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Indirizzo:
Piazza, Via Tempio D'Ercole, 8, 04010 Cori LT Cori (LT), Borghi e paesini, Vicino Roma
Descrizione:

Cori la città del carosello storico dei rioni in provincia di Latina, a circa un'ora e mezza da Roma!

Cori è un grande borgo d'arte in provincia di Latina, circondato dalla Pianura Pontina da un lato, i Colli Albani dall’altro e Monti Lepini alle spalle.

Nelle giornate particolarmente limpide, da Cori (LT) sono visibili in lontananza le isole pontine di Ventotene, Ponza, Palmarola e il Circeo.

Il territorio comunale è nettamente diviso in due (Cori Monte e Cori Valle), con la parte orientale caratterizzata dai rilievi montuosi dei monti Lepini, che degradano in un zona collinare, prima di arrivare a quella occidentale via via sempre più pianeggiante.

Gli abitanti di sopra e di sotto vengono definiti montanari e vallarani.

I tre antichi rioni prendevano il nome dalle tre porte di accesso al paese: Rione di Porta Signina (Cori Monte), Rione di Porta Romana e Rione di Porta Ninfina (Cori Valle).

I loro appellativi derivavano dalle località in cui conducevano, rispettivamente: Segni, Roma e Ninfa.

Tre sono le famose scuole di sbandieratori che da decenni si esibiscono in tutto il mondo: "Sbandieratori dei Rioni di Cori", "Sbandieratori del Leone Rampante di Cori" e "Storici Sbandieratori delle Contrade di Cori".

I rilievi più rilevanti sono quelli del Monte Lupone, del Monte Pratiglio e del Monte Risaturo.

Dal punto di vista idografico il territorio è caratterizzato da brevi corsi d'acqua a carattere torrentizio, come il Fosso della Catena, il Fosso La Pezza, il Fosso del Monsignore e il Fosso del Murillo.

Le leggende narrano le origini divine di Cori, il cui antico nome era Còra (Còre in dialetto corese arcaico): secondo una di queste narrazioni Cora sarebbe stata fondata dal troiano Dardano, un'altra mitologia racconta che il paese sarebbe stato costruito da un re di Alba Longa, un'altra ancora ci dice che il fondatore fu Enea.

Dopo che il paese fu distrutto, Corace, un reduce della guerra di Troia, sarebbe approdato sui resti dello stesso, lo avrebbe ricostruito, dandogli il suo nome.

Il nome potrebbe derivare in realtà dal latino arcaico Corax (Corvo), inteso come animale totemico.

Nelle vicinanze molti posti meritano sicuramente una visita, come Artena e il Lago di Giulianello, Genazzano, il Bosco di Paliano, Carpineto Romano, Anagni, Fiuggi, Ferentino, Fumone, Alatri, Guarcino, Collepardo, Vico nel Lazio, Trevi nel Lazio...

Cori (LT) - città del carosello storico dei rioni
Cori (LT) - città del carosello storico dei rioni

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Cori (LT) | Tradizioni e folclore

  • Festa della Madonna del Soccorso, cui è dedicato l'omonimo santuario, poco fuori dal centro cittadino: è la festa più importante della città.

Essa è dedicata alla Madonna che nel maggio del 1521 ha soccorso una bambina di tre anni, di nome Oliva, perdutasi durante una tempesta; questa fu ritrovata solo dopo otto giorni e, quando ebbe raccontato la sua storia, tutti i Coresi, con il clero e i magistrati, si recarono in processione sul monte, dove rinvennero un affresco con un'immagine della Vergine in trono che sorregge il braccio del bambino in atto di benedire.

La festa incominciata subito a ricordo dell'evento, divenne presto la più importante della città.

Da quel lontano 1521, ogni anno, la seconda domenica di maggio si festeggia la Madonna del soccorso con la lunghissima processione che partendo dalla collegiata di Santa Maria della Pietà, attraversando tutta la città, arriva al santuario della Madonna del Soccorso.

