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Bassano in Teverina (VT)
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Indirizzo:
Bassano in Teverina 01030 VT Bassano in Teverina (VT), Borghi e paesini, Vicino Roma
Descrizione:

Bassano in Teverina è uno dei borghi più belli d'Italia dove si respirano ancora antichi profumi e si gode di panorami pazzeschi con vista sugli Appennini e sulla Valle del Tevere, a 50 minuti da Roma

Bassano in Teverina è un piccolo borgo medievale in provincia di Viterbo, al confine con l'Umbria, che dovreste assolutamente visitare.

Dal suo famoso belvedere, si può ammirare uno splendido panorama sulla Valle del Tevere e sulla vicina Umbria.

Se capitate in Agosto potreste conoscere la caratteristica Festa della Birra organizzata dall'associazione Ateneo della Birra: durante il giorno sfilano per le vie del paese i “bifolchi” ossia i contadini dei primi del ‘900 con i loro attrezzi del mestiere, carri allegorici con distribuzione gratuita della birra.

Le serate sono allietate da cene a base dei caratteristici prodotti locali, si consumano piatti tipici quali” i fagioli co’ le cotiche” , “ i cappellacci” , “li strangozzi al sugo di carne” e “la trippa al sugo” , ovviamente non può mancare il buon vino del posto e un bel boccale di birra.

Passeggiando tra le strade di Bassano, si incontrano chiese di varie epoche a testimonianza di una storia antica del borgo.

Lasciata la via Ortana si incontra la strada di ingresso al paese nuovo, il Viale Cesare Battisti, alberato con un doppio filare di platani e tigli e delimitato da palazzine nate al mergine degli uliveti e degli orti.

Proseguendo sulla destra è la Chiesa dell'Immacolata, costruita nella seconda metà del XIX secolo in sostituzione della vecchia parrocchiale di Santa Maria dei Lumi, da cui proviene la tavola dell'Assunzione, pregevole dipinto a tempera della metà del XV secolo.

Consacrata nel 1879, la chiesa è la prima al mondo ad essere stata dedicata all'Immacolata Concezione.

Oltre ad un crocifisso ligneo del XVI secolo, si ammirano tre grandi tele di soggetto sacro di Francesco Grandi, pittore romano attivo nel XIX secolo.

Sono anche presenti sulla facciata, due statue in bronzo dei Santi Fidenzio e Terenzio e un bassorilievo raffigurante il loro martirio, opere dello scultore viterbese Roberto Ioppolo (1989).

Superata Piazza Nazzario Sauro, appare il retro della Chiesa di Santa Maria dei Lumi, costruita nella prima metà del XII secolo a ridosso del borgo fortificato.

L'interno, con capitelli ispirati al romanico lombardo e al repertorio altomedievale, conserva affreschi databili dal XV al XVII secolo.

Sui tetti delle abitazioni (ci vivono un migliaio di abitanti) e dei negozietti di alimentari e artigiani svetta la cinquecentesca Torre dell’Orologio, alta 25 metri e con base quadrata di circa 7 x 7 metri.

La Torre, munita di un orologio dal quadrante in maioliche settecentesche decorate a mano, al suo interno - caso finora unico - ingloba l'antico campanile della Chiesa dei Lumi e introduce nel suggestivo borgo medievale, che accurati e sapienti restauri stanno riportando all'antico splendore.

Ai piedi del borgo medievale si incontra la Fontana Vecchia, di linea semplice ed elegante, fatta costruire nel 1576 dal cardinal Cristoforo Madruzzo, legato pontificio al Concilio di Trento e dal 1559 proprietario del borgo di Bassano, di Gallese e di Soriano.

Fuori dall'abitato è la Chiesa dei Santi Fidenzio e Terenzio, protettori del paese, risalente alla fine del XVI - inizio XVII secolo. All'interno si conserva un affresco cinquecentesco, staccato e riportato su tela, proveniente dalla distrutta Chiesa di San Rocco, con la Madonna in trono col Bambino affiancata dai Santi Giorgio e Rocco.

