniglia e il Tombolo della Giannella, caratterizzati da lunghe spiagge sabbiose, pinete e macchia mediterranea.
La costa in prossimità dei rilievi di Talamone e di Ansedonia diventa rocciosa e di difficile accesso.
L'entroterra è caratterizzato da modesti rilievi, dove la vegetazione cresce spontanea, formando intricate macchie, e da zone pianeggianti, una volta malariche e oggi intensamente coltivate.
Ad Orbetello potrete osservare la nota Corsa dei barchini: il tradizionale palio marinaro che si tiene nelle acque della laguna di Orbetello l'ultima domenica di luglio.
Si sfidano i cinque rioni di Orbetello, i tre del centro storico (Duomo, Piazza d'Armi e Porto) e i due moderni (Neghelli e Stazione).
La tradizione fa risalire le prime gare al 1768.
Un'altra festa tradizionale ad Orbetello è la Festa di San Biagio: festa in onore del patrono della città, san Biagio, si tiene nel mese di maggio, posticipata rispetto all'effettiva ricorrenza di calendario del 3 febbraio.
Oltre alla funzione religiosa, viene organizzata una processione per le vie del centro storico e vengono illuminati i barchini della laguna di Orbetello.
D'Estate poi c'è l'Orbetello Piano Festival - Al chiaro di luna, festival pianistico internazionale che si svolge tra agosto e settembre.
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Orbetello | La Storia
Il territorio di Orbetello è stato frequentato sin dal periodo etrusco, quando doveva assolvere ad una funzione di scalo marittimo lungo le rotte che collegavano le città etrusche settentrionali con quelle più meridionali, come Vulci e Tarquinia, ed assunse particolare importanza anche durante la dominazione di Roma, che vi fondò la colonia di Cosa, nei pressi di Ansedonia.
Un centro abitato, denominato Alminia, che si trovava alla foce del fiume Albegna, è menzionato, al pari di Talamone, nell'Itinerarium Maritimum, che elencava le città, stazioni e porti lungo il tragitto marittimo che da Roma conduceva in Provenza.
Scavi archeoglogici condotti tra il 1997 e il 2002, hanno rilevato come in epoca romana (almeno fino al I secolo a.C.), tra l'attuale centro abitato di Albinia e la foce del fiume, sorgeva un porto che serviva una serie di officine dedite alla produzione di anfore.
Nel 1074 la medietatem Castri Orbitelli venne donata da papa Gregorio VII (al secolo Ildebrando di Soana), insieme ad altre pertinenze e località limitrofe, tra cui la Civitas Ansedoniae, Castrum Elsae (forse l'attuale Castello di Stachilagi) e Monte Argentario, all'Abbazia delle Tre Fontane (altrimenti detta Sant'Anastasio alle Acque Salvie) di Roma, a conferma di una donazione ritenuta apocrifa fatta nell'805 da Carlo Magno e papa Leone III.
La tradizione racconta invece che fu Pietro II Farnese, comandante della cavalleria pontificia, che nel 1110 sconfisse gli eserciti Ghibellini di Toscana e, probabilmente, fondò il borgo di Orbetello, citata nei documenti medievali come Orbetellum e Orbitellus, che probabilmente deriva il nome dal diminutivo del latino herbetum ("luogo erboso") o dalla giustapposizione dei termini Orbis e Tellum cioè terra circondata (dalle acque).
Nuovamente confermata nel 1161 da papa Alessandro III alla abbazia delle Acque Salvie, nel 1262, Orbetello è citato come uno dei possedimenti più vivaci e popolosi della contea degli Aldobrandeschi, i quali come feudatari della citata Abbazia dominarono su questo territorio fino agli inizi del XIV secolo, quando venne occupato dagli orvietani.
Nel 1286 la contessa Margherita figlia di Ildeprandino di Soana riconosce il contratto di enfiteusi per i beni avuti dal Monastero di S. Anastasio alle Acque Salvie tra i quali Ansedonia con il porto di Phenilia, Orbetello, Porto Ercole, Argentario, Giglio, Giannutri, Marsilianum, Capalbio, Altrocosto e Serpena con tutte le pertinenze e i diritti annessi compresi quelli di navigazione e pesca, al canone annuo di 15 libbre, decadendone poi dal possesso nel 1302 per ordine di papa Bonifacio VIII per aver aderito al partito di Guido di Santa Fiora pubblico nemico della Chiesa.
