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Borgo Velino
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Indirizzo:
Borgo Velino 02010 RI Borgo Velino (RI), Borghi e paesini, Vicino Roma
Descrizione:

Anticamente detto Borghetto, il Comune di Borgo Velino ospita insediamenti sin da prima dei Romani.

Borgo Velino è un grazioso borgo medievale a 100 km da Roma e una ventina da Rieti, oggi abitato da un migliaio di persone che si definiscono  “borghettani” e appartenente alla Comunità montana del Velino.

Comune di altura della Sabina (territorio di Nord Est del Lazio), posto in situazione pianeggiante sulle rive del fiume Velino, l'antico borgo Velino, ancor oggi ben conservato, è incluso in una caratteristica cerchia di mura con all'interno alcune importanti costruzioni quattro-cinquecentesche ed una imponente parrocchiale.

Le origini di Borgo Velino sono molte antiche: fu infatti dimora degli Imperatori Romani della dinastia dei Flavi (che detenne il potere a Roma dal 69 al 96 d.C.).

Appena ai bordi del centro si trova il romano Ninfeo dei Flavi (un grande parallelepipedo laterizio, dell' età dei Flavi che, essendoci nati, frequentavano molto queste zone) e, dalla parte opposta, una molto caratteristica chiesa medioevale (detta di Sant'Antonio, in realtà è dedicata ai Santi Dionigi, Rustico e Eleuterio; risalente al sec. XII e ricostruita intorno al 1500, mostra frammenti dei sec. VII - VIII e sappiamo per certo che sorse su un tempo di Diana).

Nel medioevo Borgo Velino fu feudo di Margherita d'Austria e teatro delle vicende del brigante Giulio Pezzola che ne segnarono la storia, ancora oggi vivide nella memoria degli abitanti di Borgo Velino che gli dedicano una rivocazione storica, fra le manifestazioni agostane.

Il noto brigante Pezzola nacque a Borgo Velino nel 1598 e capeggiò una folta banda di briganti di confine (con lo stato Pontificio); filospagnolo, fu al servizio del Viceré di Napoli, Duca d'Alba, tanto che fu nominato Capitano di Confine partecipando anche alla repressione di rivolte (compresa quella di Masaniello), finì tragicamente nel 1673, precipitando da Castel del' Ovo dove era stato rinchiuso dagli Spagnoli che non si fidavano più di lui.

Interessanti località vicine a Borgo Velino sono, oltre al capoluogo Rieti, Antrodoco (centro storico), Cittaducale e la stazione sciistica del Terminillo.

Borgo Velino
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Borgo Velino | La Storia

Il primo antichissimo insediamento umano, che può essere ritenuto “antenato” di Borgo Velino, è Viario.

Pare accertato che Viario sorse prima di Roma - o addirittura ai tempi dei Pelasgi (età del bronzo) - e fu rifugio a pastori provenienti dalla Sabina.

Situato sulle colline a destra del fiume Velino, a circa una trentina di metri sul livello del fiume, Viario induce a ritenere nei suoi primi abitanti, provenienti di là dalla montagna, due preoccupazioni comuni in quei tempi: la difesa contro le piene del fiume e la difesa contro gli uomini - soprattutto gli uomini di legge.

Più tardi nacque così il “Borghetto".

Durante il periodo dei Flavi nei dintorni di Borgo Velino era presente una villa romana, dimora dei famosi imperatori.

Oggi di quel periodo rimane il c.d. Ninfeo dei Flavi, importante monumento del I secolo, al tempo sicuramente arricchito di statue e mosaici.

Secondo una tradizione ormai consolidata, l'attuale abitato di Borgo Velino, fino al secolo scorso chiamato Borghetto, sarebbe stato fondato nel corso del XIV secolo dagli abitanti del castello di Forca Pretula.

La tradizione vuole che a Borgo Velino, all'interno del Convento della Valle, dimorò San Francesco d'Assisi durante i suoi pellegrinaggi attraverso la Sabina.

Il convento esisteva, ad ogni modo, già nei 1472, quando Sisto IV tassò per la somma di 3 once e 8 grana i poveri fraticelli del Borghetto.

Dal 1472 al 1624, fece parte del distretto di Cittaducale e divenne nel Cinquecento fu feudo di Margherita d'Austria.

Proprio grazie a lei si ebbe un mutamento profondo della comunità di Borghetto, dovuto soprattutto all'eccessivo aggravio fiscale chiesto al feudo e all'introduzione dei Capitoli, una sorta di codice di comportamento che i Borghettani dovevano tenere nei confronti delle autorità e della cittadinanza stessa.

La madama fece redigere uno statuto speciale appositamente per “Borghetto”, i Capitoli.

Alla morte di Margherita, avvenuta ad Ortona nel 1586, i suoi feudi passarono, per successione, ai Farnese, ai quali rimasero fino al 1731.

Nel 1642, fa la sua prima comparsa sulla scena storica il brigante Giulio Pezzola del Borghetto.

