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Anagni, la città dei Papi a circa 1 ora di macchina da Roma, è uno dei borghi del Lazio più interessanti dal punto di vista storico
Anagni è un comune italiano con oltre 20000 abitanti della provincia di Frosinone nel Lazio.
Anagni è nota come La città dei Papi per aver dato i natali a quattro pontefici (Innocenzo III, Alessandro IV, Gregorio IX e Bonifacio VIII).
In particolare il nome di Anagni è legato alle vicende di Papa Bonifacio VIII e all'episodio noto come Lo Schiaffo di Anagni.
Anagni è situata su un colle nella media valle Latina (o valle del Sacco), a 424 metri sul livello del mare, in Ciociaria.
Dista 61 km da Roma centro (42 km dal G.R.A.), 166 km da Napoli e 28 km da Frosinone.
Con i suoi 113 km² di estensione, Anagni è il secondo comune più grande della provincia, nonché uno dei maggiori per popolazione, la città è anche a capo di uno dei 4 settori statistici e amministrativi in cui dal 2003 è divisa la provincia di Frosinone.
Il territorio comunale attraversa interamente la Valle del Sacco, dai Monti Ernici, dove tocca il suo punto più alto con i 900 metri s.l.m. del Monte Porciano, fino alle pendici dei Monti Lepini.
Lungo la zona pianeggiante si sviluppa il grande comprensorio industriale cittadino, che occupa interamente la pianura, fatta eccezione per la riserva boschiva denominata “Macchia di Anagni”, che si estende per poche centinaia di ettari e lambisce anche i territori dei comuni di Ferentino, Sgurgola e Morolo.
Impressionanti i resti delle mura degli Arcazzi di Piscina.
Dove dormire ad Anagni
Anagni | La Storia
Anagni, l'antica Anagnia capitale degli Ernici, si erge su una collina tra i monti Ernici e la Valle del Sacco.
La leggenda attribuisce ad Anagni origini antichissime: sarebbe stata fondata da Saturno nella mitica età dell'oro, insieme ad altre 5 città del Lazio che cominciano con la lettera A e dette, appunto, città saturnie: Alatri, Anagni, Arpino, Atina e Ferentino (detta altrimenti Antino)
Sottomessa dai Romani nel 306 a.C., fu governata da un prefetto e divenne in seguito municipio.
Il generale e console romano (69 d.C.) Fabio Valente nacque ad Anagni nel 35 a.C.,membro di una importante famiglia equestre della città; fu amico intimo dell'imperatore Nerone e comandante della legio I Germanica; durante l'"anno dei quattro imperatori" fu comandante delle truppe di Vitellio.
Nel 1160, durante le lotte tra papa Alessandro III e Federico Barbarossa, ad Anagni venne pronunciata la scomunica contro l'imperatore e contro l'antipapa Vittore IV.
Fu libero comune e nel XIII secolo cadde sotto la signoria dei Caetani.
In questo periodo visse una fase di straordinario splendore, arrivando a contare circa 50.000 abitanti, dando alla Chiesa ben quattro papi e divenendo residenza pontificia, tanto da meritare l'appellativo di "Città dei Papi" (Innocenzo III, Alessandro IV, Gregorio IX e Bonifacio VIII).
La città fu teatro delle lotte tra i Colonna, il re di Francia Filippo il Bello e papa Bonifacio VIII, che qui venne fatto prigioniero e subì il celebre episodio dello "schiaffo di Anagni".
In seguito al ritorno dei papi a Roma la città subì un forte declino e tornò a contare a distanza di pochi anni circa 2700 abitanti; durante questo periodo fu retta da duchi nominati dalla chiesa.
Nel 1798, prese parte ai movimenti giacobini che portarono alla Repubblica romana.
La città fu capoluogo del dipartimento del Circeo della Repubblica Romana e pertanto dotata di un tribunale di censura.
Dopo l'occupazione francese del Lazio e la nascita del dipartimento di Roma (1805), annesso all'impero napoleonico, Anagni ospitò un contingente di Carabinieri imperiali.
Nel 1848-1849 la città fu sede del quartier generale della I divisione dell'esercito della seconda Repubblica romana.
Negli anni sessanta del XX secolo si verificò un boom economico; con il passaggio dell'autostrada si ebbe l'apertura di numerose industrie è la città si trasformò in un importante centro commerciale ed industriale.
