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Indirizzo:
Piazza G. Matteotti, 01025 Grotte di Castro VT Grotte di Castro (VT), Borghi e paesini, Vicino Roma
Descrizione:

Grotte di Castro è un grazioso borgo circondato dai boschi dell’Alta Tuscia, a pochi km dal Lago di Bolsena.

Grotte di Castro (VT) si mostra compatto e quasi uniforme, con le sue case dal colore tipico dei borghi della zona arroccate a 467 metri sul livello del mare.

Non mancano antiche e belle costruzioni tra cui una Chiesa seicentesca; nel territorio esistono Necropoli etrusche di un certo interesse.

Vanto di Grotte di Castro è la sua cospicua produzione di ottime patate.

La cittadina è posizionata sulla parte settentrionale dell'orlo dell'antico cono vulcanico, appartenente alla catena dei monti Volsini che, in seguito al collasso calderico, avrebbe originato oltre 300.000 anni fa, il lago di Bolsena.

La provincia di Viterbo non smette di stupire , come già sapete se magari avete visitato il Parco dei Mostri di Bomarzo, l'antico borgo di Chia e Soriano nel Cimino, Civita di Bagnoregio; Calcata e il suo Opera Bosco Museo di Arte nella Natura, i giardini di Villa Lante a Bagnaia o Palazzo Farnese a Caprarola...

Civitella d'Agliano nasconde un museo a cielo aperto: "La Serpara" di "Paul Wiedmer", l'artista svizzero che nel 1997 ha acquistato una vallata per realizzare un affascinante giardino, atelier con più di 40 installazioni artistiche e sculture che si fondono letteralmente nella natura - visitabile solo alcuni giorni dell'anno.

Grotte di Castro (VT) - necropoli di Vigna la Piazza

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Che cosa vedere a Grotte di Castro (VT) | Monumenti e luoghi d'interesse

Grotte di Castro (VT) | Architetture religiose

  • Basilica di Santa Maria del Suffragio, eretta nel 1625 sopra la struttura di un'antica chiesa dell'VIII secolo dedicata a San Giovanni Battista, è un edificio di stile barocco all'interno del quale vi sono caratteristici e pregiati intarsi in legno. Nel sotterraneo è presente un piccolo museo. Nel giugno del 1967 papa Paolo VI l'ha elevata alla dignità di basilica minore.
  • Chiesa di San Pietro apostolo, risalente all'XI secolo, la cui costruzione fu voluta da Matilde di Canossa
  • Chiesa di San Giovanni
  • Chiesa di San Marco, situata sulla piazza dedicata a Paolo di Castro
  • Chiesa di Santa Maria delle Colonne
  • Località Valesessanta

Grotte di Castro (VT) | Architetture civili

  • Palazzo Comunale, edificio eretto su progetto del Vignola nel XVI secolo dotato in facciata di una bella scala doppia, a due rampe.
  • Fontana Grande, costruita nel 1886 per ricordare l'arrivo dell'acquedotto in paese
  • Necropoli delle Pianezze, sita ad est del centro storico, è costituita da numerose tombe, semplici o monumentali, scavate nel tufo e risalenti al VII secolo a.C.
  • Le “Cento camere”, un'altra grande necropoli etrusca, situata sul versante opposto di Pianezze
  • Museo archeologico. In pieno centro storico, nel Palazzo che un tempo ospitava il Podestà, a poca distanza dall’edificio comunale, è attivo dal 1993 il Museo Archeologico e delle Tradizioni Popolari che custodisce più di 160 reperti Etruschi. Il Palazzo Comunale, costruito nel XVI secolo, su disegno del Vignola, conserva una bella scala a chiocciola in pietra. In Piazza Cavour una lapide fu posta a ricordo dell’impresa sui ghiacciai del Polo Nord di Umberto Nobile (cittadino onorario di Grotte di Castro).

Grotte di Castro (VT) | Eventi & Folklore

  • La più nota manifestazione è la "Sagra della Patata", che da molti anni richiama numerosi turisti a Grotte di Castro. La sagra è dedicata al prodotto che da tempo si coltiva nella zona. Si tiene nei giorni di ferragosto.
  • "I Sapori del Borgo", solitamente durante la seconda quindicina del mese di luglio, è il nome di un'altra manifestazione enogastronomica tipica del posto che ha riscosso un notevole interesse negli ultimi anni. Nata per scoprire i sapori e i luoghi più caratteristici del paese, è una passeggiata panoramica lungo il centro storico, intervallata da assaggi di cucina tipica del luogo, alla ricerca di ricette antiche, semplici nella preparazione, povere negli ingredienti, ma ricche di gusto e genuinità.
  •  la Festa della Madonna del Suffragio, che celebrata annualmente l’8 settembre, ogni dieci anni acquista carattere straordinario con la famosa “discesa” della Statua.

Grotte di Castro (VT) panorama
Grotte di Castro (VT) panorama

Grotte di Castro (VT) | La Storia

In epoca etrusca, su una collina lungo la strada che collega il paese al lago di Bolsena sorge una città di discreta importanza identificata per lungo tempo col nome di Tiro mentre oggi viene genericamente indicata col nome di Civita di Grotte di Castro, non conoscendo il suo antico nome etrusco.

