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Priverno e e il piccolo borgo di Fossanova ti lasceranno a bocca aperta
Vicino Sezze, sul Colle Rosso, piccola altura dei Monti Lepini che affaccia sulla Valle dell’Amaseno, ecco Priverno il cui nucleo storico medievale, disposto a corona intorno al fulcro del colle, è racchiuso all’interno della cinta muraria e qui si accedeva attraverso sette porte.
Nella piazza centrale, Piazza Giovanni XXIII sono custoditi i due simboli storici del borgo: il Palazzo Comunale e la Cattedrale di S. Maria Annunziata, che custodisce quello che é ritenuto essere il teschio di S. Tommaso d’Aquino, morto nella vicina Abbazia di Fossanova.
Altre opere monumentali di pregio sono Palazzo Antonelli, Palazzo Zaccaleoni, la Fontana dei Delfini e, a valle nell’omonimo parco, il Castello di S. Martino.
Tra gli edifici religiosi, potrete visitare le chiese di S. Antonio Abate, di S. Benedetto, l’ex complesso monastico di S. Chiara e l’ex Palazzo Vescovile, che ospita il nuovo Museo Archeologico che ripercorre le tappe della vita dell’antica Privernum, i cui resti sono visitabili nell’area archeologica di Mezzagosto.
A pochi chilometri da Priverno, sorge una sua frazione: il caratteristico Borgo di Fossanova con l’omonima Abbazia, primo esempio di architettura gotico-cistercense in Italia, e il Museo Medievale.
Qui si tiene un evento imperdibile, la Festa Medievale, con ricostruzione di ambienti, scene di vita e degustazioni di cibi dell’epoca.
Priverno è rinomata per la produzione di mozzarella e di carne di bufala.
Il Borgo ha ottenuto la Certificazione di bandiera arancione del Touring Club Italiano, marchio di qualità turistico-ambientale assegnata alle località che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità , ed è uno strumento di valorizzazione del territorio.
Priverno |Â Palio del Tributo
Il "Palio" del Tributo, istituito a Priverno nel 1993, è la rievocazione storica di avvenimenti documentati dal XVI al XIX secolo.
Le origini della festa sono antichissime: si pensa risalgano alla formazione delle comunità partecipanti, intorno al IX-X secolo, in seguito all'abbandono dell'antico sito della pianura di Mezzagosto (dove sorgeva l'antica Privernum romana).
Il tributo veniva versato al comune di Priverno dai paesi circostanti; si sa con sicurezza che i Castelli di Sonnino, Maenza e Prossedi pagavano il tributo annuale, poco si sa nei riguardi di Roccagorga e Roccasecca dei Volsci.
Per gli stessi tre comuni esiste poi una seria documentazione che attesta la consegna del tributo dal XVI secolo all'UnitĂ d'Italia,quando decaddero le consuetudini di origine medievale.
L'antica Privernum possedeva un territorio vastissimo, che arrivava fino all'Appia, confinante con il territorio di Fondi.
Una descrizione accurata di tale territorio si puĂ² trovare in una bolla di Papa Alessandro III (1175), quando il comune si sottomise allo Stato Pontificio, da cui si evince che i siti dove sorsero i paesi limitrofi appartenevano a Priverno, e forse era questo il motivo di tale tributo.
Un documento del 15 luglio 1828 descrive l'assegnazione di parte del territorio di Priverno al comune di Sonnino, con la riserva dell'annuo tributo in denaro e una torcia di cera zaura, da pagarsi il giorno della festa di San Pietro apostolo (29 giugno).
Questi castelli, dunque, nel corso dei secoli versarono - piĂ¹ o meno regolarmente - il loro tributo in moneta e in maniera solenne il giorno di S.Pietro, che prima di S.Tommaso era stato il protettore della cittĂ di Priverno, e quindi molto venerato e festeggiato.
