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Santuario di Greccio
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Indirizzo:
Santuario di Greccio (RI) Greccio (RI), Borghi e paesini, Vicino Roma
Descrizione:

Il Santuario di Greccio (la Betlemme Francescana) è uno dei quattro santuari costruiti da San Francesco che circondano la Valle Santa reatina.

Il santuario eremo di Greccio, detto anche santuario del presepe, è un santuario ed eremo francescano situato nel comune di Greccio (provincia di Rieti, Lazio), il più antico e più noto dei quattro santuari della Valle Santa reatina (insieme al santuario di Fonte Colombo, al santuario della Foresta e al santuario di Poggio Bustone), ed è l'unico che durante la vita del santo disponeva già di edifici dedicati ad ospitare frati.

Il Santuario di Greccio, posto ad un’altitudine di circa 660 m s.l.m. e a circa 15 km da Rieti, vicino la riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile, fa parte del cammino di Francesco e della via di Francesco.

Greccio è uno dei borghi più belli d'Italia a circa 1 ora e mezza da Roma, è incassato e circondato da rocce e lecci che formano una sorta di cornice naturale.

Gli edifici si sviluppano su più livelli, attorno a un piazzale-belvedere, da cui si gode di un panoramico affaccio sull'ampia Valle Santa reatina.

Si trova vicino al caratteristico borgo medievale di Greccio che si affaccia verso la conca reatina, rendendo il luogo assai suggestivo e con un panorama ampio e solenne.

Tra i luoghi più importanti del francescanesimo, il poderoso complesso architettonico del Santuario di Greccio - che sembra sorgere dalla nuda roccia   fu fondato da San Francesco d'Assisi ed è soprannominato "la Betlemme Francescana", perché in questo luogo, in occasione del Natale del 1223, San Francesco con l'aiuto di Messer Giovanni Velita signore di Greccio, previa autorizzazione pontificia, rappresentò per la prima volta nella storia del cristianesimo la nascita di Gesù, realizzando così il primo Presepe della storia.

Nel Presepio di Greccio viene riproposta l'iconografia dell'omonima scena dipinta da Giotto nella Basilica Superiore di Assisi: Francesco, che indossa la dalmatica bianca dei diaconi, inginocchiato, adora il Bambino, in alto, a destra, il sacerdote celebra la messa.

Dietro Francesco sono raffigurati tutti gli altri protagonisti di quell'evento: in primo piano, l'uomo vestito di una lunga tunica rossa è, secondo la tradizione locale, Giovanni Velita, il nobile grecciano discendente dei conti Berardi di Celano che diventò grande amico di Francesco, alla sua sinistra, sua moglie Alticama Castelli di Stroncone ed il popolo di Greccio.

Numerosi sono i tesori artistici custoditi fra le antiche mura del Santuario.

Santuario di Greccio
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Santuario di Greccio | Informazioni e curiosità

La nascita del Santuario di Greccio è legata ad una leggenda in cui si narra che San Francesco chiese ad un bambino di lanciare un tizzone ardente verso la montagna.

Il tizzone incredibilmente, dal paese, raggiunse le alte rocce dove ora si trova il santuario.

Al tempo la zona era di proprietà del feudatario chiamato il Velita.

Questi, nel 1223, invitò San Francesco a dare vita ad una splendida rievocazione, con personaggi in carne e ossa, della nascita di Gesù durante la notte di Natale.

Un’altra leggenda legata a questa rappresentazione, narra che il bambinello, unico personaggio non vivente, prese vita un attimo per poi tornare come era prima.

Da quel momento in poi Greccio divenne il luogo dove nacque il primo presepe al mondo. 

Un altro episodio legato alla tradizione popolare riguarda la costruzione di una capanna da parte di San Francesco sui monti che sovrastano il borgo di Greccio e il Santuario.

Lì, nel 1209, tra i boschi del Monte Lacerone a più di mille metri di altezza, si narra che San Francesco abbia eretto questa capanna per meditare.

Il luogo fu poi  denominato Monte San Francesco e nel 1712 fu costruita una cappella dedicata al Santo.

Dalle fonti storiche la presenza di San Francesco a Greccio viene fatta risalire al 1223.

Dopo lo storico evento del Natale proprio in quell’anno, il Santo lasciò il segno su numerosi episodi che caratterizzarono la storia di questi luoghi e non solo.

Nel 1226 egli lasciò definitivamente la Valle Reatina per non farvi più ritorno.

