1. Home
  2. »
  3. Leonessa (RI)
Leonessa (RI)
Leonessa (RI)
Monte Terminillo - Leonessa (RI)
Leonessa (RI)
Leonessa (RI)
Leonessa (RI)
Leonessa (RI)Leonessa (RI)Monte Terminillo - Leonessa (RI)Leonessa (RI)Leonessa (RI)Leonessa (RI)
Contact Information
Indirizzo:
Leonessa (RI) Leonessa (RI), Borghi e paesini, Vicino Roma
Descrizione:

Leonessa (RI) è uno dei più caratteristici e grandi comuni di montagna del Lazio

Leonessa è una caratteristica città d'Arte a due ore da Roma, sita a 1000 mt. s.l.m., bandiera Arancione del Touring Club Italiano dal 2003, membro dell'Associazione Nazionale Città del Tartufo.

Leonessa è veramente un borgo a misura d'uomo: il comune si estende per 204,04 km² eppure al contempo è il centro meno popolato del Lazio (10,65 ab./km²).

Fondata nel 1278, appartenuta all'Abruzzo e alla provincia dell'Aquila per più di sei secoli, fino al passaggio nel Lazio avvenuto nel 1927, Leonessa è una cittadina dalla vocazione turistica sia estiva, sia invernale grazie alla stazione sciistica di Campo Stella posta sul versante settentrionale del monte Terminillo (mt. 1700) ed un ottima prospettiva di sviluppo grazie al progetto dei nuovi impianti sciistici della Vallonina.

Antiche strade e palazzi, porte di città e resti di mura, immensi prati, boschi e vallate, l’acqua dei ruscelli e un’aria corroborante: questa è Leonessa, un borgo antico in quota, a 1000 metri d’altezza.

Nel territorio comunale, oltre al più noto Monte Terminillo si eleva anche il Monte Tolentino (1623 m), il Monte di Cambio (2081 m s.l.m.), il Monte I Porcini (1981,6 m), il Colle Tavola (1969,9 m), il Colle Prato Pecoraro (1817,2 m), il Monte San Venanzio (1800,7 m), il Monte Costa Acera (1791,5 m), il Monte Tilia (1775 m), il Monte Arcioni (1754,8 m), il Colle Leprino (1747,1 m), il Monte Caromano (1706,7 m), il Forca di Fao (1662,6 m), il Collelungo (1651,9 m), il Monte Fazzolettone (1621,7 m), il Monte Nocella (1618,7 m), il Monte Lepre (1564,7 m), tutti a formare l'Altopiano Leonessano dove scorre il fiume Corno.

Biglietto da visita della ‘città di san Giuseppe’, a poco più di 30 km da Rieti, è Porta Spoletina, una torre merlata del 1300, di pietra rosa, che inquadra a cannocchiale il Corso San Giuseppe Leonessano.

Con la Porta Aquilana a Nord e la Torre Angioina – nove lati di pietra a dominio di Leonessa, dalla pianta a mandorla – sono quanto rimane dell’originario sistema difensivo di Carlo I d’Angiò; e anche simboli riconoscibili della città.

Il borgo medioevale di Leonessa, ristrutturato nel Cinquecento, invita a passeggiare tra nobili palazzi, chiese e cappelle con bei portali e interni decorati; a sostare alla Fontana Margaritiana voluta da Ottavio Farnese e Margherita d’Austria nel 1552; e, alla fine del lungo Corso rettilineo, a visitare la Chiesa di San Pietro e il Convento, con l’elegante loggiato a due ordini.

Da non perdere anche la Chiesa di San Francesco con i portali impreziositi da bassorilievi in facciata, e con dipinti tre e quattrocenteschi all’interno.

Eletta recentemente "Borgo del Respiro", insieme alle vicine Paganico Sabino, Cittareale e Amatrice, un riconoscimento ottenuto per la sua qualità dell’aria e del turismo in quanto meta di villeggianti alla ricerca di un clima ristoratore e della tranquillità di un paese dove stress e smog sono parole sconosciute e si respira aria pura di montagna.

Leonessa (RI)
Leonessa (RI)

Dove dormire a Leonessa (RI) e dintorni



Booking.com

Acquista qui al miglior prezzo i migliori tour offerti dai tour operator ufficiali tramite Viator, il servizio offerto dalla TripAdvisor.