La consegna del tributo avveniva con una certa solennitĂ , era prevista una parata militare e una corsa di cavalli, da Porta Posterola a Porta Caetana.
La rievocazione storica si svolge in tre tempi: corteo storico per e vie di Priverno con evidente riferimento all'antica parata militare; offerta del vino agli armigeri e consegna del tributo nella gradinata della piazza del comune e infine la corsa all'anello che si corre con cavallo sellato e lancia militare senza ferro.
La manifestazione si svolge a partire dal mese di giugno con le feste delle quattro "Porte": Porta Campanina, Porta Posterola, Porta Romana e Porta Paolina e si conclude la prima domenica di luglio con la rievocazione storica e la corsa all'anello nella quale le porte (rioni), con due cavalli ciascuno, si contendono l'antico palio.
Il termine "Palio" - "Drappo ricamato o dipinto che in epoca medievale si dava come premio al vincitore di una gara in occasione di grandi feste pubbliche"- è usato nei documenti e nella letteratura locale del XVII secolo (mancano documenti specifici per i secoli precedenti) e, in effetti, al vincitore di queste gare privernati veniva offerto un pezzo di tessuto di colore e formato diverso, secondo le occasioni.
"Questo, alla spicciola, è quanto storicamente si puĂ² affermare a proposito del Palio di Priverno e si puĂ² aggiungere che corse e parate militari dovettero decadere sul finire del XVII secolo".
Il progetto e manifestazione "Palio del Tributo", dunque, vuole essere la rievocazione storica del giorno commemorativo di S.Pietro, con le sue varie attivitĂ socio-politiche, religiose, militari e sportive, ambientata sul tramonto del XVI secolo, quando Priverno conobbe un particolare risveglio culturale e sociale e quando tutto avveniva come brevemente esposto.
Rappresenta ad oggi un'occasione di aggregazione importante per il paese e per tutti i cittadini che annualmente vi prendono parte.
Dove dormire a Priverno (LT) e dintorni
Priverno |Â Eventi, Tradizioni & Folklore
- "Festa medievale" (prima decade di agosto), manifestazione in costume d'epoca con spettacoli e giochi medievali presso il borgo dell'Abbazia di Fossanova.
- Rassegna polifonica internazionale (25 aprile-1º maggio) - Cattedrale di Santa Maria
- Festival Pontino di Musica (giugno-luglio) - Fossanova
- Sgrilla Folk festival (3ª domenica di luglio), festival con rappresentanti internazionali di musica folk
- Torneo nazionale di tennis (3ª settimana di maggio) - Campi San Lorenzo
- Cross internazionale dei Lepini (ultima domenica di dicembre) - Fossanova
- Priverno Film Festival - Festival internazionale del cortometraggio (estate) - Centro storico
- Festa patronale in onore di San Tommaso d'Aquino (7 marzo), fiera lungo tutto il centro storico e processione la sera prima con la reliquia del Santo;
- Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo (sabato che precede la domenica delle Palme) - P.zza del Comune;
- Processione delle Macchine (o dei Misteri) rappresentanti la Passione di Cristo (Venerdì Santo). Ogni macchina rappresenta un mistero della Passione ed è portata a spalla. Un gruppo di cantori è associato alla macchina e canta una canto tradizionale.
- Processione penitenziale del Crocefisso miracoloso (XII secolo) organizzata dalla Confraternita di Sant'Antonio, che dalla chiesa di Santa Lucia (2ª domenica di maggio), viene portato in cammino fino a Fossanova;
- Processione penitenziale a Mezzagosto per la festa dell'Ascensione (Rogazioni minori)
- Festa della Madonna di Mezzagosto (sera del 14 agosto): processione della sacra immagine della Madonna ritrovata nel 1143, con carro trainato da buoi.