Nell'abside compare l'Eterno benedicente, a cui fanno corona i Santi Carlo Borromeo e Biagio; nella parete di fondo, le figure della Madonna in trono col Bambino tra i Santi Fidenzio e Terenzio, riallacciabili a modi tardo-rinascimentali.

Lungo la strada Ortana in direzione di Viterbo si incontra la Chiesa della Madonna della Quercia, omonima del celebre santuario viterbese, costruita tra il 1674 ed il 1678 per dare una degna sistemazione alla tegola con l'immagine della Madonna col Bambino, realizzata nel XVI secolo.

Oltre a un affresco seicentesco con la Crocifissione, la chiesa ospita una tela del pittore Brandi (1947) con i Santi Fidenzio e Terenzio, proclamati protettori di Bassano nel 1632.

Bassano in Teverina si trova a fianco al Parco dei Mostri di Bomarzo, e nei dintorni ci sono molti posti da visitare da Orte, a Soriano del Cimino: il lago di Vladimonio, il borgo abbandonato di Chia e le diverse tombe etrusche nella vicina località Poggio Zucco.

Se volete girare un po' l'area di Bassano in Teverina potreste andare a visitare Orte o il vecchio Borgo di Chia Vecchia riscoperto da Pier Paolo Pasolini a Soriano nel Cimino negli anni 60 che, a sua volta, era frazione del misterioso comune di Bomarzo fino al 1942, San Martino al Cimino sul lago di Vico, il Monumento Naturale Oasi WWF Pian Sant'Angelo o il meraviglioso Castello Ruspoli a Vignanello

Bassano in Teverina (VT)
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Cosa vedere a Bassano in Teverina | Monumenti e luoghi d'interesse

Bassano in Teverina | Architetture religiose

  • Chiesa di Santa Maria dei Lumi
  • Chiesa dell'Immacolata Concezione
  • Chiesa dei Santi Fidenzio e Terenzio
  • Madonna della Quercia - Fu costruita tra il 1674 ed il 1678 per dare una degna sistemazione alla tegola con l'immagine della Madonna col Bambino, collocandola in un'edicola (si scelse una quercia che si trovava in una radura nella macchia del Poggio) attorno alla quale venne costruito l'edificio. Oltre a un affresco seicentesco con la Crocifissione, la chiesa ospita una tela del pittore Brandi (1947) con i Santi Fidenzio e Terenzio, proclamati protettori di Bassano nel 1632.
  • Chiese di Sant'Anna e di San Biagio - La prima è una piccola chiesetta situata appena fuori dal borgo antico, nel rione Pagliarone; la seconda è una chiesa perduta situata nel borgo, di fronte alla Fontana Vecchia.

Bassano in Teverina | Architetture civili

  • Anfiteatro Giovanni Paolo II e Scacchiera - Siti realizzati durante le ultime ristrutturazioni del borgo: ospitano diverse manifestazioni nel periodo estivo.

Bassano in Teverina | Architetture militari

  • Torre dell'Orologio,  una costruzione rinascimentale, costruita con blocchi squadrati di peperino, realizzata con l'intento di fortificare l'antico campanile dell'adiacente chiesa di Santa Maria dei Lumi, inglobandolo nella torre stessa.

Bassano in Teverina (VT)
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Bassano in Teverina | Belvedere

Si può ammirare un ampio panorama della sottostante valle del Tevere e dei paesi umbri confinanti.

Bassano in Teverina | Fontana Vecchia

Venne fatta costruire nel 1576 dal cardinale Cristoforo Madruzzo.

