1. Home
  2. »
  3. Arcazzi di Piscina (Anagni)
Arcazzi di Piscina - Anagni
Arcazzi di Piscina - Anagni
Arcazzi di Piscina - Anagni
Arcazzi di Piscina - AnagniArcazzi di Piscina - AnagniArcazzi di Piscina - Anagni
Contact Information
Indirizzo:
Via delle Fontane, 21, 03012 Anagni FR, Italia
Tickets:
Descrizione:

Gli Arcazzi di Piscina: una singolare costruzione di età romana ad Anagni

Ad Anagni imponenti e enigmatiche appaiono le strutture antiche sul versante settentrionale, costruite in località Piscina e note come Arcazzi di Piscina.

Gli Arcazzi di Piscina sono degli imponenti archi con pietre di travertino distaccati dal muro romano di cinta con una specie di pseudo volta con serie contrapposte di gradini in quattro serie di blocchi progressivamente degradanti.

Destarono la curiosità e l’attenzione di molti studiosi come l’ottocentesca Marianna Candidi Dionigi (1756-1826), che li rilevò e documentò, nonché di viaggiatori del Grand Tour come sir Richard Colt Hoare (1758-1838).

Alla base del pilastro centrale è scolpito un elemento fallico, come se ne possono vedere ad es. sulle mura ciclopiche di Alatri (porta dei Falli sull’Acropoli), simbolo usato spesso dai Romani per allontanare un male, un assedio o la distruzione del monumento.

La funzione della costruzione è ancora oggetto di discussione: secondo alcuni è da interpretare come sostruzioni che, simili ad una enorme diga, contengono la spinta del terreno retrostante e ampliano l’area edificabile della zona, in cui, in età romana, doveva esservi le terme.

Questa imponente costruzione potrebbe secondo De Rossi essere successiva all’impianto originario della cinta muraria di questo tratto, appartenendo forse ad un rifacimento successivo del settore.

Secondo altri storici, come De Magistris o Zappasodi, invece questa struttura “monumentale” era a servizio di un tempio, d’un Foro o di un’area di servizio delle mura.

Recentemente anche la Mazzolani sembra convalidare questa ipotesi.

Ma potrebbe anche essere un tratto a cielo di un antico acquedotto.

L’imponenza degli Arcazzi permetteva inoltre una migliore difesa di questo versante.

Ciò ha permesso a molti di vedervi una funzione difensiva che si ispira alle conoscenze di età ellenistica sulle fortificazioni e sui metodi per espugnarle.

Ciò non toglie che le due funzioni possano coesistere e per l’intera opera è stata proposta una datazione tra la fine del III ed gli inizi del II secolo a.C.

Arcazzi di Piscina (Anagni) 1
Arcazzi di Piscina - Anagni

Arcazzi di Piscina ad Anagni

Vicino agli Arcazzi di Piscina erano situate infatti le terme della Città come attestato dai podi ritrovati in zona di due personaggi: Evodio e Marcia, conservati nel Lapidarium della Cattedrale anagnina.

La forma semicircolare delle mura si deve senza ombra di dubbio alla necessità di sostenere un terreno in parte franoso ed in parte terrapieno, realizzato per sopportare il peso dei grandi edifici termali che Fabio Valente prima ed Evodio e Marcia, dopo, edificarono e restaurarono.

Proprio nella necessità di provvedere alla fornitura di acqua si costruì un acquedotto sotterraneo dalla Acropoli, oggi la Cattedrale, fino a dove la pendenza e la consistenza del terreno lo consentiva realizzando, poi, con gli “Arcazzi” il passaggio sopra il vallone o “Val Fredda“ sottostante le mura.

In un articolo A.Tassi ricorda che dalle mura “si estendeva un lungo corridoio di colonnati fino a zona Tufoli ( 300 ml più in alto”.

Se questo studioso avesse ragione questa sarebbe un’ulteriore conferma.

A ragione la Mazzolani afferma che l’altezza non doveva essere in origine molto diversa dall’attuale e forse al di sopra si può  ancora immaginare il piano su cui poggiava il canale di scorrimento dell’acqua.

