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Fabrica di Roma
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Indirizzo:
Via A. Cencelli, 01034 Fabrica di Roma VT Fabrica di Roma (VT), Borghi e paesini, Vicino Roma
Descrizione:

Fabrica di Roma è una piccola e graziosa località che sorge sulle pendici orientali del Monti Cimini, in provincia di Viterbo, immersa tra verdi colline ricche di boschi

Dal punto di vista architettonico, Fabrica di Roma è un piccolo centro che però racchiude al suo interno numerosi edifici storici e un’atmosfera davvero molto caratteristica a circa un'ora di auto da Roma.

Molti di questi edifici devono la loro nascita, ai Signori delle antiche famiglie che per secoli dominarono la cittadina.

Tra le varie attività da praticare vi sono anche una visita al Parco dei Cedri o un percorso di Urban Trekking, oltre che un giro del piccolo comune in Mountain Bike.

Fabrica di Roma, come tutti gli altri comuni della zona di Viterbo, ospita al suo interno e nei suoi immediati pressi osterie, trattorie e ristoranti pronti ad offrire al visitatore menù ricchi di gustosi piatti tipici, come per esempio i famosissimi fagioli carne, i mustaccioli con olive e zucca, i frittelloni, i bignè di San Giuseppe, i panzerotti alla romana e le penne all’arrabbiata.

Nella zona dovreste assolutamente visitare Nepi, Sutri, Calcata, Civitella San Paolo, Civita Castellana, Castel Sant'Elia, Faleria, Ronciglione, il lago di Vico e il lago di Bracciano e le bellissime Bracciano, Trevignano Romano e Anguillara Sabazia, le Forre di Corchiano nel giro di pochissimi kilometri...a dire il vero sono davvero tantissimi i borghi della zona, e della provincia di Viterbo in generale, che meritano una visita.

Fabrica di Roma (VT)
Fabrica di Roma (VT)

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Fabrica di Roma | Tradizione e Folklore

Numerose sono poi le manifestazioni presenti, soprattutto nel periodo estivo, tra cui tutti gli eventi di Fabrica Estate, come il Fabrica Summer Movie.

Per i più attenti al gusto, vi ricordiamo anche la Sagra del Fagiolo Carne, in cui poter gustare piatti a base di questa gustosa semenza autoctona. (Settembre) Il Fagiolo Carne è un prodotto tipico della tradizione contadina di Fabrica di Roma, ogni anno buongustai, curiosi, estimatori si ritrovano nel parco adiacente il borgo per degustare i piatti tradizionali a base di fagioli.

Sagra Della Pecora (Luglio)

Festa Della Birra (Agosto)

Festeggiamenti Patronali di San Matteo e Giustino: il 21 e 22 settembre si festeggiano i Santi Patroni di Fabrica di Roma con una processione solenne seguita da fuochi artificiali e tanti appuntamenti con musica, cabaret e enogastronomia.

• Rassegna Teatrale “Fabrica Festival” (Novembre-Aprile)

Fabrica di Roma (VT)
Fabrica di Roma (VT)

Cosa vedere a Fabrica di Roma | Monumenti e luoghi d'interesse

Fabrica di Roma | Architetture religiose

  • Il Duomo - La collegiata di San Silvestro, ingrandita e rimaneggiata nel XVI secolo, si presenta oggi nelle linee dell'ultimo consolidamento risalente al Settecento.

L'interno propone, nella parte absidale, un vasto affresco cinquecentesco, attribuito ai fratelli Lorenzo e Bartolomeo Torresani, raffigurante l'Ultima Cena, la Crocifissione, la Flagellazione e il Paradiso.
Negli altari laterali: l'Assunzione, Santa Elisabetta d'Ungheria, San Gaetano, San Francesco d'Assisi, Santa Rosa da Viterbo, le anime purganti e l'Assunta. Sotto l'altare centrale si trovano le reliquie di san Giustino Martire.
  • La Chiesa Santa Maria della Pietà, origine molto antica tardo Quattrocento, impianto ottagonale che doveva essere coperto da una cupola (mai realizzata) e un corpo longitudinale che ne costituisce la navata.

