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Vetralla (VT)
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Indirizzo:
Vetralla (VT) Vetralla (VT), Borghi e paesini, Vicino Roma
Descrizione:

Vetralla è un caratteristico paese collinare dei monti Cimini vicino il Lago di Vico e Viterbo, a meno di un'ora dal G.R.A. di Roma

Vetralla offre ai turisti che vengono in visita, numerose attività, tra negozi, ristoranti e agriturismi e grazie al verde che la circonda, è ottima come meta per una vacanza lontano dal caos della città.

A Vetralla si trovano ancora tartufi di qualità, ma il paese è famoso piuttosto per i suoi funghi porcini, reperibili nei secolari boschi che lo circondano e celebrati nella Sagra del Fungo porcino di Settembre.

Si entra a Vetralla attraverso un breve viale e, lasciati a sinistra la Villa Comunale e il Parco della Rimembranza, si giunge in piazza Marconi, dove potrete subito osservare un'antica fontana, tipica del tardo Medioevo, e la chiesa di San Filippo e Giacomo (secolo XV-XVII).

Imboccando via Roma arriverete alla Piazza della Rocca, dove sorgeva la Rocca dei prefetti Di Vico, di cui resta un grande torrione cilindrico merlato.

Di qui si prosegue sulla via Cassia Interna dalla quale si ha modo di osservare a sinistra Palazzo Anselmi (1537) che mostra in facciata tracce della decorazione pittorica che riproduce un finto bugnato.

Di fronte, oltrepassato un ampio arco ribassato, si accede a piazzetta Franciosoni dove sorge a sinistra il Palazzo Franciosoni, della scuola del Vignola.

Poco dopo si apre la piazza Umberto I, adorna di due fontane settecentesche e sulla quale si prospetta l’elegante facciata del Palazzo Comunale e le Carceri.

Di fronte ad esso si leva maestosa l’alta facciata del Duomo dedicato a S. Andrea (secolo XVIII).

Lateralmente alla via principale si aprono numerosi vicoli che portano agli angoli più nascosti e caratteristici del borgo medievale in cui può essere piacevole “perdersi”: profferli, case torri, fontane, portali e facciate finemente decorati danno origine a scorci affascinanti.

Alle spalle del Palazzo Comunale si trova Palazzo Zelli, abitazione settecentesca dei conti Zelli; attualmente di proprietà comunale ospita spesso mostre, conferenze ed eventi.

Poco oltre un pregevole esempio di edilizia nobiliare tardo-cinquecentesca è Palazzo Vinci (conosciuto anche come Palazzo Brugiotti-Carpegna) della scuola del Vignola (attivo alla fine del ‘500 a Caprarola); a sinistra di fronte il Palazzo Piatti, dalla stretta facciata con il grande portale, che cela al suo interno ricchi affreschi e un giardino segreto.

Proseguendo la via Cassia Interna, al numero civico 36, all’interno della più importante Torre di Vetralla (Torre del Capitano del Popolo di fine XII-XIII secolo) si trova una casa museo che testimonia la tipica dimora contadina e popolare (tra ‘800 e ‘900) attraverso arredi e suppellettili originali.

Altre torri medievali (databili tra XI e prima metà del XII sec.), appartenenti a personaggi di alto rango, si dispongono lungo la via centrale inglobate in edifici posteriori.

Poco oltre, per uno stretto vicolo (Via di Porta Marchetta, 2) si raggiunge il Museo della Città e del Territorio ubicato in un edificio, in parte scavato nel tufo, appartenente alla cinta difensiva (XIII-XV sec.).

Esso mira alla conservazione della documentazione della storia locale e dei mestieri tradizionali e l’esposizione si articola in diverse sezioni dedicate alla pietra, al ferro e metalli, al legno, ai laterizi e alle ceramiche.

Dopo un lungo tratto si giunge alla Piazza Vittorio Emanuele II dove a sinistra vi è la Chiesa di San Francesco (secolo XI) uno dei più importanti monumenti di Vetralla, costituito da una bellissima chiesa romanica e dall’annesso oratorio, rimaneggiato in tempi moderni.

Prospiciente alla chiesa, al di là della S.S. Aurelia Bis, si sviluppa il quartiere Castello sorto sui resti del più antico nucleo abitativo di Vetralla, attestato nella seconda metà dell’VIII sec. a.C.

Si ha notizia infatti da autori della fine dell’800 che al Castello si trovava un piccolo sepolcreto tardo villanoviano, coevo a quello di Poggio Montano.

Nelle vicinanze di Vetralla, oltre Viterbo e il lago di Vico, potreste visitare Barbarano Romano, Sutri, Capranica, Tuscania, Tarquinia, Soriano nel Cimino, San Martino al Cimino, il Parco dei Mostri di Bomarzo, l'antico borgo di Chia, Civita di Bagnoregio; Calcata e il suo Opera Bosco Museo di Arte nella Natura, i giardini di Villa Lante a Bagnaia o Palazzo Farnese a Caprarola...