Alla processione, oltre a larghissima parte dei cittadini (tra cui spiccano le donne scalze, vestite di verde, che hanno fatto un voto e che portano dei grossi ceri), partecipano tutto il clero e le autorità del paese, accompagnate da valletti con fasci di ceri, che il sindaco, per deliberazione fatta nel 1531 offre alla Madonna durante la messa solenne.

Si è persa invece la tradizionale sacra rappresentazione del miracolo.

Panorama dal Tempio di Ercole - Cori (LT)
Panorama dal Tempio di Ercole - Cori (LT)

  • Carosello storico dei rioni: è il palio di Cori, dove c'è una sfilata storica rinascimentale e dopo i cavalieri dei Rioni della città si sfidano alla corsa all'anello.

Storicamente Cori è suddiviso in tre Rioni, corrispondenti alle tre porte cittadine:

  1. Rione di Porta Ninfina, stemma di colore rosso e blu rappresentante un ponte e un castello e motto “viribus unitis”;
  2. Rione di Porta Romana, stemma di colore giallo e azzurro rappresentante un arco con freccia e motto “per aspera ad astra”;
  3. Rione di Porta Signina, stemma di colore giallo e verde rappresentante un monte e motto “excelsior”;

Il carosello è stato ideato nel 1937 e trae la sua origine dai festeggiamenti che si tenevano in onore della Madonna del soccorso apparsa in Cori nel 1521 e di S. Oliva, patrona della città fin dal XII secolo.

La manifestazione si articola in tre momenti salienti: il giuramento dei priori, il palio della Madonna del soccorso (che si svolge l'ultima domenica di giugno in piazza Signina) ed infine il palio di S. Oliva (che si svolge l'ultimo sabato di luglio presso il campo sportivo Stoza).

Nel maggio 1938 il cinegiornale dell'Istituto Luce mandò in onda un servizio sulla seconda edizione del Carosello Storico dei Rioni di Cori.

  • Sbandieratori di Cori: un ruolo di particolare rilevanza ha il folklore della bandiera, antica arte divulgata in Italia e nel mondo.

Cori vanta una vera e propria Scuola di Sbandieramento unica nel suo genere, contraddistinta dall'utilizzazione di bandiere con asta esclusivamente in legno, caratterizzando uno stile unico nell'ambito delle metodologie e delle tecniche afferenti l'Arte della Bandiera.

Di tale inimitabile ed inestimabile patrimonio folklorico sono depositarie le tre Associazioni di Sbandieratori presenti nella Città di Cori, le quali hanno accumulato nella loro storia innumerevoli successi internazionali, attraverso cui ognuna di esse ha acquisito un'indiscussa fama di livello mondiale.

L'idea degli sbandieratori è nata dal Carosello Storico: infatti nella sfilata era prassi che degli agitatori di bandiere aprissero il corteo in ogni porta.

Nell 1966 nascevano gli "Sbandieratori dei Rioni di Cori", successivamente, nel 1970, gli "Sbandieratori del Leone Rampante di Cori", ed infine nel 1976 gli "Storici Sbandieratori delle Contrade di Cori".

Tutti e tre i Gruppi si distinguono per aver portato l'Arte della Bandiera ed il nome di Cori ovunque in Italia e nel Mondo, apportando ulteriormente un contributo di fondamentale importanza allo sviluppo del tessuto sociale della Città, nonché al progresso culturale di numerose generazioni di giovani coresi, permettendo agli stessi di conoscere popoli e culture vicini e lontani e instaurare con loro amicizie.

  • Festa di San Tommaso da Cori. Si svolge ogni anno, a fine novembre a Cori Monte. Nella festa si ricorda la santificazione avvenuta appunto il 21 novembre 1999. Quando il Santo era Beato Tommaso da Cori la festa si svolgeva la prima domenica di settembre.
  • Festa della Madonna del Rosario: si svolge la prima domenica d'ottobre a Cori Valle, curata dalla Parrocchia di Santa Maria della Pietà.
  • Festa di Sant'Antonio da Padova: si svolge la seconda o la terza domenica di giugno presso il Convento di San Francesco a Cori Valle.
  • Festival della Collina: festival del folclore, dal 1974;
  • Latium Festval: incontri, spettacoli e seminari sul folklore internazionale.

