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Lago di Bracciano
Castello Odescalchi a Bracciano
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Castello-Bracciano
Bracciano-RM
Lago di BraccianoCastello Odescalchi a BraccianoBracciano--castelloBracciano--castello-odescalchiCastello-BraccianoBracciano-RM
Contact Information
Indirizzo:
Piazza Giuseppe Mazzini, 14, 00062 Bracciano RM Bracciano (RM), Borghi e paesini, Vicino Roma
Descrizione:

Bracciano è un affascinante borgo medievale in posizione dominante sull'omonimo lago, detto anche Lago Sabatino, a circa 40 km a nord della capitale e 50 km da Viterbo.

Situato nel cuore della Tuscia Romana, Bracciano si trova sulle alture dei Monti Sabatini, sulla cresta occidentale dall'antico vulcano Sabatino, da cui si è originato il lago di Bracciano.

Parte del territorio comunale prospiciente il lago ricade nel Parco naturale regionale di Bracciano-Martignano

, un'area fantastica dal punto di vista naturalistico e per tutti gli appassionati di escursionismo e di ciclismo che si possono avventurare nei percorsi guidati del Parco e osservare flora e fauna locali nel loro ambiente naturale.

L'ultimo percorso realizzato è quello di Santo Celso, dove è anche presente un'area picnic, per pranzare al sacco e poi ripartire per i sentieri del percorso oppure scendere al lago.

Le due manifestazioni annuali più radicate nella storia del paese di Bracciano sono la Passione di Cristo, manifestazione teatrale con sfilata per le vie del Borgo che si tiene a Bracciano da quasi 40 anni, e l'Infiorata Corpus Domini che, dal 1983, mostra la bravura dei Mastri Fiorai braccianesi e coinvolge tantissimi fedeli e visitatori da ogni dove.

Il comune è il luogo ideale per una vacanza all'insegna della tranquillità e del silenzio in uno scenario naturale e al contempo pieno di storia.

Il territorio di Bracciano è suddiviso storicamente in quattro Rioni, corrispondenti alle zone abitate del centro cittadino più antiche, in alcune zone abitative (Bracciano NuovaRinascenteMontebello e il Lungolago) e nelle Frazioni.

La tradizione cittadina applica una divisione rionale alle varie zone abitate del centro storico di Bracciano.

Nel corso del 1900 la geografia rionale si è andata a modificare varie volte, ma è solo nel 1966 che i rioni acquisirono dei confini ben precisi all'interno della cittadina grazie all'istituzione del "Torneo dei Rioni", competizione calcistica alla quale annualmente i rioni si scontrarono per circa un ventennio.

Storicamente i Rioni braccianesi sono: MontiBorgoStazione e Cartiere.

Bracciano | Rione Monti 

Il Rione Monti coincide con l'intero centro storico medievale della cittadina. Risulta essere il più antico Rione, presente legalmente come associazione dal 1972.

Bracciano | Rione Borgo 

Il Rione Borgo è invece l'area abitata realizzata appena all'esterno della cinta muraria rinascimentale e che coincide, quindi, con lo spazio abitato costruito tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XX secolo.

Bracciano | Frazioni 

Le frazioni riconosciute storicamente all'interno del comune sono Vicarello, Pisciarelli, Vigna di Valle, Castel Giuliano e Sambuco.

Bracciano - castello Odescalchi
Bracciano - castello Odescalchi

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Cosa vedere a Bracciano | Monumenti & Luoghi di interesse

Bracciano | Architetture Religiose

  • Duomo di Santo Stefano

Il Duomo di Santo Stefano Protomartire è il principale luogo di culto del paese.

Costruito nel XIII secolo, è stato più volte restaurato sino alla prima parte del '600, periodo nel quale il rifacimento della facciata ha fatto assumere al Duomo le sembianze attuali. Inizialmente nata come chiesa privata della famiglia Orsini, dopo la cessione agli Odescalchi diviene il centro della vita religiosa della cittadina.

