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Il Teatro dell'Opera di Roma è il famoso teatro romano dedicato all'opera teatrale in musica e al balletto
I biglietti per gli spettacoli del Teatro dell'Opera di Roma sono disponibili in prevendita (clicca QUI)
Il Teatro dell'Opera di Roma, conosciuto anche come Teatro Costanzi dal nome del suo artefice, è un posto magico che trasuda di storia e di arte, di cultura e di passione, un elegante teatro vicino Piazza della Repubblica e la Stazione Termini che vi lascerà di stucco al primo spettacolo andrete a godervi.
Pietro Mascagni, Giacomo Puccini, Ottorino Respighi, lo hanno consegnato agli onori della storia del melodramma italiano come la culla dell’opera verista e del teatro musicale del Novecento.
Una sfilza di prime memorabili prime e grandi esecuzioni fanno del Teatro dell'Opera di Roma uno dei posti più emozionanti dove potreste decidere di passare una serata.
Per dirne un paio Giacomo Puccini diede al Teatro dell'Opera di Roma la prima della Tosca nel 1900 e sempre qui si ebbe la prima italiana de L'uccello di fuoco di Igor' Fëdorovič Stravinskij, rappresentata dalla compagnia di Balletti Russi di Sergej Djagilev il 9 aprile 1917.
Che cosa aspetti a prendere due biglietti per il Teatro dell'Opera di Roma?
Il teatro dell'Opera di Roma ha una capienza attuale di circa 2200 posti e su una di quelle poltrone c'è già scritto il tuo nome.
Di certo non te ne pentirai.
Dove dormire vicino il Teatro dell'Opera di Roma
Dove comprare i biglietti per gli spettacoli al Teatro dell'Opera di Roma
Come arrivare al Teatro dell'Opera di Roma
Piazza Beniamino Gigli, 7 Roma
METRO
Linea A – fermata REPUBBLICA - TEATRO DELL’OPERA
AUTOBUS
Via Nazionale – H, 40, 60, 64, 70, 71, 170, 116T
Via Depretis – 70, 71
Via Cavour – 16, 75, 84, 150 (festivo), 360, 590, 649, 714
Stazione Termini – 16, 38, 75, 86, 90, 217, 310, 360, 649, 714
TAXI
Punto TAXI 6645
Numero telefonico dedicato per prenotazioni: 06 6696
Garage convenzionati (Teatro dell’Opera e Teatro Nazionale)
All’interno della Z.T.L. (attiva dal lunedì al venerdì 6.30-18.00, il sabato 14.00-18.00)
EURO PARKING s.r.l. Via Napoli, 66
tariffa di 5,00 € per tutta la durata dello spettacolo per il parcheggio della propria autovettura
Fuori della Z.T.L.
PARKING ESEDRA Via Modena, 10
tariffa di 5,00 € per tutta la durata dello spettacolo + 30 minuti prima e 30 minuti dopo
Teatro dell'Opera di Roma | La Storia
Ancor prima che la capitale d'Italia fosse trasferita a Roma, monsignor Francesco Saverio de Mérode, che possedeva la vallata di San Vitale, vide con chiarezza che urbanizzare il percorso dalla stazione ferroviaria (la futura Stazione Termini che allora era in costruzione) alla via del Corso sarebbe stato un vero affare.
Domenico Costanzi partecipò all'iniziativa e comprò terreni, sui quali fece costruire dapprima l'Hotel Quirinale, ora divenuto uno dei Locali storici d'Italia, lungo la neonata via Nazionale nel 1874, poi su quello che diventerà il terreno confinante il Teatro d'Opera, che nella nuova capitale ancora mancava.
L'albergo comunicava col teatro attraverso un passaggio sotterraneo, che garantiva la massima privacy agli artisti (i quali non avevano che da attraversarlo per giungere al palco dove si esibivano, e anche per questo apprezzavano molto la sistemazione).
L'architetto Achille Sfondrini nel 1878, in soli due anni costruì il teatro, nello stile neorinascimentale di moda all'epoca.
Il teatro non era di grandi dimensioni (1.100 posti), ma aveva un'ottima acustica e una bella cupola dipinta da Annibale Brugnoli.
L'opera fu inaugurata alla presenza del re Umberto I di Savoia e della regina Margherita di Savoia il 27 novembre 1880, con la Semiramide di Rossini.
L'impresa, tuttavia, non si rivelò particolarmente redditizia: Costanzi dovette impegnarvi beni propri e rimanerne impresario fino alla morte quando gli succedette il figlio Enrico.
La conduzione amministrativa del Teatro fu rilevata nel 1907 dall'impresario Walter Mocchi.
Nel 1912 Emma Carelli, moglie di Mocchi, divenne direttrice e responsabile della nuova «Impresa Costanzi».
Nel 1926 il Comune di Roma acquistò il teatro e ne assunse la gestione.
