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Poggio Mirteto
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Descrizione:

Poggio Mirteto, a circa 50 km a nord di Roma, è il secondo comune con maggiore densità di popolazione della provincia di Rieti nel Lazio (poco più di 6000 abitanti).

Poggio Mirteto è un bellissimo borgo medievale da girare a piedi con gli amici o la famiglia, famoso ai più per essere il primo paese vicino Roma ad essersi liberato del dominio della Chiesa.

Il fiume Tevere scorre nel territorio di Poggio Mirteto a circa 4 km dal centro abitato, ai confini della Riserva naturale di Nazzano, Tevere-Farfa

Molti romani partecipano agli eventi tradizionali di Poggio Mirteto:

  • Carnevale di Poggio Mirteto, detto anche Carnevalone poggiano, e sagra della Bruschetta che nel 2019 ha raggiunto la 157ª edizione - ultima domenica di febbraio, Piazza Martiri della Libertà
  • Carnevalone Liberato, che si svolge la prima domenica di quaresima a Piazza Martiri della Libertà; di antiche tradizioni vuole ricordare la "liberazione" del paese dallo Stato Pontificio.
  • "Rassegna Cinematografica del grande Cinema italiano" Parco San Paolo, Poggio Mirteto. Manifestazione consolidata, la Rassegna Cinematografica si svolge ogni estate nella suggestiva cornice del Parco San Paolo adiacente all'omonima Chiesa trecentesca. La Rassegna, accompagnata da eventi enogastronomici, dura circa 15 giorni e si conclude con l'assegnazione del premio il Mirto d'Oro.
  • Settimana Musicale Mirtense a Maggio, Piazze del paese
  • Giornata del Musicante, a  metà giugno raduno bandistico
  • Gli “incontri del Sabato” a cura del Museo e della Associazione “Amici del museo” di Poggio Mirteto. Da ottobre a Maggio conferenze di storia, archeologia, scienze e antropologia tenute da professori universitari, storici e cultori della materia
  • Fiori D’Autunno mostra mercato florovivaistica
  • "Fiera dell'artigianato e sagra della padellaccia" 8 dicembre, Piazza Martiri della Libertà
  • Grande cinema Italiano, 30 giugno a 15 luglio, Parco San Paolo
  • Festa del Santo Patrono, prima settimana di agosto, Piazza Martiri della Libertà
  • Festa della Sagra Famiglia, ultima settimana di agosto, Parcheggio della stazione
  • Festa  del Santo Patrono di Castel San Pietro, ultima domenica di agosto, Castel San Pietro

Poggio Mirteto
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Che cosa vedere a Poggio Mirteto

Poggio Mirteto | Architetture religiose:

Cattedrale dell'Assunta

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Cattedrale di Poggio Mirteto.
Dopo aver percorso il bel viale di platani si accede all'ottocentesca Piazza Martiri della Libertà sulla quale si affacciano la maestosa Cattedrale dell'Assunta, realizzata tra il 1641 ed il 1725, con facciata in cotto ed interno a tre navate, con tele raffiguranti una Madonna in trono con bambino, un Transito di San Giuseppe ed il Battesimo di Cristo, e la Chiesa di San Rocco dalle linee baroccheggianti, ultimata nell'anno 1779.

Chiesa di San Paolo XIII secolo

A poca distanza dalla grande piazza sorge la bella Chiesa di San Paolo risalente al XIII secolo: a navata unica presenta quattro archi a sesto acuto e notevoli affreschi di cui i più importanti si trovano nel vano absidale, nella controfacciata e nella terza campata a sinistra. Dei numerosi affreschi, che vanno dal Duecento al Cinquecento, si citano: la Conversione di San Paolo, Incoronazione di Maria, sopra l'abside, opera del 1521 di Lorenzo Torresani, Incoronazione del cavaliere coronato con un'iscrizione in antico dialetto umbro, affreschi del ciclo dei Bianchi. La torre campanaria presenta due livelli di bifore.

Convento di San Valentino del XIV secolo in loc. omonima

Santuario Madonna della Misericordia XVIII secolo in loc. omonima
Chiesa di San Cosimo su colle omonimo in stato di abbandono

Poggio Mirteto
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Poggio Mirteto | Architetture civili:

Porta Farnese

In asse con la Chiesa di San Rocco, sul lato opposto, si trova la Porta Farnese, rinascimentale con arricchimenti barocchi che introduce al nucleo medievale di Poggio Mirteto, il Borgo antico che il Marocco ebbe a definire graziosissimo,ritenendo anche di dover evidenziare la particolarità, già in quegli anni, della grande Piazza, misurandone la lunghezza, dal Borgo alla gradinata della Chiesa di San Rocco, in circa 840 palmi romani.

