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- Stadio di Domiziano – Sotterranei di Piazza Navona
I paramenti antichi dello Stadio di Domiziano si nascondono nei sotterranei di Piazza Navona
Stadio di Domiziano - una struttura della Roma antica, ricca di affascinante storia oggi in parte visitabile
Lo Stadio di Domiziano (Circus Agonalis) è il primo esempio di stadio in muratura dell'antichità greco-romana, riservato a competizioni atletiche (corsa, lotta, pugilato) ed era situato nell'attuale rione Parione.
Dopo la rovina nel medioevo, lo spazio su cui sorgeva lo Stadio di Domiziano non fu mai occupato stabilmente, ed è oggi Piazza Navona.
Il suo piano di calpestìo, come si vede dall'affaccio alle arcate su Tor Sanguigna, era piĂ¹ basso di circa 5 metri rispetto al piano attuale.
I resti dello stadio di Domiziano nei sotterranei di Piazza Navona sono patrimonio Unesco - e sono stati visitabili dal pubblico per la prima volta nel 2014.
La valorizzazione e l'uso dello spazio archeologico sono stati affidati a privati; il sito è normalmente visitabile e sede di mostre.
Stadio di Doziano | Sotterranei di Piazza Navona
Lo stadio di Domiziano fu fatto costruire nel Campo Marzio tra l'85-86 d.C. sia per offrire al popolo un'ulteriore sede di festa (e di lode dell'imperatore), sia per soddisfare l'imperiale passione per l'atletica.
La localizzazione presso il Tevere ripete quella di uno stadio di legno, provvisorio, fatto costruire da Augusto negli ultimi anni del I secolo a.C. e ricordato da Dione Cassio (Storia romana, LIII, 1).
Lo stadio aveva una forma rettilinea allungata con uno dei lati corti semicircolari, era lungo 276 metri e largo 106; l'arena aveva le dimensioni di 193 x 54 metri e si differenzia dal circo soprattutto per le dimensioni piĂ¹ ridotte e per l’assenza della spina, dell’obelisco e delle carceres e aveva una capienza di circa 30.000 spettatori.
La sua forma si ispirava agli stadi di Olimpia e di Atene e fu fatto costruire per lo svolgimento dei giochi atletici greci, molto apprezzati dall'imperatore, il cui scopo era quello di coinvolgere i Romani nel praticare piĂ¹ atletica, disciplina atletica per eccellenza, e altre discipline non violente.
Le gradinate erano in pietra ed erano presenti eleganti elementi architettonici di decoro di ispirazione greca.
Nella storia dell'antica Roma, quello di Domiziano fu l'unico esempio di stadio in muratura.
Allo stadio di Domiziano si svolgevano principalmente gare di atletica: atletica leggera, atletica pesante, lotta a corpo libero, salti (per questo lo stadio prese il nome di Campus agonis.
Purtroppo i giochi greci, tanto amati dall'imperatore, non divertivano molto gli antichi romani, i quali li consideravano poco virili, poco duri e poco violenti.
Fu restaurato nel III secolo da Alessandro Severo - e da questo gli derivĂ² il nome di Circus Alexandrinus, che mantenne per tutto il medioevo - e restĂ² in uso fino al V secolo.
Durante il medioevo sulle strutture del circo crebbero prima costruzioni povere e successivamente palazzi e chiese che ne utilizzarono i materiali e ne seguirono il perimetro; lo spazio dell'arena tuttavia, benché si andasse lentamente interrando per effetto dei crolli ma anche delle alluvioni del Tevere, non fu mai occupato stabilmente, ed è oggi Piazza Navona.
Il piano di calpestio antico, come si vede dall'affaccio alle arcate su Tor Sanguigna, è piĂ¹ basso di circa 5 metri rispetto a quello moderno, e tuttavia le murature imperiali rimasero sempre parzialmente note, seppur considerate grotte, e con esse la memoria del circo: la chiesa di Sant'Agnese in Agone, ad esempio, era denominata S. Agnese de cryptis Agonis.
