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Montelanico (RM)
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Indirizzo:
Montelanico (RM), Borghi e paesini, Vicino Roma
Descrizione:

Montelanico è un piccolo borgo di montagna in provincia di Roma nel cuore dei Monti Lepini

Montelanico è un comune italiano di circa 2 mila abitanti e si erge a circa 300 metri s.l.m. sui Monti Lepini, tra Colleferro e Carpineto.

Il borgo medievale e centro agricolo di Montelanico fu feudo dei conti di Ceccano, dei Barberini e dei Pamphili.

Nella piazza principale si trovano una fontana con putti, opera di E. Biondi (1891), e l'ex chiesa del Gonfalone, trasformata in cappella dei Caduti, che conservava una tavola raffigurante il Salvatore (sec. XVI), ora trasferita nella chiesa di San Pietro.

Accanto vi è un tozzo campanile e il monumento ai caduti, che seguì ad una intensa opera di restauro dell’edificio originariamente del XVII secolo.

La parrocchiale di San Pietro (tardo sec. XVIII, con aggiunte successive) è situata in via San Pietro, nel punto dove anticamente si apriva la porta principale del castello; dal lato opposto era congiunta con il Palazzo Ducale.

Nel 1750 Don Gerolamo Pamphili la fece ricostruire dalle fondamenta perché danneggiata dal terremoto del 1702.

La Chiesa di San Pietro ha una sola navata con due cappelle per lato: presso l’altare maggiore vi è un ciborio della fine del Quattrocento, attribuito alla scuola di Mino da Fiesole, mentre in un’altra cappella, degno di rilievo vi è la “Madonna del Soccorso”, un quadro ad olio di Vincenzo Camuccini.

Segni evidenti che ricordano il periodo medievale di Montelanico sono riscontrabili, soprattutto nella parte più antica del paese ubicata al di sopra della attuale Piazza Vittorio Emanuele, in alcuni torrioni rotondi, incorporati nelle case dell’antico abitato, qualche portale e qualche stipite di finestre lungo gli stretti vicoli che hanno mantenuto il loro aspetto caratteristico.

Verso la seconda metà del XVI secolo  sorsero, fuori dalle antiche mura, le prime abitazioni che oggi contornano la sopracitata piazza, detta comunemente “il borgo”.

Montelanico (RM)
Montelanico (RM)

Dove dormire a Montelanico (RM)



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Montelanico | Tradizioni e folclore

  • 8 maggio: San Michele Arcangelo. Riti sacri in onore del Santo
  • Luglio: Rassegna di Teatro Amatoriale
  • Prima domenica di Agosto: festa della Madonna di Collemezzo
  • Terza domenica di Settembre: festa patronale della Beata Vergine del Soccorso
  • 29 settembre: festa patronale di San Michele Arcangelo
  • Terza domenica di Ottobre: Sagra della Castagna in cui le castagne vengono distribuite gratuitamente mentre tutte le strade del borgo sono animate da canti e balli tradizionali e vari stand gastronomici

Montelanico (RM) Piazza Vittorio Emanuele II
Montelanico (RM) Piazza Vittorio Emanuele II

Che cosa vedere a Montelanico | Monumenti e luoghi d'interesse

Montelanico | Architetture religiose

  • San Pietro Apostolo in via San Pietro.La chiesa sorge dove anticamente si ergeva la porta principale di una fortezza storica. La ricostruzione dell’edificio sacro è attribuita a Don Pamphili e risale al XVIII secolo, dopo un terribile terremoto che danneggiò l’intera struttura. All’interno la chiesa si presenta con una navata e due cappelle laterali. Vi è anche un altare maggiore con un ciborio risalente al XV secolo ed un quadro che raffigura la “Madonna del Soccorso” attribuita a Vincenzo Camuccini.
  • Santuario della Madonna del Soccorso, risalente al XVII secolo, è posto alle pendici del paese, presso il torrente Rio. La chiesa deve il nome ad un immagine della Vergine dipinta verso gli inizi del XV secolo. Inizialmente era una cappella di protezione dell’icona, venne poi ampliata nel 1636. I diversi interventi succedutesi nel corso degli anni hanno cancellato, soprattutto in facciata, i segni delle sue origini.
  • Chiesa del Buon Consiglio
  • Chiesa di San Antonio o “Tigri” situata nella Piazza Vittorio Emanuele quasi prospiciente la fontana del Biondi; venne edificata nel 1702 a spese del marchese Francesco Tigri, vice governatore del paese. Sebbene dedicata a Sant’Antonio da Padova, seguita ad essere chiamata con il nome di chi la fece costruire.
  • Cappella dei Caduti - ex chiesa del Gonfalone

Altro

  • Fontana dei Putti di Montelanico, opera di Ernesto Biondi (1891) sita in Piazza Vittorio Emanuele ed è protetta dal FAI.
  • Il Castello di Collemezzo si trova non distante dal centro abitato di Montelanico. Dell’antico castello è rimasto ben poco, ovvero l’antica torre rocciosa visibile tra i cespugli e le mura difensive. L’edificazione di questa fortezza è antica ed era nota già nel XII secolo, grazie ad una testimonianza presente nella bolla papale di Lucio III.La fortezza rocciosa fu costruita in una posizione strategica utile per tenere sotto controllo le vie tra la palude pontina e le vie delle vallate di Carpineto e del Sacco.È la tappa ideale per gli amanti del trekking che desiderano passeggiare e ammirare il verde che questa zona boschiva può vantare. Salendo un sentiero si osservano macchie di rovo e rosa canina, sino a raggiungere le rovine di questo antico castello protetto dal FAI.
  • Una serie di sentieri segnalati nel Parco Naturale Monti Lepini permettono escursioni a polmoni aperti attraverso montagne e vallate, tra prati, boschi e castagneti. Qui potreste facilmente incontrare pascolare mucche, pecore e maiali allevati allo stato brado, ma anche le rovine del Castello di Collemezzo, la cappella della Madonna di Collemezzo e un piccolo parco attrezzato con barbecue e panche nelle vicinanze del piccolo rifugio al laghetto di Collemezzo.