Ospita un museo contenente vari cimeli religiosi appartenuti alla comunità ecclesiastica locale.

Tra il 2010 e il 2015 subisce alcuni interventi di restauro esterni.

  • Chiesa di Santa Maria Novella
  • Chiesa di San Lorenzo, Pisciarelli
  • Chiesa della Visitazione
  • Chiesa di San Sebastiano
  • Chiesa della Misericordia
  • Chiesa di Santa Maria del Riposo
  • Chiesa di San Filippo Neri
  • Chiesa di San Rocco

Bracciano | Architetture Militari

  • Mura medioevali e rinascimentali
  • Bastione della sentinella (belvedere)
  • Castello Orsini-Odescalchi

Il Castello, costruito dalla famiglia Orsini e successivamente rilevato dagli Odescalchi, domina la cittadina e il lago sottostante.

È stato costruito nel XV secolo ed ha una forma pentagonale ai cui vertici si ergono delle torri a forma circolare.

La struttura originaria di forma rettangolare, risalente al 1200, è rimasta pressoché intatta all'interno della struttura rinascimentale.

Il castello di Bracciano conserva al suo interno un'ampia collezione di armi da taglio e da sparo, nonché una collezione di armature e varie opere pittoriche.

La struttura è visitabile ed utilizzata per ospitare eventi e ricevimenti.

Bracciano | Architetture Civili

  • Palazzo Comunale
  • Tenuta di San Liberato, Vicarello
  • Borgo di Vicarello
  • Palazzo Patrizi, Castel Giuliano
  • Ospedale Vecchio
  • Fontana del Palazzo Comunale
  • Piazza Primo Maggio
  • Piazza Mazzini

Bracciano | Aree Naturali

  • Parco naturale regionale del complesso lacuale di Bracciano - Martignano

Bracciano | Musei

  • Museo civico di Bracciano, situato nel chiostro degli agostiniani in via Umberto I, nei pressi del castello. Raccoglie diversi manufatti storici appartenenti a Bracciano.
  • Collezione di pezzi d'artiglieria, uniformi, cimeli e parti d'equipaggiamento del Comando Artiglieria (visitabile gratuitamente in occasione di Caserme Aperte e manifestazioni consimili) in via Principe di Napoli.
  • Museo storico dell'Aeronautica Militare, situato a Vigna di Valle. Contiene aerei di ogni genere, utilizzati dall'Aeronautica Militare e da altre forze aeree di tutto il mondo.
  • Museo del Duomo di Santo Stefano "Bruno Panunzi", dove sono conservati cimeli religiosi.

Bracciano - castello Odescalchi
Bracciano - castello Odescalchi

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Bracciano | La Storia

Sulle origini di Bracciano non si hanno notizie certe; probabilmente le origini dell'insediamento urbano risalgono al X secolo.

Dalla fine del IX secolo i saraceni iniziarono le loro incursioni nel territorio, saccheggiando e diffondendo insicurezza e paura tra le popolazioni.

I grandi proprietari terrieri costruirono fortificazioni e castelli e molti contadini trasferirono la loro residenza all'interno delle aree fortificate, chiamate castrum.

I proprietari diventarono di fatto i signori dei borghi che andavano formandosi.

Il nome "Castrum Brachiani", che risulta nei documenti fino al XV secolo, evidenzia l'origine fortificata del luogo.

Verso la fine dell'XI secolo il territorio di Bracciano divenne proprietà della famiglia dei Prefetti di Vico, che trasformò la preesistente torre in una rocca e realizzò nuove fortificazioni.

Il nome di Braccio è probabilmente legato a quello della città.

Il condottiero Braccio da Montone, della famiglia Fortebracci, aveva costruito molte piccole strutture fortificate nei territori da lui controllati.

Esse erano dette "Casa di Braccio" e sono caratterizzate da posizioni strategiche e fuori dei centri abitati (Todi, Cascia…).