Dopo i primi scavi delle cripte nel 1511, che produssero basi e fregi scolpiti, anche il Circo agonale divenne una cava di materiali edili di pregio: Pio IV fece demolire un settore della fiancata su Corso del Rinascimento verso palazzo Madama per costruire il suo casino nei giardini vaticani; materiali dell'altra fiancata servirono man mano per la costruzione di S. Nicola dei Lorenesi, del Palazzo Pamphilj di piazza Navona, del Palazzo Braschi.
Nel 1936, demolendo le costruzioni sul lato nord della piazza, fu infine riportato alla luce un ampio spicchio della curva nord al piano terreno dello stadio di Domiziano, comprendente murature, pilastri, scale alle gradinate superiori.
Sopra lo spazio liberato fu costruito un unico ampio immobile dell'INA, ma le murature antiche vennero salvate e rimasero parzialmente visibili dall'esterno e accessibili alle visite.
Il resto dell'impianto imperiale dello stadio di Domiziano giace ancora nelle cantine dei palazzi sovrastanti.
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Stadio di Domiziano | Sotterranei di Piazza Navona Oggi
I resti dello Stadio di Domiziano, oggi i SOTTERRANEI DI PIAZZA NAVONA, si trovano in un’area compresa tra piazza Navona, piazza di Tor Sanguigna e via di Tor Sanguigna, a circa 4,50 metri dal piano stradale. L’area archeologica, di competenza della Sovrintendenza Capitolina, è quanto resta del primo e unico esempio di stadio in muratura fino ad oggi conosciuto a Roma, dopo le esperienze provvisorie costruite in legno da Cesare e Augusto, è  una delle rare testimonianze, insieme a quella di Pozzuoli, finora note al di fuori della Grecia e dell’area orientale.
I paramenti antichi sono conservati in diversi punti di piazza Navona a livello delle cantine; essi tornarono in luce a piĂ¹ riprese nel 1868, 1869, 1933-34, nel 1936-38 e nel 1949-50. I piĂ¹ cospicui, relativi all’emiciclo, vennero alla luce negli anni 1936-38, negli scavi eseguiti sotto la direzione di Antonio Maria Colini, in occasione dell’apertura di Corso Rinascimento a seguito del Piano regolatore del 1931 ad opera del Governatorato.
L’Area Archeologica dello Stadio di Domiziano per lo straordinario livello conservativo degli alzati delle strutture murarie, costituisce uno dei monumenti piĂ¹ rappresentativi della Roma imperiale ed è tuttora visibile sotto piazza Navona in due aree distinte:
- PERCORSO STANDARD – visita dei resti del centro dell’emiciclo (area della Curva) – ingresso in via di Tor Sanguigna 3.
- PERCORSO ESCLUSIVO – visita dei resti del centro (area della Curva) e della parte orientale dell’emiciclo (area della Tribuna) quest’ultima recentemente aperta al pubblico per la prima volta – ingresso in via di Tor Sanguigna 3 ed in piazza Navona 62.
Tra i materiali rinvenuti nello scavo, qui esposti, vi sono numerosi frammenti scultorei tra cui spicca un torso in marmo pentelico, copia dell’Apollo Liceo opera del IV secolo a.C. di Prassitele. Altri resti dello Stadio sono stati individuati in molte cantine dei palazzi di Piazza Navona; oltre a quelli da sempre conosciuti sotto la chiesa di S. Agnese, sono noti anche resti nei sotterranei della sede dell’ École Française de Rome (percorso esclusivo).
Audioguida inclusa nel biglietto di ingresso (anche per bambini), pannelli illustrativi, foto inedite e video anche in 3D raccontano la storia dello Stadio, di Piazza Navona, dello Sport dell’antica Roma e di alcuni tra i principali monumenti della città . Durata della visita 40/60 minuti circa.
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