Ospitalità

  • La foresteria è riservata ai pellegrini dei diversi cammini e consiste in una piccola struttura ai piedi del Santuario (inizio scalinata inferiore) e dispone di 6 posti letto con bagni in comune.
  • Gli ospiti-pellegrini debbono portare con sé le lenzuola e gli asciugamani e provvedere loro stessi al cibo. È necessario prenotare l’utilizzo della Foresteria lasciando un recapito telefonico o l’indirizzo mail.
  • Inoltre si può usufruire di un’accoglienza presso la Parrocchia S. Maria di Loreto – Limiti di Greccio 28 posti letto (stanze comuni con letti a castello) Sacco a pelo in autogestione 4 bagni comuni uso cucina e salone per incontri.
  • Il Santuario dispone poi di una sala multimediale sulla storia del Santuario e sulla natura. Aperto nel fine settimana e su prenotazione.

Cosa vedere nei dintorni del Santuario di Greccio

Per completare al meglio la gita al Santuario di Greccio molto consigliata è la visita al vicino borgo medievale di Greccio, in provincia di Rieti: un luogo così particolare che perfino San Francesco ne venne colpito.

È qui, infatti, che il Santo diede vita al primo presepe.

In alternativa, con pochi minuti di auto, si può raggiungere Rieti.

Questa graziosa cittadina conserva monumenti importanti e merita senz’altro una passeggiata.

Consigliabile è una vista a Cantalice (23 km), arroccato su un ripido colle a 660 metri d’altezza, a Leonessa e al borgo medievale di Contigliano a circa 10 km dal santuario.

Avendo a disposizione più giorni (almeno due) si può assaporare tutta le bellezza della Valle Santa raggiungendo gli altri tre santuari francescani.

A pochi chilometri uno dall’altro si trovano, infatti, oltre al Santuario di Greccio, anche il Santuario Convento di Poggio Bustone, il Santuario di Fonte Colombo e quello di Santa Maria della Foresta.

La Valle Santa di Rieti, celebre per i suoi santuari Francescani,  offre uno degli itinerari più suggestivi del Lazio.

L’atmosfera mistica che pervade questi luoghi, e la natura rigogliosa e selvaggia che li caratterizza, donano sensazioni indimenticabili al visitatore.

Borghetto medievale di Greccio
Borghetto medievale di Greccio

Come visitare il Santuario di Greccio

Orari di visita

La visita al Santuario di Greccio è libera ed è regolata dai seguenti orari:

Giorni feriali: 9:00 – 12:00 e 15:00 – 19:00 (inverno 18:00)
Domenica e festivi: 9:00 – 12:00 e 15:00 – 19:00 (inverno 18:00)

N.B. gli orari delle visite e di apertura del Santuario potrebbero subire delle variazioni.

Vi consigliamo di fare sempre riferimento alle informazioni rilasciate chiamando il numero 0746.75.01.27 o visitando il sito web del Santuario.

Informazioni turistiche

Eremo Santuario di Greccio
02040 Greccio (RI)
Tel +39 0746.75.01.27
Sito Web del Santuario

Santuario di Greccio | Scalinata di accesso

Avvicinandosi al santuario lungo la strada provinciale 1c si nota innanzitutto una statua in bronzo posizionata nel luglio 2016, che raffigura Giovanni Paolo II (primo pontefice a visitare il santuario) nell'atto di benedire la valle santa reatina.

Due tornanti più avanti, in corrispondenza del parcheggio, bar e ufficio informazioni, ha inizio la lunga scalinata intagliata nella rupe che rappresenta la tradizionale via d'accesso al santuario.

Alla base della scalinata si trovano due statue di San Francesco, una in pietra e una in bronzo (quest'ultima posizionata nel 2005).

Quasi alla fine della scalinata, si trova un piccolo giardino terrazzato che ospita la scultura in travertino Omaggio a San Francesco, realizzata nel 1993 dallo scultore siciliano Leonardo Cumbo.

Santuario di Greccio - Scalinata di accesso
Santuario di Greccio - Scalinata di accesso

Santuario di Greccio | Cappella del presepio e Grotta della Natività

Al termine della scalinata si accede alla cappella del Presepio, che costituisce il cuore del santuario.

È costruita attorno alla grotta dove, secondo la tradizione, si sarebbe svolta la rappresentazione della Natività da parte di Francesco, la vigilia di Natale del 1223.

Superati i banchi per raccogliersi in preghiera, si trova l'accesso alla grotta della Natività, un ambiente piccolo e semplice, dotato di un altare e un paio di sedili.

