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Cervara di Roma (RM)
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Contact Information
Indirizzo:
Via Giuseppe Verdi, 9, 00020 Cervara di Roma RM Cervara di Roma (RM), Borghi e paesini, Vicino Roma
Descrizione:

Cervara di Roma, scavato nella roccia del Monte Pilone su cui è arroccato tra i 400 e i 1600 metri di altitudine, è un autentico borgo delle favole che da secoli attrae da tutto il mondo artisti che provano ad immortalare la sua bellezza unica.

La scenografica Cervara di Roma - vicino Canterano, a circa un'ora dalla Capitale, è la porta di ingresso al Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini ed è uno dei borghi più belli che possiate mai visitare.

Circa 450 persone vivono in questo incantevole paesino di montagna, più unico che raro.

Posto su uno sperone di roccia il cui orizzonte spazia fino ai Monti della Sabina, il borgo di Cervara di Roma,  il "paese scolpito nella roccia", era raggiungibile solo a dorso di mulo fino agli anni Cinquanta.

"Una scultura nel cielo, che al cielo volerebbe se l'aria la sostenesse" come l'ha definita il poeta Rafael Alberti.

Oggi sono due le strade si snodano nella fitta vegetazione e consentono di raggiungere il paese.

Oggi l'antica fortezza benedettina dell'XI secolo non è che un rudere, e Cervara di Roma è divenuta un incredibile borgo d'arte, pur mantenendo nel centro storico l'aspetto medievale, con le sue viuzze tortuose e ripide e le piccole case ancorate alla roccia.

Importanti la collegiata di Maria Santissima della Visitazione del XV secolo con un portale rinascimentale, all'interno interessanti dipinti e la Chiesa di Santa Maria Portella alle porte della città.

Interessanti località vicine: Subiaco (tra i borghi più belli d'Italia), Filettino (stazione sciistica di Campo Staffi), Fiuggi (con le sue acque curative), PalestrinaTrevi nel Lazio , Guarcino e la stazione sciistica di Campocatino, Vallepietra, le rovine di Camerata Vecchia (borgo fantasma), Carpineto Romano, Artena e il Lago di Giulianello, Cori (LT), Genazzano, il Bosco di Paliano, AnagniFerentino, Fumone, Alatri, Guarcino, Collepardo, Vico nel Lazio, ...

Cervara di Roma (RM)
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Dove dormire a Cervara di Roma (RM) e dintorni



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Cervara di Roma (RM)
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Cervara di Roma (RM) | Eventi, Tradizioni & Folklore

Gennaio
- 17 Gennaio: "Sant'Antonio Abate", con processioni, fuochi pirotecnici e cena in Piazza per tutti

Marzo-Aprile
- Settimana Santa: Processione del Venerdì col Cristo morto

Luglio
- 01, 02, 03 Luglio: "Festa dei Santi Elisabetta e Felice" patroni del Paese con varie esibizioni di bande musicali

Agosto

- 10 Agosto: Gran Falò della notte di San Lorenzo
- 15 Agosto: "Processione dell'Inchinata" caratteristico incontro tra due processioni
- 16 Agosto: "Festa di San Rocco" con ballo della "Mammoccia", pupazza di carta intorno alla quale avvengono i festeggiamenti
- 16 Agosto: "La Soffitta della Nonna" mercatino di cambio e scambio
- Festa dei Faggi e Sagra dello Strozzaprete

Settembre
- Fine Settembre: Festa degli Artisti e Sagra del Tartufo

Dicembre

- Ultima settimana di Dicembre/prima di Gennaio: Sagra della Polenta e dello Relalicu

Cervara di Roma (RM)
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Cervara di Roma (RM)
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Cervara di Roma | Paese d'arte e poesia

Ma la particolarità che distingue Cervara di Roma dagli altri borghi medievali è che dal XIX secolo ha iniziato un vero e proprio sodalizio con gli artisti provenienti da ogni parte del mondo: agli inizi dell'Ottocento, infatti, fu inserita nell'itinerario degli artisti stranieri e nel 1810 il pittore tirolese Antonio Koch vi si ispirò per un'incisione alla quale seguirono quelle di Bartolomeo Pinelli, il più prolifico illustratore di Roma e della sua provincia con i suoi circa 10.000 disegni e incisioni, e di altri molti italiani e stranieri, finché negli anni Settanta del secolo scorso gli artisti cominciarono a lasciare tracce indelebili del loro passaggio consistenti in affreschi e murales, sculture e poesie dislocate in vari punti del paese.

