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Vieni a scoprire la Riviera di Ulisse che va dal Circeo a Gaeta!
La Riviera di Ulisse, in provincia di Latina, è ricca di borghi ad visitare, tanta natura, testimonianze storiche e archeologiche, ma soprattutto le spiagge più belle del Lazio, quasi tutte Bandiere Blu per i loro mari incontaminati alle pendici dei Monti Aurunci.
Riviera di Ulisse | Descrizione
Nella Riviera di Ulisse la macchia mediterranea si tuffa incontaminata nel mar Tirreno e incontra incredibili fondali pieni di colorati coralli, anemoni e nudibranchi che danzano nel mare, illuminati da incredibili tramonti nel mare!
La Riviera di Ulisse rappresenta poi un’area dove sopravvivono antiche tradizioni sia enogastronomiche che storico-culturali, che necessiterebbero di una ancora maggiore valorizzazione.
Dal Lido di Latina a Minturno, passando per Sabaudia, San Felice Circeo, Terracina, Fondi, Sperlonga, Gaeta e Formia e con il gioiello delle Isole Pontine, luoghi che sin dall’Età Imperiale furono sinonimo di relax e che conservano tracce di storia antica e imponenti siti archeologici come il tempio romano di Giove Anxur sopra Terracina che, secondo la leggenda, vide il peregrinare dell’eroe Ulisse narrato da Omero. Spettacolare di notte e maestoso di giorno, svetta dalla cima di monte Sant’Angelo, ultima propaggine dei monti Ausoni, e veglia silente su Terracina fino a scorgere le isole ponziane. Sussurra storie che iniziarono nel lontano I secolo a.C., meravigliosamente sospeso tra terra e mare.
L'Ente Parco regionale Riviera di Ulisse è stato istituito con la L.R. n.29 del 6 Ottobre 1997 e costituisce un ente strumentale della Regione Lazio a cui è affidato il compito di gestire quattro aree naturali protette regionali: Il parco di Monte Orlando a Gaeta, il parco di Gianola e Monte di Scauri tra Formia e Minturno, il Monumento Naturale Villa di Tiberio e Costa Torre Capovento - Punta Cetarola a Sperlonga, e il Monumento Naturale di Monte d'argento.
Spettacolare tutta l’area e non da meno la vista panoramica dal Circeo alle isole Pontine fino al Vesuvio!
I comuni nei cui territori, in misura diversa, ricadono le quattro aree protette sono Formia, Gaeta, Minturno e Sperlonga.
L'ente parco si occupa della gestione, della conservazione e della vigilanza degli ambienti naturali di sua competenza.
Appronta attività e progetti volti a stimolare ed accrescere la sensibilità verso l'ambiente naturale da parte delle cittadinanze ed in particolare delle giovani generazioni.
Si adopera per rendere pubblicamente fruibili strutture di particolare rilevanza storico-archeologica. Promuove il turismo ecosostenibile, i prodotti tipici e iniziative a questi legate.
Effettua studi scientifico-naturalistici e aderisce a progetti atti ad ottenere finanziamenti per la realizzazione di opere di conservazione della natura e di interventi finalizzati a migliorare la fruizione delle aree di sua competenza.
Aderisce a e sostiene pubbliche iniziative che, in generale, siano in accordo alla sua missione istituzionale.
Dal punto di vista naturalistico sono interessanti le varie falesie di Monte Orlando, a Gaeta, alte pareti di roccia a picco sul mare, dove nidifica il falco pellegrino.
La costa è a tratti coperta dalla macchia mediterranea che qui presenta alcune specie rare.
In vari punti della costa è possibile ammirare magnifici panorami: l'occhio spazia in vedute che vanno dal Circeo al Vesuvio passando per le isole pontine.
I fondali offrono un'incredibile varietà di colori con anemoni, pesci di numerose specie, nudibranchi, coralli e parazoanthidae.
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Tra i numerosi punti d'interesse e le cose da vedere nella Riviera di Ulisse, ricordiamo:
Il museo archeologico e la villa dell'imperatore Tiberio a Sperlonga, assieme al tracciato dell'antica via Flacca.
Le cisterne romane, le terme, il ninfeo detto tempio di Giano, le terrazze sul mare, la peschiera e i resti archeologici della sontuosa villa del I secolo A.C. del ricco cavaliere Mamurra in località Gianola (Formia).
La Montagna Spaccata e la grotta del Turco, il mausoleo di Lucio Munazio Planco, le fortificazioni di varie epoche all'interno dell'area di monte Orlando (Gaeta).
Qui il falco pellegrino volteggia in un gioco d’ombre cinesi sulla grotta del Turco e il mausoleo di Lucio Munazio Planco, eretto sopra il monte Orlando dopo la sua morte nel 27 aC. Chi era? È scritto all’ingresso del monumento:
“Lucio Munazio Planco, figlio di Lucio, nipote di Lucio, pronipote di Lucio, console, censore, comandante militare vittorioso per due volte, uno dei Septemviri epulones, trionfatore dei Reti, costruì col suo bottino il Tempio di Saturno, divise i campi in Italia a Benevento, fondò in Gallia le colonie di Lugdunum e Raurica”.
Più volte set cinematografico, la Grotta del Turco è un enorme squarcio nella Montagna Spaccata che sorregge da 300 anni il Santuario della Santissima Trinità contro tutte le leggi della fisica! La leggenda narra che la montagna si aprì quando un terremoto colpì Gerusalemme e Gesù fu crocefisso.
Un luogo reso ancor più mistico dalla “mano del turco”, l’orma nella roccia carsica d’un musulmano che dubitò di questo miracolo.
Storditi dal turbinio di emozioni, approdiamo nel Parco di Gianola e monte di Scauri.
Anche qui la natura lussureggiante è stata il palcoscenico della storia. La villa che s’affaccia sul Promontorio di Gianola dal I secolo a.C. fu di Mamurra, un cavaliere formiano, e culmina con il Tempio di Giano, un ninfeo con una fonte che alimentava fontane e terme e accumulava l’acqua nelle cisterne.
La più nota è detta Trentasei Colonne.