Fabrica di Roma | Architetture civili

  • Palazzo Cencelli, al quale si accede tramite un caratteristico ponte in legno che sorvola un meraviglioso giardino storico. L’area verde, molto curata, comprende una fontana con lo stemma dei Cencelli, siepi di bosso, cipressi e alcuni reperti archeologici.

Palazzo Cencelli -Fabrica di Roma
Palazzo Cencelli -Fabrica di Roma

  • Il castello Farnese, situato nella parte più alta del centro storico, venne ristrutturato nel 1539 da Pierluigi Farnese che lo annesse al Ducato di Castro.

È stato completamente restaurato alcuni decenni fa dalla contessa Lia Mariani Bianchi-Ninni.

Fabrica di Roma | Siti archeologici

  • La Via Amerina e le decine di tombe rupestri della necropoli meridionale della vicina città di Falerii Novi formano un’estesa area archeologica (seconda metà del III secolo a.C. – fine del III d.C.) e costituiscono una delle più importanti testimonianze storiche del territorio anticamente abitato dai Falisci.
  • Porta di Giove - Falerii Novi - Fabrica di Roma (VT)
    Porta di Giove - Falerii Novi - Fabrica di Roma (VT)

     

  • Falerii Novi, città romana, si trova sull'attuale territorio comunale di Fabrica di Roma a circa metà strada tra Fabrica e Civita Castellana, qui sono presenti le mura dell'antica città contenenti all'interno la chiesa di S. Maria in Falerii, nelle vicinanze si trovano scavate nel tufo le catacombe di San Gratiliano e Santa Felicissima.

Il complesso archeologico della necropoli meridionale di Falerii Novi copre un’area estesa per 1500 metri distinta in tre settori denominati Cava Foce, Tre Ponti, Cavo degli Zucchi.

Le mura sono in gran parte intatte, per un perimetro totale di 2018 metri, con 50 torrette ancora in piedi. Sono visibili i resti del teatro, del foro e di alcune abitazioni.

Fuori dalle mura, a nord, ci sono i resti di un anfiteatro.

La città è attraversata in verticale dalla Via Amerina e in orizzontale dalla Via Cimina.

Delle 6 porte, 2 sono ancora integre: la Porta di Giove e la Porta di Bove. Sull’arco della prima è rappresentato la copia del volto di Giove (l’originale è esposto a  nel Museo Nazionale dell’Agro Falisco). La Porta di Bove, a Sud-Est, si chiama così perché è decorata con una rappresentazione della testa di un bue.

L'originario insediamento fu abbandonato intorno all'anno mille e gli abitanti si spostarono a Civita Castellana subendo le stesse sorti che secoli dopo toccarono a numerosi altri centri della Tuscia (ad esempio Civita di BagnoregioCalcata, Celleno, San Michele in Teverina, Bassano in Teverina).

  • La Chiesa di Santa Maria di Faleri è un edificio medievale costruito all’interno della città. È la struttura verticale meglio conservata dell’area.La prima costruzione risale al XII secolo, a opera dei monaci cistercensi. La particolare struttura absidale è un esempio di architettura singolare.
    Il portale è stato costruito da Lorenzo e Jacopo Cosmati, celebre famiglia di marmorari romani. Gli artisti sono molto attivi nel territorio, di loro realizzazione è anche la grande cattedrale di Civita Castellana.
  • La colomba di luce

    Durante l’alba della giornata più lunga dell’anno, il solstizio d’estate, l’inclinazione dei raggi dà vita a un fenomeno particolare.

    I raggi del sole attraversano una monofora dell’abside centrale della chiesa e proiettano una colomba che si alza sulle pareti. Questo evento ogni anno attira curiosi visitatori e turisti, che arrivano alle 5 di mattina per assistere a questo suggestivo gioco di luci.

Chiesa Falerii Novi - Fabrica di Roma (VT)
Chiesa Santa Maria in Faleri - Fabrica di Roma (VT)

Fabrica di Roma | La Storia

Fabrica di Roma | Periodo falisco

La storia di Fabrica  è sicuramente legata alla popolazione falisca.

L'origine del territorio è ancora ignota.

I principali resti archeologici rinvenuti riguardano:

  • le abitazioni falische in località Le Molelle, a est di Fabrica, sicuramente facenti parte di un pagus falisco;
  • la galleria di Ponte Sodo, scavata nella roccia che ospitò le prime tribù falische;
  • le grotte di Materano ipotizzate quali prime protezioni primitive;
  • i cunicoli sotterranei e, infine, le molte tombe disseminate nel territorio che attestano lo sfruttamento abitativo in periodo falisco.