Adrian Ludwig Richter che realizzò un paesaggio cervarolo nel 1826: un disegno a penna oggi nel museo di Dresda (Kupferstichkabinett Dresden).

Vi fu perfino Samuel Morse, pittore, storico, ma soprattutto conosciuto per essere l'inventore del famoso codice Morse; caricati i bagagli su due muli giunse da Subiaco il 24 maggio 1830:

"Il paesaggio è grandioso, passato un querceto, appare Cervara dove si arriva per un sentiero di capre.

Nessuna carrozza ci passerebbe mai...

C'è qualcosa di stranamente maestoso nella calma di un posto come questo.

Vi regna, per lo più, un silenzio perfetto".

E ancora il pittore tedesco Ernst Willers, che nel 1836 realizzò un quadro conservato oggi nella Kunsthalle (pinacoteca) di Brema, scrittori quali Edward Lear, che eseguì nel 1838 alcune litografie; il critico letterario francese Théophile Gautier, il pittore realista Jean-Baptiste Camille CorotKarl von Blaas, che fu influenzato dai Nazareni, gruppo di pittori romantici tedeschi attivi a Roma e Provincia nel XIX secolo; l'austriaco Robert Wellmann, che fu il primo artista a giungere nel 1900, il quale acquistò in contrada "la Maddalena" una villa in cui visse ed operò per alcuni anni.

E infine Oskar Kokoschka, pittore e drammaturgo austriaco che studiò a diretto contatto con Gustav Klimt nel periodo della Secessione viennese, giungendovi nel 1930.

Dopo la seconda guerra mondiale, fu solo negli anni sessanta che il legame tra gli artisti e Cervara tornò a saldarsi.

Sante Monachesi il fondatore del "Movimento Futurista Marche", il neorealista Domenico Purificato e Aldo Riso, furono tra i primi a tornare ad avventurarsi per le stradine del centro storico.

In questi anni spicca sicuramente il poeta spagnolo Rafael Alberti, dove una sua poesia domina la piazza principale.

Simbolo di una poesia incentrata sull'impegno politico e civile, fu costretto a trascorrere buona parte della sua vita in esilio tra Francia, Messico, Argentina e dal 1964 visse in Italia in provincia di Roma, per poi far ritorno nella sua terra natìa solo dopo la morte di Francisco Franco.

Negli anni settanta numerosi artisti (tra cui Eric Hebborn, Giuseppe Ciotti e Julianos Kattinis) vollero lasciare sui muri traccia del loro paesaggio con affreschi e murales.

Agli inizi degli anni Ottanta infine, il Maestro Antonello Bianchi dell'Accademia di Belle Arti di Firenze realizzò con i suoi allievi la scalinata degli Artisti e la scalinata della Pace che collegano due piazze, una a valle e l'altra a monte di Cervara, cosicché oggi possiamo vedere numerose sculture raffiguranti vari soggetti che sembrano nascere dalla nuda roccia, definita "La Montagna D'Europa" dedicata alla pace nel mondo, modellata con sculture simbolo di fratellanza, pace e solidarietà.

Ma tra tutti gi artisti che hanno soggiornato e lasciato una loro testimonianza del paese, il pittore che ha immortalato il piccolo comune rendendolo famoso in Italia e in Europa fu Ernest Hébert (Grenoble, 1817 – La Tronche, 1908).

Innamorato delle "cervaroles", fu il cantore di ogni loro espressione, di ogni loro gesto.

Si installò nel paese ed iniziò a vivere la vita semplice, rude ed austera dei paesani.

L'ambiente circostante ed il paesaggio crearono in lui una serenità d'animo ed una forza ispiratrice tanto che realizzò opere altamente significative, quasi tutte, in seguito, esposte con largo consenso della critica: Rosanera alla fontana, Le pic de Cervara (Il picco di Cervara), Une rue a' Cervara (Una strada di Cervara), Porteuse d'eau de Cervara (Portatrice d'acqua), Les Cèrvaroles (Donne di Cervara).

