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- Monte Porzio Catone (RM)
Monte Porzio Catone (talvolta erroneamente indicato con il nome Monteporzio Catone) è un comune della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio.
Monte Porzio Catone si trova all'interno del territorio dei Colli Albani, nell'area dei Castelli Romani, stretto tra Frascati a ovest e Monte Compatri ad est con il centro abitato che si eleva su un'altura su cui spicca il centro storico.
A settembre il paese di Monte Porzio Catone si anima attraverso la festa per il patrono locale Sant'Antonino Martire.
Rilevante è il patrimonio artistico e storico di Monte Porzio Catone, in particolare la chiesa di San Gregorio Magno (detto anche il duomo di Monte Porzio).
Questa fu edificata da Carlo Rainaldi nel 1666, in onore di papa Gregorio XIII.
All’interno del complesso seicentesco possiamo ammirare il “Museo della Città”, dove sono custoditi pregevoli reperti archeologici, documenti ecclesiastici come bolle papali, e quelli relativi al Grand Tour, maioliche, pale d’altare del XVII e del XVIII secolo.
Grande attenzione meritano le ville rinascimentali e barocche presenti nel territorio.
Il corpo centrale della Villa Parisi venne edificato tra il 1604 ed il 1605.
Villa Vecchia - lungo la strada che collega Frascati a Monte Porzio Catone - le cui origini risalgono al 1558, e dopo varie trasformazioni e passaggi di proprietà, oggi è stato adibita ad albergo.
Infine Villa Mondragone i cui lavori iniziarono nel 1567, per volere del cardinale Marco Sittico Altemps e terminarono nel 1573.
Subito dopo si insedierà il cardinale Ugo Boncompagni futuro papa Gregorio XIII, che la utilizzo come residenza.
Ora Villa Mondragone a Monte Porzio Catone è stata trasformata in un centro convegni dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”.
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Monte Porzio Catone | Le Origini
Le prime testimonianze scritte su Monte Porzio Catone compaiono in una bolla papale del 1074 di Papa Gregorio VII.
In questa, infatti, si nomina il monastero di Monte Porculi tra i possedimenti del monastero di San Paolo fuori le mura.
Mons Porculi o Porculus (termine utilizzato nell’XI secolo) era una corruzione di Mons Porcii, o Mons Portius, nome legato probabilmente alla “gente porzia” di Roma che qui possedeva una villa.
Nella Cronaca del Monastero Cassinense di R. Muratori si ricorda una chiesa di Sant'Antonino in Monte Porculo territorio tuscolano.
Mons Porculi o Porculus usato nell'XI secolo era una corruzione di Mons Porcii, o Mons Portius, nome che si vuole derivi dalla romana gente Porzia, che vi aveva una villa.
Nella Cronaca di Sicardo viene riportato il luogo della battaglia del 1167 tra i Romani ed i Tuscolani uniti ai Tedeschi dell'Imperatore come apud Montem Portium.
Nel secolo XV passò agli Annibaldi della Molara e nel 1581 agli Altemps.
Nel 1613 venne acquistato dal cardinale Scipione Borghese.
Nel 1666 il principe Giovan Battista Borghese signore delle terre di Monte Porzio riedificò dalle fondamenta la chiesa dedicata a San Gregorio Magno in onore del Papa Gregorio XIII.
Nel 1849 Monte Porzio conteneva 1180 abitanti. Nel 1872 ebbe il nome attuale per distinguerlo da Monte Porzio nelle Marche.
Che cosa vedere a Monte Porzio Catone | Monumenti e Luoghi di interesse
Monte Porzio Catone | Architetture religiose
- La chiesa di San Gregorio Magno, comunemente detto il Duomo di Monte Porzio, edificata da Carlo Rainaldi nel 1666, per volontà testamentaria di papa Paolo V Borghese, in onore di papa Gregorio XIII;
- L'Eremo Tuscolano di Camaldoli venne fondato nel 1607 dalla Congregazione degli Eremiti Camaldolesi di Monte Corona. Nel 1613 la fondazione dell'Eremo viene ultimata raggiungendo la configurazione definitiva. La chiesa dell'Eremo è dedicata a San Romualdo, fondatore dei Camaldolesi. L'ospitalità a forestieri e pellegrini comunque garantita è però rigidamente condizionata da regole, come quella tuttora in vigore, che ne impedisce l'ingresso alle donne.
Monte Porzio Catone | Architetture civili
- Villa Parisi-Villa Taverna-Borghese
- Villa Vecchia
- Villa Mondragone
- Palazzo Borghese di Monte Porzio Catone
Museo dell'Osservatorio di Monte Porzio Catone
L'Osservatorio di Monte Porzio Catone è stato progettato nel 1939 e terminato nel 1965, sorge sopra i resti della villa romana di Matidia Augusta, stretta parente dell'imperatore Adriano, del primo secolo d.C.
L'imponente costruzione razionalista fu utilizzata per conservare le attrezzature dell'Osservatorio Nazionale di Roma, successivamente divenne una struttura per promuovere la divulgazione astronomica e scientifica. L'Osservatorio è dotato dell'Astrolab ed altre risorse didattiche per iniziative a favore di scuole, università, gruppi associativi e privati. È stato scenografia del film sui ragazzi di via Panisperna, i cui protagonisti erano Enrico Fermi e Ettore Majorana.