Che cosa vedere a Priverno (LT) | Monumenti e Luoghi di interesse
Priverno | Architetture religiose:
Abbazia di Fossanova
Nel territorio è presente la celebre Abbazia di Fossanova(1187-1208), secondo alcuni studiosi primo esempio in Italia di stile gotico cistercense, che accoglie la tomba (vuota, perché il corpo fu traslato a Tolosa) del Dottore della Chiesa san Tommaso d'Aquino, morto nell'abbazia nel 1274. Si possono ancora oggi visitare le stanze che ospitarono il santo patrono di Priverno.
Chiesa di San Benedetto
Ăˆ stato il primo edificio a essere costruito nella nuova Priverno, opera dei Benedettini, che forse iniziarono la sua costruzione a metĂ del VII secolo. All'interno si possono trovare affreschi del XIII secolo e altri come l'Annunciazione di Pietro Colberti da Piperno (XV secolo) e gli affreschi dell'abside (XVI secolo). Il campanile originario, distrutto da un fulmine nel 1785, fu ricostruito l'anno successivo. nel 1971-74 sono stati eseguiti consistenti lavori di restauro che hanno permesso di salvare degli affreschi del 1200.
Chiesa di San Giovanni Evangelista
Anch'essa molto antica (forse IX secolo), fu ricostruita intorno al XIII secolo. Fra gli affreschi del XIII e XV secolo spicca il ciclo di Santa Caterina d'Alessandria (XIV secolo) e Madonna con Bambino e santo Vescovo (XV secolo). Dell'antica decorazione scultorea resta solo la cosiddetta "crocetta", piccola stele eretta davanti alla chiesa, con i resti del pulpito romanico.
Concattedrale di Santa Maria Annunziata
Posta vicino al Palazzo comunale, fu consacrata da papa Lucio III nel 1183. Conserva interessanti opere d'arte, tra cui una tavola raffigurante la Madonna d'Agosto, ritrovata prodigiosamente nel 1143, e in una delle cappelle laterali è conservato il cranio di san Tommaso d'Aquino, patrono della cittĂ e della diocesi di Priverno. L'edificio nel corso del tempo è stato piĂ¹ volte rimaneggiato, tanto che adesso la sua architettura è baroccheggiante.
Priverno | Altri edifici religiosi
- Chiesa di San Tommaso d'Aquino (XIII secolo): antico convento dei Domenicani, vi è presente uno stucco della Gloria di San Tommaso di scuola romana.
- Chiesa di San Nicola, risalente al XIII secolo.
- Chiesa di San Cristoforo e Vito, risalente anch'essa al XIII secolo, nella quale è presente la cappella appartenuta alla famiglia Tacconi.
- Chiesa di Santa Maria della Stella, risalente al XIV secolo.
- Chiesa di Santa Lucia, nella suggestiva via Zaccaleoni, conserva un crocefisso ligneo del XII secolo e una statua di Sant'Antonio di Padova opera di scuola napoletana.
- Chiesa di Sant'Antonio Abate (1336): è l'unico edificio che ha conservato l'altare con la statua del santo e il pulpito originario.
Situata subito fuori del centro storico, era un convento appartenente ai monaci antoniani, i quali nelle sue dipendenze gestivano un ospedale per i pellegrini (in particolare legati ai grandi spostamenti in occasione dei Giubilei). Dopo anni di decadenza, la chiesa è stata riaperta al culto nel 1956, dopo un restauro generale. Nel 1975 è divenuta p9arrocchia. Dal XIX secolo è Monumento nazionale.
- Chiesa del Suffragio: contiene dipinti di Giuseppe Camponeschi (XVIII secolo). La chiesa è in stile barocco-neoclassico di impronta locale.
- Ex chiesa di Santa Chiara nella piazza omonima
- Chiesa rurale della Madonna delle Grazie (XVII secolo a 1Â km dal paese), non visitabile.
- Santuario della Madonna di Mezzagosto: costruita nel 1819 sul luogo del ritrovamento prodigioso (nel 1143) dell'immagine della Madonna d'agosto (o anche Mezzagosto).
