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Santuario di Poggio Bustone e Convento di San Giacomo
Poggio Bustone (RI)
Poggio Bustone (RI)
Poggio Bustone (RI)
vista dal santuario sulla valle santa
Santuario di Poggio Bustone e Convento di San Giacomo
Santuario di Poggio Bustone e Convento di San GiacomoPoggio Bustone (RI)Poggio Bustone (RI)Poggio Bustone (RI)vista dal santuario sulla valle santaSantuario di Poggio Bustone e Convento di San Giacomo
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Indirizzo:
Poggio Bustone (RI) Poggio Bustone (RI), Borghi e paesini, Vicino Roma
Descrizione:

Poggio Bustone, a circa un'ora e mezza da Roma, è un grazioso borgo che nasconde uno dei quattro santuari costruiti da San Francesco nella Valle Santa reatina.

Poggio Bustone è un antico borgo sabino che deve la sua fama al santuario di San Francesco ed è tappa fondamentale del bellissimo cammino di San Benedetto.

Il paese si presenta adagiato sulle pendici del monte Rosato con una sistemazione a gradinate; è caratterizzato da un susseguirsi di vie strette e rustiche, scalinate che diventano sentieri di montagna.

La struttura del centro storico ricorda, per molti aspetti, quella dei classici paesi medievali.

Girovagando per le sue stradine è possibile osservare la cosiddetta porta del "Buon Giorno", ad arco gotico, che anticamente costituiva l'ingresso al paese, e la Torre del Cassero, a pianta pentagonale, appartenente al vecchio castello di cui oggi restano soltanto pochi ruderi.

Poggio Bustone sorge sul fianco del Monte Rosato, un colle che si erge sul bordo nord-orientale della Piana Reatina, e alle falde occidentali del massiccio del Monte Terminillo, a circa 350 metri di altezza rispetto al fondo valle.

Il nome del paese deriva da Poggio Bastone, nome con cui era noto fino al XIX secolo.

Poggio Bustone è anche il paese natale di un'icona della musica italiana: Lucio Battisti

Oltre al caratteristico centro storico, fatto di vicoli, scalinate e casette basse, a Poggio Bustone è possibile ammirare le tante bellezze naturalistiche, che invitano a compiere piacevoli passeggiate nella natura incontaminata.

Oltre al trekking e alle passeggiate nella natura, Poggio Bustone offre un bel bagaglio di tradizioni e una cucina tipica imperdibile.

Grazie alla posizione rialzata del paese e alle favorevoli correnti ascensionali che caratterizzano la Piana Reatina, Poggio Bustone è divenuto nel tempo uno dei posti più amati dagli appassionati di parapendio e deltaplano.

Per questo motivo negli ultimi anni si sono tenute a Poggio Bustone alcune gare e competizioni nazionali ed internazionali di parapendio.

Poggio Bustone (RI)
Poggio Bustone (RI) in parapendio

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Valle Santa reatina dal Santuario di Poggio Bustone (RI)
Valle Santa reatina dal Santuario di Poggio Bustone e Convento di San Giacomo (RI)

Poggio Bustone (RI) | Tradizioni, eventi & Folklore

Poggio Bustone è uno dei principali luoghi di produzione della porchetta, che costituisce la più importante specialità gastronomica locale ed è tutelata come prodotto agroalimentare tradizionale.

La tradizione locale vuole che ad inventare la ricetta sia stato proprio un macellaio poiano, tale Moretto, che avrebbe avuto l'idea assistendo ad un incendio nel quale dei maiali morirono arrostiti nei pressi di un cespuglio di erbe aromatiche.

  • La prima domenica di ottobre nel paese si tiene la Sagra della Porchetta, nata nel 1950, è sicuramente da annoverare tra le più longeve e antiche del panorama italiano; un importante documento che possiamo citare, oltre alle testimonianze orali degli abitanti del paese, ai tanti documenti conservati presso gli archivi comunali, è la Gazzetta Ufficiale del 1900, in cui viene fatto un esplicito riferimento alla porchetta di Poggio Bustone esposta all'Expo di Parigi del 1900.
  • Il passaggio di San Francesco in paese viene ricordato nelle tradizioni popolari in ben 3 festività: il 4 ottobre con il passaggio del "tamburello" che rievoca il saluto del Santo dando il buon giorno a tutti gli abitanti; lunedì dell'angelo con la processione e sosta all'eremo Francescano ed il 2 agosto con le celebrazioni della Festa del Perdono.
  • Festa di San Giovanni Battista (patrono)

Poggio Bustone (RI)
Poggio Bustone (RI)

Che cosa vedere a Poggio Bustone (RI) | Monumenti e luoghi d'interesse

Poggio Bustone | Architetture religiose

Chiesa di San Giovanni Battista

La parrocchiale di San Giovanni Battista è la principale chiesa del centro storico del paese. All'interno si trova un affresco quattrocentesco di San Francesco che riceve le stimmate.