I lavori di completamento, ampliamento e ristrutturazione furono affidati all'architetto Marcello Piacentini, che con la chiusura del teatro il 15 novembre 1926 rifece integralmente i prospetti esterni e aumentò di uno i tre ordini di palchi originali e fece installare uno straordinario lampadario di cristallo, il più grande d'Europa.
Il teatro assunse dunque la nuova denominazione di Teatro Reale dell'Opera e fu reinaugurato il 27 febbraio 1928 con il Nerone di Arrigo Boito diretto da Gino Marinuzzi.
Fu poi eliminato l'ingresso di rappresentanza, che si affacciava sui giardini sul retro dell'hotel Quirinale, accessibile da un vicolo cieco oggi non più esistente.
L'ingresso principale fu quindi spostato da via Firenze a via del Viminale, ma non fu possibile, per la ristrettezza dei tempi, creare la nuova facciata sulla piazza secondo un progetto più radicale predisposto da Piacentini e rimasto tuttora inedito.
Nel 1930 venne allestito dalla ditta organaria Buccolini un organo a canne con una tastiera e pedaliera, celato sulla destra del palcoscenico da una griglia espressiva.
L'organo è stato restaurato dalla stessa ditta nel 2004.
Eliminato l'epiteto reale con il passaggio alla Repubblica, nel 1956 il Comune di Roma affidò allo stesso Piacentini l'incarico di curare un nuovo intervento di ampliamento e restauro.
I lavori, che hanno previsto tra l'altro la creazione di uno scalone d'onore e di un foyer dei palchi, di locali per uffici, l'installazione di nuovi arredi e il rifacimento della facciata in uno stile novecentesco, furono ultimati nel 1960.
Il 23 dicembre 2013 Carlo Fuortes è stato nominato Sovrintendente del teatro, ed è rimasto in carica per otto anni, fino al 27 dicembre 2021.
A lui è succeduto Francesco Giambrone, già sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo.
Teatro dell'Opera alle Terme di Caracalla e al Circo Massimo
L'orchestra, il coro e il corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma hanno a disposizione anche gli spazi della Sala Respighi all'interno della Galleria Regina Margherita, del Teatro Nazionale su via del Viminale angolo via Agostino Depretis, e soprattutto del teatro all’aperto all’interno del complesso archeologico delle Terme di Caracalla (appuntamento imperdibile dell'estate romana dal 1937, seppur con una nuova situazione logistica dal 2001) anche se per il 2020 e il 2021 la stagione estiva di opera e balletto si è tenuta presso il Circo Massimo, dove è stato possibile preparare una platea, un golfo mistico e una palco più grandi in modo da rispettare il distanziamento necessario contro la pandemia di COVID-19.
Teatro dell'Opera di Roma | Musica, musicisti ed interpreti
Nel 1888 il Costanzi ospitò la prima assoluta di Medgé di Spiro Samara con Emma Calvé, nel 1890 quella di Mala Pasqua di Stanislao Gastaldon, quella di Rudello di Vincenzo Ferroni. Nel 1896 di La sorella di Mark di Giacomo Setaccioli.
Pietro Mascagni fu un assiduo frequentatore dell'Opera, di cui fu anche direttore artistico nella stagione 1909-10 e vi diede diverse prime, come la Cavalleria rusticana il 17 maggio 1890 con Gemma Bellincioni e Roberto Stagno, L'amico Fritz il 31 ottobre 1891, diretta da Rodolfo Ferrari con Fernando De Lucia e Paul Lhérie, Iris nel 1898 con Enrico Caruso, Le maschere il 17 gennaio 1901, e poi ancora la Lodoletta nel 1917.
Giacomo Puccini diede al Costanzi la prima della Tosca il 14 gennaio 1900 (di cui il 9 marzo 2004 è stato ripresentato l'allestimento storico), la prima italiana della La fanciulla del West, diretta da Arturo Toscanini nel 1911, ed ancora la prima italiana del Gianni Schicchi nel 1919.
Ruggero Leoncavallo vi presentò la prima di Maia nel 1910; dieci anni dopo Riccardo Zandonai vi diede la prima di Giulietta e Romeo. Infine, il 5 gennaio 1952 è andata in scena in prima assoluta la Sakùntala di Franco Alfano, rifacimento della precedente La leggenda di Sakuntala andata in scena al Teatro Comunale di Bologna, il 10 dicembre 1921 e di cui poi era andata perduta la partitura durante la seconda guerra mondiale.
Al Teatro Reale dell'Opera di Roma, con la regia di Marcello Govoni, fu rappresentata il 15 febbraio 1934 la prima assoluta di Cecilia, opera in tre episodi e quattro quadri, composta dal sac. Licinio Refice (Patrica, 1883 – Rio de Janeiro, 1954). Cecilia, basata sulla vita dell'omonima santa (Cecilia di Roma, martire nel III secolo), ebbe grande successo anche grazie all'interpretazione del celebratissimo soprano Claudia Muzio.