Nel 1303 tali beni verranno concessi dallo stesso papa a Benedetto Caetani.
Gli Orsini, succeduti agli Aldobrandeschi per matrimonio, tentarono di prendere nuovamente Orbetello, ma dovettero arrendersi ad Orvieto.
Tuttavia, nel 1358, l'abbazia delle Tre Fontane rinnovò l'infeudazione in favore degli Orsini, investendo signori di Orbetello i conti Ildebrandino, Nicola e Gentile Orsini.
Il 18 agosto 1414 la rocca fu conquistata dai senesi e nel 1417 tutto l'agro orbetellano entrò a far parte di Siena, che bramava quello sbocco sul mare.
Nel 1452 Papa Niccolò V riconoscendo al Comune di Siena la conquista dei territori già detenuti dagli Aldobrandeschi che turbavano la pace del Comune, rinnova con i Senesi il contratto di enfiteusi per diritto fiduciario e in perpetuo previa transazione per canoni non percepiti per i beni dell’abbazia di S. Anastasio già concessi agli Aldobrandeschi elencando tutti i beni che passavano a Siena.
Alla fine della Repubblica di Siena, il territorio di Orbetello dal 1557, grazie alla conquista di Carlo V, fu sede dello Stato dei Presidi di Spagna che si estendeva nel tratto litoraneo da Talamone a Capalbio, facendo così venire definitivamente meno i diritti feudali della abbazia delle Tre Fontane che tuttavia continuò a conservare la cura spirituale dei luoghi.
Dal 1707 al 1736 fu invece governato dagli Austriaci. Lo Stato dei Presidi fece poi parte dal 1736 del Regno di Napoli e governato dai Borbone di Napoli fino al 1801, a partire da Carlo di Borbone, che fu Re di Napoli e di Sicilia e successivamente Re di Spagna con titolo di Carlo III.
Dopo il regno di Carlo di Borbone di Napoli, il governo dello Stato dei Presidi passò a suo figlio Ferdinando IV di Borbone di Napoli. Incorporato nel Regno di Etruria, passò dal granducato di Toscana, nel 1860, al Regno di Sardegna e poi, l'anno successivo, al Regno d'Italia.
Orbetello divenne molto noto quando dalla laguna di Orbetello, tra il 1927 e il 1933, Italo Balbo partì per le sue quattro crociere aeree con uno squadrone di idrovolanti.
Nel secondo dopoguerra la città conobbe un grande incremento demografico ed un'espansione urbana che la resero la terza città della provincia per popolazione. Attualmente è una nota meta turistica, sito protetto per la presenza della laguna di Orbetello e particolarmente importante per le attività di pesca e per l'itticoltura.
Che cosa vedere a Orbetello
Una delle cose più belle di Orbetello è che c'è un unico semaforo: questo la dice lunga sulla qualità della vita di questo luogo.
Qui si vive “senza fretta” perchè Orbetello è davvero una cittadina a misura d'uomo, dove la natura è parte stessa della vita quotidiana.
Per chi non la conoscesse deve sapere che davvero Orbetello è una piccola Venezia sul Mar Tirreno, con i barchini dei pescatori al posto delle gondole.
Orbetello | Panorama dal Convento dei Passionisti
Al turista in visita ad Orbetello consigliamo come prima cosa di ammirare lo splendido panorama che si può godere dal convento dei Passionisti: percorrendo la strada che da Orbetello conduce a Porto Santo Stefano imbocchiamo sulla sinistra la strada provinciale che ci permettere di raggiungere la vetta del Monte Argentario ed a quota 273 metri troviamo il convento.
La vista d'insieme è di una bellezza unica: sulla destra il tombolo di Feniglia a sinistra il tombolo della Giannella ed al centro circondato da una superficie lagunare di 26 Kmq potrete ammirare in tutta tranquillità la città di Orbetello.
Orbetello è prima di tutto laguna... e la laguna di Orbetello si visita a piedi.
Proprio dalla stazione di Orbetello Scalo parte la ciclo-pedonale che costeggia tutta la laguna di ponente, quella protetta dal WWF, fino al centro della città. È una passeggiata di un'oretta, soste comprese.
