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Ladispoli (RM)
Torre Flavia - Ladispoli (RM)
Torre Flavia - Ladispoli (RM)
Castello Palo Odescalchi - Ladispoli (RM)
Ladispoli (RM) sagra del carciofo
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Indirizzo:
Ladispoli, Mare vicino Roma, Vicino Roma
Descrizione:

Ladispoli era una delle spiagge vicino Roma più famose nel dopoguerra, da allora tutti gli anni sede della celebre Sagra del Carciofo romanesco

La sabbia delle spiagge di Ladispoli in origine è nera per effetto della elevata componente ferrosa ed è per questo motivo che fino agli anni sessanta era un luogo di villeggiatura rinomato per la possibilità di effettuare sabbiature terapeutiche.

Ladispoli è letteralmente tagliata da due piccoli fiumi, il Sanguinara e il fosso Vaccina, i quali si possono attraversare dai quattro ponti nelle vicinanze del lungomare, due dei quali interamente di legno.

Dei numerosi boschi e paludi che erano presenti nel territorio durante il medioevo, oggi rimangono l'oasi faunistica di Palo (attraversata da una pista ciclabile) nella confinanante Marina di San Nicola, la palude di Torre Flavia e la vicina riserva naturale di Macchiatonda.

Da ultimo si evidenzia come, nel mare antistante Ladispoli, sembra stia comparendo una piccola barriera corallina. Tale fenomeno, sicuramente acutizzato negli ultimi anni a causa del riscaldamento delle acque del Mediterraneo, rappresenta una sorta di "fatto unico".

Spiaggia nera di Ladispoli (RM)
Spiaggia nera di Ladispoli (RM)

Dove dormire a Ladispoli (RM)



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Ladispoli | Tradizioni e folclore

  • Febbraio - Carnevale: Fino al 2003 si svolgeva la sfilata dei carri allegorici con la numerosa partecipazione delle scuole del territorio; la manifestazione era infatti organizzata dalla Pro Loco con contributo del comune. La sfilata dei carri dopo tanti anni è ripresa nel 2011.
  • Metà aprile - Sagra del Carciofo Romanesco: nata nel 1950, a seguito di un crescente successo negli anni ha ospitato personaggi famosi del mondo dello spettacolo come Ron, Renzo Arbore, Gigi Sabani, Edoardo Bennato. Dal 2000 è riconosciuta come Fiera Regionale e nel 2006 ha visto partecipare circa 300.000 persone; nel 2007 è diventata "Fiera Nazionale". Nella fiera sono presenti stand di tutte le regioni italiane per la promozione dei relativi prodotti tipici, oltre alle delegazioni dei paesi gemellati.
  • Luglio/Agosto - We Can di Notte: nato nel 2012, è il cartellone che racchiude le iniziative estive del centro cittadino.
  • 17 gennaio: Benedizione degli animali - Si svolge in Piazza Rossellini ed è organizzata dalla parrocchia Santa Maria del Rosario
  • 19 marzo: San Giuseppe - Festa del Patrono della Città di Ladispoli - Da molti anni si svolge la processione che partendo dalla stazione arriva in piazza dove c'è la messa - È organizzata dalle parrocchie congiuntamente.
  • Inizio giugno: Sacro Cuore di Gesù - È organizzata dalla parrocchia omonima
  • 24 giugno: San Giovanni Battista - È organizzata dalla parrocchia omonima
  • 7 ottobre: Festa Santa Maria del Rosario - È organizzata dalla parrocchia omonima e in tale occasione si svolgeva il "Palio degli anelli"
  • 25 dicembre: Presepe Vivente - È organizzato dalla Pro Loco con contributo del comune e da quasi 15 anni si svolge nel bosco di Palo in una cornice molto suggestiva. In genere la manifestazione è ripetuta anche il 26 dicembre, il 1º gennaio e il 6 gennaio

Sagra del Carciofo Romanesco - Ladispoli (RM)
Sagra del Carciofo Romanesco - Ladispoli (RM)

Che cosa vedere a Ladispoli | Monumenti e luoghi d'interesse

Ladispoli | Architetture religiose

A Ladispoli vi sono vari luoghi di culto, tra cui:

  • Chiesa della Madonna del Rosario
  • Chiesa del Sacro Cuore
  • Chiesa di San Giovanni Battista

Ladispoli | Architetture civili

Vi è un monumento ai caduti di Ladispoli durante la Seconda Guerra Mondiale tra Via Vittorio Cantoni e Via Filippo Moretti.

