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- Parco Nazionale del Circeo
Il Parco Nazionale del Circeo stato istituito nel 1934 non per tutelare una singola specie, ma un ricco mosaico di ambienti.
L'istituzione del Parco Nazionale del Circeo , avvenuta durante i radicali interventi di bonifica dell'intera area pontina, ha evitato il totale disboscamento dell'antica "Selva di Terracina", salvando il Lago di Sabaudia, la Duna Litoranea ed il Promontorio del Circeo.
Nel 1975 il decreto di ampliamento ha incluso i laghi costieri di Fogliano, Monaci e Caprolace, che insieme costituiscono uno dei più importanti ambienti umidi costieri d'Italia.
Il Parco Nazionale del Circeo dal 1977 è Riserva MaB, acronimo di Man and the Biosphere, un programma avviato dall’UNESCO negli anni ’70 allo scopo di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità attraverso programmi di ricerca e capacity-building, e nel 2013 il suo territorio si è esteso ai confini attuali che comprendono i comuni di Sabaudia e San Felice Circeo e parte di quelli di Latina e Terracina.
Dal 1979 il Parco del Circeo comprende anche la meravigliosa e incontaminata Isola di Zannone.
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Il Parco Nazionale del Circeo si compone di un’eterogeneità di ambienti: la duna costiera, la selva di Circe, il promontorio del Circeo, le zone umide e l’isola di Zannone.
La duna, che si sviluppa in tutta la sua estensione (25 km) alle pendici del promontorio del Circeo, è tra i luoghi più suggestivi del parco nazionale e, costituendo un ambiente unico in Italia, è tutelata dall’Unione Europea.
Alle spalle della spiaggia (lungomare di Sabaudia) sorge il cordone dunale, che raggiunge altezze che possono sfiorare i 30 m.
Presenta vegetazione alofila nel versante mare e macchia mediterranea nel versante interno, flora che sprigiona tutta la sua potenza cromatica in particolare nel periodo primaverile.
Parallelamente alla duna litoranea si sviluppano le cosiddette zone umide, ambienti lagunari in cui sono presenti in successione quattro laghi: Lago di Sabaudia o di Paola, il lago di Caprolace, il Lago dei Monaci e il Lago di Fogliano.
Si tratta del più importante ecosistema palustre in Italia, di particolare interesse anche perché punto di sosta di molti volatili, oltre 260 specie.
Soprattutto in primavera e in autunno è possibile praticare in questi incantevoli luoghi emozionanti attività di bird-watching.
La Selva di Circe costituisce la foresta planiziaria più estesa in Italia e racchiude al suo interno una grande varietà di habitat.
Vi si possono osservare:
le piscine, aree paludose che si formano naturalmente con accumulo di acqua piovana;
le lestre, appezzamenti di terra abitati nel periodo della prebonifica delle popolazioni del luogo, che vi costruivano loro capanne.
La foresta, rappresentando un ecosistema piuttosto complesso, nel 1977 è stata dichiarata “Riserva della biosfera” dall’Unesco.
Il re della selva è indubbiamente il cinghiale, ma vi si trovano anche il tasso, il daino, la lepre, il rammarro, la vipera e molte altre specie.
Questa zona del parco può essere percorsa agevolmente sia a piedi che in bicicletta.
Parco Nazionale del Circeo | Isola di Zannone
L’Isola di Zannone è entrata a far parte del Parco Nazionale del Circeo nel 1979 per la sua notevole rilevanza naturalistica.
Fa parte delle Isole Ponziane assieme a Ventotene, Ponza, Palmarola, Santo Stefano e Gavi e costituisce per estensione una delle più piccole di esse.
Essendo tuttora disabitata, presenta endemismi floristici e faunistici di particolare interesse, che si sono preservati nel tempo grazie all’assenza dell’uomo.
La sua vegetazione, ricca e lussureggiante, è caratterizzata dalla presenza della macchia mediterranea.
Sono presenti sull’isola il falco pellegrino e il falco di palude e molte sono le specie volatili di migrazione che vi transitano.
Acque verde smeraldo, cielo azzurro e un paesaggio incontaminato, Zannone ha tutto quello che ci si aspetta da un’isola non lontana dalla terraferma.
Zannone, però, ha anche una reputazione che non ti aspetti: l’isola delle orge.
Negli anni ’60, l’isola di Zannone è stata il rifugio segreto delle vacanze che la coppia aristocratica e sessualmente disinibita aveva affittato dallo Stato.
“Il nobile andava a caccia, mentre la sua bella moglie passava il tempo facendo altro“ raccontano i pescatori.
Questo “altro” aggiungono, “comprendeva nuotare nelle antiche vasche romane e intrattenersi sulla spiaggia con giovani uomini“.
L’isolamento garantito da Zannone, rendeva l’isola il luogo ideale per ospitare feste in maschera che culminavano in scene in stile fetish simili a quelle presentate da Stanley Kubrick nel film “Eyes Wide Shut”.
E il suo ambiente esotico si abbinava alla perfezione alle provocanti fotografie di nudo di Anna scattate dal marito.
In quegli anni, decine di yacht e motoscafi approdavano all’isola nei week end, trasportando duchi, baroni, contesse, vip e miliardari.
Nella villa coloniale bianca che spicca su un costone roccioso che si affaccia sul Mar Tirreno, il marchese Casati Stampa teneva sontuose feste a base di sesso.
Zannone è l’atollo più dalla natura più incontaminata delle isole pontine, eppure la sua più grande attrazione, perfino più della sua meravigliosa natura è il suo buio, oscuro, passato fatto di scandali sessuali che videro protagonisti il marchese e e sua moglie Anna Fallarino, una ex attrice.
“Era un uomo lascivo, un voyeur che amava osservare e fotografare la giovane moglie fare sesso con ragazzi più giovani“.
Così raccontano gli anziani pescatori che portano i turisti in barca tra scogli e faraglioni.
Poi, un giorno, si stufò, sparò a moglie ed amante e si uccise.
Quando si compì la tragedia della scandalosa coppia, la villa fu chiusa e l’isola fu bonificata dallo Stato.
Ora l’isola è il parco giochi dei turisti, che possono fare il bagno nelle stesse acque in cui Anna Fallarino faceva l’amore con i suoi numerosi amanti.
È un luogo attraente.
Arrivandoci in barca, è possibile immergersi e nuotare sotto la villa, davanti alla spiaggia privata di ciottoli dove la moglie del Marchese un tempo prendeva l’abbronzatura integrale.
Tronchi d’albero caduti, palme e fluorescenti alghe verdi fanno fanno sembrare l’isola un paradiso in stile Seychelles.
Attualmente, solo biologi, scienziati e appassionati di birdwatching sono, di tanto in tanto, autorizzati a passare la notte sull’isola, rigorosamente in tenda.
Quando il sole tramonta, i turisti tornano alle loro barche e Zannone torna ad essere un’isola proibita, custode dei suoi molti segreti.
Zannone è raggiungibile solo in barca dall’isola di Ponza.
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