Chi vive qui è abituato alla vista di fenicotteri rosa, che svernano tutti gli anni dall'autunno alla primavera, ma anche degli aironi bianchi e dei stormi di folaghe in volo.
Orbetello | Centro Storico
Arrivando ad Orbetello dall'Argentario si percorre la suggestiva diga fatta costruire da Leopoldo II nel 1842 che attraversa la laguna di Orbetello e sulla sinistra potrete ammirare il mulino a pianta circolare.
Al tempo dei Presidi Spagnoli i mulini erano nove e servivano a macinare la farina per gli abitanti della città.
Superato il mulino troviamo il punto dove sono meglio conservate le mura etrusche a grandi blocchi poligonali del IV secolo a.C.
Percorriamo corso Italia, luogo dello struscio e dello shopping, per raggiungere piazza Plebiscito e successivamente piazza Garibaldi sede del palazzo del governatore Spagnolo (XVII secolo).
Proseguendo si arriverà in piazza IV Novembre dove merita una visita la chiesetta di Santa Maria delle Grazie (in antico Santa Maria ad Portam) che conserva un affresco quattrocentesco di scuola senese.
Costeggiando il Lungolaguna di Ponente, che conserva anch'esso tratti delle mura etrusche, si raggiunge piazza della Repubblica dove si trova il Duomo.
Di origine romanica presenta i segni della ristrutturazione voluta dagli Orsini nel 1375.
In considerazione all'alto basamento su cui sorge la chiesa (che riprodurrebbe il podio di un tempio preesistente) è da molti sostenuta la tesi dell'esistenza di un tempio etrusco e poi romano sotto il Duomo stesso, tuttavia manca ancora una prova certa che convalidi la tesi.
Restano da visitare nel centro urbano la chiesa di S. Francesco che conserva alcune interessanti epigrafi del periodo spagnolo, il complesso di Porta Nuova con le tre porte di accesso al centro storico e la polveriera Guzman.
Quest’ultima oggi è la sede del museo archeologico, è un edificio del 1692 con curiosi obelischi eretti davanti alle finestre che avevano la funzione di proteggere il contenuto esplosivo dai colpi di arma da fuoco.
Orbetello | Trekking
Per chi ama andare alla scoperta delle bellezze naturali e paesaggistiche locali ci sono decine di percorsi trekking segnalati in rete e in varie guide come, ad esempio “Argentario Trekking” che descrive 31 itinerari suggeriti dal Gruppo Argentario Trekking
(la guida può essere acquistata anche online al prezzo di € 13,00 con spedizione gratuita > Acquista la Guida)
- l’anello della laguna di Orbetello è un percorso interamente pianeggiante che costeggia la laguna;
- la Riserva Naturale Duna Feniglia che corre parallela all’omonima spiaggia;
- un percorso da Orbetello Scalo conduce ai ruderi del monastero di Sant’Angelo Rovinato;
- un percorso raggiunge il punto panoramico della Tenuta della Parrina
- numerosi sentieri del promontorio dell’Argentario
Il Mulino di Orbetello
Proseguendo costeggiando la laguna di ponente si arriva al Mulino Spagnolo, l'unico rimasto di nove mulini a vento costruiti dai Senesi nel corso del XV secolo.
Funzionavano tutti con un meccanismo mosso dall'acqua e il grano veniva facilmente trasportato con i caratteristici “barchini” della zona.
Poi, nel 1557, quando il territorio passò sotto la dominazione spagnola, i mulini vennero restaurati e consolidati, e, grazie alle nuove pale a vela, convertiti all’utilizzazione del vento di maestrale e scirocco
Simbolo incontrastato presidia ancora la laguna di ponente.
Il mulino presenta una pianta circolare ed emerge suggestivamente dalle acque proprio all'inizio della diga artificiale.
I Pescatori
Se passi in zona non puoi non andare a conoscere la cooperativa dei pescatori La Peschereccia, fondata nel 1946 grazie all'unione di 13 soci e la società Orbetello Pesca Lagunare datata 1989.
Da allora si occupano di turismo eco-sostenibile, eventi, ma soprattutto pesca e tutte le attività ad essa connesse.
Se volete acquistare del pesce fresco non scordate di provare i prodotti tipici del posto: bottarga di cefalo, anguilla sfumata, sughi e creme per crostini.
