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Indirizzo:
Vicalvi (FR) Vicalvi (FR), Borghi e paesini, Vicino Roma
Descrizione:

Vicalvi è un borgo incredibile immerso nel verde, a circa un'ora e mezza da Roma in provincia di Frosinone, sormontato da un antico castello longobardo dell'XI secolo

Vicalvi dal nome "Vicus Albus" (ossia villaggio montano dal termine indoeuropeo "Alb" che significa monte) è un borgo spopolato immerso in un paesaggio fiabesco a circa 600 metri di altitudine con un panorama pazzesco sull'intera Valle di Comino.

Attualmente il borgo medievale di Vicalvi è uno dei centri abitati più piccoli e attivi della Valle di Comino in provincia di Frosinone, e presenta varie attrazioni turistiche medioevali.

Facilmente visibile dai paesi limitrofi è famoso per la croce rossa dipinta sull’antico castello che la sovrasta, diventata ormai segno distintivo della fortezza vicalvese.

Poche centinaia di abitanti vivono a Vicalvi e nelle sue varie frazioni: Delicata, Centro Storico, Colle D'Agnese, Mortale, Maschiuna, Castellana, Palombo, Borgo, S. Francesco, Colle Flonio.

La località Delicata oggi rappresenta il nucleo principale del paese con la presenza del Municipio, degli edifici della scuola dell'infanzia e della scuola primaria, del centro sociale, dell'impianto sportivo polivante, della caserma dei carabinieri e dei principali esercizi pubblici e commerciali.

Il centro storico di Vicalvi, ben conservato nonostante lo spopolamento maggiore, è composto da una stradina che si snoda a serpentina sui fianchi del colle, fra due file di case, interessanti edifici civili e religiosi.

È dominato in alto dall'antico Castello Longobardo dell' XI sec. (testimone di molte importanti vicende in specie legate alla storia del Regno di Napoli), nelle cui vicinanze c'è un palazzetto con portale rinascimentale e attorno diverse abitazioni antiche.

In basso si trovano la piccola ma gradevole Piazza Municipio su cui affacciano la vecchia sede del Municipio di Vicalvi (oggi sede della biblioteca comunale) e la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista ed Evangelista con interno barocco, con affreschi sulla volta e un pulpito ligneo anch'esso di stile barocco.

La collina su cui sorge il centro storico è sormontata dal Monte Morrone (970 m s.l.m), su cui è ben visibile Fossa Licia, una dolina di origine carsica.

La località San Francesco è caratterizzata dalla presenza del convento di San Francesco che ha ospitato il Santo di Assisi durante uno dei suoi viaggi.

La località Borgo è invece caratterizzata oltre che dalla presenza di un vecchio nucleo di abitazioni dove un tempo era localizzata una stazione di posta, dalla presenza di insediamenti industriali ed artigianali.

Interessanti località vicine sono:  Posta Fibreno e la Riserva Naturale del lago di Posta Fibreno, San Donato Val di Comino, Arpino, Aquino, Atina, Sora, Isola del Liri, Arce e Cassino dove si trova la storica Abbazia di Montecassino, ma anche Campoli Appennino famoso per la Fiera del Tartufo Bianco che si svolge a novembre di ogni anno e per gli orsi marsicani che si vivono nelle vicine foreste del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, Veroli, Roccasecca, e Sermoneta con i  Giardini di Ninfa.

Vicalvi (FR)
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Dove dormire a Vicalvi (FR) e dintorni



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Vicalvi (FR) | Tradizioni, Eventi & Folklore

  • Il Fantasma di Aleandra di Vicalvi

Impossibile non ricordare la visita a Vicalvi senza pensare subito all'incredibile castello che la sovrasta, ed è facile immaginare che legate a quel posto sono nate un'infinita serie di credenze e racconti popolari tramandati fino ad oggi nel corso dell'ultimo millennio.

Secondo una di queste leggende - e testimonianze più o meno attendibili - nel Castello di Vicalvi si aggira ancora oggi il fantasma della terribile Aleandra Maddaloni, nobildonna moglie di un castellano spagnolo del XV sec. (il castello allora era sotto il dominio Aragonese) che, dopo aver subito continui tradimenti decise di murarla viva in una delle torri.

Durante la notte, Aleandra riceveva i suoi amanti mentre il consorte era impegnato nella guerra contro gli Angioini e poi li uccideva.

Quando furono scoperti i cadaveri e svelati i segreti della donna, l’uomo fu spietato, fece rinchiudere la moglie in una delle torri, incatenata e poi murata viva.