Su di essa appare la scritta:

“CHRIST MAD EPVS PORTV CARD TRIDENT AD SVI SVORONIVM COMODU EREXIT ANO MDLXXVI”

(Cristoforo Madruzzo, vescovo di Porto, cardinale tridentino, eresse nell'anno 1576 per il proprio vantaggio e per quello di tutti i suoi)

La fontana è incassata in una nicchia coperta da una volta a botte, il cannello si riversa in una vasca rettangolare dalla quale si innalzano quattro semi-pilastri muniti di capitelli modanati fortemente aggettanti.

Nella chiave di volta v'è uno stemma ormai illeggibile, verosimilmente quello della famiglia Madruzzo.

Bassano in Teverina | Poggio Zucco e Sasso Quadro

Alture utilizzate in tempi antichi come sistemi di avvistamento e comunicazione; il primo presenta una necropoli di tombe etrusche, il secondo presenta rocce lavorate in nicchie, scalini e cavità.

Bassano in Teverina | Piazze

Bassano in Teverina presenta le seguenti piazze:

  • Piazza della Libertà
  • Piazza Antonio Gramsci
  • Piazza Giuseppe Garibaldi
  • Piazza San Rocco
  • Piazza Nazario Sauro
  • Piazza Aldo Moro
  • Piazza Finzi
  • Piazza Mario Castellacci
  • Piazzale Giuseppe Verdi
  • Largo Donatori di Sangue
  • Largo Lagardelle-sur-Léze
  • Giardino Poggio Fiorito

Bassano in Teverina (VT)
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Bassano in Teverina | La Storia

L'origine del paese di Bassano in Teverina è estremamente incerta. La terminazione del nome, derivante dal suffisso aggettivale latino -anus, riporta all'epoca romana e, unita alla radice del nome, ricorda il gentilizio (Bassus) di un personaggio che nella zona possedeva i latifondi: Bassus>Bassanus>Bassano.

Il centro di Bassano in Teverina nasce su uno sperone tufaceo in posizione leggermente arretrata rispetto alla valle del Tevere, della quale sovrasta una parte.

La sua posizione, nascosta dai poggi circostanti, non consente facilmente la visibilità di località confinanti come Mugnano, Attigliano, Chia e Bomarzo.

Un sistema di avvistamento e di comunicazione doveva però esistere grazie ai poggi Sasso Quadro (m 324 s.l.m.) e Poggio Zucco (m 318 s.l.m.), collegati direttamente a Bassano attraverso antichi percorsi viari e sedi di antichi insediamenti, testimoniati da resti di edifici e di altre costruzioni.

A valle del paese, a non molta distanza dal Tevere, si trova il lago di Vladimonio o lago Vladimone, localmente noto come il "Laghetto", descritto da Plinio il Giovane come "una ruota messa a giacere, con una circonferenza in tutto regolare, di colore più pallido, più verde e più intenso del marino".

Oggi quasi del tutto interrato, è periodicamente alimentato da sorgenti sulfuree che vi riversano acque lattiginose, le quali, unitamente alla vegetazione palustre e ai depositi minerali, formano ammassi di una certa consistenza che devono aver suggerito l'idea delle "isole galleggianti" di cui scrissero alcuni autori latini.

Ai tempi dei romani il lago, chiamato Lacus Vladimonis, oltre ad essere più ampio, era pure considerato sacro: in prossimità delle sue sponde gli Etruschi compivano riti e feste periodiche, mentre nelle sue acque i Romani immergevano le armi per renderle invitte.

Sorto sulle ultime pendici dei monti Cimini, Bassano rappresentava un punto di passaggio obbligatorio lungo il percorso che da Soriano portava al Tevere ed esercitava anche un'importante funzione strategica sulla valle.

Già abitato in epoca etrusca, venne abbandonato durante la dominazione dei Romani, che avevano conquistato tutta la zona circostante ed espugnato il territorio dopo due cruente battaglie: la prima nel 309 a.C., sotto la guida del console Quinto Fabio Rulliano e la seconda nel 283 a.C., con la quale sconfissero definitivamente gli Etruschi ed i Senoni, una popolazione di origine gallica che aveva precedentemente occupato il territorio.