Al centro di degustazione - che si trova in una scuderia dell'800 completamente restaurata, sulla laguna di ponente, potrete mangiare dell'ottimo pesce fresco a prezzi davvero popolari (soprattutto per la zona)
Per orari e informazioni più dettagliate visita il sito ipescatoriorbetello.it
La navebus "Remus"
Dal 2005, i pescatori di Orbetello e la pro loco organizzano anche gite in laguna grazie al "Remus", un'imbarcazione capace di trasportare fino a trentotto passeggeri in visite guidate durante le quali vi illustreranno l'attività della pesca inserita nel contesto storico e sociale.
Per info, costi e orari visita il sito della Pro loco di Orbetello e goditi un giro in barca sulla laguna di Orbetello. Se sarai fortunato riuscirai a vedere anche i fenicotteri rosa o qualche airone bianco.
La Diga di Orbetello
Il Ponte della Diga di Orbetello, fu fatto costruire nel 1842 dal granduca Leopoldo II di Lorena. Fino al 1944 sulla diga correva anche una ferrovia che la collegava a Porto Santo Stefano.
Ora, oltre che in auto, la si può comodamente attraversare con il percorso ciclo-pedonale collegato all'anello della Laguna di Levante (19 chilometri con sosta “obbligatoria” per un bagno nella spiaggia della Feniglia).
Scopri l'anello ciclabile di Orbetello che circonda la laguna di Levante passando dalla Riserva naturale Duna Feniglia sul sito piste-ciclabili.com
Orbetello | Chiese parrocchiali
- Concattedrale di Santa Maria Assunta, costituisce il duomo di Orbetello ed è la principale chiesa del territorio comunale. Probabilmente costruita sulle rovine di un tempio romano del V secolo d.C., si ha notizia di un ampliamento dell'edificio nel 1201, e sostanziali lavori di riedificazione furono effettuati tra il 1370 e il 1376 per volere degli Orsini. Nel 1582 fu eretta a collegiata dal cardinale Alessandro Farnese, mentre nel secolo successivo fu nuovamente ampliata con l'aggiunta delle due navate laterali e della cupola della cappella di San Biagio e con l'inserimento la facciata tardo-gotica in un'altra di dimensioni maggiori. Al 1898 risale l'edificazione della torre campanaria in stile neogotico. Nel 1981 fu elevata a concattedrale della diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello. All'interno sono conservate interessanti opere d'arte come la settecentesca tela della Circoncisione, ispirata ad Apollonio Nasini; l'Assunzione della Madonna, realizzata nel 1801 per il re di Napoli; l'ottocentesco dipinto a tempera con la Madonna in trono fra angeli sullo sfondo della laguna di Orbetello; i quadretti in rame con i misteri del Rosario di Francesco Nasini. La parrocchia di San Biagio nella concattedrale di Santa Maria Assunta conta circa 3 610 abitanti.
- Chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, chiesa parrocchiale del quartiere di Orbetello Scalo, è stata consacrata l'11 giugno 1967. All'interno sono custoditi un crocifisso (1967) del pittore Sigfrido Maovaz, ed una via Crucis di Gianpaolo Marchesi (1970). Il complesso parrocchiale comprende anche la cappella del battistero e l'ufficio del parroco. La parrocchia di San Giuseppe Cottolengo conta circa 1 650 abitanti.
- Chiesa di San Paolo della Croce, chiesa parrocchiale del quartiere Neghelli, è stata consacrata l'11 ottobre 1987 dal vescovo Eugenio Binini. Caratteristico il campanile sul quale sono state installate otto campane su supporti di acciaio. La parrocchia di San Paolo della Croce conta circa 3 800 abitanti.
- Chiesa di Santa Maria delle Grazie, chiesa parrocchiale della frazione di Albinia, è stata consacrata l'8 aprile 1957. La chiesa si presenta in uno stile semplice che richiama i lineamenti del neoromanico; all'interno è custodita una venerata statua di santa Rita, molto cara alla popolazione locale. La parrocchia di Albinia conta circa 3 600 abitanti.
- Chiesa di Santa Maria Goretti, chiesa parrocchiale della frazione di Fonteblanda, ha iniziato ad essere costruita a partire dal 1950, ma è stata consacrata solamente il 5 luglio 1980. La parrocchia di Fonteblanda conta circa 1 390 abitanti.
