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Accumoli (RI) prima del terremoto del 2016
Pantani di Accumoli (RI)
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Accumoli (RI) prima del terremoto del 2016Pantani di Accumoli (RI)Pantani di Accumoli (RI)Pantani di Accumoli (RI)Pantani di Accumoli (RI)
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Indirizzo:
Accumoli (RI) Accumoli (RI), Borghi e paesini, Vicino Roma
Descrizione:

Accumoli è un grazioso borgo con poco più di 500 anime in provincia di Rieti.

Il 24 agosto 2016 è stato colpito da un terremoto di magnitudo 6,0, con epicentro nella stessa Accumoli, che ha causato 11 vittime (4 nel capoluogo e 7 nelle frazioni) e gravi danni al centro storico; il borgo di Accumoli (RI) è attualmente in ricostruzione.

La preziosa risorsa del suo territorio è la sua gente che ha sviluppato un forte senso di appartenenza alle sue radici e tradizioni..

Accumoli è meta di turismo estivo, oltre che per le caratteristiche climatiche anche per le possibili escursioni nel vicino Parco dei Sibillini.

Nelle vicinanze anche monti di altezza superiore ai 1700 metri nonché i notevoli fenomeni carsici ai Piani di Castelluccio.

A breve distanza da Accumoli si può ammirare il Lago Secco, un suggestivo specchio d'acqua, dove sopravvivono specie animali e vegetali risalenti all'epoca delle glaciazioni quaternarie.

L'area, di quindici ettari, è un'Oasi del WWF, oggi inclusa in una Zona Speciale di Conservazione e protetta anche dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Interessanti località vicine ad Accumoli sono Amatrice (famosa per le tradizioni gastronomiche) ed il Terminillo (nota località sciistica).

Accumoli ha anche una forte tradizione di materie prime di assoluta genuinità: piatto forte della zona è la "Pasta alla Gricia", il cui nome sembra provenire da Grisciano, una frazione di montagna, con una ricetta di semplice guanciale e pecorino, prodotti usati dai pastori durante la transumanza, e usati per condire gli spaghetti.

La ricetta sembra appartenere alla prima versione del più famoso sugo all'amatriciana, niente di più facile vista la vicinanza dei due territori.

Per percorrere il primo tratto del sentiero Italia in discesa da Accumoli fino a Libertino, recentemente risegnato e pulito dal CAI di Amatrice, è necessario richiedere il permesso al comune di Accumoli con sette giorni di anticipo scrivendo una mail a [email protected] oppure: [email protected] allegando un modulo in formato .pdf oppure .word

Accumoli (RI)
Accumoli (RI) prima del terremoto del 2016

Dove dormire ad Accumoli (RI) e dintorni



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Cosa vedere ad Accumoli

Torre civica

Salendo per via S. Tommasi si trova la Torre civica del XII secolo.

Larga in pianta, quadrata e slanciata, resta come simbolo delle antiche libertà comunali.

È unica nel suo genere in tutta la Valle del Tronto. Innestato alla sinistra della Torre Civica si erge il Palazzo del Podestà.

È un organismo orizzontale, a conci di arenaria squadrati e lisci, scandito al piano terra da due arcate, tipiche dei palazzi pubblici medioevali.

Oggi è sede di uffici comunali.

Palazzo del Guasto

Un altro monumento è il Palazzo del Guasto del XV secolo.

Qui tra il 1427 e il 1433 predicò S. Bernardino come si evince dal monogramma su una delle sue finestre.

Palazzo Marini

Grande struttura tardomanierista adattata al pendio della strada.

Si caratterizza per un portale incorniciato da bugnato a punta di diamante e da colonne tortili con capitello ionico a zampe di elefante.

D'ispirazione tardomanierista partenopea sono anche gli affreschi presenti nelle sale interne.

Notevoli i soffitti a cassettoni e il monumentale camino.

Palazzo Cappello

Palazzo Cappello un edificio a cinque piani del XVII secolo si erge al culmine dell'abitato nei pressi dell'antica rocca.

La struttura cinquecentesca ingloba una parte costruita o ricostruita in un periodo successivo riconoscibile dalla tecnica costruttiva.

Infatti la parte originale è tutta in pietra a vista squadrata e con finestre monumentali mentre la parte aggiunta.

L'edificio è stato usato come caserma dei Carabinieri a partire dal 1864 a 3 anni dalla costituzione dello Stato Italiano e quindi probabilmente una delle prime caserme della nuova Italia.