Vetralla (VT)
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Dove dormire a Vetralla (VT) e dintorni



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Vetralla (VT) | Tradizioni, Eventi & Folklore

  • Vetralla ha una lunga tradizione di lavorazione della ceramica (rossa, stretta parente della romana "aretina"), la cui argilla viene ricavata nei pressi del Monte Panese, in grotte scavate nel tufo.
    Gli artigiani che lavoravano l’argilla qui sono conosciuti come i “pignattari” e l’“arte dei pignattari” è il modo di produrre ceramica usando la speciale argilla che si trova solo in questo territorio.
  • Ogni anno si organizza lo Sposalizio dell'Albero al Bosco di Fogliano, a circa 10 km dal paese, presso il Lago di Vico.
    Si tratta di un'antica cerimonia durante la quale il Sindaco di Vetralla riafferma il diritto di possesso del Monte, conteso per secoli da Viterbo.
  • La Fiorita della Madonna del Carmelo
    A metà maggio, grande infiorata (frutto di una gara fra adornatori volontari) che decora la strada della Processione della Madonna del Carmelo, cui i Vetrallesi sono molto devoti ( l'originale della statua fu rubata nel 1979).
  • La Passione del Venerdì Santo a Vetralla
    Dal 2018 dal Duomo si snoda, lungo la via centrale del paese, una suggestiva processione (con scene figurate dei vari episodi della Passione, rappresentati dai giovani del luogo) culminante con la Crocifissione in Piazza della Rocca.
  • Il Presepe vivente di Vetralla
    La notte di Natale, nelle vie del centro storico, un suggestivo presepe vivente che si dirama dalla chiesa della Madonna del Riscatto.
  • La Festa dell'Olio a Vetralla
    Olio e Salute è il suo slogan; si tiene tra novembre e dicembre, dedicata ad un prodotto vanto dell'agricoltura locale, dà molto spazio ad incontri e conferenze di interesse dei produttori e consumatori.
  • Sagra del Fungo porcino di Settembre.
  • il Regno di Babbo Natale in via Cassia Km 62,2000 - Vetralla (VT) è un fantastico villaggio di Natale ricco di eventi e di personaggi in costume - ad ingresso gratuito - che si finanzia solo con le foto che farete fare ai vostri bimbi con Babbo Natale e da quello che potrete acquistare nel grande negozio pieno di articoli da regalo natalizi.
  • La Notte di San Lorenzo - Stelle e Candele nel centro storico si spengono le luci e si riempiono strade e vicoli di candele e installazioni artistiche

Regno di Babbo Natale in via Cassia Km 62,2000 - Vetralla (VT)
Regno di Babbo Natale in via Cassia Km 62,2000 - Vetralla (VT)

Regno di Babbo Natale in via Cassia Km 62,2000 - Vetralla (VT)
Regno di Babbo Natale in via Cassia Km 62,2000 - Vetralla (VT)

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Che cosa vedere a Vetralla (VT) | Monumenti e luoghi d'interesse

Vetralla conserva, dentro la sua cerchia muraria fortificata, un centro storico medioevale abbastanza integro (frutto del secolo, 1345-1432, di dominio dei Di Vico) con le sue stradine, palazzi, e chiese.
A parte la Rocca dei Di Vico (ormai solo un torrione malamente restaurato), la città è circondata da 1 km di mura dei sec. XII e XIII fortificate da vari torrioni cilindrici e quadrati (i più antichi) oltre che da case-torri.

Vetralla (VT) | Architetture religiose

  • Chiesa di San Francesco 
    Chiesa romanica a tre navate divise da colonne di riuso e tetto a capriate, costruita nel sec. XII su precedenti edifici (forse anche etruschi); di grande interesse gli affreschi di varie epoche (dal '300 al '600).

Chiesa di San Francesco - Vetralla (VT)
Chiesa di San Francesco - Vetralla (VT)

  • Duomo di S. Andrea
    Della prima metà del '700; è una grande aula con cappelle laterali che ospita un cospicuo numero di opere d'arte, sia pittoriche (scuola romana del '700 e di epoche precedenti) che lignee.

Duomo di S. Andrea - Vetralla (VT)
Duomo di S. Andrea - Vetralla (VT)

  • Chiesa e convento di Sant'Angelo al Monte Fogliano (fondato su un oratorio longobardo nel sec. XII), occupato all'inizio dai Benedettini, poi abbandonato, divenne romitorio; recuperato nel '700 dai Passionisti che ora lo detengono (possibile ospitalità).
  • Chiesa di Santa Maria
  • Monastero Regina Pacis
  • Chiesa di Sant'Antonio Abate
  • Antico Monastero dei Cappuccini Regina Pacis nella frazione Cura di Vetralla, costruito nel tardo '500 dai frati Cappuccini che vi rimasero fino al 1962; dal 1972 il Convento ospita monache benedettine di clausura.