- Chiesa di San Donato, chiesa parrocchiale della frazione rurale di San Donato, è stata consacrata il 28 maggio 1961 e fu fortemente voluta dal vescovo Paolo Galeazzi. La chiesa è sede di parrocchia costituita il 1º aprile 1943. Al fianco della chiesa si eleva un imponente campanile cuspidato alto 37 metri e dotato di quattro campane. La parrocchia di San Donato conta circa 540 abitanti.
- Chiesa di Santa Maria Assunta, chiesa parrocchiale della frazione di Talamone, è stata ricostruita nel 1949 dopo i bombardamenti del 1944 che distrussero il precedente edificio risalente al 1374 e rifatto nel XVII secolo. All'interno sono custodite alcune pregevoli opere seicentesche. La parrocchia di Talamone conta circa 550 abitanti.
- Chiesa della Madonna di Loreto, situata nella località rurale di Polverosa, è stata costruita su progetto di Carlo Boccianti e la consacrazione è avvenuta il 7 dicembre 1958 con rito officiato dal vescovo Paolo Galeazzi. La chiesa è sede di parrocchia costituita il 1º gennaio 1955. Si presenta in un semplice e sobrio stile neoromanico, con facciata preceduta da portico, su cui è posto lo stemma in ferro battuto di monsignor Galeazzi, che promosse la costruzione dell'edificio. La parrocchia della Madonna di Loreto conta circa 400 abitanti.
Orbetello | Chiese minori
- Chiesa della Madonna delle Grazie, situata in piazza IV Novembre, è inglobata dal XVI secolo nel complesso degli ospedali riuniti di San Giovanni di Dio. Probabilmente risalente al XIV secolo, fu modificata nel XIX secolo quando l'ospedale fu annesso a quello militare di San Giacomo. Al centro del portale d'ingresso è scolpito lo stemma comunale di Orbetello. All'interno conserva pregevoli opere, tra cui si ricordano l'affresco con la Madonna col Bambino in trono fra i santi Pietro e Paolo, attribuibile a un seguace di Benvenuto di Giovanni, ed un dipinto settecentesco con la Madonna col Bambino in gloria tra angeli della bottega di Sebastiano Conca.
- Chiesa di San Francesco da Paola, situata in piazza Beccaria, risale al secolo XVI e fu costruita con l'annesso convento, oggi scomparso, come sede dei terziari minimi di san Francesco da Paola. All'interno sono visibili numerose lastre tombali di comandanti e governatori dello Stato dei Presidi; sull'altare maggiore è posta una pala seicentesca con l'apparizione dell'Annunciazione a san Francesco da Paola e san Biagio.
- Chiesa di San Giuseppe, risalente al XVI secolo, è stata successivamente rimaneggiata nel corso dei secoli. All'interno si conservano una pittura murale coeva con Angeli in adorazione dell'ostensorio ed una statua lignea settecentesca dell'Immacolata Concezione, manifattura di provenienza napoletana.
- Chiesa di Sant'Antonio, situata in via Dante, è stata costruita tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo. Attualmente sconsacrata, conserva l'altare in stile barocco ed alcune lapidi sepolcrali.
- Chiesa della Madonna delle Vigne, costruita nel XIX secolo in stile neoromanico, sul luogo di una precedente cappellina rurale, ricoprì dal 1941 al 1967 il ruolo di chiesa parrocchiale di Orbetello Scalo, prima dell'edificazione della moderna chiesa del Cottolengo.
- Chiesa di San Biagio alla Tagliata, situata nella frazione di Ansedonia, è stata costruita su un antico mausoleo romano.
- Chiesa di Santa Maria dell'Osa, nome con cui è comunemente conosciuta la chiesa di Santa Beata Vergine Maria di Pompei, è situata nei pressi di Fonteblanda, all'interno dell'Hotel Corte dei Butteri lungo la spiaggia dell'Osa. L'edificio è stato realizzato nel 1963 su progetto dell'architetto Ico Parisi. Ha subito un rinnovamento nel 1991.
- Chiesa della Madonna delle Grazie, situata a Talamone, lungo la strada provinciale che collega il borgo a Fonteblanda, risale al XVII secolo e si presenta con la facciata preceduta da un porticato con tre ordini di archi e con campanile a vela.