Sbandieratori di Cori (LT)
Sbandieratori di Cori (LT)

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Che cosa vedere a Cori (LT) | Monumenti e luoghi d'interesse

  • Santuario della Madonna del Soccorso | Cori (LT)
Il Santuario della Madonna del Soccorso, le cui origini sono legate ad una tradizione che riporta l'apparizione della Madonna avuta da una bambina di Cori nel XVI secolo, è un edificio religioso, nel cui interno, realizzato in stile barocco, è conservata un'immagine della Madonna, forse di scuola fiorentina, risalente al XIV secolo.

Chiesa Collegiata, fondata in stile romanico nella seconda metà del XII secolo sui resti di un tempio romano, forse dedicato a Diana e Fortuna (in via della Collegiata è visibile un muro in opera quadrata base dell'antico edificio romano). Fu completamente trasformata all'inizio del XVII secolo.

Nell'interno, a croce latina con tre navate: il candelabro del cero pasquale (XII secolo) di probabile produzione Cassinate, ad oggi il più antico esempio conosciuto di candelabri pasquali; un sarcofago (XII secolo); la cattedra episcopale; il quadro della Pietà e sull'altare il quadro della Madonna del Rosario (XVI secolo). Alla destra della chiesa c'è l'oratorio dell'Arciconfraternita del gonfalone (XV secolo).

  • Chiesa oratorio della SS. Annunziata | Cori (LT)

L'oratorio dell'Annunziata è un monumento nazionale ed è situato ai margini della strada che, fin da età medievale, collegava Cori alla via Pedemontana.

La sua fondazione risale al XIV secolo. Nell'oratorio troviamo la cappella dell'Annunziata, con i suoi affreschi realizzati probabilmente in tre tempi ed ultimati nel XV secolo.

I soggetti sacri rappresentano scene del Vecchio e del Nuovo Testamento, nonché storie di santi e della tradizione locale.

Una porticina sul lato destro porta alla vecchia chiesa danneggiata durante l'ultimo conflitto e che conserva una crocifissione forse della scuola del Cimabue.

  • Chiesa di San Francesco | Cori (LT)

La chiesa ed il convento furono costruiti in semplici forme tra il 1521 ed il 1526 in onore di San Francesco d'Assisi, che passò a Cori nel 1223, e per ospitare i Frati Francescani.

Nel XVII secolo la chiesa fu restaura in forme barocche.

All'interno: il prezioso soffitto a cassettoni dorati su fondo azzurro (1672–1676) realizzato da Luigi Guarnirei; il quadro “San Carlo Borromeo” di Niccolò Pomarancio (1553-1626).

Del convento fa parte il semplice chiostro con pilastri di pietra locale.

  • Chiesa di Santa Oliva | Cori (LT)

La chiesa, in forma basilicale con cinque navate (oggi ne rimangono quattro) di stile romanico, fu edificata nella prima metà del XII secolo sui resti di un tempio romano ancora di incerta attribuzione, anche se tradizionalmente dedicato a Giano.

Tra il 1467 ed il 1480 fu demolita la navata occidentale e venne costruita la cappella del crocefisso o di sant'Agostino.

La cappella ha forma rettangolare con volta a botte ed abside.

Nella volta un bellissimo ciclo pittorico affrescante la volta che narra storie del Antico e Nuovo Testamento (1533).

Nella contro-facciata un affresco del giudizio universale (1540?) in parte coperto dalla cantoria (XVII secolo).

Nell'abside affresco degli apostoli ed incoronazione della Vergine tra angeli e santi (1507).

Contestualmente alla cappella del crocefisso è stato edificato alle spalle della chiesa il convento agostiniano (1467-1481), con affreschi nella sala capitolare e chiostro con loggiato.

Oggi l'ex convento è sede del Museo della città e del territorio.

