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Museo nazionale preistorico etnografico Luigi Pigorini - Museo delle Civiltà
Museo nazionale preistorico etnografico Luigi Pigorini - Museo delle Civiltà
Museo nazionale preistorico etnografico Luigi Pigorini - Museo delle Civiltà
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Indirizzo:
Piazza Guglielmo Marconi, 14, 00144 Roma RM, Italia
Tickets:
Descrizione:

Il Museo preistorico etnografico Pigorini a Roma è intitolato al suo fondatore Luigi Pigorini.

Dal settembre 2016 il Museo nazionale preistorico etnografico è confluito nel nuovo Museo delle Civiltà.

Museo nazionale preistorico etnografico Luigi Pigorini - Museo delle Civiltà
Museo nazionale preistorico etnografico Luigi Pigorini - Museo delle Civiltà

Museo nazionale preistorico etnografico Luigi Pigorini - Museo delle Civiltà

Il museo fu fondato nel 1875 con il nome di “Regio Museo Nazionale Preistorico Etnografico di Roma”.

Primo Museo nazionale preistorico etnografico dopo il 1861, viene aperto al pubblico nel 1876 nel palazzo del Collegio Romano.

Secondo le intenzioni del fondatore, Luigi Pigorini, la nuova istituzione nasceva non solo per raccogliere in un museo “centrale”, nella nuova capitale del Regno, la documentazione delle culture preistoriche italiane, europee ed extraeuropee e delle culture delle popolazioni definite “primitive”, ma soprattutto per dare un’impostazione scientifica unitaria agli studi e alle ricerche paletnologiche italiane.

Fin dalla sua fondazione, il “Regio Museo Nazionale Preistorico Etnografico di Roma” svolse una fondamentale funzione di promozione e di coordinamento degli scavi dei siti preistorici italiani.

A questi si affiancarono un’intensa e innovativa attività di alta formazione con lo svolgimento, al Museo nazionale preistorico etnografico, dei corsi della prima cattedra universitaria di Paletnologia istituita in Italia e una costante e straordinaria attività di divulgazione scientifica.

Tale divulgazione sfociò nella creazione, nello stesso anno di fondazione del Museo nazionale preistorico etnografico, di una delle prime riviste europee dedicate alle discipline preistoriche, il Bullettino di Paletnologia Italiana.

Tra il 1962 e il 1977 il Museo nazionale preistorico etnografico fu trasferito all'EUR, nel Palazzo delle Scienze su piazza G. Marconi.

L'edificio è un esempio di razionalismo italiano caratterizzato dalle tipiche linee rettangolari e squadrate, ed era stato originariamente progettato e costruito per accogliere la Mostra della scienza universale nel corso dell'esposizione universale del 1942.

Qui il Museo nazionale preistorico etnografico conservò la sua originaria organizzazione in due settori, uno dedicato alla paletnologia e uno all'etnografia, disposti su tre piani collegati da grandi scalinate.

Nel 2011 sono qui confluite anche le collezioni del disciolto Museo africano.

È attualmente in corso un nuovo allestimento critico dei reperti coloniali, che si propone di portare all'apertura, nel 2021 ed entro il Museo delle Civiltà, del Museo Italo-Africano intitolato ad Ilaria Alpi.

Museo nazionale preistorico etnografico Luigi Pigorini - Museo delle Civiltà
Museo nazionale preistorico etnografico Luigi Pigorini - Museo delle Civiltà

Museo nazionale preistorico etnografico Luigi Pigorini | Percorso Espositivo

Attualmente il Museo nazionale preistorico etnografico è composto da due percorsi espositivi: al primo piano l’etnografia extraeuropea (Africa, Americhe, Oceania), al secondo piano la preistoria.

Nella sezione etnografica si conservano materiali che documentano le culture di tutti i continenti; si tratta di oggetti che, oltre ad avere carattere artistico e religioso, testimoniano i vari aspetti della cultura materiale delle popolazioni extraeuropee:

  • Africa. L’incontro tra Africa e Occidente: la scoperta della costa occidentale con i primi oggetti africani in Italia, l’esplorazione dell’interno del continente con le relative raccolte etnografiche, la scoperta dell’arte africana.
  • Americhe. Le culture archeologiche dell’America centrale e del Mondo andino. In allestimento la sezione delle culture sud-americane e dell’area amazzonica.
  • Oceania. Sei sezioni tematiche che spaziano dal rapporto dell’uomo con la spiritualità, con l’arte, con il potere, con gli antenati e con la terra.