Orbetello | Altri edifici religiosi
- Cappella di Sant'Antonio a Giannella.
- Mausoleo Vivarelli, monumentale cappella funeraria situata nel cimitero di Talamone. È stata realizzata tra il 1905 e il 1906 dall'architetto Lorenzo Porciatti per il cavalier Jader Vivarelli e si presenta in stile liberty.
- Monastero di Sant'Angelo, noto come Sant'Angelo Rovinato, si presenta sotto forma di ruderi. Era un tempo sede di un monastero benedettino risalente al X secolo.
- Cimitero di Orbetello. Vi riposano Italo Balbo e altri aviatori caduti il 28 giugno 1940 a Tobruch
Orbetello | Architetture civili
- Palazzo del Governatore, situato nella centrale Piazza Eroe dei due Mondi, è caratterizzato da un loggiato-porticato e dalla torre dell'orologio. In origine fu sede del governatore generale spagnolo dello Stato dei Presidi. Al centro del portico è posto un busto di Garibaldi realizzato dallo scultore Ettore Ferrari.
- Ex caserma Umberto I, situato in piazza della Repubblica, fu costruita nel XIX secolo, ampliando un vecchio edificio conventuale delle Clarisse soppresso nel 1808. Al suo interno sono oggi ospitati gli uffici della Pro Loco e la biblioteca comunale Pietro Raveggi.
- Idroscalo di Orbetello, situato nelle acque della laguna di Levante si trovava un idroscalo di importanza internazionale, con hangar progettati da Pier Luigi Nervi, dal quale partirono le crociere e le trasvolate transoceaniche del 1928-1933. Fu distrutto nel 1944 dalle forze di occupazione tedesche e attualmente vi si trova il Parco delle Crociere.
- Mulino spagnolo, unico superstite dei nove mulini senesi, costruiti nella laguna di Orbetello nel corso del XV secolo. In passato sfruttava la forza dell'acqua per la macinazione del grano che veniva portato ai mulini attraverso i "barchini", tipiche imbarcazioni utilizzate ad Orbetello nella laguna. Il mulino, ristrutturato e consolidato dagli spagnoli – da qui il nome – si presenta a forma circolare con copertura conica ed elica a vento posteriore.
- Polveriera Guzman, storico edificio fatto costruire dagli spagnoli nel 1692, era utilizzato per contenere tonnellate di esplosivo. La polveriera è nota soprattutto perché qui si rifornì Giuseppe Garibaldi nel 1860, poco dopo lo sbarco di Talamone, per la spedizione dei Mille. La struttura è stata recentemente restaurata proprio per ospitare il museo archeologico di Orbetello.
- Ponte della Diga, ponte che unisce Orbetello al Monte Argentario, fu fatto costruire nel 1842 dal granduca Leopoldo II di Lorena.
Orbetello | Architetture militari
- Ex Polveriera Guzman: costruita dagli spagnoli nel 1692 ed utilizzata appunto come polveriera contenente tonnellate di esplosivo; nel 1860 Giuseppe Garibaldi, che raggiunse Orbetello dopo essere sbarcato a Talamone, vi si rifornì di munizioni per la Spedizione dei Mille (undici orbetellani si offrirono di seguirlo nell’impresa). Oggi è sede del Museo Archeologico.
- Ex Aeroporto “A. Brunetta” (ex Idroscalo di Orbetello): ha rivestito un ruolo di importanza internazionale al tempo delle Trasvolate Atlantiche di Italo Balbo. Costruito agli inizi del Novecento e distrutto nel 1944 dalle forze di occupazione tedesche.
Orbetello | Cinte murarie
- Mura di Orbetello: di origini etrusche (probabilmente databili V secolo a.C.), furono ampliate e restaurate prima in epoca medievale e poi alla fine del XVI secolo. Gli spagnoli le rafforzarono costruendo sul lato di terra l'imponente linea bastionata di cui sono ancora visibili le due porte cittadine, l'imponente fortezza ed in parte due rivellini.
- Fortezza, caposaldo della linea bastionata spagnola, eretta intorno all'antico Cassero.
- Porta Medina Coeli, o Porta Nuova, edificata nel 1697 lungo le mura, tramite di essa si accede al nucleo storico di Orbetello. Chiamata in onore dell'allora governatore spagnolo, il duca di Medina Coeli.