Complesso Monumentale di Sant'Oliva - Cori (LT)
Complesso Monumentale di Sant'Oliva - Cori (LT)

  • Chiesa di San Salvatore | Cori (LT)
Antica chiesa ristrutturata nel XVI secolo, all'interno, sull'altare, tre affreschi, il centrale Circoncisione di Gesù (1597) di G.B. Ricci ed i laterali Adorazione dei pastori ed Adorazione dei Re (1610) entrambi di Anastasio Fontebuoni (1571-1626). Della stessa epoca sono le pitture della cappella della Madonna del Carmine.
  • Chiesa dei Santi Pietro e Paolo: chiesa costruita nel 1953 sui resti dell'antica chiesa della S. Trinità distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, all'interno Urna (I secolo d.C.) a forma di altare decorata con teste di ariete che sorreggono ghirlande.
  • Chiesa di S. Michele Arcangelo
  • Chiesa di San Tommaso da Cori con annessa casa natale del santo
  • Chiesa di Santa Maria del Pianto (resti)
  • Tre antiche chiese furono distrutte dai bombardamenti americani durante la seconda guerra mondiale: Santa Caterina in Piazza Ninfina, San Pietro (era edificata sulla sommità dell'acropoli, sul luogo dove, secondo la tradizione, avrebbe predicato l'apostolo, nel corso del suo viaggio verso Roma) di cui rimane il campanile in piazza del Tempio di Ercole, e la Santa Trinità.

Tempio di Ercole - Cori (LT)
Tempio di Ercole - Cori (LT)

  • Cappelle: Cappella della Madonnina e Cappella della Madonna dei Monti.
  • Cinta muraria - Mura ciclopiche di Cori
Abbastanza ben conservata con percorso turistico dedicato, è lunga circa 2 km.
È realizzata in opera poligonale di prima maniera (VI-V secolo a.C.) e restaurata in epoche diverse, una prima volta in opera poligonale di III maniera (IV-III secolo a.C.) ed una successiva volta con un'opera di ricortinatura in opera incerta e l'aggiunta di torri (fine del II secolo a.C.).
Lungo il percorso delle mura tre Porte (Romana, Ninfina, Signina) permettevano l'ingresso alla città; erano di tipo sceo.
Di esse soltanto Porta Ninfina si era conservata fino ad epoca moderna, ma è stata distrutta durante la seconda guerra mondiale.
Una copia è stata ricostruita nel 1984 in occasione del Palio dei Rioni di Cori.
Sempre in opera poligonale all'interno della cinta muraria sono le tante opere di sostruzione che creano una serie di terrazze che hanno determinato lo sviluppo urbanistico dell'antica Cora; tra le tante, sono notevoli: la sostruzione che sostiene il Foro, attuale zona di via delle Colonne; la sostruzione posta a fronte dell'edificio del Comune in piazza papa Leone XIII e la sostruzione, davanti all'edificio scolastico "Massari" a sostegno dell'Acropoli.
Famose le incisioni della cinta e delle rovine di Cora fatte da Giovanni Battista Piranesi nel 1764 (volume "Antichità di Cora").
  • Torri difensive romane e altre medievali
Le torri romane giunte sino a noi sono quattro: tre si trovano a Cori Monte, di cui due nell'attuale Piazza Signina (compresa la più importante: la Torre di Silla), mentre un'altra si trova nel fosso di Piazza della Croce a Cori Valle.
Ci sono inoltre altre torri medievali.
  • Via del Porticato (le Sipportica) | Cori (LT)

Antica via che correva sopra le mura arcaiche, fu completamente coperta da case e torri a partire dal XII secolo e definitivamente nel XVII secolo.

  • Castello del Colle | Cori (LT)
  • Castello di Santa Margherita | Cori (LT)
  • Ponte romano della Catena | Cori (LT)

L'antico manufatto (I secolo a.C.), che consentiva e consente tuttora di attraversare l'omonimo fosso della Catena nei pressi di porta Ninfina; il ponte è ad un solo arco alto circa 20 metri ed è realizzato in opus quadratum, i fianchi sono in pietra mentre la curvatura è di materiale tufaceo.

Da segnalare che in Piazza della Croce era presente un altro ponte della stessa epoca del Ponte della Catena, che è stato interrato insieme al fosso negli anni 1970.

