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Parco Archeologico Privernum
Parco Archeologico Privernum
Parco Archeologico Privernum
Parco Archeologico Privernum
Parco Archeologico PrivernumParco Archeologico PrivernumParco Archeologico PrivernumParco Archeologico Privernum
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Indirizzo:
Strada Regionale 609 Carpinetana, 04015 Priverno LT, Italia
Tickets:
Descrizione:

Il Parco Archeologico Privernum ha riaperto al pubblico nel 2018, dopo un lunghissimo periodo di scavi e di restauro durati 10 anni.

Un periodo durante il quale il sito ha rappresentato per archeologi e studenti essere una vera e propria palestra di archeologia.

Pensate che Privernum, nella vallata che divide i Monti Lepini dai Monti Ausoni, ha avuto una continuità di utilizzo davvero lunga: dal II sec. a.C. al XII sec. d.C.

Parco Archeologico Privernum

Parco Archeologico Privernum - Priverno

Privernum

Privernum è stata una città molto importante, quella che vediamo oggi è solo una parte, probabilmente una piccola parte.

Tante le campagne di scavo che si sono susseguite nel Parco Archeologico Privernum, in particolare dagli anni ‘80 ad oggi...

Non se ne conosce né l’esatta estensione né è possibile fare una stima sul possibile numero di abitanti.

L’attuale estensione del sito è di circa 12 ettari, ma sappiamo che la città è stata scavata solo in parte.

Privernum dunque potrebbe riservare ancora delle sorprese.

A prima vista non sembra poi così esteso, ma man mano che ci si avvicina il sito archeologico si svela poco per volta e mostra il volto di una ricca città con ville patrizie, le domus con tanto di vestibolo, fauces, atrio e resti di mosaici, le strade, il teatro (ben poco) e infine la galleria.

Priverno
Priverno

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Busto raffigurante l'eroina virgiliana Camilla di Privernum
Busto raffigurante l'eroina virgiliana Camilla di Privernum

Camilla di Privernum, regina delle amazzoni (Eneide)

La città di Privernum è legata anche alla figura di Camilla, figlia del re Metabo, tiranno di Privernum

Dopo essere stato cacciato dalla città Metabo fuggi con la piccola Camilla.

Durante la fuga, inseguito da bande di concittadini, Metabo giunge sulla riva del fiume Amaseno che per le piogge abbondanti si era gonfiato al punto da non poter essere guadato.

Superarlo con la bambina in braccio era impossibile, fu allora che decise di consacrarla alla dea Diana.

Il re allora, avvolge la piccola Camilla con la corteccia di un albero, la lega alla lancia e scaglia entrambe sull’altra riva del fiume.

Raggiunto dagli avversari, si tuffa in acqua e attraversa il fiume a nuoto.

Camilla crebbe nei boschi con il padre, tra animali selvaggi e pastori, nutrita di latte di cavalle selvagge.

Appena comincia a muovere i primi passi, Metabo le dona arco e frecce e le insegna ad usarli.

Camilla non indossa vestiti, ma solo pelli di tigre e ha un fisico perfetto: così veloce da superare il vento nella sua mascolinità, ma al tempo stesso donna di grande bellezza.

Sembra provare amore solo per le armi dopo aver giurato verginità eterna come Diana, la dea alla quale il padre l’aveva affidata quando era ancora bambina.

La sua fama successivamente la riportò a Privernum come regina dei volsci, alla guida di una schiera di cavalieri Volsci e un’armata di fanti con armature di bronzo con al suo seguito altre donne guerriere, tra cui la fedele Acca.

Ed è qui che Virgilio ci racconta nell’Eneide le sue gesta nella battaglia contro i troiani di Enea e della sua morte per mano dell’etrusco Arrunte.

Camilla è stata poi nel medioevo presa come simbolo di un esempio da seguire.

