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Roseto di Roma - Via delle Valli, 6 - Aventino
Roseto di Roma - Via delle Valli, 6 - Aventino
Roseto di Roma - Via delle Valli, 6 - AventinoRoseto di Roma - Via delle Valli, 6 - Aventino
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Indirizzo:
Via di Valle Murcia, 6, 00153 Roma RM Aventino, Roma, Roma Città
Descrizione:

Il Roseto di Roma è un giardino situato sulle pendici dell'Aventino, nei pressi del Circo Massimo

In un'area di circa 10000 m² in leggero declivio il Roseto di Roma ospita circa 1.100 varietà di rose botaniche, antiche e moderne provenienti da tutto il mondo.

Roseto di Roma
Roseto di Roma - Via delle Valli, 6 - Aventino

Gli esemplari coltivati al Roseto di Roma provengono un po' da tutto il mondo: dall'Estremo Oriente sino al Sud Africa, dalla Vecchia Europa sino alla Nuova Zelanda, passando per le Americhe.

Nel settore più grande del Roseto di Roma sono ospitate le varietà che permettono di tracciare l'evoluzione della rosa dall'antichità a oggi, suddivise tra "rose botaniche", "rose antiche" e "rose moderne".

Al roseto di Roma sono presenti specie primordiali, o rose botaniche, che risalgono a 40 milioni di anni fa, molto pregiate e poco conosciute, dimorate insieme alle "rose antiche", tutte di grande originalità e bellezza.

Di particolare importanza la collezione di "rose botaniche" e "rose antiche", la cui diffusione iniziò a declinare dopo l'inizio delle ibridazioni con le rose cinesi, importate a partire dagli inizi del XIX secolo, che diedero l'inizio alle numerosissime varietà delle "rose moderne".

Nella seconda sezione del roseto di Roma, più piccola, vengono ospitate le nuove varietà di rose appena create, inviate qui da tutto il mondo, che dopo una permanenza di due anni partecipano al concorso internazionale "Premio Roma" per nuove varietà, il Concorso Internazionale riservato alle più belle nuove varietà di rose che si svolge ogni anno nel mese di maggio.

L'evento apre la stagione internazionale delle manifestazioni dedicate alla coltivazione di questo fiore ed è un avvenimento di grandissima importanza nel campo botanico.

Il Roseto Comunale di Roma riapre le porte di tutte le sue aree al pubblico Domenica 16 Maggio 2021, il giorno dopo l'annuale concorso internazionale, rispettando così una tradizione consolidata da 65 anni.

L'apertura della zona collezione (non quella delle rose in gara) è già avvenuta in occasione del Natale di Roma, mercoledì 21 Aprile 2021, nonostante l'emergenza sanitaria da epidemia da COVID- 19.

L'ingresso al Roseto di Roma è libero e gratuito.

Se avete bisogno di altre info potete contattarli al numero +39065746810 o recarvi in loco.

L’accesso sarà contingentato all'ingresso ed i visitatori dovranno attenersi scrupolosamente al rispetto delle regole ai fini della prevenzione dei rischi da contagio da Coronavirus.

In particolare i fruitori del Roseto sono tenuti all’osservanza dell’utilizzo dei previsti dispositivi sanitari (mascherine e guanti) nonché al rispetto del distanziamento sociale di almeno un metro.

Il servizio igienico situato all’interno del Roseto Comunale, resterà chiuso al pubblico in quanto non è possibile gestire il servizio di pulizia nel rispetto di tutte le norme sanitarie richieste in questo particolare periodo di emergenza sanitaria.

La chiusura del Roseto comunale quest'anno è prevista per il 13 giugno 2021 (in genere, salvo proroghe, il roseto comunale chiude la seconda domenica di Giugno)

Storia del roseto di Roma:
Il Roseto comunale di Roma fu istituito nel 1931 su decisione del Governatore di Roma, il principe Francesco Boncompagni Ludovisi, su sollecitazione della contessa Mary Gayley Senni.

L'originaria collocazione era sul colle Oppio, presso il Colosseo.

Il giardino era costituito da circa 300 piante, compresa una raccolta di rose provenienti dal Vivaio del Governatorato.

Nel maggio 1933 fu istituito il Premio Roma per le Nuove Varietà di Rose, il concorso più antico del mondo dedicato a questi fiori dopo quello di Bagatelle, vicino a Parigi, istituito nel 1907.

La contessa Mary Gayley Senni fu la curatrice delle varie edizioni e fece parte della giuria fino al 1954, in rappresentanza dell'American Rose Society.

Il roseto andò distrutto durante la seconda guerra mondiale e fu ricostituito nella Valle Murcia - un'area agricola che, dal III secolo a.C., era stata sede di un tempio dedicato a Flora.

Vi fu collocato dal 1645 il cimitero ebraico fino al 1934, e il sito era per ciò detto "Ortaccio degli Ebrei".

Il termine Ortaccio (dispregiativo dal termine latino “hortum”, giardino) fu assegnato nel Cinquecento al cosiddetto “ghetto delle meretrici”, un termine poi ripreso per indicare appunto in modo dispregiativo il cimitero ebraico.

Il cimitero ebraico fu spostato nel 1934 in un settore del cimitero del Verano, e la zona fu occupata da "orti di guerra", per poi rimanere incolta.

Nel 1950 il Comune, con l'accordo della Comunità ebraica decise di ricreare il roseto nell'area attuale.

L'antica destinazione non fu però obliterata:

i vialetti che dividono le aiuole nel settore delle collezioni del roseto di Roma formano in pianta il disegno di una menorah, il candelabro a sette braccia, e ai due ingressi venne posta una stele con le Tavole della Legge di Mosè che ne ricorda la passata destinazione, opera dell'architetto Angelo Di Castro.

Roseto di Roma
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