Sotto la mensa dell'altare si trova la rientranza nella roccia che, secondo la tradizione, ospitò la statua di Gesù bambino che prese vita miracolosamente durante la rievocazione voluta da Francesco.

Sopra l'altare si trova un affresco a forma di lunetta risalente al quattrocento e di scuola giottesca, attribuito a un anonimo maestro di Narni del 1409.

La parte destra della lunetta mostra la natività originaria di Betlemme, mostrando la Vergine mentre allatta Gesù bambino alla presenza di San Giuseppe.

La parte sinistra illustra invece la natività rievocata da Francesco a Greccio, mostrando il santo vestito da diacono inginocchiato davanti al Bambino, e alle spalle il popolo di Greccio che assiste al miracolo.

Dalla cappella del presepe si accede a un corridoio (che porta al monastero antico) dove si trovano due affreschi: una natività di scuole umbro-marchigiana e un San Giovanni Battista, ritenuti opere della scuola del Maestro di Fossa (XIV secolo).

Grotta della natività - Santuario di Greggio
Grotta della natività - Santuario di Greggio

Santuario di Greccio | Monastero antico

Adiacenti alla cappella del Presepio è il nucleo più antico del convento, dove vissero i primi frati.

Gli ambienti sono costituiti da:

  • il refettorio dei frati, con i resti del lavabo e del canale di scarico;
  • il dormitorio (un ambiente grande 7x2 metri);
  • la piccolissima cella dove riposava Francesco, scavata nella nuda roccia, detta anche "sacro speco";
  • pulpito di San Bernardino.

Santuario di Greccio | Dormitorio di San Bonaventura

Il dormitorio di San Bonaventura è il luogo dove vissero i frati in un secondo momento, dopo la dismissione del monastero antico: dal 1260/70 fino al 1915.

Si tramanda che l'ambiente sia stato eretto nell'epoca in cui San Bonaventura era generale dell'ordine (1260-1270), da cui prende il nome.

L'ambiente, interamente realizzato in legno, è costituito da uno stretto corridoio che dà accesso a quindici piccole celle.

La prima cella a destra è nota per aver ospitato San Bonaventura e San Bernardino da Siena.

Santuario di Greccio | Prima chiesa di San Francesco o di San Bonaventura 

Al piano superiore, sopra la cappella del presepe, si trova la primitiva chiesa del santuario, intitolata a San Francesco e a San Bonaventura, e risalente alla prima metà del Duecento.

Sopra l'altare si trova un dipinto cinquecentesco di scuola umbra che rappresenta la Deposizione tra santi.
Sulla parete sinistra si trova un affresco trecentesco che rappresenta San Francesco e l'angelo che gli annuncia la remissione dei peccati;  sopra di esso si trova un pregevole tondo quattrocentesco attribuito a Biagio d'Antonio, che raffigura la Madonna col Bambino.

La chiesa conserva interessanti arredi lignei tra cui degli stalli nel coro, un leggio e un supporto girevole per lanterna che permetteva ai frati di illuminare le pagine del libro corale.

La copertura è costituita da una volta a botte decorata da un cielo stellato e con un'immagine del beato Giovanni da Parma.

Nell'oratorio attiguo alla chiesa, sopra l'altare, è conservato un importante ritratto di San Francesco, molto venerato dai frati, che secondo la tradizione locale sarebbe stato eseguito nel 1225 su commissione dell'amica Jacopa de Settesoli, e che quindi lo renderebbe l'unico ritratto del santo eseguito quando egli era in vita.

La tela è una copia trecentesca dell'originale andato perduto, e rappresenta il santo con il viso sofferente, mentre si asciuga gli occhi con un fazzoletto, per via della malattia agli occhi di cui soffriva nell'ultimo periodo, che era venuto a farsi curare dai medici della corte papale presente a Rieti.

Santuario di Greccio | Celle e grotte eremitiche 

Poco fuori dal santuario, immersi nel bosco e addossati alla roccia, si trova la grotta del beato Giovanni da Parma, ministro generale dell'ordine, che vi visse in penitenza ascetica per 32 anni, dal 1257 al 1289.

Nei suoi pressi si trova inoltre la celletta di San Francesco, dove il santo si recava per pregare in solitudine

Quest'ultima è oggi convertita in oratorio; si tratta di un piccolo ambiente che ospita un affresco settecentesco rappresentante la Morte di San Francesco, e resti di un altro affresco più antico.

Le due celle non sono aperte al pubblico.

