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Cascate dell'Acquarossa
Cascate dell'Acquarossa
Cascate dell'AcquarossaCascate dell'Acquarossa
Contact Information
Indirizzo:
Str. Pian del Cerro, 01100 Viterbo VT, Italia
Descrizione:

Le Cascate dell’Acqua Rossa sorgono poderose tra la fitta vegetazione compresa nella zona adiacente all’antica città etrusca di Acquarossa (in provincia di Viterbo), abbandonata a sé stessa, ma da sempre nota alla maggior parte dei viterbesi.

L’accesso alla sorgente, rimasto interdetto per diversi anni a causa di un grosso tronco caduto colpevole di rendere inagibile il percorso, si è ora liberato (chissà se per cause naturali o per il silenzioso lavoro di qualche anima pia) ed è facilmente raggiungibile da chiunque.

Incontrare le cascate dell'Acquarossa significa conoscere un sito naturalistico unico nel suo genere: il colore rosso-rame delle pietre, rese tali dalla presenza di ferro (e di “marcassite“) creano uno scenario introvabile in altre zone della Tuscia, e meritevole di essere conosciuto da tutti, viterbesi e turisti.

L’acqua giunge ai purpurei massi dal colle di San Francesco, opposto e adiacente al Colle di Pianicara, quello su cui sorge la meravigliosamente conservata città romana di Ferento.

La fonte è detta “ipotermale” per la sua temperatura acquifera (intorno ai 22°), e l’acqua è composta da acido carbonico per il 99%.

Cascate dell'Acquarossa
Cascate dell'Acquarossa

Cascate dell'Acquarossa

Storicamente parlando, intorno alle Cascate dell'Acquarossa si sono rinvenute tracce, oltre che etrusche, risalenti addirittura al neolitico, periodo in cui sicuramente vi era un forte attaccamento verso lo sgorgare delle acque trattate, poiché esso era oggetto di un vero e proprio culto, il culto dell’acqua.

Le Cascate dell'Acquarossa sono molto vicine ai resti dell'antica città di Ferento (meno di 1 km in linea d'aria)

Per questo i luoghi di cui parliamo sono spesso accostati al termine di “sacro“.

Purtroppo, come si diceva precedentemente, la zona delle Cascate dell'Acquarossa è del tutto abbandonata a sé stessa: oltre che una mancanza di controlli costanti in vista di un corretto mantenimento del sentiero, si registra ormai da anni l’attività di “discarica abusiva” proprio all’inizio del percorso, nonostante il grosso divieto presente sul posto e nonostante l’avviso di “zona videosorvegliata“.

Tra i vari rifiuti, non abbiamo potuto fare a meno di notare elettrodomestici di grossa taglia e materassi, davvero ingombranti.

Una bonifica del luogo con un aumento delle segnalazioni per i turisti sarebbe certamente una grossa spinta all’attività dei viaggi nel viterbese.

Si tratta di una cascata unica qui nel Lazio, di certo l'unica ad avere adiacente, a pochi metri, una sorgente, una necropoli, un rudere di mulino (ovviamente) ed un acqua altamente ferrugginosa da colorare le rocce sottostanti.

Oltre alla cascata qui vi è la menzionata sorgente, di origine ovviamente vulcanica, con acqua ipotermale che sgorga ad una temperatura di 22-24 gradi, molto ricca in acido carbonico e ferro, per cui è classificata coma acqua carbonico-ferruginosa.

Sempre nei pressi, a pochi metri di distanza, vi è l'importantissima area archeologica dell'acqua rossa: resti di un abitato etrusco distrutto intorno al 550 a.C., i cui reperti, frutto degli scavi svedesi, si trovano al museo archeologico nazionale etrusco della Rocca Albornoz, a Viterbo; si estendeva sul declivio posto proprio sopra alla cascata: il sentiero d'ingresso si trova a sx. appena oltre il ponte che traversa il fosso dell'acqua rossa (venendo dalla SP5-Teverina), pochi metri dopo il sentiero che porta alla cascata.

Cascate dell'Acquarossa
Cascate dell'Acquarossa

Come raggiungere le Cascate dell'Acquarossa

Da Viterbo immettersi sulla sp5-Teverina (che all'inizio porta il nome di via Francesco Baracca) e proseguire per circa 6km, girando a dx al bivio per Bagnaia-Vitorchiano (la sp5 dopo il 5° kilometro diventa un rettilineo che scende verso il basso per poi risalire: proprio nel punto più basso, prima dell'inizio della salita, si trova il citato bivio a destra, mentre a sinistra vi è un grande ristorante; impossibile sbagliarsi).

Appena girati a destra, dopo 300 metri circa la strada passa il ponte sul fosso acquarossa: parcheggiate prima del ponte e inoltratevi per qualche decina di metri sul sentiero che trovate a sinistra e giungerete subito ai ruderi del mulino e alla cascata.

Se proseguite il sentiero per pochi metri dopo la cascata, costeggiando il fosso, arriverete alla sorgente (alla sx del sentiero).

Dove dormire vicino le Cascate dell'Acquarossa (VT)



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