La sezione Preistoria:

Le prime due sezioni presentano i diversi aspetti disciplinari della ricerca preistorica e la storia di Homo e il tema dell’evoluzione umana; a seguire, in ordine cronologico, le testimonianze umane dai primi strumenti in pietra alla metallurgia della prima età del ferro.

Nella parte dedicata alla preistoria esistono importanti reperti del Lazio preistorico, come la ricostruzione con pezzi originali di una porzione di paleosuperficie del giacimento del Paleolitico inferiore di Castel di Guido, il calco del cranio neanderthaliano della Grotta Guattari al Circeo (l'originale è custodito in una sala non accessibile al pubblico), industrie litiche, resti di fauna pleistocenica e manifestazioni artistiche paleolitiche provenienti dalla Grotta Polesini.

Di straordinario valore sono anche i reperti provenienti dagli scavi subacquei in località "la Marmotta", nel comune di Anguillara Sabazia, sul lago di Bracciano.

In particolare è da segnalare una piroga di circa 10m di lunghezza, scavata nel legno di quercia.

Le sale dedicate al Neolitico, all'età del rame, all'età del bronzo ed all'età del ferro presentano significative collezioni ceramiche della Grotta Patrizi, la ricostruzione della Tomba della Vedova scoperta nella necropoli eneolitica di Ponte San Pietro, la piroga monossile rinvenuta nella necropoli del Caolino al Sasso di Furbara e una ricca documentazione di corredi (vasi ed oggetti in bronzo e ferro) delle necropoli laziali, oltre alle asce di bronzo rinvenute a Canterano e ad Ardea.

Il Museo nazionale preistorico etnografico è dotato di una importante biblioteca specializzata.

Cranio Neanderthal ritrovato nella grotta al Circeo - ora esposto al Museo nazionale preistorico etnografico Luigi Pigorini - Museo delle Civiltà
Cranio Neanderthal ritrovato nella grotta al Circeo - ora esposto al Museo nazionale preistorico etnografico Luigi Pigorini - Museo delle Civiltà

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Museo delle Civiltà
Museo delle Civiltà

Il Museo delle Civiltà racchiude:

  • il Museo preistorico etnografico Luigi Pigorini,
  • il Museo delle arti e tradizioni popolari Lamberto Loria,
  • il Museo dell'alto Medioevo Alessandra Vaccaro,
  • il Museo d’arte orientale Giuseppe Tucci
  • il Museo Italo-Africano Ilaria Alpi 
  • il futuro Museo di Geopaleontologia italiana Quintino Sella

Il Museo delle Civiltà è ospitato in due edifici in stile razionalista, collegati tra loro da un imponente colonnato e progettati - come l'intero quartiere EUR - per tenervi l'esposizione universale del 1942, che non ebbe mai luogo a causa dello scoppio della Seconda guerra mondiale.

Il Museo Lamberto Loria è collocato nel Palazzo delle arti e tradizioni popolari, appositamente concepito per accoglierne i reperti: essi avrebbero dovuto infatti costituire la Mostra delle arti e tradizioni popolari durante EUR42.

Il museo aprì però solo nel 1956.

Sia il Museo preistorico etnografico sia il Museo dell'alto Medioevo sono invece collocati sin dal 1967 nel coevo Palazzo delle scienze, originariamente progettato e costruito per accogliere la Mostra della scienza universale durante EUR42.

Presso il medesimo edificio è stato poi trasferito nel 2017 il Museo di arte orientale, già sito a Palazzo Brancaccio nel rione Esquilino.

Le collezioni sono parzialmente esposte nell'attesa di un allestimento definitivo.

Inoltre già nel 2011 erano qui confluite anche le collezioni del disciolto Museo africano.

È attualmente in corso un nuovo allestimento critico dei reperti coloniali, che si propone di portare all'apertura, nel 2021 ed entro il Museo delle Civiltà, del Museo Italo-Africano intitolato ad Ilaria Alpi.

È previsto che presso il Museo delle Civiltà venga in futuro costituito il Museo di Geopaleontologia italiana Quintino Sella, sistemandovi le collezioni del Museo geologico nazionale, dal 1885 al 1995 collocato a Palazzo Canevari nel rione Sallustiano.

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