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Riserva naturale di Nazzano Tevere - Farfa
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Indirizzo:
00060 Nazzano RM, Italia
Tickets:
Descrizione:

La riserva di Nazzano Tevere Farfa è stata la prima area naturale protetta istituita dalla Regione Lazio, nel 1979.

La riserva naturale Nazzano Tevere Farfa è un'area naturale protetta situata nei comuni di Nazzano, Torrita Tiberina, Montopoli di Sabina,  e confina con Poggio Mirteto, in provincia di Roma.

La riserva è visitabile tutti i giorni dall'alba al tramonto attraverso i tre accessi principali.

Riserva naturale di Nazzano Tevere-Farfa
Riserva naturale di Nazzano Tevere-Farfa

La riserva naturale Nazzano Tevere Farfa è uno dei fiori all’occhiello della Regione Lazio.

A pochissimi chilometri da Roma, la zona è famosa per la sua rigogliosa vegetazione e per la gran varietà di uccelli che popolano gli alberi vicino al lago, meta ogni giorno di appassionati di bird watching.

I momenti migliori della giornata per visitare la riserva naturale Nazzano Tevere Farfa e per compiere le osservazioni dai capanni, sono le prime ore del mattino ed il tramonto, dato che gli uccelli sono piĂ¹ facilmente avvistabili e i colori della palude piĂ¹ suggestivi.

I sentieri della riserva naturale Nazzano Tevere Farfa sono tutti semplici da percorrere in quanto per lo piĂ¹ si snodano lungo strade sterrate ed i percorsi sono stati realizzati con le traversine di legno.

La riserva naturale Nazzano Tevere Farfa è un posto perfetto da visitare se si vuole passare una giornata immersi nella natura senza affaticarsi troppo.

I sentieri sono infatti per lo piĂ¹ pianeggianti, costeggiati da diverse aree dove fermarsi a fare un pic-nic, e freschi grazie ai numerosi alberi che fanno ombra sulle stradine.

Nella riserva naturale Nazzano Tevere Farfa è anche presente un piccolo agriturismo dove è possibile fermarsi a mangiare se non si è portato il pranzo al sacco: davanti al ristorante, per la gioia di grandi e piccini, c'è un campo con dei cavalli.

Le Gole del Farfa - Riserva naturale di Nazzano Tevere-Farfa
Le Gole del Farfa - Riserva naturale di Nazzano Tevere-Farfa

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La riserva naturale Nazzano Tevere Farfa | Storia

Il suo nome particolarmente lungo deriva da i tre elementi naturali fondamentali del suo territorio: il fiume Tevere, il suo affluente Farfa e il laghetto di Nazzano che si è originato per opera dell'uomo con la costruzione di una diga.

Ăˆ dunque l'acqua, su cui riflette il verde della lussureggiante vegetazione circostante, l'elemento piĂ¹ importante di questo territorio in cui l'attrazione principale per i visitatori è costituita dalla ricca presenza di uccelli tipici delle zone umide.

Tra il 1953 e il 1955 l'ENEL costruì, per la produzione di energia elettrica, uno sbarramento sul fiume Tevere poco piĂ¹ a valle della confluenza con il torrente Farfa.

In seguito alla realizzazione di questa diga, subito a monte di quest'ultima, si innalzĂ² il livello dell'acqua, con la conseguente inondazione dei terreni circostanti. Si formĂ² così una specie di "lago", esteso per circa 300 ettari, in grado di ospitare un gran numero di specie di uccelli durante le loro migrazioni.

L'importanza naturalistica del lago di Nazzano portĂ² quindi nel 1968 alla creazione di una oasi di protezione della fauna istituita grazie all'intesa fra ENEL, Comune di Nazzano e WWF Italia. In seguito a questa protezione, gli uccelli aumentarono ancora al punto da rendere l'area meritevole di essere inserita nel 1977, con decreto del Ministero dell'agricoltura e foreste, nell'elenco delle zone umide di importanza internazionale tutelate dalla convenzione di Ramsar.

Nel 1979, nell'area della vecchia oasi e in alcune zone limitrofe (occupate da boschi e campi coltivati o a pascolo), la Regione Lazio - con la legge 4 aprile 1979, n. 21 - istituì la "Riserva naturale Tevere-Farfa", prima area protetta regionale comprendente parte dei territori dei comuni di Nazzano e Torrita Tiberina.

Oggi la Riserva, divenuta "area di interesse regionale" secondo quanto disciplinato dalla legge della Regione Lazio n. 29 del 1997, comprende anche una parte del territorio del comune di Montopoli di Sabina.