  • Pozzodorico | Cori (LT)

Grande piazza sottostante l'area del Foro e che poggia su un grande edificio di epoca romana (II secolo a.C.) composto da quattro ambienti ed una cisterna.

Piazza Pozzo Dorico - Cori (LT)
Piazza Pozzo Dorico - Cori (LT)

  • Palazzo Landi-Vittori (XVI secolo) ingloba nella sua struttura una torre difensiva (I secolo a.C.); in via Accrocca, presso porta Romana.
  • Palazzo Riozzi-Fasanella (XVI secolo) in via Accrocca.
  • Palazzo Chiari (XVI secolo) presso porta Ninfina.
  • Palazzo Celli (1632) in via Laurienti.
  • Palazzo Luzi (1634) in via Laurienti.
  • Palazzo Montagna (1594) nell'omonima piazza.
  • Palazzo Prosperi (XVI secolo) in vicolo Macari oggi sede della biblioteca comunale e dell'archivio storico comunale.
  • Palazzetto Luciani in Piazza S. Oliva.
  • Palazzo Marchetti (XVI secolo) in piazza del tempio di Ercole.
  • Palazzo Fochi in via Cavour.
  • Palazzo del Comune (XII secolo).
  • Palazzo Cataldi, per un lungo periodo sede dell'ospedale di Cori e del pronto soccorso
  • Fontana di Piazza Romana, quella di Monte Pio, quella di Piazza della Croce e quella di Via San Rocco (1887 – 88)
  • Monumento dei caduti | Cori (LT)
Progettato dall'architetto Angelo Ternavasio, si trova all'interno della Piazza giardino "4 novembre", sopra le millenarie mura ciclopiche e fu inaugurato nel 1931 per ricordare i caduti coresi nella Grande Guerra, che furono incisi sul marmo.
Esso raffigura un angelo rappresentante la “vittoria alata” che sorregge una lucerna votiva. Successivamente fu inserita un'altra lapide per ricordare pure i caduti della Seconda Guerra Mondiale.
  • Monumenti alle croci

Uno è del 1842 e si trova in Piazza della Croce (dà in nome alla piazza), un altro è del 1926 e si trova in Piazza Sant’Oliva.

  • Il Tempio detto di Ercole | Cori (LT)
Il tempio (inizio I secolo a.C.) si trova sull'Acropoli dell'antica Cora, in quella parte della città che oggi è Cori alto, è di ordine dorico, prostilo, tetrastilo (monumento nazionale).
Il re d'Italia Vittorio Emanuele III visitò il Tempio d'Ercole il 18 marzo 1910 e sul luogo fu posta una lapide per ricordare l'evento.

Tempio di Ercole - Cori (LT)
Tempio di Ercole - Cori (LT)

  • Il Tempio dei Dioscuri Castore e Polluce | Cori (LT)

Situato nella zona del Foro dell'antica Cora.

I resti che si ammirano oggi risalgono al restauro avvenuto nel I secolo a.C. dell'antico santuario (V secolo a.C.).

Tale restauro ha prodotto un tempio corinzio, tetrastilo con cella centrale ed ali laterali.

Tempio dei Dioscuri Castore e Polluce - Cori (LT)
Tempio dei Dioscuri Castore e Polluce - Cori (LT)

  • Via delle Colonne (il foro) | Cori (LT)

Corrisponde a quello che fu il foro dell'antica Cora, piena di reperti archeologici: pezzi di colonne, mosaici, cippi e tratti di mura poligonali

  • Parco dell'Impero | Cori (LT)

Inaugurato negli anni 1930, è situato all'interno del paese in una vasta fascia tra la parte alta e la parte bassa di Cori e fa da cintura verde.

Ingloba una parte dei giardini pubblici di Piazza Signina, la pineta del Convento di San Francesco e i giardini comunali sottostanti.

  • Selva di Cori (LT)

È la folta vegetazione nelle montagne sopra Cori, tra cui spicca Fontana del Prato, un caratteristico bosco situato sulla strada di Monte Lupone.

Queste aree solo in parte sono situate nel territorio comunale di Cori, il quale le divide rispettivamente con Cisterna e con Artena.

 

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