Il cognome Fortebraccio fu assunto solo più tardi per distinguere il suo ramo dagli altri rami: Bracci (io appartengo a quella famiglia, dice).

Il braccio vestito di rosso è infatti lo stemma della famiglia Bracci di Firenze e Montepulciano, già dal '300.

La riconciliazione con Martino V nel 1418 a Firenze, permette la cessione della struttura al Papa e la successiva donazione all'Orsini (1419) che militava nelle forze di Braccio.

A suggellare l'amicizia tra i due condottieri lo stemma del braccio che regge la rosa.

Lo stemma che Braccio assumerà (un montone nero su campo d'oro) non vi compare perché successivo ai fatti.

Nel 1419 papa Martino V cedette il feudo per un triennio in vicariato ad un ramo della famiglia Orsini, quello di Tagliacozzo.

Da allora il modesto borgo di pescatori ed agricoltori legò il suo destino ad una più potenti famiglie baronali del tempo, trasformandosi in una fiorente cittadina.

Il castello, mirabile opera di architettura militare e civile dell'epoca, è diventato il più caratteristico simbolo di Bracciano.

Sull'omonimo lago si affacciano altri due paesi (Anguillara Sabazia e Trevignano).

Una leggenda narra che sotto le acque del lago di origine vulcanica esista una parte della città sommersa; la parte emersa sarebbe stata denominata Bracciano in seguito alla forma presa.

In effetti anche Anguillara Sabazia è famosa per la sua “città subacquea”, ritrovata negli anni ’90.

I fondali del lago poco a largo di Anguillara Sabazia custodiscono infatti un’incredibile ricchezza archeologica, un villaggio di epoca neolitica, risalente al 5500 a.C., il più antico insediamento lacustre finora scoperto in Europa occidentale.

La trasformazione della rocca dei Vico in quello che diverrà il maestoso castello attuale fu voluta da Napoleone Orsini nel 1470 e da suo figlio, Virginio.

Nel 1481 il castello di Bracciano ospitò papa Sisto IV, in fuga dalla peste che devastava la città di Roma.

Nel 1485 le truppe papali guidate da Prospero Colonna devastarono e saccheggiarono il castello.

Risalgono agli anni novanta del Quattrocento gli affreschi del castello realizzati dalla scuola di Antoniazzo Romano.

Per difendere la città gli Orsini fecero costruire, probabilmente intorno al 1480, una nuova cinta muraria intorno al borgo, ancora oggi in gran parte esistente, nella quale fu compreso il convento di Santa Maria Novella (posto allora fuori porta).

Si accedeva alla città da due porte principali dotate di ponte levatoio.

Nel 1494 il castello offrì ospitalità al Re di Francia Carlo VIII ed alle sue truppe in marcia verso Napoli.

Tale circostanza comportò la scomunica di Gentil Virginio Orsini, che era uno dei capi delle truppe aragonesi alleate del papa contro i francesi.

Papa Alessandro VI Borgia mosse guerra allo stato Orsini assediando nel 1496 anche Bracciano.

Fu in quell'occasione che fu edificato al margine est delle mura un nuovo bastione, detto della sentinella, divenuto oggi un panoramico belvedere sul lago e sui monti circostanti.

L'assedio delle truppe pontificie non poté nulla contro le mirabili fortificazioni del castello e del borgo; dopo qualche mese di assedio le truppe papali lasciarono Bracciano per spostarsi nel viterbese, sui monti Cimini, dove furono definitivamente sconfitte dagli Orsini nella battaglia di Soriano.

Dall'archivio della Società romana di storia patria:

Gli Orsini acquistarono Bracciano da Manfredo di Vico, nel 1290 ( come dote delle figlia Giovanna in sposa a Giovanni o Giacomo Orsini ), erano presenti all'atto per la porzione di ognuno n°15 discendenti dei Vico e secondo una regola germanica con madri e mogli.

