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Barbarano Romano (VT)
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Indirizzo:
Barbarano Romano (VT) Viale IV Novembre, 01010 Barbarano Romano VT
Descrizione:

Barbarano Romano, alle porte di Roma, è un piccolo borgo arroccato a 340 metri di altezza su una rupe di origine vulcanica, chiuso tra due affluenti del torrente Biedano.

Barbarano Romano è un antico borgo immerso nel verde del Parco Regionale Marturanum, dove il bestiame si alleva ancora allo stato brado e le attività degli abitanti del paese sono essenzialmente agricole: noterete oliveti, frutteti, vigneti, noccioleti e piccoli orti disseminati su tutto il territorio comunale, un tempo famoso per la coltivazione della canapa.

Tra gli eventi che animano il piccolo centro in provincia di Viterbo ci sono la Sagra delle Lumache e la Festa di Santa Barbara patrona della cittadina (famosa per gli spettacoli pirotecnici e le gare di poeti a braccio).

Numerose sono le tradizioni locali, la gran parte a sfondo religioso, tra le quali la festa di S. Antonio Abate – protettore degli animali (17 gennaio) – il Corpus Domini, a seguire il 6 settembre con la festa della Natività di Maria. Festa che di solito dura sei giorni con concerti, gare sportive e spettacoli. Il 10 settembre si festeggia S. Nicola da Tolentino.

Da non perdere anche la Sagra del Pizzicotto, dedicata al tipico gnocco di pasta lievitata, la Festa di  Sant’Antonio, ma soprattutto l’Attozzata, nei pressi della necropoli etrusca, in cui i pastori locali producono la ricotta con le “callare” su fuoco vivo e la servono a compaesani e turisti su “tozzi” di pane di grano duro.

Il centro storico di Barbarano è caratterizzato dalla pace e dalla pulizia che si può notare nelle tre strade parallele e dai resti dell'antica triplice cinta muraria medievale che lo circonda.

La parte più antica del paese è detta “castello” ed in origine era difesa da una potente cinte muraria, in parte visibile poiché forma la fondazione per l'elegante Palazzo Comunale (un tempo Palazzo dei Priori) del XII secolo, sovrastata da un’alta torre pentagonale (XII-XIII secolo) detta di Desiderio, il Re longobardo, crollata al suolo nell’ottobre 1930.

La Chiesa del Crocefisso (XII-XIII secolo), nel cuore del borgo fra vicoli decorati con fiori e colorate installazioni di arte povera “country”, merita senz’altro una visita, così come la Chiesa di Santa Maria del Piano (XIII secolo) e la Chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta, che custodisce al suo interno numerose opere d’arte come la Madonna che allatta Gesù con i santi Giovanni e Antonio abate.

Poco distante ecco l’imponente Palazzo Mastini, del XVI-XVII secolo.

Barbarano è punto di partenza per gli appassionati di trekking e archeologia in una natura incontaminata.

Dalla Porta Romana si scende per un suggestivo sentiero alla scoperta della gola del torrente Biedano, un profondo canyon con vegetazione rigogliosa ed una ricca fauna tra pareti di tufo alte anche 60 metri e cascatelle tipiche della zona (cascate del biedano).

Nelle vicinanze, oltre Viterbo e il lago di Vico potreste visitare Vetralla, Sutri, Tuscania, Tarquinia, Soriano nel Cimino, San Martino al Cimino, il Parco dei Mostri di Bomarzo, l'antico borgo di Chia, Civita di Bagnoregio; Calcata e il suo Opera Bosco Museo di Arte nella Natura, i giardini di Villa Lante a Bagnaia o Palazzo Farnese a Caprarola...

Barbarano Romano (VT)
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Porta Romana - Barbarano Romano (VT)
Porta Romana - Barbarano Romano (VT)

Barbarano Romano | La Storia

L'altura vulcanica su cui sorge l'abitato è stata probabilmente sede in età preistorica di un villaggio dell'Antica età del Bronzo, come attestano i numerosi manufatti individuati ai piedi dell'acrocoro.