Oltre all'altare principale, sono presenti gli altari laterali della Madonna del Carmine, della Madonna dell'orto e della Madonna del Rosario; da segnalare l'affresco della Madonna della grandine.

Sotto l'altare maggiore si conservano le reliquie di un San Felice martire, donato al paese dalla famiglia Piombino, su richiesta di un certo Fra Felice da Poggio Bustone.

Secondo la leggenda il corpo del santo fu portato su di un carro trainato da buoi che spontaneamente giunsero al castrum di Poggio Bustone.

Chiesa di San Pietro apostolo

Costruita nella parte bassa del paese, risale alla fine del XVIII secolo.

Santuario di Poggio Bustone e Convento di San Giacomo

Immediatamente fuori dal centro storico di Poggio Bustone, immerso nel verde, all'ombra dei monti che infondono al luogo un'atmosfera ancor più raccolta e spirituale, sorge il santuario francescano di Poggio Bustone, meta dei numerosi pellegrini che percorrono il Cammino di Francesco.

Il Santuario di Poggio Bustone domina il paese e la pianura sottostante con uno splendido colpo d’occhio sui Lungo e Ripasottile.

È questo il primo luogo che accolse San Francesco giunto nella Sabina Reatina, nel 1208, ed è qui che il Signore gli perdonò tutti i suoi peccati e gli predisse che il suo messaggio sarebbe diventato grande.

La costruzione del santuario iniziò nel Duecento e continuò nei secoli successivi.

Il complesso comprende una chiesa, il convento di San Giacomo (ove risiedono i frati Francescani) e il tempietto della Pace che vuole ricordare come da questo luogo San Francesco iniziò a predicare la pace spedendo per il mondo i suoi (allora pochi) confratelli.

La chiesa (che risale alla fine del Trecento) ospita degli affreschi che ritraggono la Madonna delle Grazie con il bambino e due angeli ai lati in adorazione, il castello di Poggio Bustone su cui vigilano San Francesco e Sant'Antonio oltre alle artistiche vetrate ed al tradizionale crocefisso in legno.

Il cuore, nonché la parte più antica del Santuario di Poggio Bustone, è costituito dal chiostro duecentesco, recante uno straordinario dipinto raffigurante la Madonna col bambino e alcune pitture più semplici, che mostrano scene di vita quotidiana del santo.

Più recente è il refettorio, ricco di affreschi risalenti alla metà del XVII secolo e raffiguranti l'ultima cena, l'Immacolata e alcuni santi appartenenti all'ordine francescano.

La Grotta delle Rivelazioni
Di fianco al chiostro è situato l'accesso al romitorio, il luogo in cui San Francesco si raccoglieva in preghiera.

Dal piazzale situato di fronte al santuario prende il via un sentiero che conduce fino alla Grotta delle Rivelazioni, all'esterno della quale è stata costruita una cappella rustica, a protezione del luogo in cui San Francesco vide l'angelo che gli riferì del perdono dei peccati.

Il Sacro Speco
Sempre nei pressi del Santuario, sorge il Sacro Speco.

Raggiunto da un bel sentiero, questo luogo solitario e suggestivo (reso tale anche dalla leggenda delle Sacre Impronte), è il punto d'arrivo ideale di qualsiasi passeggiata che parte dal santuario.

Nei dintorni figurano altri tre luoghi di culto, tra cui quello di Fonte Colombo, di Greccio, con il borgo omonimo, e di Santa Maria della Foresta.

I santuari Francescani non fanno altro che impreziosire ulteriormente il cammino francescano della Valle Santa di Rieti, già di per sé imperdibile, in virtù delle suggestioni offerte dai monti, dalla natura immacolata e selvaggia e dall'atmosfera mistica che lo pervade.

Il convento di San Giacomo

Risalente al XV secolo si sviluppa intorno a un chiostro dove si possono trovare un quadro con le parole del "Cantico delle Creature", mentre nelle lunette sono raffigurati episodi della vita di San Francesco.