Don Eugenio Gamurrini Cassinese nel 1671 scriveva:

[…] di Tagliacozzo per mancamento di linea mascolina, e volere dell'ultimo possessore, pervenne in Carlo, uno dei figlioli di Giovanni Orsini chiamato il Senatore, il quale comprò da' Castelli Prefetti di Vico la Terra di Bracciano posta sopra il Lago, anticamente chiamato Sabatino […]

Braccio o Fortobraccio Orsini figlio di Giovanni o Giacomo Orsini e Giovanna figlia di Manfredo dei Prefetti di Vico Braccio o Fortebraccio († ante 1310 o post 1304), Nobile Romano, Signore di Sant'Angelo, Apollonio, Palmarolo e Torre Merlata dal 3-4-1282 dopo le divisioni con i fratelli, tenne indiviso con questi il dominio sulla parte superiore di Vicovaro; Consignore di Riofreddo e Monte Sant'Elia dal 1296, Consignore di San Vito e Pisciano dal 1297, Senatore di Roma nel 1310.

Braccio Orsini prese il nome da Bracciano o lo diede, Giavanni o Giacomo Orsini e Giovanna Vico ebbero 10 figli, Napoleone II, Braccio o Fortobraccio, Giovanna, Leandro, Giovanni, Orso, Francesco, Porcello, Giacoma, Angelo.

Bracciano - castello Odescalchi
Bracciano - castello Odescalchi

Il Ducato di Bracciano

Nel 1548 il dominio degli Orsini si estese fino ad Anguillara.

Nel 1560 Paolo Giordano I Orsini ricevette dal papa Pio IV l'investitura di duca di Bracciano e i suoi eredi amministrarono il feudo fino al 1696.

Bracciano conobbe in tale periodo un forte sviluppo economico a seguito delle nuove attività economiche impiantate dal duca, come la lavorazione del ferro e dello zolfo e la lavorazione degli arazzi (da cui la via dell'Arazzeria, nel borgo medievale), rese possibili grazie all'abbondante disponibilità di acqua che proveniva da un acquedotto fatto costruire nel 1573-75 dal duca.

L'acquedotto attingeva dalle sorgenti della Fiora; sulla sorgente all'origine dell'acquedotto fu edificata una cappella, Santa Maria della Fiora, ancora esistente allo stato di rudere.

Il paese, grazie allo sviluppo economico, aveva nel 1575 settecento famiglie, quindi presumibilmente 3.000-3.500 abitanti.

Le difficoltà economiche degli Orsini portarono alla vendita di Bracciano e del rango ducale, che furono acquistati nel 1696 dalla famiglia Odescalchi, alla quale tuttora appartiene il castello.

Lago di Bracciano
Lago di Bracciano

Bracciano | Epoca moderna

Nel 1803 il Ducato fu venduto da Livio II Odescalchi, in difficoltà economiche, alla famiglia Torlonia.

Anni dopo, nel 1848, il nipote Livio III Odescalchi lo riacquistò con la dote della moglie, la principessa polacca Sofia Branicka.

Nel 1894 venne inaugurata la Ferrovia Roma-Viterbo, transitante per Bracciano.

Il 9 agosto 1910 la Scuola d'Artiglieria da Fortezza venne stabilita a Bracciano, ove già dal 1894 esisteva un poligono di tiro e nel 1920 divenne Scuola Centrale di Artiglieria.

Trasferita nel 1925 a Civitavecchia, nel 1945 fece definitivamente ritorno a Bracciano, col nome di Reggimento di Addestramento di Artiglieria, cambiato l'anno successivo in quello di Scuola di Artiglieria.

Nel settembre del 1943 la zona fu teatro di vari combattimenti tra reparti del Regio Esercito e forze di occupazione tedesche a seguito dell'Armistizio di Cassibile.

Durante gli scontri perse la vita, tra gli altri, Udino Bombieri, ricordato oggi da un monumento a lui dedicato posto nei pressi del luogo del combattimento.

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