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Parco Naturale Regionale dell'Antichissima Città di Sutri
Parco Naturale Regionale dell'Antichissima Città di Sutri
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Contact Information
Indirizzo:
SR2, 01015 Sutri VT, Italia
Tickets:
Descrizione:

Il Parco Naturale Regionale dell'antichissima Città di Sutri occupa una superficie di 7 ettari ricadente nel territorio del comune di Sutri, nella provincia di Viterbo.

Il parco urbano dell'antichissima città di Sutri è un'area naturale protetta della regione Lazio, istituita, con la legge regionale n. 38 del 24 giugno 1988.

È il parco più piccolo del Lazio. Appena 7 ettari di estensione, è un parco davvero unico nel panorama delle Aree Protette non soltanto del Lazio.

La ricchezza di valori archeologici, paesaggistici e naturalistici testimonia l'importanza anche dei siti più piccoli all'interno della rete regionale di Parchi e Riserve.

Antichissima Città di Sutri
Parco Naturale Regionale dell'Antichissima Città di Sutri - Mappa

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Antichissima Città di Sutri
Antichissima Città di Sutri

Parco Naturale Regionale dell'Antichissima Città di Sutri

Il territorio protetto comprende il parco storico circostante Villa Savorelli, (secolo XVIII) posta su un alto sperone di tufo.

L'Area Protetta dell'antichissima Città di Sutri si sviluppa principalmente su di un acrocoro tufaceo; nella parte sommitale è ubicata Villa Savorelli (sede del Parco) mentre nella parte di fondovalle, nel tratto a ridosso del centro urbano di Sutri, sono visibili alcuni dei siti archeologici più importanti della Tuscia come lo scenografico Anfiteatro romano, la Necropoli e la Chiesa della Madonna del Parto (Mitreo).

Studi archeologici ipotizzano che in origine questo ambiente ipogeo, esclusa la zona absidale più recente, fosse un luogo di culto del dio Mitra, risalente al I-II secolo.

Nel pavimento del mitreo si trova ancora il fonte battesimale dove con un battesimo d'acqua si iniziavano i credenti ai Misteri del Culto.

Il Mitreo fu cristianizzato nel IV sec., diventando una chiesa, e la lapide centrale del Taurobolium mitraico fu tolta e oggi è ben visibile sul muro di un casale sulla via Cassia, frazione La Botte a pochi metri dalla strada.

Nella zona dovreste assolutamente visitare Nepi, Sutri, Calcata, Civitella San Paolo, Civita Castellana, Castel Sant'Elia, Faleria, Ronciglione, il lago di Vico e il lago di Bracciano e le bellissime Bracciano, Trevignano Romano e Anguillara Sabazia, le Forre di Corchiano nel giro di pochissimi kilometri...a dire il vero sono davvero tantissimi i borghi della zona, e della provincia di Viterbo in generale, che meritano una visita.

L'antichissima Città di Sutri | Descrizione

L'antichissima Città di Sutri, bellissima città etrusca, da secoli tappa della Via Francigena (o Romea), con il suo mirabile anfiteatro scolpito nel tufo e le tombe romane, gli splendidi monumenti, la silenziosa ospitalità delle suore, accoglie chi cammina con un’atmosfera d’altri tempi.

L'antica città sorge su uno sperone di tufo che si innalza alle falde dei Monti Cimini, che si elevano a nord-est dominando la conca del lago di Vico e la piana di Viterbo, e quelle dei monti Sabatini a sud-ovest, a corona del bacino lacustre di Bracciano, in una posizione che è risultata per molti secoli strategicamente e militarmente dominante e che ha rappresentato uno dei più grandi motivi di crescita economica del centro.

L'area protetta comprende principalmente un acrocoro vulcanico prospiciente la Via Cassia, nelle immediate adiacenze del centro storico, ed è inserita in un complesso territoriale ricchissimo di valenze e testimonianze storiche, archeologiche ed ambientali.

L’area che accoglie il sito archeologico del parco è una delle più belle della Tuscia, unica nel panorama delle aree protette.