Chiesa dell'immacolata concezione - Santuario di Greggio
Chiesa dell'immacolata concezione - Santuario di Greggio

Santuario di Greccio | Chiesa dell'Immacolata Concezione

La chiesa moderna del santuario, dedicata all'Immacolata Concezione, fu realizzata nel 1959 su progetto dell'architetto Alberto Carlo Carpiceci.

L'edificio affaccia sulla piazzetta verso cui rivolge l'abside e il fianco destro, mentre la facciata e il fianco sinistro sono coperti dal fianco della montagna.

L'esterno è in pietra e intonaco, con un campanile a vela. Il fianco destro è scandito da monofore e ospita i due portali d'ingresso, che immettono all'inizio e al fondo della navata; l'abside è ottagonale e presenta lucernari.

Sul lato occidentale si trova una scalinata che conduce ai sentieri che si inoltrano nel bosco e a un terzo portale di accesso, situato in posizione rialzata, che immette nel matroneo sopraelevato.

Nella scalinata si trova un'edicola ornata con una ceramica di epoca recente che raffigura Sant'Antonio di Padova e il miracolo dell'Eucarestia.

I tre portali d'accesso sono tutti decorati esternamente con dei bassorilievi in bronzo realizzati dallo scultore Lino Agnini.

Il bassorilievo del portale anteriore (delle dimensioni di 245 x 155 cm e del peso di oltre 30 quintali) fu realizzato nel 1995 dalla fonderia Briman di Verona.

Raffigura la Madonna che dona Gesù bambino a San Francesco; ai lati ci sono il beato Giovanni Duns Scoto (il teologo del dogma dell'Immacolata), Santa Chiara morente con la bolla papale tra le mani, sorretta da due consorelle, e i volti di due benefattori di Francesco: Alticama Castelli di Stroncone e Giovanni Velita di Greccio.

Il portale posteriore rappresenta invece l'incontro di San Francesco con il lupo.

All'interno la chiesa è a navata unica, con una pianta a croce latina senza transetti.

Sul fianco sinistro e sul fondo, la navata possiede un ballatoio sopraelevato che ospita il matroneo; nello spazio sotto al ballatoio sinistro vi sono tre piccole nicchie, a mo' di cappelle laterali.

Nell'abside si trova un bassorilievo in ceramica che raffigura Santa Maria Immacolata, realizzato dallo scultore Lorenzo Ferri nel 1965-66.

Sul fondo della navata si trova un grande presepe in legno, anch'esso opera di Lorenzo Ferri, realizzato nel 1967 con statue provenienti dalla Val Gardena.

Nel fianco sinistro, la prima nicchia ospita l'organo; la seconda ospita un secondo presepe, realizzato in terracotta dallo scultore Luigi Venturini nel 1962; la terza nicchia ospita un crocifisso ligneo.

Sul fianco destro è presente una scultura in legno che raffigura San Francesco e i suoi fratelli mentre assistono i lebbrosi, realizzata dallo scultore spagnolo J. Campania nel 1925.

Sulle pareti si trovano bassorilievi in terracotta della Via Crucis, realizzati dal Ferri nel 1967.

Altri presepi si trovano nel matroneo, che ne ospita una mostra permanente in continua crescita; tra questi si ricordano Presepio in terracotta di L. Agnini e Francesco e il suo presepio di A. Fanfoni.

Le finestre sono istoriate con vetrate artistiche policrome, opera di padre Alberto Farina, che ripercorrono la storia di San Francesco e del santuario.

I soggetti rappresentati sono:

  • nelle tre monofore della prima campata: I tre compagni di frate Francesco (Leone, Rufino e Angelo)
  • nelle tre monofore della seconda campata: San BonaventuraSanta Chiara e il Beato Giovanni da Parma
  • nella terza campata: una grande vetrata con Il perdono di Assisi, e due monofore ai lati con: Donna Jacopa dei Settesoli e Giovanni Velita
  • nelle lunette sopra i due portali d'ingresso: le due Natività di Betlemme e di Greccio

Santuario di Greccio | Cappella sul monte Lacerone

Dal santuario, tramite un aspro sentiero immerso nel bosco lungo un paio di chilometri, si può salire fino alla sommità del Monte Lacerone (1204 metri s.l.m.), il luogo dove dimorava San Francesco prima di fondare il santuario.

Nel punto dove si vuole che Francesco abbia costruito la propria capanna, vicino a due grandi alberi di carpino, sorge una piccola cappella, fatta edificare da papa Clemente XI nel 1712 e inglobata in una casa di pastori nel 1889.

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