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Lago Ex SNIA
Lago Ex SNIA
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Lago Ex SNIALago Ex SNIALago Ex SNIA
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Indirizzo:
Via di Portonaccio, 00176 Roma RM, Italia
Tickets:
Descrizione:

Il lago ex SNIA - Viscosa, o lago Ex SNIA o lago eXSnia, chiamato anche lago Sandro Pertini, è uno specchio d'acqua di Roma, alimentato dalle acque sorgive dell'antico fosso della Marranella.

Il lago Ex SNIA si trova vicino Largo Preneste, nel V Municipio capitolino, nella periferia orientale della città.

La sua genesi, del tutto accidentale, risale agli anni '90 del Novecento e si deve a un errore umano avvenuto durante lavori di sbancamento in un cantiere per la costruzione di un parcheggio sotterraneo.

Lago Ex SNIA
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Lago Ex SNIA | Storia

Situato in una posizione incuneata fra il Pigneto, via di Portonaccio, via Prenestina e via di Casal Bertone, il lago Ex SNIA sorge sull'area industriale dismessa che aveva ospitato l'opificio della CISA Viscosa.

L'area ha una rilevanza storica legata alle vicende della fabbrica Cisa - Viscosa, aperta nel 1923 per la produzione di raion, una fibra sintetica ottenuta da un ciclo misto chimico-tessile: la seta artificiale, la fabbrica ha rappresentato una delle più importanti realtà industriali romana fino alla sua chiusura nel 1954.

La Fabbrica Snia Viscosa impiegava circa 2500 operai, per metà donne.

La fabbrica, inoltre, è stata un importante punto di riferimento durante la resistenza romana al nazi-fascismo e teatro di importanti vertenze collettive per il benessere dei lavoratori.

Dopo l'abbandono i terreni del complesso industriale confluirono nel patrimonio della SNIA Viscosa nel 1969, che aveva incorporato per fusione la CISA.

Nel 1982 la proprietà cedette terreni e immobili alla Società Immobiliare Snia s.r.l. che li rivendette nel marzo 1990 a un'immobiliare, Società Pinciana 188 Srl.

Nell'aprile dello stesso anno, la proprietà ottiene la concessione edilizia per la costruzione di un immobile con destinazione produttiva.

Nel novembre 1990 la società immobiliare viene acquisita dalla Ponente 1978 Srl, società di proprietà del palazzinaro Antonio Pulcini.

Il lago si è creato a seguito di un "incidente" occorso nel 1992, durante i lavori di costruzione di un parcheggio interrato condotti da un'azienda edile facente capo proprio a Pulcini.

Evidentemente si è fatta poca attenzione alla storia della località, che un tempo si chiamava Acqua Bullicante (una via non lontana porta tale nome) e non si sapeva che proprio lì sotto scorresse il fosso della Marranella, mentre ancora più in profondità, a soli 5 metri dal piano di campagna, si trova la falda acquifera di un'acqua minerale purissima.

Durante gli scavi fu intercettata la falda che cominciò a sgorgare e a riempire l'invaso artificiale creatosi con i lavori.

All'inizio, nel tentativo di scongiurare il prevedibile blocco dei lavori, la società di costruzioni mise in atto un espediente, deviare il flusso d'acqua convogliandolo nelle fognature.

Il rimedio si rivelò maldestro e determinò il sovraccarico delle fogne e l'esplosione delle condotte, con conseguente allagamento di largo Preneste.

Risolto  l’allagamento e chiuso il bypass nella rete fognaria, l’acqua continuò a riempire l’invaso.

L'acqua ha finito con l'invadere l'invaso artificiale rendendo l'area impraticabile a ulteriori lavori di sbancamento e costruzione.

In breve tempo si creò l’attuale laghetto “bullicante” (l’acqua è infatti minerale), alimentato dalla  vena e garantendone l’equilibrio idrico.

Nel giugno del 2020 è stato istituito il monumento naturale denominato Lago ex SNIA - Viscosa.

Il Lago Ex SNIA è all'interno del parco pubblico detto "delle Energie".

Lago Ex SNIA
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Lago Ex SNIA | Descrizione

Il Monumento Naturale Lago ex Snia - Viscosa svolge una funzione di corridoio ecologico tra la Riserva Naturale Valle dell'Aniene e il Parco dell'Appia Antica.

Le sue acque sono pulite e balneabili e sarebbero possibili attività sportive acquatiche organizzate, come la pratica della canoa e del nuoto.

Per estensione della superficie supera il laghetto di Villa Borghese e per questo dovrebbe essere considerato il più grande lago all'interno dell'anello ferroviario che cinge la capitale.

L’estensione del lago (profondo fino a 9 metri) è di circa 10.000 metri quadrati.