A tua disposizione le migliori guide turistiche e accompagnatori turistici autorizzati di Roma e del reatino
Aiuta l’industria del turismo e l’economia italiana a ripartire!

Leonessa (RI)
Leonessa (RI)

Leonessa | Tradizioni, Eventi & Folclore

Leonessa è famosa per due eventi tradizionali, seguitissimi da leonessani e turisti.

A Giugno, gli appassionati di ricostruzioni storiche si ritrovano per seguire il Palio del Velluto, rievocazione storica con 600 personaggi in raffinati costumi rinascimentali, accompagnata da tornei, giochi e taverne che servono piatti rinascimentali.

La manifestazione coinvolge l'intera popolazione con una preparazione che impegna l'intero arco dell'anno e richiama molti turisti dalle zone limitrofe e da tutta Italia.

A Ottobre, la celebre patata Leonessana di particolare pregio e tipica della zona, ha una sagra dedicata dal 1989.

Nel territorio se ne coltivano 3 varietà: Désirée a buccia rossa e pasta gialla, Agria a buccia bianca e pasta gialla e Marfona a buccia liscia bianca e pasta gialla, considerata tra le più pregiate d’Italia.

Lungo il corso della cittadina stand gastronomici espongono prodotti tipici locali quali miele, tartufi, salumi, pane, dolci e, ovviamente, le patate.
Sotto il grande stand della piazza centrale, la patata viene servita cucinata in diversi modi: gnocchi al sugo, fritti e... il pregiato tartufo.

Ogni seconda domenica di settembre si festeggia per 3 giorni il Santo Patrono San Giuseppe da Leonessa (1556-1612).

Oltre ai rituali liturgici si tengono anche molti concerti e parate in piazza, un evento davvero interessante accompagnato dai sapori tipici della zona.

Porta Spoletina - Leonessa
Porta Spoletina - Leonessa

Che cosa vedere a Leonessa | Monumenti e luoghi d'interesse

Leonessa | Architetture civili 

  • Fontana Farnesiana o Margaritiana: fontana rinascimentale posta al centro di piazza VII Aprile. Fu voluta da Ottavio Farnese, assieme a Margherita d'Austria nel 1552, costruita da maestro Nicola De Joanni. Ha pianta ottagonale con vasca divisa in quattro lati, abbellita da stemmi ed elementi a nastro. Il balaustro centrale ottagonale è ornato da stemmi e delfini, nonché da mascheroni.
  • Fonte della Ripa: fontana del XII secolo, caratterizzata da una forma ad arco a tutto sesto.
  • Palazzo Mongalli: risalente al XV-XVI secolo, è sito in piazza VII Aprile ed è sede del municipio e della pro loco.
  • Palazzo Ettorre, costruito tra il XVII e il XVIII secolo, che costituisce il più ampio tra i palazzi del paese.
  • Palazzo Bisini (XVI secolo).
  • Palazzo Morelli (XVI secolo).
  • Palazzo Vanni, decorato da un notevole portale del XVIII secolo.
  • Palazzo Viscardi (XVI-XVII secolo).
  • Palazzo Cherubini, casa natale del compositore Bixio Cherubini.
  • Cinta muraria: Leonessa mantiene dei resti dell'antica cinta muraria difensiva. Lungo di essa si aprono la Porta Spoletina (risalente al XIV secolo e rivolta a nord, verso Spoleto), e la Porta Aquilana (risalente al XIII secolo e rivolta ad est, verso L'Aquila).
  • Torre Angioina: torre di osservazione di epoca medievale, posta fuori dall'abitato, sul monte Tilia.
  • Monumento ai martiri del 7 aprile 1944: monumento che ricorda le vittime della strage nazista di Leonessa.
  • Ruderi del Castello di Forcamelone
  • Torre Angioina (1278)

Leonessa (RI)
Leonessa (RI)