Nell’antichità era chiamato Marturano ma venne ribattezzato Barbarano da Desiderio, Re dei Longobardi.

Le vaste necropoli, accomunate sotto il nome di San Giuliano, mostrano, quasi fossero un libro aperto sull’architettura etrusca, le principali tipologie: dalle tombe a pozzetto ed a fossa ai grandi tumuli, dalle imponenti tombe a dado tipiche delle necropoli rupestri, a quelle a portico, uniche nel mondo etrusco.

Il nome moderno di Barbarano appare ufficialmente in dei documenti solo dall’anno 1188, quando papa Celestino III lo dona al Comune di Viterbo.

Notizie di un insediamento stabile si hanno però solo con il Medioevo.

Il paese diviene anche sede vescovile, poiché si ha notizia di vescovi definiti appunto marturanenses.

Quasi al termine della via principale, Via Vittorio Emanuele, fino al 1930 si ergeva una torre a pianta pentagonale avanzo di una rocca longobarda, detta di Desiderio - l'ultimo Re Longobardo che intorno al 771 fortificava Viterbo ed i borghi vicino per contrastare i franchi di Carlo Magno.

Una targa originale di marmo del 1280 - situata all'ingresso della Chiesa principale di S. Maria Assunta - indica che la stessa fu edificata nel 1280, durante la sede vacante del papato che seguì alla morte di Papa Nicola III Orsini.

Barbarano faceva quindi parte del Ducato romano longobardo che a seguito della donazione di Liutprando del 728 era poi divenuto possesso della Chiesa nel secolo VIII.

Feudo degli Anguillara nel secolo XIV, passò poi agli Orsini e infine ai Borgia nel secolo XV.

Barbarano Romano (VT)
Barbarano Romano (VT)

Barbarano Romano | Monumenti e luoghi d'interesse

Il paese consta di un primo nucleo risalente probabilmente al X secolo, cui si aggiungono vari edifici, dal XIII al XVII.

Attualmente costituisce un esempio di borgo medievale a spina di pesce, con una strada principale centrale fiancheggiata da due parallele secondarie, allungato sul cuneo fra due gole e chiuso, nell'unico tratto non difeso naturalmente, da mura con torri quadrilatere a gola aperta databili al secolo XIV, ulteriormente foderate da una cinta muraria verso la fine del XV secolo con l'aggiunta di torri circolari.

Parco Marturanum a Barbarano Romano
Parco Marturanum a Barbarano Romano

Barbarano Romano | Architetture religiose

  • Chiesa del Crocifisso. Edificata probabilmente tra il XII ed il XIII secolo, è documentata per la prima volta nel 1573; è ad un'unica navata con due cappelle laterali; in essa si conserva un notevole crocifisso ligneo del XVI secolo.
  • Complesso di Sant'Angelo. Antico isolato, che in origine comprendeva anche un cimitero. La Chiesa, oggi sconsacrata, è sorta alla fine del XIII secolo; è affiancata dall'ex casa canonica, sede del parroco, la cui facciata forma un tutt'uno con quella della chiesa. In alcuni ambienti del complesso è oggi ospitato il Museo archeologico delle necropoli rupestri di Barbarano.
  • Chiesa di Santa Maria del Piano. Antica chiesa del XIII secolo ricostruita nella seconda metà del XVI secolo. Numerosi affreschi sono stati riportati alla luce nel corso di restauri degli ultimi decenni.
  • Chiesa collegiata di Santa Maria Assunta. Chiesa parrocchiale, già esistente sul finire dell'XI secolo, è stata ricostruita e rimaneggiata più volte, soprattutto nel corso del XVIII secolo. All'interno vi sono pregevoli opere d'arte, tra cui un affresco della Madonna che allatta Gesù con i Santi Giovanni e Antonio abate (XIV secolo).
  • Mura cittadine. Barbarano ha avuto, nel corso dei secoli, due cinta murarie distinte. Della più antica restano poche tracce, soprattutto per i crolli degli anni trenta, che hanno portato alla scomparsa della porta merlata d'Ognissanti e della torre detta di re Desiderio. Della cinta più esterna restano ancora importanti tratti, in cui è inserito il torrione di Porta Romana, dotato, dal 1863, di un orologio.