Il marito - tradito e rimasto solo nel castello -, sembra che dovette convivere con il fantasma della sanguinaria Aleandra e da allora, sono state raccontate moltissime testimonianze di avvistamenti attorno al castello dell’anima in pena della donna, rumori di lamenti e di catene e la storia ha collezionato una serie di sinistri incidenti che hanno avuto come protagonisti alcuni giovani uomini, tanto che gli abitanti del posto sconsigliano di visitare l'area dopo il tramonto.

Il nome di Aleandra Maddaloni in realtà è estraneo alla storia del Castello e ai diversi feudatari del tempo, ma dovrebbe esser vissuta nel castello nel XVIII secolo, tesi che comunque non smentisce il resto della leggenda.

  • San Bernardino da Siena, 20 maggio festa patronale con processione e festeggiamenti
  • San Francesco d'Assisi, 1/2 agosto
  • Estate Vicalvese con sagre sia nel centro storico che nelle contrade
  • Madonna dell'Immacolata e Madonna del Rosario, primo sabato e domenica di ottobre con processione e festeggiamenti
  • Fiera di San Nicandro, località Borgo Vicalvi

Vicalvi (FR) ingresso al castello longobardo
Vicalvi (FR) ingresso al castello longobardo

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Che cosa vedere a Vicalvi (FR) | Monumenti e luoghi d'interesse

Vicalvi (FR) | Architetture civili

  • Palazzo comunale: situato nella parte bassa del borgo medievale in piazza Giovanni Paolo II.
  • Biblioteca comunale: (ex municipio) situata nel centro storico del borgo medievale in piazza Municipio.

Vicalvi (FR) | Architetture religiose

Chiesa dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista
Di metà '500, ma un intervento seicentesco le ha lasciato un'impronta barocca; adorna di decorazioni (in particolare affreschi nella volta), conserva un pulpito barocco.

Contiguo al borgo medioevale è il borgo antico, fatto di case vecchie di alcuni secoli e alcune ancora abitate, che comprende anche la chiesa dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista.

Dalle vie e piazze del borgo antico si possono scorgere la Valcomino ad est e la valle del Liri ad ovest.
Lungo la strada che porta ad Alvito si trova la piccola chiesetta di San Rocco.
Convento di San Francesco
A poca distanza, in posizione isolata, con alle spalle un folto bosco, sorge l'antico convento di San Francesco, fondato da Francesco d'Assisi nel 1222 nel luogo dove si dice che abbia fatto sgorgare acqua dalla roccia creando una fonte miracolosa.
Il convento conserva vari ricordi legato al santo di Assisi, quali un crocifisso in legno del X secolo dinanzi al quale Francesco era solito a pregare, un pezzo di tavola che gli serviva da cuscino, un recipiente di marmo denominato "Botticino di San Francesco" utilizzato per contenere il vino da messa, e parte del cappuccio di rozza lana grigia da lui utilizzato.
La fama di questo convento è dovuta anche all'apparizione al Santo di un angelo con l'ampolla che è ritratto in un dipinto nella cappella dell'Angelo del convento.

Vicalvi (FR) - Convento di San Francesco
Vicalvi (FR) - Convento di San Francesco

Vicalvi (FR) | Architetture militari

Castello Longobardo di Vicalvi
Sulla cima del colle nella Valle di Comino dove sorge Vicalvi, a 590 m s.l.m., svetta un castello denominato "Castello Longobardo" risalente all'XI secolo (costruito sulle rovine di un forte dei Longobardi di Capua) visitabile solo su richiesta da effettuare al comune.
Alla vista del castello, seppure malridotto, si ha l'immediata impressione del suo grande valore storico e la sua importanza strategica.
Lo si può riconoscere per una croce di colore rosso dipinta sulla facciata durante la seconda guerra mondiale dalle truppe tedesche che lo trasformarono (forse) in campo ospedaliero.
È possibile vedere le stanze, una cappella con ancora visibile un affresco rappresentante una magnifica Madonna Nera, la sala capitolare, con archi a tutto sesto e tracce di camini in cui travertini sono stati trafugati negli anni.
Sul camminamento delle mura perimetrali e possibile avere una vista panoramica su tutta la Valle di Comino.
Sul camminamento delle mura perimetrali è possibile ammirare boschi, montagne ed i paesi circostanti della Valle di Comino e il borgo antico di Vicalvi.
Il castello è circondato dal vecchio borgo medioevale, fatto di case diroccate e oggetto di recenti progetti di recupero urbano, che hanno riguardato anche la chiesa di San Pietro.
«La verità – spiega l’architetto Diego Mammone, studioso e appassionato di questi luoghi – è che nel castello non fu mai costruito alcun ospedale e la scelta dei tedeschi di dipingere la croce fu puramente dettata dall’astuzia.
A confermare questa tesi sono state le testimonianze dei cittadini che hanno vissuto in quel periodo.
Le truppe, infatti, utilizzavano il castello come riparo e deposito delle armi e attraverso la croce si assicurarono che non venisse bombardato. Grazie a questo espediente il castello non fu distrutto e possiamo ancora oggi ammirarlo in tutta la sua magnificenza».
All'interno della roccaforte possiamo ammirare ancora oggi un affresco del paesaggio circostante che ritrae il lago di Posta Fibreno così com’era nell’antichità, e di fianco quello seicentesco della “Madonna nera” con il bambino in braccio e accanto San Giovannino, San Sebastiano e San Rocco protettori dalla peste.
Mura ciclopiche
Nelle vicinanze del castello sono visibili anche i resti di mura ciclopiche appartenenti ad insediamenti preromani, probabilmente relativi ad una città sannita.

