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La portella di Trevi nel Lazio
La portella di Trevi nel Lazio
La portella di Trevi nel Lazio
La portella di Trevi nel LazioLa portella di Trevi nel LazioLa portella di Trevi nel Lazio
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Indirizzo:
03010 Trevi Nel Lazio FR, Italia
Descrizione:

La portella di Trevi nel Lazio è un parco naturale compreso nel Parco Naturale Regionale Monti Simbruini.

La portella di Trevi nel Lazio è un luogo di natura incontaminata con un passato molto spirituale.

Nell'agosto 2006 nel cuore del Parco, a Trevi nel Lazio, sono state scoperte da speleologi grotte vive (con sorgenti di acqua) di oltre 1 km di estensione.

La Portella, oltre che a costituire una vera e propria porta, sotto a cui si può transitare, è un luogo di culto e di contemplazione.

Dalla sua edicola si scorge il rione Portella di Civita, dal quale prende probabilmente il nome.

A meno di due ore di cammino da lì si trova il famoso Arco di Trevi, trovando sul percorso anche “l’inginocchiatoio di San Domenico”, una roccia modellata come un inginocchiatoio, dove il santo si sarebbe fermato in preghiera.

La portella di Trevi nel Lazio
La portella di Trevi nel Lazio

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La portella di Trevi nel Lazio

Il sentiero che parte da "La Portella" è antichissimo, secondo fonti storiche già usato dagli Ernici, dell’edicola non sappiamo con certezza la sua costruzione di origine mariana, ma sappiamo che fu rimodernata come è oggi alla fine dell’800 da parte di un tal Giovan Battista Ciolli, di cui compare il nome e la raffigurazione di un gambero di palude  e un cavallo, a simboleggiare il potente signore che inseguiva il suo servo.

Su Ciolli circola una leggenda: sembra che fosse un operaio agricolo trebano, che lavorava nella piana Pontina,che allora era paludosa,  per un padrone prepotente e crudele, il quale decise di abbandonare per tornare a Trevi portando con se delle bestie sottratte come pagamento del suo lavoro; il padrone tuttavia lo raggiunse a Trevi inseguendolo senza però riuscire a trovarlo, anche perché il Ciolli si era rifugiato con le bestie sul monte Malemito.

Il padrone non poté far altro che tornarsene nell’agro pontino e l’operaio, forse per redimersi o forse in segno di ringraziamento decise di ampliare l’antica edicola facendo realizzare anche un immagine della Madonna del Riposo affrescata a muro che però andò persa nel tempo con le intemperie, al suo posto venne collocato un dipinto della Madonna Ausiliatrice.

L’immagine che c’è adesso, in terracotta è opera dello scultore Elio Marra di Colli nativo di Monte San Giovanni Campano (Frosinone), fu commissionata da padre Dante Zinanni e collocata nel 1986; alla Portella è dedicata anche una festa che si tiene il 3 maggio di ogni anno, ovvero la festa di Santa Croce, che prevede un pellegrinaggio del popolo trebano fino all’edicola in questione.

Si parte dall’aurora cantando “Evviva la Croce , la Croce Evviva, Evviva la Croce e chi la portò!”

Parte di questa storia è stata possibile conoscerla grazie a un epigrafe posta sotto l’arco della Madonna di Portella, che da secoli è sentinella silenziosa di pellegrini, soldati, briganti e viandanti.

Escursione alla Madonna della Portella (Trevi nel Lazio)

Se volete fare una bella passeggiata nella natura incontaminata - a circa 1 ora e mezza da Roma - partite da valle ai piedi di Trevi nel lazio.

Durata 45' minuti di buon cammino, molto facile. Fa parte del cammino di San Benedetto da Norcia, troverete infatti nel cammino la suggestiva chiesetta di S.Maria della Portella dove passo il santo 15 secoli fa.

L’Escursione alla Madonna della Portella, è una passeggiata gradevole, con un piccolo dislivello, ma alla portata di tutti, grazie soprattutto al sentiero che costeggia l’Aniene, risalendo il costone della montagna, rimanendo ombreggiato dalla vegetazione per il 90%.

Si parte all’altezza del ponte romano di San Teodoro, mirabile esempio di ingegneria romana antica, che ad oggi sopravvive ed è utilizzato.

Attraversato l'Aniene, che in quel tratto è vergine e dalle acque chiare, si svolta a destra - seguendo le indicazioni - e si percorre una mulattiera con un lieve grado di pendenza che taglia il monte Malemito, camminando per circa 45 minuti, si raggiunge l’edicola della Madonna della Portella.

