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Palazzo Bonifacio VIII di Anagni
Palazzo Bonifacio VIII di Anagni
Palazzo Bonifacio VIII di Anagni
Palazzo Bonifacio VIII di AnagniPalazzo Bonifacio VIII di AnagniPalazzo Bonifacio VIII di Anagni
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Indirizzo:
Strada Vittorio Emanuele, 238, 03012 Anagni FR, Italia
Descrizione:

Il Palazzo Bonifacio VIII ad Anagni  ospita l'omonimo museo nella Casa Madre delle Suore Cistercensi della Carità.

Palazzo Bonifacio VIII
Palazzo Bonifacio VIII

Palazzo Bonifacio VIII di Anagni | La Storia

Bonifacio VIII, nato Benedetto Caetani (Anagni, 1230 circa – Roma, 11 ottobre 1303), è stato il 193º papa della Chiesa cattolica dal 1294 alla morte.

Nel 1300 celebrò il primo Anno santo della storia.

Sebbene rechi nella denominazione l’attribuzione di proprietà a papa Bonifacio VIII, il Palazzo divenne dei Caetani, la famiglia del pontefice, solo nel 1297, quando Bonifacio era ormai stato elevato al soglio pontificio da tre anni.

L'edificio fu acquistato da Pietro Caetani - nipote del papa, figlio del fratello Roffredo, conte di Caserta - nell'ambito di una serie di acquisizioni di case e terreni intorno alla Cattedrale di Anagni da parte della potente casata.

Certamente fu la dimora di Ugolino Conti, papa Gregorio IX, definita "maius" per la rilevanza del complesso.

La sua costruzione interessò un terreno di proprietà del padre del pontefice, Mattia, e dovette essere completata entro il primo quarto del XIII secolo, periodo di generale intensa attività edilizia in tutta Anagni.

Nel momento della sua elezione a pontefice nel 1227, l’ormai papa assegnò alla nipote Maria, figlia del fratello Adinolfo, la propria eredità, e dunque anche il Palazzo, riservando per sé e per i suoi familiari la possibilità di abitarlo.

In questa cornice, Gregorio IX e l’imperatore Federico II di Svevia si incontrarono il primo settembre del 1230, in seguito alla Pace di San Germano e al ritiro della scomunica pendente sul capo del sovrano da parte del pontefice: i due "sedettero insieme a mensa, con splendido concorso di principi e maggiorenti lì invitati", a sottolineare la riconciliazione tra le due autorità.

Federico non dovette dimenticare quella visita: in una epistola del 1239, in seguito a una nuova rottura con Gregorio IX, rimproverò al pontefice di aver dimenticato la povertà di Pietro come dimostrava proprio la residenza di Anagni, essendosi fatto costruire una reggia sfarzosa.

Dopo la morte di Maria, il Palazzo venne ereditato dal figlio Mattia, ricordato dalle fonti in occasione di un nuovo incontro politico tra Papato ed Impero: nel 1254 Innocenzo IV - eletto proprio ad Anagni nel 1243 - ricevette gli ambasciatori del Regno di Sicilia, alla presenza dei cardinali e del popolo, in palatio domini Matthiae.

Nel 1297, infine, i figli di Mattia de Papa, Adinolfo e Nicola, vendettero - o furono costretti a vendere - il Palazzo a Pietro Caetani, insieme ad altre proprietà.

Il palazzo rimase proprietà dei Caetani fino al 1690, quando passò, come lascito testamentario del marchese Orazio, agli Astalli, imparentati per via matrimoniale.

Nel 1764 l’ultimo degli Astalli, Tiberio, morì indebitato: l'Opera delle Suore Cistercensi della Carità riscattò allora l’edificio, annettendolo alla propria Casa Madre settecentesca.

Alcuni degli ambienti subirono allora una mutazione di destinazione d’uso: le sale furono adibite a granai, educandato, convitto, una casa famiglia.

Attualmente le diverse partiture del complesso ospitano la Scuola Materna “Suor Claudia De Angelis”, una foresteria posta sul cammino della Via Francigena, e il museo dedicato al Palazzo, con al suo interno la collezione del Museo bonifaciano e del Lazio meridionale.

L'oltraggio di Sciarra Colonna a Bonifacio VIII, incisione francese del XIX secolo
Schiaffo di Anagni - L'oltraggio di Sciarra Colonna a Bonifacio VIII, incisione francese del XIX secolo

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Palazzo Bonifacio VIII di Anagni
Palazzo Bonifacio VIII di Anagni

Palazzo Bonifacio VIII di Anagni | Museo bonifaciano e del Lazio meridionale

A Giuseppe Marchetti Longhi, topografo e archeologo, si deve la valorizzazione del complesso: nel 1950 costituì il nucleo di una mostra permanente, dedicata a Bonifacio VIII e al Giubileo del 1300.

L'esposizione, ampliatasi a partire dal 1953 con la raccolta di reperti archeologici e documenti storici, venne battezzata "Museo bonifaciano e del Lazio meridionale", costituendo la prima realtà museale in Anagni ad essere aperta al pubblico.

Dagli anni 2000 la collezione è diventata una sezione distinta, inglobata nel più ampio museo del palazzo, che valorizza anche la struttura architettonica e la natura religiosa che nel corso dei secoli ha caratterizzato l'edificio, inaugurando nuovi percorsi di visita del complesso storico architettonico.

Palazzo Bonifacio VIII di Anagni
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