La cittadina posta al confine fra i territori di Vulci e Volsinii dominava la sponda nord del lago e fu conquistata dai Romani fra il IV e il III secolo a.C.

Nell'VIII secolo d.C. l'antica Civita fu distrutta dai Longobardi: la distruzione fu così feroce che una vicina località ancora oggi si chiama "valle muje" ovvero "valle degli urli" che secondo la tradizione sarebbero proprio le grida di terrore pronunciate dagli abitanti di Civita mentre venivano uccisi.

I superstiti si rifugiarono in località nei dintorni ritenute più sicure fondando così gli odierni centri abitati di Gradoli, San Lorenzo e appunto Grotte.

Il nome dell'abitato fu scelto per la presenza di caverne sotto la rupe, visibili ancora oggi e che potevano costituire un rifugio sicuro in caso di aggressione.

Nel 1077 compare col nome di "Castrum Cripaturm" nel documento di donazione di Matilde di Canossa alla Santa Sede.

Nel 1144 fu distrutto il piccolo villaggio di Rosano (che sorgeva nel territorio fra Grotte e Acquapendente) e i suoi abitanti furono trasferiti a Grotte.

Il centro fu conteso per secoli fra la Chiesa e Orvieto poi nel 1537 fu acquistato dai Farnese ed entrò a far parte del Ducato di Castro.

Nel 1615 iniziò la devozione per la Madonna del Suffragio con la costruzione del Santuario.

Nel 1649 con la caduta di Castro ritornò allo Stato Pontificio.

Nel 1656 Papa Alessandro VII donò agli abitanti di Grotte le reliquie di San Flavio Martire, conservate nelle catacombe di Callisto a Roma. San Flavio diventò così il patrono di Grotte.

Alla fine del XVIII secolo fu unito a Grotte anche il piccolo centro del Borghetto sulle rive del lago di Bolsena, semi-abbandonato a causa del progressivo impaludamento della zona e dal diffondersi della malaria.

Nel 1860, durante l'impresa dei Mille, un distaccamento di garibaldini dopo lo sbarco a Talamone sconfinò nello Stato Pontificio con lo scopo di sollevare le popolazioni locali contro il governo pontificio.

La sera del 18 maggio, i volontari garibaldini sconfinarono occupando Latera, successivamente puntarono verso Grotte di Castro che fu preso la mattina del 19 maggio al grido di "Viva l'Italia".

I garibaldini scacciarono i gendarmi pontifici e issarono il tricolore sul Palazzo del Vignola.

Saputo il fatto le truppe francesi stanziate a Montefiascone cercano di riprendere Grotte nel pomeriggio ma furono respinte dopo una furiosa battaglia all'altezza della chiesa di San Marco.

Nel pomeriggio con l'aiuto di forze fresche giunte dalla Rocca di Valentano, i pontifici riuscirono a scacciare i garibaldini da Grotte.

Nel 1866 cambiò il suo nome da Castello delle Grotte in Grotte San Lorenzo.

Nel 1871 col resto del Lazio entrò a far parte del Regno d'Italia.

Nel 1877 cambiò ulteriormente il suo nome in Grotte di Castro.

Nel 1886 fu inaugurata la Fontana Grande per festeggiare l'apertura dell'acquedotto comunale.

Nel 1925 fu inaugurato il Monumento ai Caduti sito in Piazza Cavour.

Nel 1928 concesse la cittadinanza onoraria all'esploratore Umberto Nobile che ricambiò il gesto lanciando anche il gardaglietto del fascio grottano insieme alla bandiera italiana quando traversò il Polo Nord a bordo del dirigibile "Italia".

Danneggiato dalla seconda guerra mondiale, negli anni successivi si è specializzato nella coltivazione della patata (Patata dell'Alto Viterbese) che resta tutt'oggi la principale risorsa economica del paese.

Nel 1993 è stata consacrata la chiesa di San Giovanni Evangelista nella parte nuova dell'abitato. La chiesa, realizzata secondo forme moderne, sorge nei pressi delle rovine di un antico edificio sacro che fu distrutto nel 1144.

Visita il sito ufficiale del comune di Grotte di Castro.

Se vi trovate da queste parti dovreste visitare anche i bellissimi borghi di Bolsena, Marta, Gradoli e Capodimonte e magari anche Sant'Angelo di Roccalvecce - Il paese delle Fiabe.

La provincia di Viterbo non smette di stupire , come già sapete se magari avete visitato il Parco dei Mostri di Bomarzo, l'antico borgo di Chia, Civita di Bagnoregio; Calcata e il suo Opera Bosco Museo di Arte nella Natura, i giardini di Villa Lante a Bagnaia o Palazzo Farnese a Caprarola...

Non distante troviamo il grazioso borgo di Graffignano, ma anche Civitella d'Agliano che nasconde un museo a cielo aperto: "La Serpara" di "Paul Wiedmer", l'artista svizzero che nel 1997 ha acquistato una vallata per realizzare un affascinante giardino, atelier con più di 40 installazioni artistiche e sculture che si fondono letteralmente nella natura - visitabile solo alcuni giorni dell'anno.

Grotte di Castro (VT) Chiesa di San Giovanni
Grotte di Castro (VT) Chiesa di San Giovanni

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