Secondo la leggenda furono i Pelasgi (popolazioni preelleniche) a fondare la città oppure il mitico Saturno, che compare oggi nello stemma comunale.

Al di la dei miti i periodi preistorico e protostorico della zona sono difficilmente descrivibili.

Sono stati ritrovati frammenti di materiali di impasto datati al X secolo (periodo del bronzo finale) e resti di tombe a pozzetto e a fossa con reperti ceramici risalenti alla metà dell'VIII secolo e ai primi del VII.

Presso le alture di Monte Rocca Romana e Monte Calvi (circa 7 km a sud di Sutri verso Trevignano) sono emersi i resti di abitati dell'età del ferro, questi siti risultano abbandonati intorno alla metà del VII secolo.

È possibile che il più antico insediamento sutrino sia nato in seguito all'unione di più villaggi sparpagliati nella zona i cui abitanti desideravano vivere in un luogo ben difendibile e ricco di nuove risorse economiche.

Anfiteatro romano di Sutri
Anfiteatro romano di Sutri

Antica Sutri | Tra Etruschi e Romani

La città sorse lungo le vie di collegamento tra il mondo Etrusco dell'interno e la costa e tra la nascente potenza romana e il nord della regione.

In epoca storica Sutri (o Sutrium) si trovò sulla linea di confine tra l'area di influenza veientana, e quindi etrusca, e quella falisca e risulta oggi difficile affermare con certezza quale delle due civiltà ebbe il sopravvento sulla città. Quel che è certo invece è che la caduta di Veio, nel 396 aC, segnò l'ingresso di Sutri nel mondo romano.

La città infatti, insieme alla vicina Nepi, entrò nell'orbita romana e divenne una roccaforte dell'Urbe nel territorio da poco sottratto a Veio e al contempo una sorta di testa di ponte per ulteriori penetrazioni verso il settentrione.

Quelli dello scontro fra Roma e mondo etrusco furono anni difficili per Sutri, che venne assediata dalle truppe di Tarquinia e salvata, secondo la tradizione, dall'intervento di Furio Camillo.

La città fu nominata colonia latina dai romani nel 383 ac.

La sottomissione definitiva di Tarquinia nel 281 e la distruzione di Volsinii nel 264 e di Falerii nel 241 comportarono la perdita per Sutri delle funzioni militari e lo sviluppo di quelle rurali.

Sutri visse comunque anni non facili.

La lunga guerra vissuta in prima linea aveva provocato un forte impoverimento della città la quale, insieme ad altri centri laziali, negò a Roma il tributo annuo all'epoca della seconda guerra punica, alla fine del terzo secolo.

Anfiteatro romano di Sutri
Anfiteatro romano di Sutri

Antica Sutri | Epoca Imperiale

Decisamente più prospero, economicamente e demograficamente, per la città fu il periodo imperiale, come sembrano testimoniare l'Anfiteatro, la Necropoli e i numerosi nuclei abitativi agricoli.

Colonizzata nuovamente alla fine del I secolo aC, forse a causa della sua vicinanza al partito dello sconfitto Lucio Antonio all'epoca della guerra di Perugia (41-40 aC), Sutri visse anni felici tanto da essere ricordata da Strabone come una città fiorente, la città si dedicò soprattutto all'agricoltura e a piccole attività artiginali.

Fondamentale, in questa fase della sua storia, fu per Sutri la via Cassia, divenuta una grande rotta commerciale tra Roma e le città dell'Italia centro-settentrionale.

La caduta dell'impero venne osservata in prima fila dagli abitanti di Sutri che videro numerose orde barbariche oltrepassare la loro città alla volta di quello che un tempo era stato il cuore pulsante del più grande impero mediterraneo della storia, Roma.

La vicinanza alla via Cassia e ai suoi traffici permisero comunque a Sutri di superare la fase critica dovuta al crollo dell'impero.

Una pagina della storia di Sutri, e dell'Italia, si stava chiudendo in quei giorni, una nuova si stava per aprire.

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