Dall'altra parte del Monte Lupone, ma a circa un'ora di auto, si trova il bellissimo Giardino di Ninfa.

Da quelle parti forse dovreste provare a visitare Sermoneta e i Giardini  di Ninfa, ma anche il Parco Archeologico Privernum o l'antica città di Norba, o altri piccoli borghi meno famosi come Carpineto Romano, Bassiano, Artena e il Lago di Giulianello, Cori (LT), Genazzano, il Bosco di Paliano, Anagni, Fiuggi, Ferentino, Fumone, Alatri, Guarcino, Collepardo, Vico nel Lazio, Trevi nel Lazio...

Laghetto di Collemezzo (Montelanico)
Laghetto di Collemezzo (Montelanico)

Montelanico | "I Monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi".

Quando andiamo in montagna, ricordiamo poche e semplici regole da seguire come ci consiglia il CAI - Club Alpino Italiano :

1️⃣ Ogni tour deve essere pianificato con cura.
2️⃣ Organizzate qualsiasi tour in montagna in base alle vostre condizioni personali, ma soprattutto, se si hanno bambini, in base a quelle dei bambini.
3️⃣ L'attrezzatura deve essere adeguata.
4️⃣ Dite al padrone di casa o a conoscenti dove volete andare, e comunicate anche più o meno quando intendete fare ritorno.
5️⃣ Evitate di camminare troppo velocemente.
6️⃣ Rimanete sui sentieri segnati.
7️⃣ Non spostate eventuali pietre, che possono mettere in pericolo altri escursionisti.
8️⃣ Nel caso si avvicini un temporale, tornate subito indietro. Se un temporale dovesse comunque cogliervi alla sprovvista, state lontano dagli alberi isolati
9️⃣ In caso di emergenza, mantenete la calma. Chiamate aiuto con il cellulare o chiamando a voce, oppure attirate l'attenzione agitando i capi di abbigliamento più evidenti.
🔟 Tenete pulite le montagne e rimuovete i rifiuti portandoli con voi.

La cappella della Madonna di Collemezzo (Montelanico)
La cappella della Madonna di Collemezzo (Montelanico)

Montelanico | La Storia

Sulla storia che ha caratterizzato questo borgo si sa ben poco.

L'origine del nome Montelanico (chiamato nel tardo medioevo Metellanico o Montellanico) probabilmente risiede nel nome Metellus più il suffisso -anicus, dei Metelli, presumibilmente una famiglia romana proprietaria di un fondo in loco.

Una seconda interpretazione deriverebbe da una leggenda secondo cui un pastore avrebbe tosato tanta lana dal suo gregge da accumularne un monte di lana.

Leggenda vuole che la piccola cittadina di Montelanico fu fondata nell’anno mille sulla riva sinistra del Rio, presto fortificata e munita di Castro.

Le prime notizie del castello risalgono ad una bolla di Anastasio IV del 1154, nella quale Montelanico viene considerato proprietà dei canonici lateranensi, e a una del 1182, dove figura tra le proprietà della giurisdizione vescovile di Segni.

In tale epoca nel suo territorio montano esistevano ancora i castelli di Collemezzo, Pruni e Montelongo.

Dal 1189 risulta che i De Ceccano furono i signori di Montelanico, successivamente il feudo passò ai Caetani e successivamente alla famiglia Conti del ramo Segni – Valmontone.

In questi secoli la zona fu continuamente terra di saccheggi, distruzioni e di rappresaglie da parte della Chiesa, oltre che di lotte intestine fra feudatari per i diritti di successione.

Nel 1313 i Caetani, per punire Montelanico, inviarono i soldati anagnini, capeggiati da Nicola De Mattia, che aggredirono la popolazione facendone scempio della loro vita e dei loro beni.

Altre devastazioni le dovette subire nel 1494 ad opera delle truppe di Carlo VIII e nel 1557 durante cosiddetta guerra di Campagna tra Paolo IV Carafa e Filippo II di Spagna.

Camillo Conti, signore di Montelanico, per forti debiti fu costretto a vendere il suo feudo ai Barberini 1640, ma nell’anno 1651 passò ai Pamphili Aldobrandini.

Nel 1722, sotto il dominio di Don Camillo Pamphily Aldobrandini, Montelanico ebbe il suo primo statuto.

Nel 1760 per mancanza di eredi maschi il patrimonio passò, per diritto di successione, a Giovanni Andrea III Doria, con i castelli ormai diruti di Collemezzo e Montelongo, mentre quello di Pruni era passato da tempo al principe e duca di Carpineto Aldobrandini – Facchinetti.

Tra saccheggi e realizzazioni urbane, questa cittadina è stata scenario di differenti azioni ad opera del brigantaggio sino agli anni ’70 dell’Ottocento, fino a quando non divenne Comune autonomo dello Stato Italiano.

Il suo primo sindaco nel 1871 fu Don Francesco Raimondi, un sacerdote appunto.

Montelanico (RM)
Montelanico (RM)

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