1. Home
  2. »
  3. Bocchignano (RI)
Bocchignano (RI)
Bocchignano (RI)
Bocchignano (RI)
Bocchignano (RI)
Bocchignano (RI)
Bocchignano (RI)
Bocchignano (RI)Bocchignano (RI)Bocchignano (RI)Bocchignano (RI)Bocchignano (RI)Bocchignano (RI)
Contact Information
Indirizzo:
Bocchignano (RI), Borghi e paesini, Vicino Roma
Descrizione:

Bocchignano, frazione di Montopoli, è un piccolo borgo medioevale dal sapore antico mantenuto in ottime condizioni grazie alla buona volontà degli abitanti che organizzano numerosi eventi e rievocazioni storiche.

Il borgo di Bocchignano è un piccolo e grazioso "gioiello di pietra" immerso tra antichi boschi e uliveti, collegato a Montopoli in Sabina con una caratteristica strada ad anello.

In posizione strategica, arroccato su una rupe alla confluenza di tre torrenti, difeso da tre cinte di mura, con una sola entrata con ponte levatoio, l’antico e fiero Castrum Buccinianum oggi Bocchignano è tra i più antichi e nobili castelli della Sabina.

Probabilmente i primi a fortificare lo sperone di roccia sul quale sorge il castello furono gli antichi romani, e se ne troverebbe conferma sia nella struttura quadrettata del paese che nelle incisioni del filetto, gioco tipico dei militari romani durante i turni di guardia.

L’origine del toponimo è ancora oggi incerta: secondo alcuni deriverebbe dalla buccina, antica tromba di guerra costituita da un lungo tubo ricurvo di bronzo, col quale negli accampamenti romani venivano dati i segnali militari.

Secondo altri dall’esistenza di un tempio della dea sabina Vacuna, e a dar forza a questa ipotesi il fatto che in alcuni Instrumenti – atti pubblici, redatti da un notaio secondo le formalità d’uso – il castello veniva chiamato Vaconianum.

Secondo un'altra teoria, il toponimo deriverebbe da un personaggio di nome Voconius, menzionato in un'iscrizione ritrovata nei pressi del paese.

Le prime notizie documentate della sua esistenza risalgono al 939 (Cronichon e Regesto Farfense di Gregorio da Catino) quando Teodoranda e il marito Ingebaldo conte di Sabina, donano due terzi del castello e delle relative pertinenze alla vicina Abbazia di Farfa, consegnandone simbolicamente le chiavi all’abate Campone e trasformando di fatto Bocchignano da franco e pagano a longobardo e cristiano.

Da allora, nonostante le contese tra alcune potenti famiglie aristocratiche come i Crescenzi e i Sant’Eustachio e un tentativo nel 1153 di organizzarsi come Libero Comune, il castello restò sempre sotto l’influenza della Signoria Farfense.

Appodiato di Poggio Mirteto nella prima metà dell’ottocento, nel 1853 divenne comune indipendente, ma nel 1880 – con decreto del presidente del Consiglio Agostino Depretis – fu designato definitivamente frazione di Montopoli in Sabina.

Sempre nell'area troviamo: Torri in Sabina, la località Rocchette i ruderi della città morta Rocchettine, Casperia, Roccantica, Poggio Catino, Contigliano, Civita Castellana, Civitella San Paolo, Orte, Toffia, Torri in Sabina, Fara in Sabina, l'Abbazia di Farfa e Rieti.

Altre interessanti località vicine sono Cittaducale, Antrodoco (centro storico), Borgo Velino, Cantalice, la stazione sciistica del Terminillo e Leonessa.

Bocchignano (RI)
Bocchignano (RI)

Dove dormire a Bocchignano (RI) e dintorni



Booking.com

 

Bocchignano (RI) | Eventi, tradizioni & Folklore

  • Bocchinano in Medioevo - due giorni di rievocazioni storiche nel borgo medievale
  • Presepe Vivente in occasione della Befana (6 Gennaio)
  • Festa di S. Sebastiano Martire
  • Sabina Jazz Festival
  • Festa dei Corsari (artisti di strada) a Giugno

Bocchignano (RI)
Bocchignano (RI)

Acquista qui al miglior prezzo i migliori tour offerti dai tour operator ufficiali tramite Viator, il servizio offerto dalla TripAdvisor.