Con la Legge Regionale del 22 ottobre 2018, n.7 (pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio del 23 ottobre 2018, n.86) il perimetro della riserva è stato ampliato per tutelare tutta l'area lungo il corso del fiume Farfa, dal Tevere fino alla località Granica (frazione di Montopoli di Sabina), data la sua importanza per l’approvvigionamento idrico (è presente una risorgiva) e la salvaguardia di alcune specie di flora e fauna.

Con tale legge viene affidata alla direzione della riserva naturale di Nazzano Tevere-Farfa anche la gestione del Parco Naturale del Monte Soratte.

Sul tratto di fiume Tevere tra il ponte di Torrita Tiberina e gli uffici del Parco, la manifestazione sportiva Discesa Internazionale del Tevere da Città di Castello a Roma, svolge ogni anno la sua tappa del 30 aprile, con partecipanti in canoa, in sup, in bici, a piedi.

La Riserva Naturale Nazzano Tevere - Farfa è SIC (Sito di Interesse Comunitario) e ZPS (Zona a Protezione Speciale) codice IT6030012 ai sensi delle Direttive Habitat 92/43/CEE e Uccelli 2009/147/CE (che ha aggiornato la precedente Direttiva 79/409/CEE) ed è inserita nel sistema europeo Rete Natura 2000 (regione biogeografica mediterranea) costituendo uno dei siti di maggiore pregio naturalistico grazie alla considerevole presenza di habitat e specie d'interesse comunitario.

Nelle vicinanze si trova la celebre Abbazia di Farfa, nel territorio di Fara in Sabina

Riserva naturale di Nazzano Tevere-Farfa
Riserva naturale di Nazzano Tevere-Farfa

Riserva naturale Nazzano Tevere - Farfa | Morfologia, Flora & Fauna

Il paesaggio della riserva naturale Nazzano Tevere Farfa è caratterizzato dalla morfologia del Tevere che in questo tratto scorre lentamente formando ampie anse e meandri.

La valle fluviale, tipicamente alluvionale con depositi d'argille, sabbie e ghiaie, è delimitata da colline di modeste dimensioni costituite da sedimenti d'origine marina.

La ricca presenza d'uccelli nell'ambiente lacustre costituisce uno dei motivi di maggior interesse per i visitatori.

Oltre agli anatidi come il germano reale, l'alzavola, il fischione e la moretta, è possibile osservare lo svasso maggiore, la folaga, il martin pescatore e rapaci come il falco di palude e il falco pescatore.

Il canneto, costituito prevalentemente dalla cannuccia e dalla tifa, è talvolta impreziosito dalla gialla fioritura dell'iris di palude mentre, sui terreni argillosi, troviamo la bardana e l'equiseto tra le radici di salici bianchi e rossi.

Ăˆ questo il regno di moltissimi uccelli come il cannareccione, la cannaiola, il porciglione, la gallinella d'acqua, ma anche della nutria, mammifero alloctono d'origine americana naturalizzatosi da alcuni decenni in molte zone umide italiane.

Laddove il canneto si dirada, nelle zone con acqua stagnante, si puĂ² osservare il potamogeto, l'azolla americana e la curiosa lenticchia d'acqua dalle minuscole foglie tondeggianti.

Questo habitat è molto importante per la riproduzione di pesci, insetti e anfibi come il tritone punteggiato e la rana verde.

Le zone coltivate e i pascoli dell'ampia piana di Nazzano sono prevalentemente frequentati da corvidi, ma sono anche i luoghi dove è piĂ¹ facile osservare l'allodola, il tasso e rettili come il biacco.

Sugli argini del fiume, in particolare sulla riva destra, è presente uno dei pochi esemplari superstiti di bosco ripariale dell'intero basso corso del Tevere formato da pioppi bianchi e neri, allori, ontani e da qualche farnia.

Le cime di questi alberi rappresentano un ottimo rifugio per la garzetta, l'airone bianco maggiore e l'airone cenerino di cui è stata documentata la nidificazione.

Sui versanti collinari che s'affacciano sulla valle Tiberina è possibile osservare le chiome scure di leccio, soprattutto dove il versante è piĂ¹ acclive, ma anche di querce a foglia caduca come la roverella e il cerro.

Contribuiscono a formare questo bosco d'elevato interesse naturalistico l'albero di Giuda, riconoscibile per vivaci fioriture violacee primaverili, l'orniello, il carpino nero, l'acero campestre oltre a specie arbustive come il lentisco, il viburno e la fillirea dai piccoli fiori bianchi e profumati.

In questo residuo ambiente boschivo è stata documentata la presenza dell'istrice, della martora, del gatto selvatico e di numerosi piccoli roditori, prede preferite del barbagianni e d'altri rapaci notturni.

Riserva naturale di Nazzano Tevere - Farfa
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