Nel 1889 l'archeologo Pasqui scavò in località Monte delle Monache, portando alla luce tre tombe a camera (fine IV-V sec. a.C.).

Nonostante fossero state già depredate queste tombe conservavano vasi a figure rosse, una statua di fauno e altro vasellame etrusco-campano.

Di notevole importanza epigrafica furono i nomi dei defunti incisi su alcune tegole: Cauio Latrio, Cauia Hadenia e Staco Leuia.

Altro pezzo importante è l'acroterio in terracotta rappresentante una Vittoria alata.

Il territorio di Fabrica è disseminato di antichi luoghi di derivazione falisca, tra quelli ancora visibili vediamo grotte scavate nel peperino con all'interno nicchie, sicuramente un colombario, proprio all'interno dell'attuale centro storico.

Fabrica di Roma | Periodo medioevale e moderno

Il periodo medioevale di Fabrica inizia nel 1093 col documento con cui, un certo Ildebrando, concesse all'Abbazia di Farfa le sue proprietà, tra cui il fundus Fabricae.

Ancora, nel 1177 nella Bolla papale di Alessandro III, Fabrica venne citata tra le proprietà dell'abbazia di Sant'Elia sub Pentoma.

Nel 1217 fu donata all'Ospedale di S. Tommaso in Formis sottolineando così che Fabrica appartenne per gran parte della sua esistenza allo Stato Pontificio.

Nel XIII secolo la comunità urbana risulta però tra le proprietà di Manfredi di Vico, avendola acquistata dall'Ospedale di S. Spirito, che la rivendette alla famiglia Orsini.

Gli Orsini (in particolare Rinaldo e Giordano Orsini), a loro volta, la restituirono nel 1367 all'Ospedale di S. Spirito in Saxia.

Passarono solo otto anni quando Francesco di Vico, prefetto di Roma, ribellatosi alla Chiesa, si impadronì di alcuni dei castelli del Patrimonio di S. Pietro.

Questo evento durò però solo due anni, così nel 1377 i Di Vico restituirono il tutto.

Ma la brama espansionistica dei Di Vico non finì così facilmente: nel 1431 Giacomo Di Vico, alleatosi con Antonio Colonna, si mosse contro l'esercito papale, ma fu sconfitto.

Il castello di Fabrica rimase così amministrato dall'Ospedale di S. Spirito fino al 1536 quando venne concesso in enfiteusi a Lucrezia Della Rovere vedova Colonna.

La famiglia Della Rovere costruì qui a Fabrica un proprio palazzo, appena fuori dalle mura, in cui dimorò anche papa Giulio II Della Rovere.

La proprietà di Lucrezia durò solo due anni quando il castello fu restituito all'Ospedale di S. Spirito. Nel 1539 fu venduto a Pier Luigi Farnese insieme alla tenuta di Falleri, entrando così nel Ducato di Castro e Ronciglione.

Alla famiglia Farnese, in particolare al cardinale Alessandro Farnese, si deve sicuramente la costruzione della Torre di Fabrica, nel centro storico.

Il rapporto tra Fabrica e i Farnese terminò nel 1649 con la definitiva sconfitta della famiglia ribelle da parte di papa Innocenzo X.

Solo nel 1756 Fabrica passò, venduta, a Stefano e Leopoldo Cencelli che, anche grazie ai loro discendenti, restaurarono e abbellirono Fabrica.

Nel 1798-99 il territorio entrò nell'egida francese attraverso l'esperienza repubblicana, passando dal 1809 al 1814 sotto il dominio napoleonico.

Dopo il Congresso di Vienna ritornò sotto l'influenza della Chiesa e le sue sorti rimasero legate a essa fino all'Unità d'Italia.

L'ideale dell'Unità d'Italia pervasero anche la popolazione di Fabrica con dimostrazioni anche palesi.

Nel 1873 al nome Fabrica fu aggiunta la denominazione "di Roma" così Fabrica fu nota come "Fabrica di Roma, Provincia di Roma, Circondario di Viterbo".

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