Ci sono 3 accessi all'edificio di cui due monumentali uno dal lato est a livello delle cantine e che raggiunge il primo piano con uno scalone in arenaria da cui si può entrare nel palazzo a mezzo di una ampia scala elicoidale, che permette di scendere alle cantine di secondo livello o salire al piano nobile.

Questa scala interamente costruita in loco con gradini in arenaria incastrati nel muro ed appoggiati al centro seguendo un'elicoidale, è una rarità architettonica, probabilmente unica.

Dall'entrata monumentale a Nord/ovest, riservata alle carrozze, si accede attraverso un ampio passaggio con volta piena a tutto sesto al cortile interno, caratterizzato da un loggiato su tre ordini con colonne in arenaria e capitelli corinzi nei primi due ordini, mentre il terzo, costruito in seguito, con più semplici capitelli dorici.

Dal cortile si accede al loggiato a mezzo di una scala monumentale costruita anch'essa in un secondo periodo.

Si racconta che l'ultimo piano, i cui interni sono rimasti grezzi fino al 1996, sia stato costruito con l'intento di toglier un'ora di sole al tramonto al sottostante Palazzo Marini.

Palazzo Organtini

Edificio del 1700 sviluppato su tre piani che si caratterizza per le sue sale affrescate.

Notevoli i soffitti a cassettoni e l'ampio "Salone dei ricevimenti", anch'esso affrescato con dipinti di quell'epoca.

Altro

Monumento a Salvatore Tommasi

Opera dell'architetto pitiglianese Enrico Lattes che realizzò l'opera nel 1927 all'ingresso del borgo.

Accumoli (RI) | Aree naturali

Pantani di Accumoli (RI)
Pantani di Accumoli (RI)

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Accumoli | Storia

Il centro di Accumoli, che aveva ottenuto il titolo di città durante il regno degli Aragonesi, era cinto da mura civiche munite di torri e 4 porte note con il nome di: Porta San Pietro, Porta Vecchia, Porta del Campo e Porta Pescara.

Appartenuto storicamente all'Abruzzo sotto i regni di Sicilia, di Napoli, delle Due Sicilie e d'Italia, restando inclusa di volta in volta nel Giustizierato d'Abruzzo (1265-1273), nell'Abruzzo Ulteriore (1273-1806), nell'Abruzzo Ulteriore II (1806-1860) e nella provincia dell'Aquila (1860-1927), dal 1806 al 1926 fu parte del distretto e poi del circondario di Cittaducale. 

Accumoli è l'unico comune del Lazio a confinare con le Marche; confina con Arquata del Tronto, che a sua volta è l'unico comune delle Marche a confinare con il Lazio.

Accumoli, come traspare dal significato del suo nome ovvero al colmo ad cumulum), è posta in cima e venne fondata in vetta al colle che domina la valle del Fiume Tronto e della Via Salaria.

Dai 900 metri s.l.m. si gode l'aria frizzante delle montagne circostanti e la vista sul gruppo dei monti tra i più alti dell'Appennino.

Accumoli infatti, gode di una posizione unica nel centro Italia, ossia confinante tra due Parchi Nazionali, quello del Gran Sasso e Monti della Laga e quello dei Monti Sibillini.

Il nome di Acumulo appare forse per la prima volta nel 1037 quando Corrado II confermava la donazione della Terra Summatina fatta da Maginardo di Siolfo nel X secolo al vescovo di Ascoli.

Il comune ha origine nel XII secolo, quando il territorio nella Valle del Tronto era sotto il dominio dei Normanni e in seguito del Regno di Napoli.

Cascia minacciava l'estremo confine del Regno, così per rafforzarlo, i governatori locali decisero di riunire sotto un'unica città i tanti villaggi sparsi per la Valle del Tronto sostituendo probabilmente il decaduto centro di Summata.

Nel XIII secolo fu contesa lungamente da Norcia sotto il cui dominio cadde per qualche tempo per essere restituita poi nel 1255 circa al vescovo di Ascoli.

Annessa al Regno di Sicilia, con gli Angiò entrò a far parte del vasto comprensorio territoriale noto come Capitania della Montagna d'Abruzzo, istituito a custodia del tratto più settentrionale del confine tra Regno di Sicilia e Stato della Chiesa.

Nel XV secolo fu oggetto di permute tra i re di Napoli e il Papa, tornando poi nel Regno come Universitas demaniale fino all'acquisto effettuato dai Medici nel 1643, entrando successivamente a far parte degli stati mediceo farnesiani.

Subì numerosi danni da ripetuti terremoti quali quelli del 1639 e del 1703.

Accumoli (RI) pantani e cippi di confine borbonici
Accumoli (RI) pantani e cippi di confine borbonici

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