L'evento fu possibile dopo una decennale battaglia condotta dal Maestro Licinio Refice presso le autorità civili e religiose; la partitura era, difatti, pronta già nel 1922 e l'autore sperava di rappresentarla per l'Anno Santo del 1925.
Nell'agosto del 2011 Riccardo Muti ha ricevuto la nomina di Direttore Onorario a vita.
Hanno diretto al Costanzi, tra gli altri, Otto Klemperer, Victor de Sabata, Vittorio Gui, Gino Marinuzzi, Tullio Serafin, Gabriele Santini, Erich Kleiber, Arturo Toscanini, Antonino Palminteri, Herbert von Karajan, Giuseppe Sinopoli, Carlo Maria Giulini, Thomas Schippers, Claudio Abbado, Gianandrea Gavazzeni, Georg Solti, Georges Prêtre, Zubin Mehta, Lorin Maazel, Peter Maag, Mstislav Rostropovič, Giuseppe Patanè, Wolfgang Sawallisch, Nino Sanzogno, Lovro von Matačić, Gianluigi Gelmetti, Oliviero De Fabritiis e dal 2008 Riccardo Muti.
Vi hanno cantato Enrico Caruso, Beniamino Gigli, Fëdor Šaljapin, Giacomo Lauri-Volpi, Aureliano Pertile, Claudia Muzio, Maria Caniglia, Giuseppina Cobelli, Ebe Stignani, Fedora Barbieri, Maria Callas, Renata Tebaldi, Magda Olivero, Mario Del Monaco, Giuseppe Di Stefano, Franco Corelli, Tito Gobbi, Alfredo Kraus, Carlo Bergonzi, Leyla Gencer, Antonietta Stella, Renata Scotto, Montserrat Caballé, Joan Sutherland, Marilyn Horne, Raina Kabaivanska, Piero Cappuccilli, Renato Bruson, José Carreras, Plácido Domingo, Luciano Pavarotti, Ruggero Raimondi, Roberto Alagna, Gino Sinimberghi, Giulio Neri, Leontyne Price, Leo Nucci, Renato Bruson, Jessica Pratt e Anna Netrebko.
Teatro dell'Opera di Roma | Balletto
Qui si ebbe la prima italiana de L'uccello di fuoco di Igor' Fëdorovič Stravinskij, rappresentata dalla compagnia di Balletti Russi di Sergej Djagilev il 9 aprile 1917.
Anche l'American Ballet Theatre ed il Sadler's Wells oggi Royal Ballet si sono esibiti sul palcoscenico romano sin dall'immediato dopoguerra, così come le stelle sovietiche Rudol'f Nureev, Natal'ja Romanovna Makarova, Vladimir Viktorovič Vasil'ev, Ekaterina Maksimova.
Il Teatro ha inoltre dal 1928 una sua scuola di danza, ed il corpo di ballo stabile ha sempre avuto una stagione di balletto molto popolare nella città e oltre.
Negli anni '50 Attilia Radice e Guido Lauri hanno danzato alle prime assolute dei principali balletti di tradizione, per essere poi destinati alla direzione rispettivamente di scuola e compagnia.
Alcuni esempi tra le numerosissime celebrità che nel tempo hanno curato gli spettacoli di danza sono: Erik Bruhn, Zarko Prebil, Roland Petit, Majja Michajlovna Pliseckaja, Carla Fracci, Paolo Bortoluzzi.
Da maggio 2015, il Direttore è Eleonora Abbagnato.
Teatro dell'Opera di Roma | Orchestra e Coro
Le varie gestioni impresariali che guidarono il teatro fino al 1926, per ragioni legate ai problemi economici ed alla concezione di un lavoro in cui la costante era la precarietà e la saltuarità, non formarono un complesso orchestrale stabile.
Una svolta fu impressa nel 1905, per la volontà dell'assessore comunale Conte Enrico di Sanmartino, che convinse il Consiglio Comunale di Roma a creare l'Orchestra Municipale composta da cento elementi, molti dei quali provenienti dalla Banda Municipale, diventando l'Orchestra del Teatro Costanzi fino al 1926.
La modificazione del Costanzi in Teatro Reale dell'Opera, spinse i dirigenti del Teatro e principalmente l'amministrazione comunale a decidere di creare un complesso orchestrale stabile, anche se con contratto stagionale.
Nel 1935 il Comune di Roma, attraverso il Vice Governatore Marchese Dentice d'Accadia, come Direttore Artistico decise l'organico complessivo delle maestranze del Teatro determinando quello dell'Orchestra in 143 elementi compresi i professori della Banda.
Il Coro del Teatro dell'Opera di Roma partecipa alla vita artistica del Costanzi dal 1935 per volontà di Tullio Serafin, Direttore Artistico dell'allora Teatro Reale dell'Opera.