Il quadro che più di tutti eccelle è Les Cèrvaroles ora esposto a Parigi al Museo d'Orsay.

Ennio Morricone ha composto musiche inedite dal titolo "Notturno per Cervara" e "Passacaglia per Cervara" nel 1998, dirette da Andrea Morricone con Roma Sinfonietta a Cervara il 2 luglio 1998.

Cervara di Roma (RM) scalinata degli artisti
Cervara di Roma (RM) scalinata degli artisti

Cosa vedere a Cervara di Roma | Monumenti e luoghi d'interesse

Cervara di Roma | Architetture Militari

  • La Rocca di Cervara

Costruita nel 1115, la Rocca di Cervara divenne un’inespugnabile fortezza militare grazie alla sua collocazione.

Dal 1273 al 1276 fu il cuore del potere del monaco scismatico Pelagio, che si proclamò abate e dominò il feudo fino alla sconfitta ad opera dell’esercito pontificio.

Nei secoli successivi la fortezza, ormai completamente compromessa dal tempo e dalle vicende umane, perse il suo ruolo difensivo e andò sempre più decadendo.

Vano il tentativo di Pio VI di ristrutturarla a causa degli alti costi.

Nel 1954 sui resti della Rocca è stata collocata una statua dell’Immacolata.

  • La Prugna -

Un' antica roccaforte, distrutta nel 1600 dal brigante Marco Sciarra; da allora fu abbandonata e rimangono a tutt'oggi i resti di qualche basamento.

L'unico documento in cui appare l'antica rocca nelle sue fattezze originali è un dipinto ad olio dell'800.

Cervara di Roma (RM)
Cervara di Roma (RM)

Cervara di Roma | Architetture religiose

  • Chiesa di Maria Santissima della Visitazione

La chiesa, intitolata anche a Sant'Elisabetta e a San Felice, si trova nei pressi dei ruderi della rocca medievale del centro storico.

È costruita interamente in pietra locale, possiede un antico campanile e un portale d'ingresso del XV secolo.

L'interno contiene tesori d'arte: alla prima metà del Seicento risale il quadro ad olio su tela che rappresenta la Visitazione, attribuito a Vincenzo Manenti di Orvinio, e al medesimo periodo appartiene anche l'altro dipinto, posto sull'altare maggiore, che raffigura la Madonna del Carmine.

Sotto l'altare maggiore è conservato il corpo di un martire della chiesa, dono di Pio VI a Cervara, trovato nelle catacombe di San Callìsto a Roma.

Vicino fu trovata una lapide con l'iscrizione "Felix" così gli fu dato il nome di San Felice che è il protettore del paese.

La chiesa prende il nome dalla posizione presso le porte del paese.

È situata in posizione dominante la valle dell'Aniene.

Fu istituita nel 1702 dai Padri Gesuiti "in occasione delle sante missioni che fecero in detta terra"; ma la sua costruzione potrebbe porsi tra il 1514 e la fine degli anni sessanta.

All'interno si conserva una statua in terracotta raffigurante una Madonna con Bambino.

  • Chiesa di Sant'Emidio situata al limite del centro abitato sull'ingresso principale della parte alta del paese.
  • Chiesa di San Rocco, santo protettore dalle epidemie e in particolare della peste, posta sulla via di Camerata e "della porta in montagna".

Cervara di Roma (RM) scalinata degli artisti
Cervara di Roma (RM) scalinata degli artisti

Cervara di Roma | Siti archeologici

  • Sito archeologico presso la località Le Morre (tarda età della pietra/prima età del bronzo).
  • Parco di Campaegli, definito di grande interesse archeologico prof. Cannata, Piano d'assetto- Comunità Montana dell'Aniene 1968
  • Dolina Carsica chiamata Grotta Stoccolma

Cervara di Roma | Aree naturali

  • Nella frazione di Campaegli, situata su un piccolo altipiano a 1.430 m s.l.m. è presente un punto informativo del Parco naturale regionale dell'Appennino - Monti Simbruini.
  • Nella frazione Campaegli in quota si possono praticare sport di montagna tutto l'anno: sleedog, sci di fondo, equiturismo, calcetto, tennis, escursioni.