Recente è la realizzazione di due ponti pedonali sul lungomare, sui fossi Vaccina e Sanguinara: il cosiddetto "ponte di legno" un ponte strallato su due cavalletti, pavimentato in legno inaugurato nella primavera del 2007, e il cosiddetto "ponte bianco" un ponte reticolare ad arcata unica in puro stile Calatrava, inaugurato nel dicembre 2009 e intitolato a Abebe Bikila.

Ladispoli | Architetture militari

  • Il Castello di Palo o Castello Odescalchi.

    Bosco di Palo e Castello Odescalchi
    Bosco di Palo e Castello Odescalchi - Ladispoli (RM)
  • Il Castellaccio dei Monteroni, un raro esempio di casale fortificato costruito nel XIV secolo sul percorso della via Aurelia, per lunghissimo periodo utilizzato per l'agricoltura è stato poi abbandonato e occupato da abusivi.

In esso si è anche girato la scena finale del film "La grande guerra" dove i due improbabili eroi vengono fucilati dalle truppe austriache.

Attualmente giace abbandonato a causa della mancanza di accordi tra i due proprietari, il comune, e l'ente pubblico dell'agricoltura.

  • Del Cinquecento è la cosiddetta "Torre Flavia" ristrutturata dal cardinale Flavio Orsini, una delle torri di avvistamento che facevano parte di un sistema difensivo contro i Saraceni comprendente 61 torri volute dal governo pontificio lungo tutta la costa laziale.

Danneggiata dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale e immersa nel mare a causa dell'erosione della costa, fu protetta negli anni settanta da una diga di pietra.

Da anni i progetti per una sua ristrutturazione giacciono dimenticati nei cassetti comunali, anche se andando in comune si può vedere un bel quadro che ritrae la torre e il suo complesso a lavori finiti.

La torre si è drasticamente "spaccata" in quattro tronconi che si vanno man mano disgregando.

Solo per dare un esempio si veda la crepa del lato Sud che si affaccia verso il centro di Ladispoli, oggi un uomo adulto potrebbe passarci tranquillamente in mezzo, mentre sei anni fa sarebbe risultato impossibile.

Ladispoli (RM) 4
Torre Flavia - Ladispoli (RM)

Ladispoli | Altro da vedere

La piazza principale è da sempre Piazza Marescotti, la cui attuale configurazione risale al 2006, anno in cui è stata ribattezzata Roberto Rossellini, rendendo così omaggio al noto regista, assiduo frequentatore di Ladispoli.

Ladispoli | Siti archeologici

  • Nel territorio si trovano le due necropoli etrusche di Monteroni (tombe a tumulo, riferibili probabilmente alla città di Alsium e databili tra il VII e il V secolo a.C., in maggioranza oggi scomparse) e di "Vaccina" (comprendente circa 60 tombe scavate nella roccia (VII-VI secolo a.C., probabilmente pertinenti a un insediamento dipendente da Caere sorto sulla foce del fosso Vaccina, o Caeretanus amnis).
  • Sono state attualmente riscoperte molte ville romane utilizzate dalla seconda metà del III secolo a.C. fino al V secolo d.C.

Di alcune di esse sono stati rinvenuti cospicui resti come nel caso della "Villa di Pompeo" nella frazione di Marina di San Nicola, della "villa della Posta Vecchia" situata presso il bosco di Palo, della "villa di Marina di Palo", nei cui pressi si trovano anche le vestigia di una cisterna e di un monumento funerario, ma anche altre ville meno cospicue come la "villa della Grottaccia", e la villa di "Vaccina",

  • Un insediamento fortificato, detto Castrum Statua, era sorto su un'antica stazione di posta romana sulla via Aurelia, presso i resti di un ponte sul fosso Cupino, ma a oggi non ne rimangono che sporadici resti.