Monte Porzio Catone | Siti archeologici
- L'antica città di Tusculum;
- Complesso archeologico del Barco Borghese
Monte Porzio Catone | Aree naturali
- Parco regionale dei Castelli Romani
Monte Porzio Catone | Museo della città
Ospitato in quattro ambienti recentemente restaurati del nucleo seicentesco del Duomo, il Museo della Città illustra le dinamiche di insediamento in un territorio dalla storia plurimillenaria.
L’esposizione è articolata in tre sezioni nelle quali la eterogenea collezione, comprendente reperti archeologici di età pre-romana e romana (ceramica d’impasto dell’età del ferro, uno splendido mosaico policromo, frammenti di affreschi di età imperiale, terrecotte architettoniche, ceramiche, statuaria, iscrizioni e monete) provenienti da Tusculum e dalle splendide ville tuscolane disseminate nel territorio, reperti di età medioevale (tra cui una bolla papale) e rinascimentale (maioliche policrome, quadri, incisioni originali) e materiale documentario originale del XVII – XIX secolo, e un ricco apparato didattico – illustrativo.
Le singole tematiche possono essere approfondite nella saletta per videoproiezioni, che invita alla riscoperta e alla visita del ricco patrimonio archeologico e storico – artistico disseminato in questo distretto geografico.
Monte Porzio Catone | Museo diffuso del vino
Inaugurato nel 2000, il museo è allestito in tre tinelli (locali tradizionalmente adibiti alla produzione e conservazione del vino) che, affacciandosi lungo una delle strade del centro storico cittadino, danno luogo alla forma diffusa del museo.
La collezione, formata da utensili e attrezzature vitivinicole, illustra i principali processi della filiera del vino e alcuni dei mestieri tradizionali che ruotavano intorno alla produzione e vendita del prodotto: il mastro bottaio e il carrettiere a vino dei Castelli Romani.
Nel percorso museale il visitatore, attraverso l’utilizzo delle tecnologie Qr Code e wi-fi, può visionare sul proprio smartphone una serie di documentari che, grazie alle interviste agli anziani vignaioli realizzate nell’ambito del progetto Travaso di Cultura, conferiscono voce alle attrezzature esposte, facilitando l’accesso alla conoscenza attraverso la viva voce dei detentori della memoria storica.
La visita si completa nella Sala degustazione del museo, nella quale è possibile completare la conoscenza dei vini del territorio con un’analisi organolettica.
Monte Porzio Catone | Barco Borghese
Scenograficamente affacciato sulla Campagna Romana e su Roma, il complesso archeologico del Barco Borghese è una vasta piattaforma quadrangolare, sulla quale si affaccia un gruppo di casali di epoca rinascimentale, edificati dalle famiglie Altemps prima e Borghese poi, succedutesi nella proprietà della vicina Villa Mondragone.
Il terzo occidentale della spianata è impostato su un’articolata e spettacolare sequenza di 190 ambienti voltati ipogei di età romana (I sec. a.C.), che si estende per una superficie di circa 16000 mq.
La visita si svolge in un suggestivo itinerario sotterraneo, tra storia, leggende e tecnologia antica, culminante nella visione di un raro corredo epigrafico di età romana, tracciato a pennello, a carboncino e a sgraffio sull’intonaco di uno degli ambienti più interni.
Le indagini archeologiche avviate lungo il lato esterno nord-occidentale del complesso hanno inoltre riportato alla luce una fronte monumentale articolata in aule ornate da semicolonne doriche, oggi utilizzata come quinta scenica per spettacoli musicali.
Tradizionalmente inteso come l’enorme basamento di una villa romana e più recentemente invece ipoteticamente inteso come santuario, il Barco Borghese avrà bisogno ancora di estese e approfondite indagini archeologiche per una corretta interpretazione funzionale.
Monte Porzio Catone | Cucina
Il vino è l'attore più importante della gastronomia monteporziana ma anche altre cibarie tipiche accompagnano il buon vino.
La specialità dolciaria per eccellenza sono le famose Serpette e "le Manine", ovvero dolce di pasta sfoglia con all'interno crema che ricordano la forma di una mano da qui l'appellativo con cui sono conosciute.
A livello di primi piatti, la cucina locale è molto influenzata dalla cucina romana con piatti tipici come "l'Amatriciana" e "la Carbonara".
L'attività principale presente nel comune è la viticoltura e la produzione vinicola del vino di Frascati D.O.C.G. sfruttando da secoli i fertili e ricchi terreni assolati vulcanici.
Nel comune è presente una delle più alte concentrazione di cantine di tutti i Castelli Romani. I più importanti produttori di vino locali sono: Santa Benedetta, Casal Pilozzo, Villa Simone, Fontana Candida, Cantina Ribelá e Poggio le Volpi.
Una lapide affissa su una casa del centro riporta dei versi scritti da Giosuè Carducci, sotto lo pseudonimo di Enotrio Romano:
Mescete, o amici, il vino. Il vin fremente Scuota da i molli nervi ogni torpor, Purghi le nubi de l'afflitta mente, Affoghi il tedio accidioso in cor.
La maggiore quantità di vino prodotto è il vino bianco Frascati D.O.C.G. vino bianco da tavola di alta qualità che mantiene il nome del vicino comune.
Una buona parte del vino prodotto viene sia incanalato verso il mercato di Roma sia esportato all'estero. Le altre attività economiche presenti sono di natura alberghiera e congressuale.
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