Barbarano Romano | Architetture civili

  • Palazzo comunale. Sorge nell'area denominata Castello, circondata da una cinta muraria, la più antica di quelle di Barbarano, sui cui resti è in parte edificato il municipio. Nel 1930 un'antica torre medievale, con parte delle mura e del palazzo priorale, crollarono rovinosamente.
  • Palazzo Mastini. Opera del XVI-XVII secolo, restaurato recentemente, ora di proprietà comunale.
  • Museo Archeologico delle Necropoli Rupestri. Qui sono esposti reperti proveniente dalle varie campagne di scavo che sono state intraprese nel territorio circostante il borgo. Si trova nel centro storico di Barbarano Romano (via Sant’Angelo).

Necropoli di San Giuliano nel Parco Marturanum a Barbarano Romano (VT)
Necropoli di San Giuliano nel Parco Marturanum a Barbarano Romano (VT)

Barbarano Romano | Necropoli di San Giuliano

La zona archeologica è accessibile da un paio di ingressi, ma quello detto 'del Caiolo' sembra il più adatto ad iniziare un suggestivo percorso tra verdi canaloni e sentieri da Indiana Jones.

Secondo gli archeologi, nessuna necropoli etrusca conosciuta presenta una varietà e ricchezza di tipi sepolcrali come San Giuliano. Risalente al VII secolo a.C., sorge sui fianchi di una rupe tufacea occupata da un insediamento stabile già durante l'età del Bronzo.

Ma è durante il VI secolo a.C. che la città di Marturanum conobbe il massimo splendore, favorita dalla posizione naturalmente fortificata sulla via che da Cerveteri conduceva a Orvieto, fino a diventare l'avamposto della potente Tarquinia verso Roma.

Dal parcheggio del Caiolo si raggiungono le prime tombe visitabili, bellissime: il Tumulo del Caiolo e le tombe cosiddette dei Carri e dei Letti.

Le tombe sono di diversa fattura - sia a tumulo (famoso il Tumulo Cima) che a dado, ipogee - e si trovano spesso in posizioni scoscese.

Altre notevoli sepolture, di analoga fattura ed anche monumentali, isolate o raggruppate in necropoli minori si trovano nel territorio circostante il Colle di San Giuliano.

Poi seguendo il sentiero che scende nel vallone s'incontrano via via le altre, a partire dalle tombe dette Palazzine, senza mancare di osservare il solitario ambiente del fosso che scorre tra felci e sotto le chiome degli alberi.

Una tabella segnala la tomba più monumentale, quella della Regina, con la facciata alta dieci metri, mentre la non lontana tomba del Cervo presenta sopra una gradinata laterale una singolare scultura a bassorilievo: rappresenta la lotta tra un cervo e un lupo ed è stata scelta dal parco come logo stilizzato dell'area protetta.

Un ponte di legno porta sulla rocca tufacea di San Giuliano, ove sorge la piccola chiesa medievale omonima, anch'essa in tufo, oltrepassando la quale si giunge ad un punto panoramico affacciato sul sottostante vallone.

A Barbarano Romano (grazioso centro medioevale, abbastanza intatto) si trova un piccolo ma interessante Museo dei reperti di questa area archeologica.

Da non perdere il pittoresco Cammino degli Etruschi lungo il caratteristico lussureggiante canyon-vallone del Biedano, che porta da Barbarano alla vicina Blera (altro centro di grande interesse per l'etruscologia).

Parco Regionale Marturanum - rievocazione storica
Parco Regionale Marturanum - rievocazione storica

Barbarano Romano | Aree naturali

Il caratteristico paese, al centro di un'area protetta regionale, il Parco Regionale Marturanum, è celebre per la presenza di numerose necropoli etrusche.

itinerario Parco Marturanum Francesco Spallone
Itinerario storico culturale nel Parco Marturanum Francesco Spallone

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