- Porta a Terra, costruita in epoca seicentesca lungo le mura, si presenta nel caratteristico stile barocco. Vi si accedeva tramite un ponte levatoio ed aveva ai lati i locali del posto di guardia.
- Porta del Soccorso, costruita verso il 1620 in marmo travertino ed ingentilita con un elegante frontone con lapide.
- Mura di Talamone: una prima cinta muraria fu costruita nel corso del XIII secolo dai conti Aldobrandeschi, mentre a partire dal 1465 iniziò un'opera di ristrutturazione affidata ai lombardi Elia Mattei, Pietro Giovanni e Giovanni Albini. Nel 1541 l'architetto Antonio Maria Lari diresse ulteriori lavori di restauro dopo consistenti danneggiamenti dovuti ad una violenta incursione di pirati. La fortificazione fu ristrutturata e potenziata dagli spagnoli nel corso dei secoli XVI e XVII. La struttura fu ulteriormente danneggiata da bombardamenti nel 1944 e lentamente iniziò nell'immediato dopoguerra un'attenta opera di restauro. Gli ultimi restauri sono stati effettuati nel 2012. Delle antiche porte d'accesso al borgo rimane oggi solo la cosiddetta Porta Garibaldi.
- Mura di Cosa: costruite nel corso del III secolo a.C., si estendevano originariamente per quasi un chilometro e mezzo ed erano rafforzate da ben diciotto torri. Dopo la caduta dell'impero romano e il progressivo abbandono di Cosa, le mura andarono incontro ad un consistente degrado, finché non vennero restaurate dai conti Aldobrandeschi nell'XI secolo, per poi essere nuovamente abbandonate. La cinta muraria è stata riportata agli antichi splendori da un lungo restauro terminato alla fine del XX secolo.
Orbetello | Castelli, torri e fortificazioni
- Rocca aldobrandesca di Talamone, imponente fortezza che domina il borgo marinaro, fu costruita verso la metà del XIII secolo per volontà degli Aldobrandeschi, con funzioni di avvistamento e di difesa sull'approdo sottostante. Ampliata e ristrutturata dai senesi nel secolo successivo, fu ulteriormente modificata nel corso del XV secolo. Semidistrutta da alcune incursioni di pirati, fu restaurata nella seconda metà del XVI secolo, con l'entrata della località nello Stato dei Presidii. Da ricordare, inoltre, che la rocca fu il punto di raccolta per i volontari che si imbarcarono a Talamone per la spedizione dei Mille, a seguito del temporaneo sbarco di Giuseppe Garibaldi. Nel 1944 la fortificazione ha subito alcuni danneggiamenti a causa di un bombardamento, a cui seguirono opere di restauro che hanno riportato la rocca agli antichi splendori.
- Forte delle Saline, situato nella frazione di Albinia, si tratta di una struttura fortificata fatta costruire dai senesi nel XV secolo (il progetto è del 1469), modificata e potenziata dagli spagnoli nel 1630. Il forte serviva a controllare le adiacenti saline, importante risorsa del territorio, ma anche lo scalo fluviale dell'Albegna ed il passaggio sul tombolo della Giannella. Attualmente è di proprietà pubblica ed è utilizzato come archivio della Soprintendenza.
- Casale della Giannella, situato nei pressi della frazione della Giannella, si tratta di un complesso architettonico sorto come torre costiera nella seconda metà del XVI secolo. Il complesso è oggi sede del centro di educazione ambientale "Aurelio Peccei", fondato nel 1989, e porta d'accesso all'oasi del WWF situata nel tombolo.
- Faro di Talamone, risalente al 1865, venne attivato dalla Marina Militare (all'epoca Regia Marina) per l'illuminazione del promontorio di Talamone. Il suo aspetto attuale è stato conferito dalla ristrutturazione avvenuta nel 1947.
- Torre della Tagliata, situata ad Ansedonia, è stata costruita sul luogo di una torre di epoca medievale nel corso del XVI secolo. L'edificio ha subito alcuni interventi di restauro nei secoli successivi e, terminate le funzioni difensive, venne trasformato in abitazione. Fu soggiorno del celebre compositore Giacomo Puccini, che qui scrisse molte sue opere, tra cui la Turandot.