Avendo fornito le Terme, dagli “Arcazzi”, poi, l’acqua procedeva in canali interrati fino ad un bacino di distribuzione con tubi di piombo a servizio della città ma anche delle campagne ( “Vasca Magnaporci’?).

I semipilastri che appaiono sopra le grandi arcate servivano a sorreggere una cornice di coronamento così come appare in altri acquedotti romani.

Oltre a questa importantissima funzione l’acquedotto rappresentava anche un’eccezionale “quinta” per chi, attraverso la porta o porterula, come sostiene la Mazzolani, entrava alle terme.

Probabilmente, e questo lo sapremo solo attraverso scavi archeologici, stando a vari racconti, esisteva ai piedi dell’acquedotto una fontana monumentale.

Esiste, murato in un palazzo un “orologio ad acqua” e nei sotterranei si possono ancora vedere antiche vasche.

Alcune lapidi conservate nel Lapidario della Cattedrale ricordano i restauri alle Terme finanziati da Evodio e Marcia.

Anche la presenza di un fallo scolpito a rilievo nel pilastro medio augura al visitatore delle Terme buona fortuna, così posto all’ingresso, come similmente falli scolpiti su una porta di Alatri avevano la stessa funzione.

Arcazzi di Piscina - Anagni
Arcazzi di Piscina - Anagni

Acquista qui al miglior prezzo i migliori tour offerti dai tour operator ufficiali tramite Viator, il servizio offerto dalla TripAdvisor.

A tua disposizione le migliori guide turistiche e accompagnatori turistici autorizzati di Roma e dintorni
Aiuta l’industria del turismo e l’economia italiana a ripartire!

Arcazzi di Piscina | Storia delle Terme di Piscina ad Anagni

Una grandiosa testimonianza del periodo romano di Anagni è costituita dalle “terme di Piscina”, un capolavoro di architettura del I secolo d. C., fatto costruire dal cittadino anagnino Fabio Valente.

Amico dell’imperatore Nerone, studiò nei migliori collegi romani.

Sin da giovanissimo si dimostrò molto esperto nell’uso delle armi ed impareggiabile stratega militare.

Divenne ben presto legato imperiale presso la prima Legione Germanica di Virginio Rufo.

Di carattere volitivo ed ambizioso, diventò un personaggio di grande importanza nella Roma del tempo.

Antagonista degli imperatori Galba, Ottone e Vespasiano, raggiunse la sua maggior gloria quando prese il comando supremo di tutte le Legioni Romane in difesa dell’imperatore Vitellio.

Era circa il 65 dC. e Fabio Valente, tornato ad Anagni, volle rendere omaggio alla sua città ed ai suoi concittadini, facendo costruire a sue spese le terme pubbliche di “Piscina’ nella zona Val fredda.

Questa imponente opera fu edificata in sei anni nel vasto Vallo che, partendo dalla base delle mura romane di Servio Tullio, si estendeva in un lungo corridoio di colonnati fino a raggiungere la zona Tufoli (300 metri più in alto).

Il luogo fu scelto per la ricchezza di acque che confluivano nel suddetto vallo, detto poi di “Piscina”, benché fosse la meno indicata per l’infelice posizione climatica.

Fabio Valente morì dopo qualche tempo assassinato dai suoi rivali politici.

Gli anagnini, per dimostrargli la loro riconoscenza, eressero all’ingresso delle terme una lapide commemorativa dei suoi meriti verso la città natale.

Questa lapide rappresenta uno degli ultimi resti delle grandiose terme che fu possibile salvare prima che un’imponente frana distruggesse ciò che rimaneva dell’insigne monumento romano.

Descritti da Marianna Candidi Dionigi nel 1809 come costruzioni di epoca imperiale che alcuni anagnini del tempo indicavano come “il teatro” o “la piscina” dal ricordo remoto di terme nella zona, sembrano attualmente dover essere datate tra la fine del III sec. E la metà del II sec. A.C..

Lascia un commento

Send message to listing owner

Send message to moderator

Cerca
Close this search box.
Cerca
Close this search box.
Cerca
Close this search box.