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- Casino Dei Principi – Musei di Villa Torlonia
Il casino dei Principi, all'interno di Villa Torlonia a Roma, ha assunto il suo attuale aspetto neocinquecentesco, ricco di decorazioni esterne e interne, in seguito alla ristrutturazione effettuata da Giovan Battista Caretti, tra il 1835 e il 1840, per volere di Alessandro Torlonia (1800-1886)
Il primo nucleo del Casino Dei Principi era un modesto edificio rurale della Vigna Abati, presente nell’area almeno da un secolo.
Gli esterni sono caratterizzati da due pronai nelle facciate minori in marmo di Carrara con intarsiature fitomorfe ed uno stemma dei Torlonia al centro.
Attualmente il piano terra è sede dell'Archivio e della Biblioteca della Scuola romana, mentre gli altri due piani sono sedi di mostre.
A Giuseppe Valadier, giĂ prima dell'intervento di Giovan Battista Caretti, viene attribuita l'idea di conferire a questo edificio un ruolo non secondario nella composizione architettonica della nuova Villa.
A lui si deve, molto probabilmente, la trasformazione del primitivo Casino, con una connotazione planimetrica molto simile all'attuale, nel periodo compreso tra il 1802, data in cui ne è attestato l'operato a Villa Torlonia, e il 1818, quando il fabbricato era ormai stato modificato e impiegato come quinta architettonica obliqua, che convogliava la vista dei visitatori, sia che procedessero lungo il viale di lecci, sia che transitassero lungo la via Nomentana, sull'elemento focale del Palazzo.
Il Casino Dei Principi godeva di una posizione privilegiata, in quanto, dalle porta-finestre del piano nobile, aperte sulla bella balconata che corre lungo il prospetto principale, si godeva una magnifica vista sulla Villa e si poteva assistere agli spettacoli organizzati nel sottostante Anfiteatro, demolito nel 1910 per l’ampliamento della via Nomentana.
L’architettura esterna del Casino Dei Principi presenta alcuni elementi decorativi originari, come i due bei portali in marmo con colonne antiche, situati nei due prospetti minori, i vasi di ghisa che decorano l’attico e, sulle facciate principali, resti di un fregio realizzato a monocromo, raffigurante il Trionfo di Alessandro a Babilonia.
Le tre sale del piano nobile erano interamente ricoperte di tempere murali con vedute dell’antica Grecia, dell’antica Roma, tutte perdute, e, in quella che era la sala da pranzo, del Golfo di Napoli, eseguite da diversi pittori coordinati da Giovan Battista Caretti.
Tra le decorazioni originarie del Casino dei Principi vanno certamente menzionati gli elaborati mosaici pavimentali.
Nel corso del restauro dell’edificio nella prima sala, che in origine ospitava vedute dell’antica Grecia, sono state recuperate alcune decorazioni novecentesche; nella Galleria solo le decorazioni del fregio, opera di Giovan Battista Caretti e Filippo Bigioli, si sono conservate.
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Casino Dei Principi di Villa Torlonia | La Storia
Anticamente era un modesto casolare agreste giĂ presente nella proprietĂ di Benedetto Pamphilj e appare nella "Pianta di Roma" di Giovan Battista Nolli del 1748 e nel "catasto gregoriano" del 1818.
Una prima modifica dell'edificio si ha con Giuseppe Valadier tra il 1802 ed il 1818.
Anticamente il Casino Dei Principi era utilizzato come unitĂ architettonica obliqua per convogliare gli ospiti che provenissero sia dal viale dei lecci, sia dalla Via Nomentana, ad ogni modo, giĂ nel periodo di Giovanni Torlonia non venne fatta menzione dell'edificio.
Nel periodo compreso tra il 1835 ed il 1840 il Giovan Battista Caretti con la sua Ă©quipe di pittori e decoratori portĂ² il Casino Dei Principi alle sue forme attuali per volontĂ di Alessandro Torlonia. Questo intervento di Caretti comportĂ² una totale trasformazione del preesistente fabbricato con delle decorazioni sia all'interno che all'esterno.
Giuseppe Checchetelli definì lo stile del palazzo quattrocentesco un tributo allo stile del Bramante, ma in realtà l'edificio è in stile neo-cinquecentesco con riferimenti allo stile di Polidoro da Caravaggio. Anticamente, dei tre piani dell'edificio, solo il piano nobile era vivacemente decorato ed usato per la rappresentanza, mentre al pian terreno vi erano le cucine ed al piano superiore vi erano altri utilizzi domestici.
Solamente la sala da pranzo e parte della galleria ci sono giunte fino a noi decorate. La prima sala era decorata con affreschi inerenti all'antica Grecia con dei medaglioni raffiguranti uomini greci famosi.
Nei restauri di questi dipinti se ne è persa ogni traccia. La seconda sala o Galleria è dominata da allegorie, figure a grottesco e candelabri di vari artisti, tra cui il Caretti e Filippo Bigioli, ma vi erano anche decorazioni dell'antica Roma anch'esse scomparse. Nel corso dei restauri si sono recuperate delle decorazioni del Novecento.
Come arrivare a Villa Torlonia
Ăˆ raggiungibile dalle stazioni Bologna e Policlinico. |
Ăˆ raggiungibile dalla fermata Viale Regina Margherita/Nomentana | del tram 3 |
Ăˆ raggiungibile dalla fermata Viale Regina Margherita/Nomentana | del tram 19 |
Ăˆ raggiungibile anche mediante numerose linee di autobus che transitano su via Nomentana (60, 66, 62, 82, 90), su via Bari (490, 495, 649, 61)
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