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- San Michele in Teverina (VT)
San Michele in Teverina è un piccolo e silenzioso borgo che domina la Valle dei Calanchi di Civita di Bagnoregio, dove ogni pietra ed ogni casa hanno una storia da raccontare.
Abitato da una comunità di meno di 200 persone che resiste allo spopolamento, il borgo diffuso di San Michele in Teverina, frazione di Civitella d’Agliano (dove si trova "La Serpara" di "Paul Wiedmer"), mantiene vive le proprie tradizioni ed i propri ritmi di vita, e non si rassegna ad essere ricordata solamente su qualche libro di storia.
Qui troverete un paesaggio mozzafiato, con tramonti che colorano tutto quello che vi circonda ogni giorno in modo nuovo ed inaspettato.
Il palazzo rinascimentale e i resti del castello medievale sono situati su un promontorio boscoso all'estremità del paese di San Michele in Teverina, incentrato su una piazza che era il cortile del castello.
La valle che circonda il castello è stata inclusa dall'UNESCO nella sua lista provvisoria dei siti del patrimonio mondiale nel 2017.
Il Castello di San Michele in Teverina (XII sec.), una volta conosciuto come Castel di Piero, domina il piccolo centro storico dell’omonimo Borgo, San Michele in Teverina.
Struttura edificata a partire dal 1100, e poi ricostruita a metà del 1500 a seguito della sua parziale demolizione, domina uno sperone tufaceo affacciato sulla valle dei Calanchi di Civita di Bagnoregio.
La struttura, oggi hotel storico, ci regala un tuffo nella storia alla scoperta delle stanze dell’antico castello, e di tutti gli ambienti esterni ed adiacenti che compongono questo antico gioiello rinascimentale.
All’interno del castello si trovano le prestigiose stanze e la suite Principe di Montholon, tutte dotate di soggiorno privato, ambienti per il relax e lo svago e bagno.
Gli ambienti in autentico stile rinascimentale, vantano elementi di pregiato mobilio e soffitti d’epoca affrescati.
L’offerta è arricchita dagli appartamenti affacciati sulla piazza del castello, che offrono un soggiorno intimo e rilassante.
In totale a disposizione un’offerta totale di 25 posti letto suddivisi in varie tipologie, la sue superficie interna è di circa 2500 mq.
Dove dormire a San Michele in Teverina (VT)
La provincia di Viterbo non smette di stupire, come già sapete se magari avete visitato il Parco dei Mostri di Bomarzo, l'antico borgo di Chia e Soriano nel Cimino, Civita di Bagnoregio; il borgo fantasma di Celleno, Calcata e il suo Opera Bosco Museo di Arte nella Natura, i giardini di Villa Lante a Bagnaia o Palazzo Farnese a Caprarola, Castiglione in Teverina, il lago di Bolsena e il Lago di Alviano...
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Storia del Castello di San Michele in Teverina
Piero di Mugnano, signore feudale nella valle del Tevere, fece costruire questa fortezza nella Tuscia, nel Lazio. Per quasi cinque secoli rimase nelle mani della famiglia Baglioni di Castel di Piero.
Nel 1522 una lite per la successione tra Piero I Baglioni, che aveva sposato una Medici, e Antonio Baglioni di Perugia, che aveva sposato una Farnese, portò all'assedio del castello da parte di Galeazzo Farnese.
Piero resistette e 500 mercenari corsi furono uccisi, ma alla fine il castello fu preso e le sue strutture difensive furono per la maggior parte smantellate.
Pochi anni dopo Piero I riprende il controllo e costruisce il castello rinascimentale sui resti della fortezza medievale.
La ricostruzione sembra essere stata curata da Caterina de Galleto de’ Medici, sua moglie, e dalla figlia Virginia Baglioni.
Un'altra figlia, Francesca Baglioni, aiutò a crescere la futura regina di Francia, Maria de' Medici, a fondare l'Ordine delle Figlie dell'Umiltà a Roma e fu beatificata.
I resti moderni del castello risalgono principalmente all'epoca di Caterina de' Medici.
Come cugina dei Baglioni, si dice che fosse proprietaria del feudo da tempo.
Nel XVII secolo il castello fu ereditato dai Domicelli di Orvieto, poi di proprietà di altre famiglie nobili.
Alla fine del Settecento il feudo di Castel di Piero, ribattezzato San Michele, apparteneva al principe Benedetti del Precetto, conte di San Michele.
Nel 1849 San Michele fu acquistato dalla famiglia dei Principi di Montholon.
Il membro più famoso di quella famiglia, Jean-Tristan de Montholon, condivise l'esilio di Napoleone a Sainte-Hélène e eseguì il suo testamento.
Gli eredi di Jean-Tristan possedettero il castello fino al 1970.
Cosa vedere nei dintorni di San Michele: la Valle dei Calanchi
La Valle dei Calanchi è un luogo magico, dove il tempo e la natura hanno lentamente scolpito il territorio con delle particolari forme di erosione create dagli agenti atmosferici (acque pluviali), che hanno creato delle suggestive spaccature nella roccia, dove ormai vivono solo le capre selvatiche.
Il borgo di San Michele in Teverina, insieme a Civitella d’Agliano e Civita di Bagnoregio, sorgono all’interno di questo paesaggio lunare, che quasi disorienta.
Se vuoi trascorrere una vacanza immerso nella vita del borgo di San Michele in Teverina e conoscere la comunità locale che ti ospiterà in case adibite ad albergo diffuso, puoi prenotare sul sito www.sanmicheleborgo.com