Altro

Osservatorio Astronomico Claudio del Sole

Associazione Astrofili ASTRIS- Possibilità di osservazioni notturne e diurne al telescopio.

Cervara di Roma (RM)
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Cervara di Roma | La Storia

I primi insediamenti a Cervara risalgono all'età del Bronzo e sono stati individuati in località Le More, quasi al confine con il territorio sublacense.

Ma anche in epoca romana vi fu chi non disdegnò di utilizzare la zona di Cervara per collegamenti viari tra l'Abruzzo e Subiaco, alla luce delle testimonianze archeologiche ancora presenti specialmente in località Vignola.

D'altra parte, poco o nulla ancora si sa sulla nascita del Comune.

Il primo documento in cui viene citato il nome di "Cervara" è riportato nel Regesto Sublacense ed è datato 21 agosto 884.

Si tratta dell'atto con cui Cesario, console e duce, donò all'abate Stefano vari possedimenti del territorio sublacense, tra cui il monte "qui dicitur Cervaria".

Un atto che costituirà anche quello di nascita di Cervara.

Bisognerà tuttavia attendere il 1052 per avere una data certa, quando il nome viene citato, tra altri ventitré castelli di proprietà dei monaci di Subiaco, nella lapide che l'abate Umberto fece apporre nel chiostro del monastero di S. Scolastica.

Fu così che a partire da quell'anno anche Cervara partecipò attivamente alle vicende che caratterizzarono la vita del territorio, subendo i danni conseguenti alle continue battaglie tra i pretendenti al dominio della zona.

A tale proposito si ricorda la vicenda di Pelagio da Jenne, che dopo aver tentato inutilmente di farsi eleggere abate, nel 1273 occupò la fortezza di Cervara, cominciando a imperversare su tutto il territorio fino a occupare nottetempo il monastero dì S. Scolastica.

Assediato da un esercito di sublacensi, inviati da Papa Innocenzo V, capitolò solo dopo due mesi e finì prigioniero nella Rocca di Subiaco, dove morì, mentre il castello di Cervara poteva riprendere il corso normale di vita.

Il nome di Cervara si affaccia di nuovo nelle cronache della Storia nel 1511, quando, diffusasi la falsa notizia della morte di papa Giulio II, il vescovo Pompeo tentò di porsi a capo degli abitanti di Cervara.

Dichiarato colpevole di lesa maestà, venne privato del titolo di vescovo e di tutti i benefici ecclesiastici.

Non trascorsero neppure settanta anni che Cervara fu chiamata a vivere un'altra tragica vicenda.

Ne fu protagonista il brigante Marco Sciarra, il quale nell'aprile del 1592 insieme ai suoi uomini assalì il piccolo centro di montagna, procurando ingenti danni e molti morti.

Dopo queste ulteriori vicende, la fortezza di Cervara andò via via perdendo d'importanza.

Pio VI la dotò di una chiesa parrocchiale, con numerosi libri e preziosi arredi, donandole il corpo di un martire, S. Felice, rinvenuto nelle catacombe romane di S. Callisto.

Tra la fine del 1700 ed i primi anni dell'800 Cervara torna a far parlare di sé, divenendo mèta ambita di numerosi artisti italiani e stranieri.

Tra i primi pittori ad arrivare vi fu nel 1810 Giuseppe Antonio Kock, insieme a Bartolomeo Pinelli, di cui sono celebri le tele con i costumi cervaroli.

Seguirono Gaetano Cottafavi, Filippo Ferrari, Ernest Schweinfurth e Samuel Finley Breese Morse, l'inventore del telegrafo.

Ad essi si unì l'austriaco Robert Welmann, il quale acquistò in contrada La Maddalena una villa in cui visse ed operò per alcuni anni.

Ma colui che più degli altri esaltò la bellezza delle donne di Cervara fu Ernest Hebert, innamorato delle "cervarolles".

Negli ultimi decenni Cervara di Roma ha ospitato numerose mostre di pittura estemporanea e, grazie alla scultura, è nuovamente diventata punto di riferimento in campo artistico.

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