Aperto al pubblico è il refettorio in cui si può trovare l'altare in legno con l'edicola dedicata a San Giacomo utilizzate da San Francesco e dai suoi primi seguaci.

Il santuario è collegato al Tempietto della Pace (XX secolo) per mezzo di un sentiero in cui sono poste le edicole della via crucis, ognuna composta da un diverso materiale (legno, marmo, bronzo, ceramica, ecc).

Terminato il sentiero si può trovare una statua in bronzo del Santo.

Santuario di Poggio Bustone e Convento di San Giacomo
Santuario di Poggio Bustone e Convento di San Giacomo

Poggio Bustone | Architetture civili

Porta del Buongiorno

La porta detta del "Buon Giorno" è l'antico ingresso al paese e presenta un bell’arco gotico a sesto acuto.

Il suo nome deriva dal saluto che San Francesco era solito rivolgere agli abitanti di Poggio Bustone: "Buongiorno, buona gente!".

Torre del Cassero

La Torre del Cassero, di cui rimangono resti della parte inferiore, è una torre a pianta pentagonale che faceva parte di un castello, del quale restano oggi poche vestigia.

Nel 1388, nella torre, avvenne l’incontro tra i priori di Rieti e i rappresentanti di Cittaducale per stipulare la pace, poiché numerosi erano gli scontri tra Rieti e Cittaducale per il predominio su Poggio Bustone.

Statua di Lucio Battisti

Nel parco, intitolato "Giardini di marzo", è stata posta la statua in bronzo del cantante. La statua, inaugurata il 9 settembre 1999, è stata scolpita dal maestro Manuel Campus.

Poggio Bustone | Aree naturali

Parte del territorio comunale fa parte della riserva parziale naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile, un'area umida che comprende i due omonimi laghi e ospita numerose specie di uccelli migratori.

Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile
Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile

Poggio Bustone è inoltre una delle tappe della Via del Sud e della Via di Roma del cammino di San Benedetto da Norcia e del cammino di San Francesco.

Itinerari da percorrere a piedi, in bicicletta o a cavallo che collegano tra loro alcuni luoghi che testimoniano della vita e della predicazione del Santo di Assisi e del Santo di Norcia; un cammino di pellegrinaggio, che intende riproporre l'esperienza francescana e benedettina nelle terre che i santi hanno calcato nelle proprie itineranze.

Un unico cammino per raggiungere Assisi sui passi di San Francesco d'Assisi, partendo da Nord sull'Appennino Toscano (Santuario della Verna) o da Sud (Basilica di San Pietro in Vaticano).

Cammino di San Benedetto da Norcia -Cascia - Monteleone di Spoleto - Leonessa - Poggio Bustone - Rieti - Rocca Sinibalda - Castel di Tora - Orvinio - Mandela - Vicovaro - Subiaco - Trevi nel Lazio - Collepardo - Casamari - Arpino - Roccasecca - Montecassino
Cammino di San Benedetto da Norcia - Cascia - Monteleone di Spoleto - Leonessa - Poggio Bustone - Rieti - Rocca Sinibalda - Castel di Tora - Orvinio - Mandela - Vicovaro - Subiaco - Trevi nel Lazio - Collepardo - Casamari - Arpino - Roccasecca - Montecassino

Poggio Bustone (RI) | La Storia

Le radici di Poggio Bustone si perdono nella notte dei tempi, ma i primi documenti che attestano la sua esistenza risalgono al XII secolo.

Intorno al 1117 è nominato il castrum ed il podium di Poggio Bustone quando Berardo Berardi, signore del feudo, donò il territorio all'Abbazia di Farfa, ma il dominio dell'abbazia durò pochi anni per passare poi al regno normanno.

Alla fine del XII secolo, il paese fu incluso nel territorio reatino.

San Francesco, con i suoi primi sei compagni, prese a predicare nel 1208 nella Valle reatina e si trasferirono proprio qui a Poggio Bustone, per trovare quiete e relax.

Il paese fu completamente raso al suolo dal terremoto del reatino del 1298, che provocò la morte di 150 abitanti.

Dal 1817 Poggio Bustone divenne sede di un governatorato che aveva alle sue dipendenze i comuni di Labro, Morro e Rivodutri, nello Stato Pontificio, confinante col Regno delle Due Sicilie.

Poggio Bustone nella storia recente fu protagonista della lotta partigiana, nel mese di aprile del 1944 fu invaso dalle truppe nazi-fasciste che portarono morte e distruzione, in seguito per il coraggio dimostrato dalla popolazione il Comune fu insignito al valor militare.

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