Dante nel canto I, v.107 dell'Inferno, la fa menzionare, insieme ad altri personaggi del poema, a Virgilio nel suo secondo discorso, dove spiega a Dante il percorso che dovrà seguire.

Camilla appare inoltre in persona accanto alla regina delle Amazzoni Pentesilea nel canto IV, v. 124, nel nobile castello degli Spiriti Magni.

Parco Archeologico Privernum
Parco Archeologico Privernum

L'importanza di Privernum nell'epoca repubblicana

Privernum, prima città volsca, legata alla figura di Camilla, nel II sec a.C. divenne una colonia romana.

Non è chiaro il perché i romani furono interessati così tanto a Privernum.

Qui non avevano bisogno né di un avamposto per colonizzare nuovi territori, né di un presidio militare.

Ecco allora che, a differenza di altre antiche città, come ad esempio Norba, non troviamo delle mura megalitiche, ma una normale cinta muraria, neppure eccessivamente massiccia.

Mura che avevano anche lo scopo di isolare la città dal fosso di Maenza e, di conseguenza, dalle esondazioni.

Problema poi in parte risolto con un’imponente opera idraulica di canalizzazione, cioè la galleria di cui vi parlerà meglio più avanti.

Per capire l’importanza di Privernum, dobbiamo riflettere sulle dinamiche che regolavano la politica in periodo repubblicano.

Non era Roma ad avere il predominio politico, questo dipendeva soprattutto dalle città del Lazio, che davano eserciti ed erano liberi municipi.

Ecco anche il perché non bisogna stupirsi più di tanto nello scoprire che la storia, quella importante, si è svolta anche da queste parti.

È in questi territori che si è svolta la guerra civile che ha visto contrapposti Mario e Silla, una guerra che ha cambiato la storia mondiale dell’epoca.

Parco Archeologico Privernum
Parco Archeologico Privernum - Cattedrale

Parco Archeologico Privernum

La passeggiata in questo Museo all’aperto termina alla cattedrale, il grande edificio ecclesiastico che dal VI al XII secolo fu il simbolo di una nuova comunità cittadina.

Qui, sull’estesa superficie della chiesa (18 x 30 metri), si intreccia un groviglio di interventi e trasformazioni edilizie che, fra incendi e alluvioni, hanno mantenuto in vita l’edificio per oltre sei secoli, fino a quando il sito di pianura fu abbandonato per ricostruire una nuova Piperno nel luogo che ancora oggi ospita Priverno.

L’Area archeologica è anche uno spazio per eventi, incontri, spettacoli e, per i più giovani, offre una gamma di attività didattiche da sperimentare in laboratori che propongono “lo scavo simulato”, “lo scavo in diretta”, “l’arte di costruire dei Romani” e l’affascinante esperienza di “misurare la terra” con strumenti e tecniche antiche.

Sono attività all’aperto che completano l’offerta didattica del Museo archeologico di Priverno dove è stata ora inaugurata l’Officina dell’archeologia, un laboratorio per conoscere tecniche e saperi antichi divertendosi con l’argilla, la ceramica, il mosaico, lo scavo, la fotografia e il restauro.

Per maggiori informazioni e per prenotazioni contattare il numero 347 2330723  o  0773 91 23 06 oppure la pagina Facebook Musei archeologici di Priverno

Servizi del Museo
Su prenotazione: visite guidate, progetti didattici, laboratori di archeologia sperimentale al museo e all’area archeologica, book-shop con libri, artigianato locale, souvenir.

Da quelle parti forse dovreste provare a visitare Sermoneta e i Giardini  di Ninfa, ma anche l'antica città di Norba, o altri piccoli borghi meno famosi come Carpineto Romano, Bassiano, Montelanico, Artena e il Lago di Giulianello, Cori (LT), Genazzano, il Bosco di Paliano, Anagni, Fiuggi, Ferentino, Fumone, Alatri, Guarcino, Collepardo, Vico nel Lazio, Trevi nel Lazio...

Parco Archeologico Privernum
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