Torre dell'Orologio

Oltrepassata la Porta Farnese si apre un suggestivo scorcio sulla Torre dell'Orologio della metà del Cinquecento, custodisce le campane, originariamente appartenenti alla Chiesa di San Paolo del XIII secolo, sulle quali è incisa la data dell'anno 1290.

Sulla destra si trova la Chiesa di San Giovanni Decollato, risalente al Seicento, costruita dall'Architetto Angelo Savi, e l'imponente mole del Palazzo Episcopale. Oltre la Torre dell'Orologio si trova la ex Chiesa della Santissima Trinità del XV secolo, oggi Sala Farnese.

Proseguendo, attraverso vicoli, archi e piazzette, si giunge ad un'altra imponente porta di accesso al nucleo medievale detta "Porta di Sotto" dalla quale si può ammirare un incantevole panorama sulla Valle del Tevere ed il Monte Soratte.

Poggio Mirteto
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Poggio Mirteto | Archeologia industriale:

Ex vetreria dei primi dell'Ottocento

Risalendo verso la grande piazza si può notare, in Piazza della Vetreria, la Ciminiera che assieme a altri edifici limitrofi rappresenta tutto ciò che resta della grande Vetreria dei primi dell'Ottocento, la prima di carattere industriale che fu costruita in Italia.

Di questa importante "fabbrica di cristalli" ne parla Giuseppe Marocco nel testo Monumenti dello Stato Pontificio e relazione topografica di ogni paese pag.85 secondo il quale "l'opificio di cristalli" suscitava "l'ammirazione dei colti stranieri e degli artisti" e, aggiungeva, in essa ogni sorta di cristalli si fanno con eccellenza.

Poggio Mirteto | Siti archeologici:

In passato, nel territorio di Poggio Mirteto sono stati documentati da parte del prof. Ercole Nardi (1885) molti ruderi d'epoca romana, tra cui i ruderi delle terme sul fosso di Volpignano, i ruderi delle Prata nelle Ferrare, i ruderi di Monte Vascello e resti più ragguardevoli come quelli situati nella frazione di San Valentino, consistenti in resti di due ville di epoca romana, una delle quali attribuita a Marco Terenzio Varrone (chiamata anche Casoni) e l'altra è la Villa romana dei Bagni di Lucilla da un'iscrizione rinvenuta nel sito archeologico, dalla quale proviene il pregevole mosaico di una Diana Efesina o Diana di Efeso.

Tale mosaico rinvenuto nel 1801 (si veda Antonio Nibby Itinerario di Roma e delle sue vicinanze pag.249) e trasportato poi al Museo Chiaromonti nei Musei Vaticani.

Nelle vicinanze di Poggio Mirteto troviamo anche il lago artificiale del Turano, Castel di Tora e la riserva naturale del Monte Navegna, le incantevoli grotte di Pietrasecca, Percile e i suoi laghetti, Collalto Sabino, Fara In Sabina e l'Abbazia di Farfa,  Orvinio (RI) e una serie di incredibili paesaggi naturali

Poggio Mirteto
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Poggio Mirteto | La Storia

Poggio Mirteto (anticamente Podium Myrtetum) venne fondato nella prima metà del Duecento dagli abitanti di alcuni castelli vicini che si riunirono per ragioni difensive.

Già possedimento dell'Abbazia di Farfa, nel Cinquecento cadde nelle mani prima dei Farnese e poi di altre famiglie, finché non fu incorporato nello Stato Pontificio.

Nell'Ottocento si andò affermando come principale centro economico e culturale della zona ed ebbe parte ai moti per l'unità d'Italia. Gregorio XVI conferì a Poggio Mirteto il titolo di città nel 1837.

Il 24 febbraio 1861, nel cuore dei tumulti italici per l'unificazione nazionale, mentre Poggio Mirteto era ancora sotto la sovranità dello Stato Pontificio, scoppiò una rivolta popolare originata dalla decapitazione di un suddito del papa - re.

I rivoltosi inviarono una delegazione a Rieti, dove il 27 febbraio 1861 il marchese Gioacchino Napoleone Pepoli, Commissario Generale dell'Umbria, decretò l'annessione di Poggio Mirteto al nascituro Regno d'Italia.

La sua Banda partecipò al seguito di Giuseppe Garibaldi alla sfortunata Campagna dell'Agro Romano per la liberazione di Roma del 1867.

A memoria e merito di tale partecipazione dal 1967, in occasione delle celebrazioni per il centenario delle battaglie di Monterotondo e Mentana, il complesso fu ufficialmente riconosciuto dall'A.N.V.R.G. come Banda Comunale di Poggio Mirteto - Nazionale Garibaldina.

Sulla facciata di un edificio del centro storico, una targa ricorda che la moglie di Giuseppe Garibaldi Anita Garibaldi, già gravemente malata, venne ospitata ed accudita presso la famiglia proprietaria dell'edificio stesso.

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