Una delle tradizioni alla base di Anagni sono le sfilate medievali che si svolgono nel periodo estivo nei mesi di luglio e agosto.
Abbiamo letto poco sopra, che la storia di Anagni ruota intorno alle vicende del famoso "Schiaffo", le contrade hanno proprio il ruolo di rievocare questa storia. Attualmente le contrade sono 8, ma ne sono esistite anche 12.
Ogni contrada presenta delle figure di rilievo del periodo storico medievale.
Nel centro medievale della città si trovano il Museo della Cattedrale (MuCA), all’interno del quale è possibile visitare la celebre cripta, il Museo del palazzo di Bonifacio VIII, dove si trova la sala dello schiaffo, ed è inoltre possibile visitare la casa-museo dello scultore Gismondi e Casa Barnekow, una pittoresca abitazione duecentesca, dalla facciata interamente affrescata, che ospitò Dante Alighieri durante la sua permanenza ad Anagni.
Nelle vicinanze molti posti meritano sicuramente una visita, come Artena e il Lago di Giulianello, Cori (LT), Genazzano, il Bosco di Paliano, Carpineto Romano, Fiuggi, Ferentino, Fumone, Alatri, Guarcino, Collepardo, Vico nel Lazio, Trevi nel Lazio...
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Le mura ciclopiche di Anagni:
Gli studiosi fanno risalire queste mura all'età dei Ciclopi.
Secondo la leggenda infatti, fu una delle cinque città “ciclopiche” create dal Dio Saturno.
Sono simili per forma e per funzione a quelle delle città circostanti come per esempio Alatri, Veroli e Ferentino.
Ad Anagni le mura circondano la città medievale e delimitano quella che viene chiamata la via Circonvallazione (suddivisa poi convenzionalmente in nord e sud) che circonda la città.
La funzione delle mura è quella difensiva.
Possiamo notare come i blocchi che la formano sono di forma parallelepipeda di calcare, incastrati di testa e di taglio.
All'interno sono state ritrovate tombe risalenti alla metà del IV secolo a.C.
Le mura, soprattutto dalla parte del Parco della Rimembranza formano dei terrazzamenti, che assomigliano a “giardini pensili”.
Sotto il pontificato di Papa Pio IV, le mura vennero restaurate.
Lungo le mura fortificate dal Papa, si leggono ancora le iscrizioni che celebrano il Papa stesso.
Le mura trovavano le aperture nelle porte che attualmente sono presenti ad Anagni: Porta Cerere, Porta Santa Maria e Porta San Francesco mentre Porta San Nicola e Porta Tufoli non sono più visibili se non pochi resti.
Architetture religiose ad Anagni
Cattedrale di Santa Maria
Il duomo di Anagni sorge sulla sommità dell'acropoli ed è il risultato di differenti fasi di costruzione.
Allo stile romanico (1072 - 1104) si è aggiunto, intorno alla metà del XIII secolo, lo stile gotico.
Su una delle pareti esterne è situata una statua di papa Bonifacio VIII.
Nel 1160, Alessandro III vi pronunciò la scomunica inferta al Barbarossa e vi fu eletto papa Innocenzo IV.
L'interno è prevalentemente gotico, e conserva un pavimento in stile cosmatesco, la Cappella Caetani con un grande sepolcro.
La cripta conserva un ciclo di affreschi (1104 - 1255), che raffigurano scene dell'Antico e Nuovo Testamento.
La cattedrale ospita inoltre il reliquiario di san Tommaso Becket.
Simboli di Anagni
Lo stemma della Città di Anagni risulta costituito fin dal XII secolo dall'aquila sul leone rampante.
Lo stemma è arricchito dalle chiavi decussate in riferimento alla sua qualità di sede papale nel medioevo e integrato dal motto "HERNICA SAXA COLUNT QUOS DIVES ANAGNIA PASCIT".
Al di sopra delle chiavi decussate è presente una piccola croce e la sigla SPQA, che si riferisce alla sua qualità di municipio romano.
Il tutto è sormontato da una corona dorata, simile a quella di Roma, che sta ad indicare lo statua di città, titolo del quale Anagni si fregia fin dal medioevo.
Palazzo Bonifacio VIII di Anagni
Il Palazzo Bonifacio VIII ad Anagni ospita l'omonimo museo nella Casa Madre delle Suore Cistercensi della Carità.