A tua disposizione le migliori guide turistiche e accompagnatori turistici autorizzati di Roma e dintorni
Aiuta l’industria del turismo e l’economia italiana a ripartire!

Che cosa vedere a Bocchignano (RI) | Monumenti e luoghi d'interesse

  • La Chiesa di San Giovanni Evangelista, risalente alla fine del 1400, conserva nel suo interno notevoli opere di scuola bolognese e romana. La torre campanaria è in stile romanico.
  • " 'O sassu cche cresce" in via delle Cellugne
  • Il "Burgu" risalente al X- XI secolo
  • La chiesa di San Sebastiano oggi casa di riposo
  • La distrutta chiesa di Santa Maria in Pantano antico tempio di Giove, oggi giardino pubblico
  • L'antica chiesa di San Pietro Martire (oggi proprietà privata), il "Casone" e la Villa dei Casoni.
  • Fonte Varrone verso Granica
  • La montagna di Bocchignano (Cerretinu, Elcido, Pianòzze e Capannacce), luoghi di interesse ambientale
  • La chiesa di Santa Maria dei Carozzi, già S. Andrea in Scorticariis e la contrada di Ferruti-Fuoridazio
  • Gli antichi Casalis della "Curta" e di Colle Sala
  • Colle Paradiso, Colle Pulcino e la famosa Villa Marini
  • La grotta della Santaccia ed i ruderi di Santa Maria in Turano (verso la Madonna della Misericordia)
  • Il torrente Farfa
  • La piccola spiaggetta sotto al ponte,
  • I resti del ponte romano in cementizio (riscontrabile anche dalla Tavola peutingeriana),
  • la pianura di Granica,
  • Le Ferriere
  • Riserva Naturale Nazzano - Tevere - Farfa

Bocchignano (RI)
Bocchignano (RI)

Bocchignano (RI) | La Storia

A partire dal II secolo a.C. il territorio di Bocchignano cominciò ad essere abitato stabilmente dalle nobili famiglie di Roma.

In particolare durante il periodo augusteo si conosce un'epigrafe riguardante la famiglia dei Nonii e dei Sosii.

Nonostante si ritenga che il borgo abbia avuto origine come fortificazione romana, la prima prova certa della sua esistenza risale al settembre del 939, con la cessione di una parte del castello all'abbazia di Farfa.

Successivamente la famiglia Crescenzi se ne impossessò, ma l'abate Ugo I ne chiese la restituzione all'abbazia.

Non riuscendo nel suo scopo, fu costretto a chiedere aiuto a Papa Benedetto VIII, il quale intervenne personalmente assediando il castello, che si arrese per mancanza d'acqua il 18 luglio 1014.

Tra il dicembre del 1153 e il gennaio del 1154 gli abitanti tentarono di istituire un libero comune, ma l'insurrezione venne immediatamente repressa e segnò per gli abitanti l'inizio di un periodo buio e difficile, aggravato nel luglio del 1235 dall'assedio dell'esercito della città di Viterbo, che su ordine del Papa Gregorio IX incendiò e distrusse il castello.

La rinascita si ebbe solo agli inizi del XIV secolo, quando il nobile Processo Rossi ne iniziò la ricostruzione, proseguita poi dal figlio Matteuccio, un sovrano saggio e illuminato.

Alla sua morte, però, il paese fu indebolito da una guerra contro Fara Sabina e all'inizio del XV secolo finì per essere nuovamente saccheggiato.

Venne allora acquistato da Giovanni da Fogliano, che ricostruì gli edifici distrutti e innalzò la Chiesa di San Giovanni, e nel 1482 dalla famiglia Orsini.

Nel 1589 Papa Sisto V tolse il potere alla nobiltà locale, e Bocchignano rimase unicamente sotto il governo dello Stato Pontificio.

Nel 1853 il paese fu elevato a comune autonomo, ma meno di trent'anni dopo, nel 1880, il comune fu soppresso per decreto di Agostino Depretis e aggregato a quello di Montopoli Sabina.

È stato notevole il contributo dato dalla popolazione di Bocchignano durante la Resistenza Partigiana in Sabina.

Infatti, il suo parroco Don Igino Renzi era il cappellano ufficiale di una delle formazioni partigiane sul territorio.

Egli salvò la vita a 30 Bocchignanesi che erano stati accusati dal comando locale Nazista, di aver ucciso 3 soldati del Reich.