Priverno | Architetture civili
Villa Tolomeo Gallio
Residenza del cardinale Bartolomeo Gallio, eletto poi segretario di stato da Gregorio XIII, viene comunemente chiamata Castello di San Martino, perché venne eretta sull'antica chiesa di San Martino.
Nella Villa, che oggi ospita il Giardino di Archimede (Museo della Matematica), convegni e manifestazioni nel suo grande parco, è scolpita una scritta che ricorda il soggiorno di papa Sisto V, durante il suo viaggio per verificare i lavori di bonifica.
Priverno | Palazzi
Tra i palazzi piĂ¹ importanti si possono elencare:
- Palazzo Comunale, risalente al XIII secolo, nella piazza Giovanni XXIII con la Fontana dei Delfini, opera dell'architetto Giuseppe Olivieri, inaugurata nel 1877, quando il paese fu collegato con l'acquedotto. Il Palazzo Comunale si presenta oggi con una rigorosa facciata, con trifore nel primo piano, bifore nel secondo e in basso i portici. L'aspetto originario fu seriamente modificato nella metà dell'Ottocento, quando si costruì il secondo piano e si aprì il balcone sulla piazza. Un orologio a veletta sovrasta il palazzo. recentemente i portici sono stati restaurati e adibiti a sala conferenze e galleria d'arte.
- Palazzo Guarini-Tacconi, appartenuto alla famiglia Guarini e in seguito alla famiglia Tacconi
- Palazzo Zaccaleoni
- Palazzo Spadaro
- Palazzo Cerroni-Setacci, con singolare portale
- Palazzi Marzi Cancellotti
- Palazzo Valeriani-Guarini
- Palazzo Colaboni, che ha ospitato Gregorio XVI in visita nella cittĂ
Priverno |Â Archi e PorteÂ
Quando la popolazione fu costretta ad abbandonare la pianura e a rifugiarsi sulla collina, il nuovo paese venne circoscritto con grandi mura in pietra per difendersi dagli attacchi nemici.
Delle sette porte che permettevano l'accesso al paese restano solo l'Arco di Porta San Marco e l'Arco di Porta Posterola (Napoletana)
Priverno | Siti archeologici
L'area archeologica Antica Privernum, ubicata nella piana di Mezzagosto lungo la Strada statale 156 dei Monti Lepini, corrisponde a una parte dell'antica Privernum conserva un tratto della cinta muraria di epoca romana, tre case patrizie di epoca repubblicana, un grande edificio termale e i resti di un tempio da alcuni identificato come il Capitolium. Gli scavi hanno portato alla luce raffinatissimi mosaici di età ellenistica che ornavano i pavimenti.
Negli scavi di fine Settecento furono rinvenute la colossale statua di Tiberio seduto (ora esposta nei Musei Vaticani) e una testa in marmo dell'imperatore Claudio, un busto sempre di Claudio, e un altro del generale Germanico (Musei Vaticani).
Priverno (LT) | La Storia
Priverno durante la Roma repubblicana
Le origini di Priverno risalgono al periodo protostorico laziale.
Benché vi siano testimonianze che fanno risalire la fondazione dell'antica Privernum ad almeno quattro secoli prima di Roma, quindi al XII secolo a.C. (restano alcuni ruderi di tale centro), le prime notizie storiche certe sono opera di Tito Livio.
Egli descrive Priverno come un potente centro Volsco del IV secolo a.C. che, a seguito di lunghe lotte, venne sottomesso da Roma per opera di Lucio Emilio Mamercino Privernate e Gaio Plauzio Deciano, che grazie a questa vittoria furono eletti entrambi consoli.
Nel 329 a.C. il centro venne completamente distrutto, e la ricostruzione del nuovo abitato avvenne per opera dei Romani nella piana di Mezzagosto, dando origine alla Privernum romana.