Vicalvi (FR)
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Altro da vedere a Vicalvi (FR) 

  • Santuario a San Pio da Pietrelcina situato nella località San Francesco.
  • Leone Funerario situato in piazza Giovanni Paolo II, località Delicata.
  • Piazza Belvedere situata nel centro storico.
  • Piazza del Municipio situata nel centro storico.
  • Monumento ai caduti situato nel centro storico.
  • Edicola sacra, cippo della croce situato in viale Roma.

Aree naturali

  • Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise
  • Bosseto di Vicalvi
    Zona di grande interesse botanico, area protetta; sul versante Nord di una collina, interamente coperta da cespugli di Bosso (Boxus Sempervirens) e altre specie vegetali in situazione ambientale ritenuta unica dagli studiosi.
  • Dolina carsica Fossa Alice: Monte Morrone a 1km dal paese

Vicalvi (FR)
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Vicalvi (FR) | La Storia

La storia di Vicalvi è molto antica, considerando che il famoso Castello è stato costruito intorno all'anno mille sulla rovine di una più antica fortificazione longobarda.

I resti consentono di testimoniare le prime fasi di fortificazione all'epoca preromana, in particolare al V o al IV secolo a.C., laddove i primi documenti che attestano la presenza del castello sono del 937.

Dal copioso materiale archeologico riportato alla luce si deduce che conobbe la presenza dell'uomo fin dal paleolitico; in seguito fu sede di un insediamento fortificato volsco, della cui massiccia cinta muraria ancora oggi sono visibili i resti.

In origine Vicalvi era circondata da una doppia cerchia muraria, a riprova di quanto fosse considerato importante questo paese sotto il profilo strategico, e Durante tutto il 900 Vicalvi subì invasioni, incursioni e saccheggi delle orde saracene prima, e degli Ungari dopo, così come le zone vicine.

Nel 1017 il Castello di Vicalvi entrò nel possesso dell'Abate di Montecassino.

I monaci lo tennero fino all'inizio del XIII secolo, quando passò alla famiglia d'Aquino, che ne rafforzò la fortificazione, cingendola di un doppio anello di mura.

Dopo una breve successione, nel possedimento, fra gli Étendard e, ancora, i conti d'Aquino, il castello passò ai Cantelmo, i quali però, scegliendo come dimora il castello di Alvito, ne decretarono il repentino abbandono e la più lenta e graduale rovina.

Il duca di Alvito, ad inizio XIX secolo, decise di cederlo alla famiglia Celli (imparentata con la famiglia Marsella).

A parte diversi successivi ampliamenti del Castello, la prima vera ristrutturazione si collocherebbe nel XIV secolo, durante il possesso degli Étendard, in base all'insieme di elementi strutturali orizzontali e verticali richiamanti lo stile gotico, compresa l'originale copertura a falda unica pendente verso l'interno.

Situato in posizione strategica tra la valle di Comino e il Sorano, venne più volte assalita ma raramente fu conquistata: ci riuscì nel 1435 Riccio di Montechiaro.

Dopo l'abolizione dei diritti feudali entrò a far parte del regno borbonico, di cui seguì le sorti fino all'unità d'Italia.

Nel corso dell'ultimo conflitto mondiale subì pesanti danni in seguito all'occupazione tedesca (che fece del castello un campo ospedaliero) e ai bombardamenti degli alleati.

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