Ponte romano di San Teodoro - loc. La portella di Trevi nel Lazio
Ponte romano di San Teodoro - il più antico dell’Alta Valle dell’Aniene - La portella di Trevi nel Lazio

La portella di Trevi nel Lazio | Cammino di San Benedetto da Norcia – Da Trevi nel Lazio a Collepardo

Il percorso dura almeno 7/8 ore di camminata, ma ne vale veramente la pena impegnarci una giornata per godere di quella natura.

Da Trevi nel Lazio, nel parco La Portella, attraversate l’Aniene e imboccate il sentiero sulla destra che costeggia il fiume e poi comincia a salire nel bosco fino a raggiungere la cappelletta di Santa Maria della Portella.

Da lì fino alla fonte di Capodacqua il sentiero prosegue panoramico in leggera discesa.

Giunti alla fonte-abbeveratoio guadate il fosso e imboccate un sentiero sulla sinistra che sale ripido nel bosco fino a raggiungere l’arco di Trevi, di epoca romana.

Proseguendo ci si immette su una carrareccia e poi sulla strada asfaltata che si segue sulla sinistra raggiungendo il borgo di Guarcino.

Scendete verso la base del paese seguendo la strada per Alatri.

Là dove la strada compie una curva a gomito tenete la sinistra e imboccate la piccola via Castagnola, in lieve discesa, fino a un bivio.

Lì svoltate a sinistra seguendo l’indicazione per Fonte Italia.

Giunti allo stabilimento delle acque minerali, proseguite diritto imboccando uno sterrato.

La carrareccia in salita conduce fino a Vico nel Lazio.

Da lì, seguendo la carrozzabile giungerete a Collepardo.

Centro Visita di Trevi nel Lazio | La vegetazione

Tel. 0774/827221 (ufficio comunicazione e educazione) - Fax 0774/827183
E-mail: [email protected]

Circondata dai Monti Simbruini, dai Monti Ernici e dai Monti Cantari, Trevi nel Lazio a quota 821 metri, è situata nella parte più elevata della valle dell'Aniene.

Le secolari faggete che cingono il suo abitato, costituiscono la naturale cornice al Colle Clemente su cui è costruito il paese. Sul culmine del colle sorge la "Civita " dominata dal castello Caetani, fortificazione del IX secolo che si erge su un grosso masso di roccia calcarea e circondata da una delle due cerchia di mura che caratterizzano il perimetro del paese.

Tra le proposte turistiche che il paese offre ben si colloca il Museo delle Piante nel quale è allogato il centro visita del Parco.

Il tema scelto per il centro visita di Trevi nel Lazio è la "vegetazione", proposta in tutti i suoi aspetti e sfaccettature compresi gli usi tradizionali, botanici, aromatici e curativi.

La vegetazione è costituita dall'insieme di piante che vivono in equilibrio con l'ambiente e nella disposizione che esse stesse hanno assunto; se si studiano le singole specie si studia la " flora "di un territorio e in questo centro visita sono presenti le essenze arboree e arbustive del comprensorio dei Simbruini.

La vegetazione del parco è ricca e costituita da estese faggete e vasti querceti che ammantano le pendici dei massicci e spettacolari leccete costituiscono la copertura boschiva tra Jenne, Subiaco e Cervara di Roma; particolarmente interessante è poi la fascia di vegetazione ripariale che si estende lungo la valle dell'Aniene, sia per la varietà sia per l'integrità dell'ambiente.

Di particolare interesse è la presenza in habitat umido della pinguicola che è una rarissima specie di pianta carnivora scoperta nei Simbruini.

La struttura del centro visita potendo contare su uno spazio esterno, dove è presente la vegetazione del Parco suddivisa in zone vegetali, su uno spazio espositivo, su una sala convegni, ben si presta anche alla fruizione scolastica di vario ordine e grado, per fare attività di educazione ambientale.

Presente in una sala della struttura sia il percorso del fiume Aniene sia il plastico del territorio dell'area protetta.

Interessanti località vicine: Filettino (stazione sciistica di Campo Staffi), Fiuggi (con le sue acque curative), Subiaco (Monasteri benedettini e Stazione sciistica di Livata), Guarcino e la stazione sciistica di Campocatino, Vallepietra, le rovine di Camerata Vecchia (borgo fantasma) e l'antica città di Norba...

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