Ladispoli | Aree naturali

Sono presenti inoltre l'oasi faunistica a Palo, nata nel 1980 su un'area di proprietà dei principi Odescalchi e gestita dal WWF, e l'oasi della palude di Torre Flavia, riconosciuta "monumento naturale regionale" e dichiarata "zona speciale protetta", in gestione alla Provincia.

Bosco di Palo
Bosco di Palo - Ladispoli (RM)

Ladispoli | La Storia

Le prime testimonianze di attività umana nel territorio dell'odierna Ladispoli si datano nel tardo neolitico tra il 3000 e il 2000 a.C.

I primi resti umani sono costituiti dalle punta di freccia tardo-neolitiche rinvenute nella palude di Torre Flavia.

L'attuale Ladispoli sorge sul vecchio porto di Alsium, uno dei tre porti insieme a Punicum (Santa Marinella) e Pyrgi (Santa Severa) della città etrusca di Cerveteri.

La deduzione coloniale romana si ebbe nel 272 a.C. anno in cui fu confiscata la metà del territorio di Cerveteri per darla alle nuove colonie.

Da quel momento Alsium divenne località marittima di facoltosi romani che costruirono ville poste a pochi metri dal mare, tra i quali si dice vi fossero anche Pompeo e lo stesso Giulio Cesare secondo quanto racconta nei suoi testi Cicerone.

L'ultimo scrittore classico che cita Alsium fu Rutilio Namaziano il quale partito da Ostia nel 416 d.C. andò a visitare le sue tenute in Gallia via mare, ciò a causa della pericolosità che un viaggio via terra avrebbe comportato.

Nel De Reditu suo racconta delle lussuose ville affacciate al mare che ancora erano frequentate nonostante il malessere generale della società romana del V secolo d.C.

Durante le guerre greco-gotiche Totila sottomise e distrusse la città, come dimostrano le varie tombe di fattura gotica nelle vicinanze di Via Aurelia.

Nel 1200 si ha la prima menzione in un documento genovese del Castrum Pali, un insediamento fortificato che sarebbe stato successivamente convertito in castello utilizzando tra l'altro anche i grandi blocchi in opera quadrata dell'antico porto di Alsium.

Il nome forse deriva da palus (palude) le quali circondavano il castello.

Nel castello, appartenuto a vari uomini di spicco nell'aristocrazia romana, hanno soggiornato personaggi come Franciotto Orsini, Papa Alessandro VI Borgia, Felice Orsini Della Rovere, i papi Paolo III e Sisto V, i cardinali Flavio e Virgilio Orsini.

Età moderna

Il castello di Palo fu feudo degli Orsini e venne acquistato nel 1693 dagli Odescalchi; passò quindi per vendita al duca Grillo di Genova e al marchese Carlo Loffredo di Treviso, per tornare quindi ancora agli Odescalchi nel 1870.

Nel 1884 Livio Odescalchi fece donazione del possedimento di Palo al figlio secondogenito, Ladislao, che prese residenza nel castello.

Intorno a questo era cresciuto un piccolo borgo e per allontanarne gli abitanti e i villeggianti, il principe Odescalchi fondò nel 1888 la cittadina che da lui prese il nome, in una striscia di terreno tra i torrenti Vaccina e Sanguinara.

Il tracciato fu opera dell'ingegnere Vittorio Cantoni.

Fino al 1949 era frazione del comune di Civitavecchia; in tale data passò al comune di Cerveteri.

Nel 1970 divenne comune autonomo.

Negli anni settanta ed ottanta Ladispoli era uno dei punti di transito per gli immigrati provenienti dall'Unione Sovietica.

Migliaia di immigrati sovietici vivevano in città in attesa dei visti d'ingresso principalmente verso USA, Canada e Australia.

Il comune viene insignito del titolo di città nel febbraio 2011 con decreto del presidente della Repubblica.

 

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