Leonessa | Architetture religiose

  • Chiesa e convento di San Pietro: situato in piazza VII Aprile, il complesso risale al XIII secolo. La facciata in pietra è del XV secolo, impreziosita da portale rinascimentale, con inciso l'anno di fondazione del 1467. Il campanile è una svettante torre gotica con finestre a sesto acuto. L'interno barocco conserva opere come una tavola cinquecentesca di Giacomo Siciliano e una tela della Madonna col Bambino di Giovanni Lanfranco. La navata centrale è interrotta da una scala che conduce alla cripta gotica.
  • Chiesa e convento di San Francesco: il complesso fu innalzato nel XIII secolo e terminato nel XV. La facciata è romanico gotica, con portale a tutto sesto con lunetta, e rosone centrale superiore. Il campanile è gotico, con finestre a sesto acuto. L'interno a tre navate è diviso con pilastri ottagonali. Nelle navate dei muri si trovano portali delle chiese scomparse di Santa Maria Extra et Prope Portam e San Massimo. I dipinti quattrocenteschi sono attribuiti a Domenico da Leonessa.
  • Santuario di San Giuseppe da Leonessa: pregevole esempio di architettura barocca, custodisce le spoglie di San Giuseppe da Leonessa. L'edificio, costruito sulla casa natale del santo, risale alla prima metà del Settecento ed è opera dell'architetto romano Filippo Brioni. Al suo interno ospita affreschi seicenteschi di Giacinto Boccanera e novecenteschi di Virginio Monti, nonché un organo a canne del 1759, opera di Johannes Conrad Werle. Al santuario è annesso il museo di oggetti sacri Don Pio Palla.
  • Chiesa di Santa Maria del Popolo: riconoscibile per un notevole portale tardo gotico, la sua costruzione iniziò alla fine del Duecento e fu terminata solo nel Cinquecento.
  • Chiesa di san Carlo Borromeo (XVII secolo).
  • Chiesa di San Matteo: piccola chiesa originata dalla ristrutturazione di una cappella, forse nel corso del Seicento.
  • Chiesa di Santa Maria della Visitazione (XIV secolo).
  • Chiesa e monastero di San Giovanni Evangelista (XVI-XVII secolo).
  • Chiesa di Santa Maria di Loreto e convento dei Cappuccini.
  • Chiesetta di San Giuseppe: posta fuori dal paese, sulla cima del Colle Collato.

Monte Terminillo - Leonessa (RI)
Monte Terminillo - Leonessa (RI)

Leonessa | Aree naturali

  • Monte Terminillo e Gola della Vallonina. Il paese è collegato alla montagna per mezzo della strada provinciale 10 "Turistica del Terminillo", che risale la Vallonina (le cui faggete sono annoverate tra i siti di interesse comunitario) e scavalca la Sella di Leonessa fino a ricongiungersi al versante meridionale/reatino. Sul versante leonessano della montagna si trova una stazione sciistica denominata "Campo Stella", rinnovata nel 2013 con un nuovo impianto di arroccamento.
  • Monte Tilia: è l'altura posta immediatamente a meridione del paese, alla quale durante l'estate si può ascendere grazie a una seggiovia, sede della vecchia stazione sciistica di Leonessa.

Leonessa | Orso Marsicano

La presenza costante di esemplari dell'orso marsicano è evidenziata da numerosi avvistamenti. Nel maggio ha distrutto un alveare sul versante di Leonessa del Terminillo

Scuola Volo Libero Leonessa

La scuola Volo Libero Leonessa, con preparazione, passione, e competenza offre un’esperienza unica di volo, immersi nel completo silenzio, in una dimensione naturalistica affascinante.

L’attenzione per ogni aspetto legato alla sicurezza pone la scuola “VoloLiberoLeonessa” ai vertici per qualità e competenza.

I luoghi di volo ed i campetti di apprendimento ed esercitazione sono ideali per avvicinare l’allievo alla pratica di questa affascinante attività sportiva in modo graduale e consapevole.

Cosa vedere nei dintorni di Leonessa

La posizione centrale di leonessa permette di raggiungere alcuni dei borghi italiani più belli del Lazio come Poggio BustoneCantalice e Greccio, famosa per il Santuario di San Francesco.

Se volete passare il confine, in Umbria, a Monteleone di Spoleto, troverete un altro caratteristico borgo a soli 20 minuti da Leonessa, famoso per il cioccolato al farro. 

Proseguendo si arriva a Cascia e poi a Norcia.

Leonessa (RI)
Leonessa (RI)

Leonessa | La Storia

Leonessa fu fondata nel 1278 con la fusione di vari castelli preesistenti, nell'altipiano alle falde del monte Tilia.