La storia del Pezzola, tuttora incerta e per molti aspetti arricchita dalla fantasia popolare, ha fatto di lui il brigante che ha segnato una lunga pagina della storia borghettana.

La sicurezza dei confini del Regno di Napoli, dalle parti di Rieti, Norcia e Cascia, venne seriamente messa in discussione e poi violata dalle truppe francesi, nel dicembre del 1798.

A subire i danni maggiori dell'invasione furono proprio le località lungo la Salaria, costrette a più riprese a ospitare gli accampamenti e a fornire vettovaglie e denari al nemico.

Così sul finire del 1798, il quadro politico italiano vede la Francia quasi padrona di tutta la penisola (restano indipendenti la Sardegna e gran parte del Regno di Napoli).

Nel giugno del 1863, poco dopo l'Unità d'Italia, il comune cambiò nome da Borghetto a Borgo Velino.

Durante l'epoca fascista, Borgo Velino passò dalla provincia dell'Aquila alla neonata provincia di Rieti (1927) mentre l'anno seguente il comune di Borgo Velino fu abolito e reso frazione del comune di Antrodoco.

Solo nel dicembre del 1957 Borgo Velino tornò ad essere comune autonomo.

Sbandieratori a Borgo Velino
Sbandieratori a Borgo Velino

Borgo Velino | Eventi e folklore

  • Il Borgo in Sagra (Luglio)
  • #Borgoincontra (Luglio)
  • Agosto Borghettano
  • Tressette Animato (Agosto)
  • Il Brigante Pezzola (Agosto)
  • Campanili Sul Velino (Agosto)
  • InBorgo Performing Art Festival (Agosto)
  • Not(t)e di Mezza Estate, concorso internazionale di canto (18 agosto)
  • Festa della Natività di Maria S.S. (Colle Rinaldo, seconda domenica di settembre)
  • Festa Maria SS Del S. Amore (quarta domenica di settembre)
  • Festa S. Dionigi (9 ottobre)
  • Sagra Del Marrone Antrodocano (Novembre)
  • Mercatini di Natale (Dicembre)

Borgo Velino
Borgo Velino - Chiesa di S. Dionigi, S. Rustico e S. Eleuterio (detta di S. Antonio) (XI secolo)

Cosa vedere a Borgo Velino | Monumenti e luoghi di interesse

Impostato su due strade parallele con asse trasversale centrale (che prende il nome di Via degli Otto Cantoni), è caratterizzato da un forte addensamento di abitazioni, cinta murarie ad angoli arrotondati (esempio francese: Rabastens, 1306) e una grande porta turrita sull'asse centrale in direzione di Rieti, il capoluogo di Provincia.

Tale impostazione urbanistica si può ricondurre a quello che era lo stile urbanistico angioino.

Borgo Velino | Architetture religiose

  • Chiesa di S. Matteo Apostolo (XVIII secolo)
  • Chiesa di S. Dionigi, S. Rustico e S. Eleuterio (detta di S. Antonio) (XI secolo)
  • Chiesa di S. Lucia
  • Convento di s. Francesco
  • Santuario della Madonna Delle Grazie (XVII secolo), fraz. di Colle Rinaldo
  • Chiesa della Natività di Maria Santissima (XVI secolo), fraz.di Colle Rinaldo

Borgo Velino
Borgo Velino

Borgo Velino | Architetture civili

  • Piazza Umberto I, punto di aggregazione culturale del paese, dove si svolgono le manifestazioni più rappresentative.
  • Fontana Romanica (XI secolo), ubicata nella Piazza Umberto I, dedicata a Margherita d’Austria. Le tre cannelle simboleggiano i tre castelli legati al borgo (Viario, Forcapretola e Cornallo) o i tre monti che lo cingono (Terminillo, Giano e Nuria), portano lo stemma Farnese.
  • Palazzo Pezzola (XVII secolo), edificio tardo-rinascimentale che si apre su un lato della piazza Umberto I a Borgo Velino, e che fu dimora del brigante Giulio Pezzola.
  • Museo civico di Borgo Velino: si compone di tre sezioni, una dedicata al mondo contadino, una alla flora e fauna locale ed un'altra ad affreschi e oggetti d'arte sacra.

Borgo Velino | Architetture militari

  • Resti della Torre del Cassero nella fraz. di Colle Rinaldo (XV secolo): manufatto edilizio di proprietà comunale; originariamente era una struttura difensiva poligonale, quasi certamente ottagonale, alta presumibilmente tra i 12 e i 15 metri. Attualmente restano solo quattro lati della struttura originaria.
  • Torre Civica (XIX secolo)

Borgo Velino - Ninfeo dei Flavi
Borgo Velino - Ninfeo dei Flavi

Borgo Velino | Archeologia

  • Ninfeo dei Flavi (I secolo): interpretato di solito come parte di una villa rustica romana o come semplice cisterna; di recente si è affacciata l'ipotesi che sia il ninfeo di un santuario di Diana, a cui si collegherebbe una iscrizione murata nella chiesa dei Ss. Rustico, Dionisio ed Eleuterio.

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