Come colonia romana, Privernum divenne una città ricca e molto sviluppata, nel periodo che va dalla Repubblica al primo secolo dell'impero; ricchezza testimoniata dai numerosi reperti archeologici ritrovati, coma la Villa di Seiano e il Castel Valentino.
Nel 312 a.C. Roma iniziava la costruzione della via Appia, grazie al censore Appio Claudio Cieco, il che diede a Privernum un'importanza strategica per il commercio, visto che sulla via Appia si svolgeva quasi tutto il traffico tra Roma, la Magna Grecia e l'Oriente.
Privernum divenne una colonia militare romana con accampamento fortificato, che dominava sul territorio.
Intorno al 161 a.C. iniziarono i lavori per la costruzione delle mura della Privernum romana ancora oggi visibili, insieme all'acquedotto, e le fognature, e sempre in questo periodo fu costruita la diga sul fiume Amaseno, per irrigare i campi e a uso civile.
Nel 140 a.C. venne realizzata la villa del senatore romano Marco Giunio Bruto, notizia che ci arriva grazie a Cicerone, nel 133 a.C. il tempio Tholos, di cui sono visibili i resti, e il Castel Valentino, in contemporanea al Capitolium.
Nel 58 a.C., mentre a Roma governava il Primo triumvirato formato da Cesare, Pompeo e Crasso, venne coniato un denario d'argento in memoria della presa di Privernum da parte di Lucio Emilio Marmecino Privernate II e Gaio Plauzio Deciano.
Nel 48 a.C. Privernum diventa municipium. In questo periodo, che precede di poco la fine della Repubblica, Privernum contava circa 3000 cittadini e 4000 schiavi.
Priverno durante l'Impero romano
Intorno al 15 d.C. veniva costruito il teatro romano. Gran parte dei reperti rinvenuti di questo periodo si trovano nei Musei Vaticani.
Sotto l'imperatore Adriano l'Italia venne divisa in quattro distretti, governati da un ex console; Privernum entrĂ² a far parte del distretto di Roma.
Il magistrato curatore del municipio privernate venne premiato da Adriano con la corona aurea per essersi distinto in combattimento.
La cittĂ di Privernum continuĂ² a crescere anche sotto Lucio Vero e Marco Aurelio.
Nel 189 d.C. arrivĂ² la peste bubbonica; in tre mesi di contagio si stima che morirono circa 1200 persone.
Con la caduta dell'Impero romano tutto il resto delle colonie attraversĂ² periodi di crisi.
Nel 455 d.C. Roma venne saccheggiata; in questo periodo cessarono le opere di manutenzione della via Appia, che tornĂ² in buona parte allagata e impraticabile, così il traffico commerciale si trasferì sulla strada pedemontana.
Privernum divenne un punto di sosta, in cui si poteva ritirare e spedire la posta, e ristorarsi prima di proseguire il cammino.
Dal medioevo all'epoca moderna
Iniziava così il regno di Odoacre. In Italia, dopo la caduta di Roma, i cittadini perdevano solo i diritti politici, conservando tutti i diritti civili.
La vita di Privernum fu interrotta nel IX secolo, si ritiene a causa delle invasioni barbariche, ma alcune testimonianze lasciano supporre che la città venne distrutta nel IX secolo per opera dei Saraceni.
A seguito di queste invasioni i cittadini abbandonarono il sito dell'antica Privernum e, secondo la tradizione, fondarono nuovi centri sui colli e monti circostanti, tra le quali l'attuale Priverno sul Colle Rosso, e i centri di Sonnino, Roccasecca, Maenza e Roccagorga.
Priverno è storicamente appartenuta allo Stato Pontificio fino alla presa di Roma e successivamente dal 1870 fece parte del circondario di Frosinone fino alla sua abolizione nel 1927.
Dalla fondazione di Latina (fino al 1946 Littoria), appartiene alla provincia omonima.
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