Ai margini settentrionali dell'altopiano si fissò, già sul finire del XII secolo, la linea pedemontana di confine tra Stato della Chiesa e Regno di Sicilia, ad ognuno dei quali fece capo un gruppo di castelli.

Tale fondazione va inquadrata nei procedimenti di incastellamento che, soprattutto in Abruzzo nei secoli XIII-XIV furono all'origine di molti agglomerati.

Nei secoli XV-XVI fiorirono le industrie, principalmente quella laniera, che trovò sbocchi in numerosi centri commerciali, dai mercati di Farfa a quelli di Ascoli Piceno.

In seguito l'arte della lana volse al declino, pur continuando ad assorbire una considerevole parte dell'artigianato locale.

Nel corso del '500 la cittadina venne infeudata a Margherita d'Austria, figlia di Carlo V, la quale la portò in dote ai Farnese.

La situazione economica ebbe un grave colpo in seguito ai violenti terremoti del 1703, nei quali rimasero distrutti molti edifici pubblici e numerose frazioni.

Tuttavia, nel 1737 e poi nel 1746, pur afflitta da gravi ristrettezze economiche, il borgo visse la sua ora di trionfo con la beatificazione e la canonizzazione del frate cappuccino leonessano Eufranio Desideri, noto come Giuseppe da Leonessa.

Fino al 1860 fu un comune compreso nel Regno delle Due Sicilie, fino a quando non fu conquistato dal Regno di Sardegna, che nel 1861 prese il nome di Regno d'Italia.

Nel 1927 passò dalla provincia dell'Aquila, ricompresa nello storico circondario di Cittaducale, a quella neoistituita di Rieti, appartenente al Lazio anziché all'Abruzzo.

Durante la seconda guerra mondiale dopo l'8 settembre, la zona del Leonessano fu interessato da un forte movimento partigiano, e il 16 marzo 1944 il paese e le frazioni circostanti vennero occupate dai partigiani della Brigata Garibaldi "Antonio Gramsci", e inglobate in una zona libera che andava dalla Valnerina a Norcia e a Leonessa, con al centro Cascia.

A ciò seguì una forte reazione da parte dell'esercito tedesco, che attaccò in forze la zona.

La città pagò un alto prezzo di sangue, quando tra il 2 e il 7 aprile si susseguirono una serie di stragi (la Strage di Leonessa) in cui vennero trucidati 51 civili, tra cui il parroco don Concezio Chiaretti.

Leonessa | Zona sismica

La cittadina è stata colpita più volte da violenti terremoti.

Il primo, avvenuto a soli vent'anni dalla fondazione della città, fu il terremoto del reatino del 1298, che ebbe epicentro nei pressi di Leonessa e la colpì gravemente, distruggendo in parte la chiesa di San Francesco e l'annesso convento (oggi sede del Museo Civico).

Ad esso fece seguito un secondo terremoto ai primi di dicembre del 1315. Nel 1454 un nuovo terremoto danneggiò la cittadina.

Il terremoto dell'Aquila del 1703 fu distruttivo: nel territorio leonessano furono rasi al suolo numerosi villaggi e rimasero uccise 800 persone.

Il terremoto del 1979 della Valnerina ha causato diversi danni anche significativi, ma senza vittime come anche quello di Colfiorito del 1997.

Anche il terremoto del 2016 di Amatrice-Arquata del Tronto-Accumoli non ha causato vittime, ma solo danni superficiali ad alcune case nonostante la vicinanza con l'epicentro.

Cammino di San Benedetto da Norcia -Cascia - Monteleone di Spoleto - Leonessa - Poggio Bustone - Rieti - Rocca Sinibalda - Castel di Tora - Orvinio - Mandela - Vicovaro - Subiaco - Trevi nel Lazio - Collepardo - Casamari - Arpino - Roccasecca - Montecassino
Cammino di San Benedetto da Norcia - Cascia - Monteleone di Spoleto - Leonessa - Poggio Bustone - Rieti - Rocca Sinibalda - Castel di Tora - Orvinio - Mandela - Vicovaro - Subiaco - Trevi nel Lazio - Collepardo - Casamari - Arpino - Roccasecca - Montecassino

Lascia un commento

Send message to listing owner

Send message to moderator

Cerca
Close this search box.
Cerca
Close this search box.
Cerca
Close this search box.