- Torre di San Biagio, situata ad Ansedonia nei pressi del cosiddetto spacco della regina, è stata edificata nel medioevo come torre di avvistamento e poi potenziata dagli spagnoli nel XVI secolo. Attualmente si presenta come un imponente rudere ben conservato.
- Torre di San Pancrazio, costruita nella seconda metà del XVI secolo dagli spagnoli per rafforzare il sistema difensivo costiero dello Stato dei Presidi, ha svolto funzioni di avvistamento, di difesa ed offesa fino agli inizi del XIX secolo. Oggi la torre è inglobata all'interno di un complesso privato.
- Torre delle Cannelle, situata a nord di Talamone su un promontorio a picco sul mare nei pressi di Cala di Forno, è stata costruita dai Medici nella seconda metà del XVI secolo ai confini meridionali del Granducato di Toscana. Ristrutturata nel XVIII secolo, è stata dismessa nella seconda metà del secolo successivo. Attualmente è adibita a struttura alberghiera.
- Torre di Capo d'Uomo, situata poco a nord di Talamone, all'interno del Parco naturale della Maremma, risale alla seconda metà del XVI secolo ed è stata edificata su una fortificazione già esistente di epoca medievale. La struttura svolgeva importanti funzioni di avvistamento lungo il tratto costiero più a nord dello Stato dei Presidii. Restaurata nel XVIII secolo, è stata dismessa nella prima metà del secolo successivo, con l'ingresso di Talamone nel Granducato di Toscana. Attualmente è una residenza privata.
- Torre di Poggio Raso, situata a nord di Talamone, all'interno del Parco naturale, risale all'epoca medievale, ma è stata oggetto di sostanziali ristrutturazioni prima nel XV e poi alla fine del XVI secolo. Terminata la funzione difensiva dopo l'unità d'Italia, è stata ceduta a privati ed oggi è adibita a struttura ricettiva.
- Torre di Talamonaccio, situata su Poggio Talamonaccio, poco distante da Fonteblanda, è stata edificata nel medioevo come torre di avvistamento e poi potenziata dagli spagnoli nel XVI secolo. Attualmente è una residenza privata ed è nota per essere stata utilizzata come set per il film 007 – Quantum of Solace nel 2008.
Orbetello | Siti archeologici
- Cosa: fondata nel 273 a.C. dai romani come colonia, fu totalmente abbandonata nel XIV secolo. Si conservano resti delle mura ciclopiche, del foro romano e del tempio di Giove. Poco distante si trova la villa Settefinestre, risalente al I secolo a.C., anche se modificata nel XV secolo.
- Poggio Talamonaccio: promontorio che costituisce il limite meridionale del golfo di Talamone, poco distante da Fonteblanda, vi era ubicato in epoca etrusco-romana il primitivo insediamento di Talamone, dotato anche di un porto. Proprio in questa zona sorgeva l'antico tempio etrusco risalente alla fine del IV secolo a.C. da cui proviene il celebre Frontone di Talamone.
Orbetello | Aree naturali
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- Campo Regio, biotopo che rientra nel sito di interesse regionale (SIR) B20 nei pressi di Fonteblanda.
- Oasi della laguna di Orbetello, creata e gestita dal WWF come "zona umida di interesse internazionale", rappresenta una delle più importanti aree italiane di svernamento per molte specie di uccelli. La laguna di Orbetello è un tratto di mare compreso fra due cordoni litoranei che congiungono il promontorio dell'Argentario alla terraferma. Ha una superficie di 26,22 km².
- Parco naturale della Maremma, area protetta regionale, compresa tra Talamone e Principina a Mare, si estende dalle pendici meridionali dei monti dell'Uccellina fino all'area palustre situata oltre la foce del fiume Ombrone. Conserva intatta un'ampia zona di macchia mediterranea, oltre all'ambiente umido.
- Riserva naturale Duna Feniglia, conserva intatto l'ecosistema del tombolo che delimita a sud la laguna; è visitabile in bicicletta e al suo interno vivono in libertà diversi esemplari di daini. Nella parte centrale della sua spiaggia, lunga circa 6 km, vi è una zona frequentata dai naturisti.
- Tombolo della Giannella, conserva gran parte dell'originario ecosistema del tombolo che delimita a ovest la laguna di Orbetello, tra la foce del fiume Albegna e il canale di Santa Liberata.