Secondo una leggenda, in quell'occasione le acque del fiume Tevere si tinsero di rosso e trasportarono con esse i cadaveri dei nemici fino a Roma, annunciando alla popolazione la vittoria.

Una volta impossessatisi del luogo, i Romani, per consolidare l'acquisito dominio sulle genti etrusche e vigilare sulla navigazione tiberina, fondarono su queste colline un castrum, identificato col nome di Castrum Amerinum (si crede sia l'attuale Palazzolo di Vasanello), stando ad una carta topografica realizzata dalla famiglia Mattei nella seconda metà del XVII secolo.

Il sito venne recuperato fra il IX e il X secolo quando, sotto la minaccia degli Ungari, tornò ad assumere importanza sia per la posizione facilmente difendibile che per la vicinanza con la via Amerina, strada romana in quei tempi ancora in uso.

Il nome di Bassano in Teverina compare per la prima volta agli inizi del secondo millennio.

Secondo la tradizione, la Contessa Matilde di Canossa, proprietaria di vasti possedimenti nel viterbese, avrebbe donato il borgo ed altri luoghi della Teverina al pontefice Gregorio VII nel 1070.

A testimonianza di ciò vi è anche una bolla di Innocenzo III risalente al 1212, in cui si asserisce che in quella data tale feudo apparteneva alla Camera Apostolica già da molto tempo.

Il paese, dunque, si trovò sempre sotto la protezione della Chiesa, al riparo dagli attacchi dei potenti comuni vicini, soprattutto quello di Orte.

Tra il 1298 il 1377 venne eretto a Comune, ma sempre e comunque alla dipendenza diretta della Santa Sede.

Nel 1437 la diocesi di Orte, della quale Bassano faceva parte, venne unita a quella di Civita Castellana.

Nel 1527, Papa Clemente VII donò il feudo al nobile napoletano Alfonso Lagne, alla cui morte tornò sotto il governo della Camera Apostolica.

Nel 1559, l'insieme fu venduto da Pio IV al Cardinale Cristoforo Madruzzo, al fratello Nicola ed al nipote Fortunato.

Un ventennio dopo, il cognato di quest'ultimo, Cardinale Marco Sittico Altemps, acquistò il feudo e ordinò la costruzione di un suo palazzo, ma alla fine del secolo il territorio venne definitivamente riconsegnato nelle mani della Camera Apostolica, che se ne occupò per numerosi altri anni a venire.

Nel Seicento sembra che Bassano abbia attraversato un periodo di relativa prosperosità, a giudicare dalle opere pubbliche e da istituzioni economiche come il Banco delle Civitelle, il Monte di Pietà e il Monte della Semenza.

Durante il secolo successivo e per parte dell'Ottocento si registrò una calo demografico e un generale dissesto dovuto a lotte intestine tra due opposte fazioni: la famiglia Andreuzzi, i maggiori proprietari terrieri, e i Verga, famiglia emergente il cui capostipite era stato nominato esattore delle tasse.

Nel 1929 il comune di Bassano, piuttosto debole e piccolo, fu appoggiato a quello di Orte, per tornare ad essere autonomo solamente nel 1958.

Il 25 novembre del 1943, in piena seconda guerra mondiale, esso subì gravi danni a causa di una tremenda esplosione che squassò la zona: un treno tedesco carico di munizioni in sosta nella sottostante stazione saltò in aria, creando uno spostamento d'aria che sollevò tetti e distrusse muri del vecchio borgo, costringendo la popolazione ad abbandonarlo e rendendolo inabitabile per alcuni decenni.

Da qualche anno il borgo antico risulta essere interessato da una serie di interventi di recupero: sono stati ristrutturati per iniziativa pubblica 31 alloggi ERP per 10.000 m3.

Nel 2002 si è provveduto, inoltre, al consolidamento del costone tufaceo su cui poggia gran parte del borgo.

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