Vetralla (VT) | Architetture civili

  • Palazzo Comunale (1700)
  • Palazzo Piatti con il suo giardino segreto
  • Palazzo Anselmi
  • Palazzo Vinci
  • Palazzo Franciosoni (del '500, nel periodo di dominio dei Farnese, vi si legge la mano del Vignola, loro architetto).
  • Monumento ai Caduti, opera di Pietro Canonica
  • Museo della città e del territorio presso alcuni ambienti e un'antica torre un tempo appartenenti al tratto settentrionale della cinta muraria di Vetralla. Oggi è parte integrante del patrimonio dell'Università della Tuscia di Viterbo.

Vetralla (VT) Palazzo Comunale
Vetralla (VT) Palazzo Comunale

Vetralla (VT) | Siti archeologici

  • Necropoli rupestre di Norchia - Grotta Porcina
Zona archeologica attinente ad un centro etrusco non ancora ritrovato; il tumulo principale (la Grande Ruota, 28 metri di diametro, comprende tre tombe) è detto Grotta Porcina perché adibita per secoli al ricovero di animali.

Necropoli rupestre di Norchia - Grotta Porcina - Vetralla (VT)
Necropoli rupestre di Norchia - Grotta Porcina - Vetralla (VT)

  • Necropoli del Cerracchio
Sulla strada per Monteromano, non lontano da Grotta Porcina, questa piccola necropoli attinente ad un villaggio rurale non ancora individuato; le tombe più antiche risalgono al VI a.C., alcune presentano modanature sulle porte.
  • Tempietto di Demetra
Dalla SP 41 (in direzione Blera) all'altezza dell'abitato di Macchia delle Valli, un sentiero di 1/2 km conduce a questo luogo suggestivo (anche se è una ex cava ) in cui spiccano i resti di un complesso votivo ritagliato nel tufo.
  • Forum Cassii (resti)
Resti della Stazione di Posta, databili tra il I a.C. e il I d.C., al miglio 42 della Cassia Antica (2 km a NE di Vetralla); al centro dei resti, saccheggiati abbondantemente, c'è la diruta Chiesa di S. Maria di Forcassi (ruderi).

Vetralla (VT) | Aree Naturali

Vetralla (VT)
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Vetralla (VT) | La Storia

Il nome si ritiene derivi dal latino Vetus aula (Antico luogo) o da Vetus alia (altra città) vecchia con riferimento a Viterbo (Vetus urbs).

La posizione di Vetralla, dominante e facilmente fortificabile, nel cuore del territorio degli Etruschi è stata occupata con continuità a partire dall'Alto Medioevo.

In epoca romana sulla via Cassia a circa due km dagli insediamenti medioevali era presente una stazione della posta; tuttora nei pressi di S. Maria di Forcassi sono presenti alcuni muri e parte della pavimentazione del Forum Cassii romano.

Nel tardo impero la popolazione, ridotta numericamente, si spostò nell'attuale posizione più facilmente difendibile.

La piccola fortezza venne incorporata nei possedimenti papali fin dalla loro origine storica grazie alla Donazione di Sutri (728) effettuata dal re longobardo Liutprando a favore del Papa Gregorio II; tra gli anni 1110 e 1134 fu sotto il dominio dei signori di Viterbo.

Dal 1145 il Papa Eugenio III si installò a Vetralla per sfuggire alla violenza e alle lotte intestine di Roma; da qui indisse la Seconda Crociata con la bolla Quantum praedecessores.

Il territorio fu a lungo conteso tra i Papi e i signori di Viterbo e, ancora oggi a titolo commemorativo il sindaco di Vetralla nella cerimonia dello Sposalizio dell'albero riafferma i diritti del comune sul controllo di Monte Fogliano.

Questo feudo fu assegnato nei secoli a varie famiglie nobiliari legate al papato: per primi gli Orsini, poi i prefetti di Vico fino al 1435 quando l'ultimo signore, Giacomo di Vico, fu rimosso dal Cardinale Giovanni Vitelleschi, imprigionato nella fortezza di Soriano e decapitato.

Vetralla passò poi al cardinale Giovanni Borgia (1474), a Lorenzo Cybo (1529), e al cardinale Alessandro Farnese nel 1534.

Vetralla fu testimone di episodi della Campagna garibaldina del 1867.

Presso Vetralla, durante la Seconda Guerra Mondiale, si trovava il terzo campo di concentramento più grande in Italia (accolse in genere prigionieri inglesi), abolito nel Gennaio del 1943, fu destinato ad accogliere sfollati civili della zona.

Oggi dei 60 caseggiati ne rimangono una dozzina, malmessi e adibiti a depositi agricoli.

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