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- Sperlonga (LT)
Sperlonga è una delle perle della provincia pontina ad un paio d'ore di auto da Roma.
Sperlonga è un incantevole borgo abitato da circa 3000 abitanti, uno dei borghi più belli d'Italia, arroccato su uno sperone di roccia, estensione dei Monti Aurunci, che sorge su di un mar Tirreno qui limpidissimo, bandiera blu dal 1996.
Il territorio circostante è perlopiù pianeggiante.
La spiaggia di fine e dorata sabbia bianca si alterna a vari speroni di roccia che si gettano in mare, formando calette meravigliose, spesso raggiungibili solo in barca.
Queste formazioni rocciose sono presenti a sud della cittadina, in direzione del promontorio di Gaeta.
Se volete dare un'occhiata in tempo reale, il comune di Sperlonga ha installato delle webcam sempre connesse QUI.
Dove dormire a Sperlonga (LT)
Tradizioni e folclore a Sperlonga
La festa patronale si svolge nei giorni che precedono e seguono la prima domenica di settembre, in onore di san Leone e san Rocco, nella chiesa della Madonna Assunta.
Le due importanti processioni percorrono quasi tutto il territorio di Sperlonga, sia la città alta che quella bassa in quanto la parrocchia dell'Assunta è l'unica in tutto il comune.
Caratteristica la processione di san Rocco che giunge di sera fino al mare, dove vengono sparati fuochi pirotecnici: poi la statua ritorna nel centro storico passando per la cappella a lui dedicata e per i vicoli e le scale di Sperlonga.
Allietano le serate concerti e diversi spettacoli pirotecnici.
Cosa vedere a Sperlonga | Monumenti e luoghi d'interesse:
Architetture religiose
La chiesa di Santa Maria di Sperlonga, la cui prima menzione risale al 1135. A due navate, con matronei, successivamente subì modifiche e rifacimenti. Conserva una tela con la "Madonna Assunta" sull'altare maggiore ed una statua lignea di san Leone Magno nella cappella del presepe, dedicatagli al momento della sua consacrazione come patrono del paese (inizio del XVIII secolo). La cappella di San Domenico conserva un altare settecentesco e volta affrescata.
Chiesa parrocchiale della Madonna Assunta in Cielo, consacrata ufficialmente il 15 agosto 1964. Qui si venerano san Leone Magno, protettore di Sperlonga, e san Rocco, compatrono.
La piccola cappella di San Rocco, del XV secolo.
Architetture civili
Palazzo Sabella, che si dice abbia ospitato nel 1379 l'antipapa Clemente VII in fuga da Fondi dopo la sconfitta di Marino. La facciata venne rifatta nel XVI secolo.
Architetture militari
Torri di avvistamento
La Torre centrale, detta localmente Torre Maggiore, apparteneva al sistema di torri di avvistamento impiantato nel XVI secolo: ne sopravvive solo una porzione nell'attuale centro del paese.
La Torre Truglia, edificata nel 1532 sulla punta del promontorio su cui sorge il paese. Venne distrutta durante un'incursione del Barbarossa e ricostruita nel 1611 e di nuovo distrutta nel 1623.
Al sistema difensivo appartenevano anche la "Torre del Nibbio", inclusa in un castello baronale prospiciente la piazzetta centrale del paese, e la "Torre di Capovento", a 3 km a sud del paese, anch'essa costruita nel 1532 e utilizzata come dogana dal 1820.
Siti archeologici
La villa dell'imperatore romano Tiberio deriva dall'ingrandimento di una precedente villa tardo-repubblicana, con ambienti disposti intorno ad un portico. Una grotta naturale, già nota agli archeologi dal 1908, venne sistemata come sala da pranzo estiva, con giochi d'acqua e straordinari gruppi scultorei del ciclo di Ulisse (tra cui spicca il colossale Gruppo di Polifemo), rinvenuti in frammenti nel 1957 e attualmente conservati nel Museo archeologico nazionale di Sperlonga.
La Villa Prato (Sperlonga) villa rustica di eccezionale importanza, facilmente accessibile dalla via Flacca.
Aree naturali
Parco Regionale Riviera di Ulisse
Monumento Naturale Promontorio Villa di Tiberio e Costa Torre Capovento - Punta Cetarola
SIC Lago Lungo IT6040012
SIC Duna di Capratica IT6040021
SIC/ZPS Costa rocciosa tra Sperlonga e Gaeta IT6040022
Tra le spiagge più belle che potete trovare in zona vi consigliamo in ordine sparso:
- la spiaggia delle bambole
- la spiaggia di Bazzano, anche detta spiaggia della roccia dei falchi
- la spiaggia di Canzatora
- la vicina spiaggia dei 300 scalini
Storia di Sperlonga
Nel territorio di Sperlonga si trovano tracce di attività umana a partire dal paleolitico superiore.