Bocchignano (RI)
Bocchignano (RI)

Acquista qui al miglior prezzo i migliori tour offerti dai tour operator ufficiali tramite Viator, il servizio offerto dalla TripAdvisor.

A tua disposizione le migliori guide turistiche e accompagnatori turistici autorizzati di Roma e dintorni
Aiuta l’industria del turismo e l’economia italiana a ripartire!

Montopoli in Sabina vista da Fabrizio Mei
Montopoli in Sabina vista da Fabrizio Mei

Montopoli in Sabina

Il paese di Montopoli, situato a quota 331 metri s.l.m., vanta il privilegio di offrire la visione di una ininterrotta sequenza di magnifici panorami per la sua particolare collocazione sulla cresta di una verde collina che consente di spaziare l'intero orizzonte.
Oggi Montopoli di Sabina è conosciuta soprattutto per l'eccellente qualità dell'olio di oliva e per la bontà del nettare che il suo territorio produce fin dai tempi del concittadino Numa Pompilio.
Montopoli si trova nelle alture dei Sabini, zone ricche di storia e di reperti archeologici.
Questo territorio infatti è stato abitato fin dalla preistoria, come attestano resti di insediamenti urbani ed attrezzi in selce attribuibili al Paleolitico, rinvenuti in tutta la zona.
L'origine del nome sembra derivare da Mons Poilionis che si modificò in Mons Operis per la operosità dei suoi abitanti e successivamente in Montis Opuli per la ricchezza della sua terra.
Montopoli ha un territorio molto vasto che va dall'abitato di Passo Corese fino all'abitato di Poggio Mirteto, delimitato, ad est dal fiume Tevere ed a ovest dal torrente Farfa.
I Sabini erano essenzialmente un popolo di pastori per i quali enorme importanza ebbe la vicinanza con il Tevere, che permise anche di entrare in contatto con le altre popolazioni stanziatesi lungo il suo corso: Etruschi, Falisci e Veienti.
Contribuirono alla nascita della futura civiltà romana nella quale molti erano di origine sabina come i Re Numa Pompilio e Anco Marzio, o anche Tito Tazio che unì i due popoli in seguito al famoso Ratto delle Sabine.
Il territorio in cui oggi si trova Montopoli gravitava intorno a Cures, la capitale dei Sabini.
In seguito anch’essa venne assorbita da Roma.
Sul territorio furono distribuite terre in abbondanza a cittadini romani.
Segno di questo nuovo corso della storia è riscontrabile nelle numerose ville romane sorte intono al II sec. a.C. come “I Casoni”.
Erano chiamate villae rusticae, una sorta di fattoria schiavistica a gestione familiare incentrata sull’ agricoltura e sulla produzione di vino, olio e grano.
Questa situazione ebbe fine con l’inizio delle invasioni barbariche, che costrinsero la popolazione all’incastellamento.
Si vennero cosi a creare attorno ai centri abitati, come Montopoli, strutture di castello.
Il nome Montopoli sembra derivi da Mons Pollionis che si modificò in Mons Operis per la operosità dei suoi abitanti e successivamente in Montis Opuli per la ricchezza della sua terra.
Intorno all’anno Mille Montopoli passò sotto il dominio dell’Abbazia di Farfa, e da quell’epoca in poi risentì di tutti gli eventi che riguardarono la stessa, e nel 1243 fu saccheggiata e distrutta.
Dopo la ricostruzione cominciò il periodo della Signoria.
Fu un periodo di grande fervore.
Ancora oggi possiamo ammirarne l’antico aspetto medievale.

Montopoli di Sabina | Eventi, Tradizioni & Folklore

  • Festa dell'olivo d'oro, a settembre per vari week-end
  • Rassegna Culturale del Comune di Montopoli di Sabina, durante la stagione invernale e primaverile per vari fine settimana. Nel 2015 è giunta alla XVI edizione.
  • Festa del Patrono San Michele Arcangelo (29 settembre);
  • Festa di Sant'Antonio Abate (17 gennaio);
  • Sagra dell'Asparago Selvatico (25 aprile);
  • Sagra della Polenta (8 dicembre).

 

Lascia un commento

Send message to listing owner

Send message to moderator

Cerca
Close this search box.
Cerca
Close this search box.
Cerca
Close this search box.