Secondo una tradizione mitica, presso Sperlonga sorgeva la città di Amyclae (in greco Αμύκλαι), fondata dagli Spartani.
In età romana sorsero nel territorio, inquadrato nella giurisdizione del municipio di Fundi, numerose ville, la più celebre delle quali è quella cosiddetta dell'imperatore Tiberio, comprendente una grotta naturale modificata e decorata con sculture del ciclo di Ulisse. Le ville fungevano anche da centri di produzione per l'industria della pesca (vasche per l'allevamento).
Nel VI secolo i ruderi della villa imperiale furono adoperati come rifugio, ma il paese si sviluppò sul vicino promontorio di San Magno (65 m s.l.m.), uno sperone dei monti Aurunci, a difesa dalle incursioni via mare dei saraceni. Il nome deriva probabilmente dalla grande grotta (spelunca) inglobata nella villa di Tiberio.
Il castrum Speloncae viene menzionato in un documento del X secolo: comprendeva una piccola chiesa dedicata a san Pietro, patrono dei pescatori.
Il paese si sviluppò intorno al castello progressivamente, per cerchi concentrici.
Nell'XI secolo l'abitato fu cinto da mura, di cui restano due porte: la "Portella" o "Porta Carrese" e la "Porta Marina"; entrambe portano lo stemma della famiglia Caetani.
Sperlonga restò un piccolo paese di pescatori, continuamente minacciato dalle incursioni dei pirati, i quali, come ricordano vari murales, arrivarono a rapire gli abitanti per ridurli in schiavitù.
Malgrado la costruzione di una serie di torri di avvistamento con la funzione di difesa costiera, la cittadina venne assalita e saccheggiata una prima volta nel 1534 dall'ammiraglio ottomano Khair Ad-Dìn, detto il Barbarossa; nel 1623 una flotta di corsari barbareschi vi fece un'altra incursione, di cui resta memoria nel poema Il sacco e rovina di Sperlonga nel 1623 del chirurgo e poeta Curzio Mattei di Lenola.
Ricostruita fra i secoli XVII e il XIX, assunse la forma attuale, detta "a testuggine", e vi vennero erette chiese e palazzi signorili.
Appartenente da secoli al Regno di Napoli e poi al Regno delle Due Sicilie, Sperlonga era compresa nell'antica provincia di Terra di Lavoro, in particolare nel distretto di Gaeta.
Anche dopo la sconfitta militare di Francesco II di Borbone ad opera di Garibaldi e la successiva annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno di Sardegna (diventato nel 1861 Regno d'Italia), Sperlonga continuò a far parte della sopraddetta provincia.
Nel 1927, volendo il regime fascista ridimensionare la provincia di Terra di Lavoro, il territorio del comune di Sperlonga fu annesso al Lazio (provincia di Frosinone, poi alla Provincia di Roma) togliendolo alla Campania, dove in quello stesso periodo veniva fondata la provincia di Caserta.
Dal 1934 la cittadina fu incorporata nella neocostituita provincia di Latina (all'epoca Littoria).
Lo sviluppo di Sperlonga, basato soprattutto sul turismo, iniziò dopo l'apertura della via Flacca, una strada litoranea che unisce Terracina a Gaeta, passando per il litorale di Fondi, inaugurata il 9 febbraio 1958.
Da allora, infranto il secolare isolamento, il paese uscì gradualmente dall'estrema povertà che lo caratterizzava.
Forte impulso gli fu dato anche dalla scoperta delle sculture della villa di Tiberio (1957) e dall'arrivo di un turista d'eccezione, attore e calciatore Raf Vallone, tra i primi forestieri a innamorarsi del posto.
La Darsena, progettata dall'ing. Francesco Piergianni e realizzata nel 1972 a cura dell'impresa Mario Leone di Fondi, stimolò il turismo nautico.
Nel 2013 sono stati ultimati i lavori di ampliamento e riqualificazione del porto turistico, che dispone ora di 185 posti barca dotati di servizi.
Oltre al turismo estivo legato al mare, Sperlonga è nota agli arrampicatori per la presenza di importanti falesie.