Il lago ex SNIA presenta una ricca biodiversità:

  • 359 specie spontanee di piante superiori, mentre nell'area pubblica del laghetto 225 specie, per lo più tipiche dei pascoli della campagna romana come Scabiosa maritima, Dasypyrum villosum, Secutigera cretica, Securigera securidaca;
  • 11 comunità vegetali, 3 habitat prioritari per l'Unione Europea (direttiva Natura 2000);
  • Particolarmente ricca è l'avifauna (72 specie di uccelli), fra i quali tre di interesse comunitario, con specie come il germano reale, il martin pescatore, il fagiano comune, insieme con specie di passaggio come il falco pellegrino e la beccaccia;

Intorno al lago ex SNIA si sviluppa una rigogliosa vegetazione sia di specie spontanee (Salix alba, Populus alba, Phragmites australis) che esotiche (Robinia pseudacacia).

L'area del lago presenta grande valenza naturalistica e elevate potenzialità di rinaturalizzazione spontanea sono presenti la cannuccia palustre (Phragmites australis), il salice bianco (Salix alba), il pioppo bianco (Popolus alba), il pioppo nero (Popolus nigra), l'area a est del lago e la parte ovest della fabbrica sono occupati da vegetazione erbacea di carattere ruderale, nell'area industriale abbandonata e sulla scarpata ovest del laghetto si è formata una macchia di carattere mediterraneo dove sono presenti due fitocenosi prevalenti: una popolazione di pino di Aleppo (Pinus halepensis) che cresce rigogliosa sui muri della fabbrica dismessa, mentre una comunità maggiormente mesofila dominata dall'alloro (Laurus nobilis), si può osservare sulla sponda occidentale del lago.

Nell'area sono presenti alcune specie di chirotteri, tra cui il pipistrello di Savi (Hypsugo savii) e il pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii).

La comunità faunistica si presenta eterogenea come documentato anche dalla presenza di invertebrati quali coleotteri, lepidotteri e odonati nonché vertebrati tra cui mammiferi come la volpe.

L'area è stata istituita con decreto del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti il 30 giugno 2020, n. T00108 (B.U.R. 2/7/2020 n. 83) Istituzione del Monumento Naturale "Lago ex SNIA - Viscosa", ai sensi dell'articolo 6 della legge regionale 6 ottobre 1997, n. 29 e ss.mm.ii.

Lago Ex SNIA
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Le lotte per la tutela dell’area del Laghetto ex Snia

Le lotte per la tutela dell’area iniziarono almeno nel 1992, con un esposto-denuncia dei cittadini sulla concessione edilizia data alla Ponente 1978. Parte quasi trent’anni fa la storia della vertenza che ha visto i cittadini del Pigneto-Prenestino opporsi ai ripetuti tentativi speculativi sull’area ex SNIA. Un percorso che ha incrociato l’occupazione dell’ex fabbrica SNIA Viscosa, la costruzione del Forum Territoriale Permanente, gli scandali sui mondiali di nuoto e i ripetuti tentativi di trasformare l’ex area industriale in cubature residenziali e commerciali.

L’area dell’ex Snia viscosa fu oggetto del Progetto del Parco Prenestino Ex Snia Viscosa, elaborato dal Comune di Roma ed approvato nel 2003. Sulla base di questo progetto, che prevede un parco esteso anche al di là di via di Portonaccio, fino alla Stazione Prenestina ed all’attuale Parco Pasolini, fu effettuato nel 2004 l’esproprio dell’area tra il lago e via di Portonaccio con i fondi per Roma Capitale. Purtroppo il progetto non ha avuto seguito e l’area espropriata è stata abbandonata.

Negli ultimi anni sono stati respinti gli ultimi assalti. Nel 2013 il Bando Ricognitivo della giunta comunale a guida Alemanno che prevedeva la copertura del lago e la costruzione di quattro torri. Autore del progetto l’ormai nota Ponente 1978 Srl. Ed è proprio nel 2013 che avviene il primo ingresso al lago da parte di migliaia di cittadini che materialmente e simbolicamente rivendicano l’accesso e la fruizione del bene ambientale. Dopo circa un anno di iniziative il comune termina l’esproprio dell’area del lago e nel 2014 procede all’apertura di un varco nel muro su via di Portonaccio, permettendo l’accesso al parco.

A fronte di quest’atto non è stato dato seguito a una reale presa in carico dell’area, tanto che da allora il Forum Territoriale Parco delle Energie, ha deciso dalla primavera del 2016 di prenderlo in carico informalmente, garantendo aperture fisse, attrezzandola e manutenendola autonomamente. Va ricordato che la metà del lago da cui emerge il relitto dell’edificio del centro commerciale (iniziato ad essere costruito nel 1992), è rimasto di proprietà privata.

In questi ultimi anni le varie realtà di base hanno avviato un complesso processo per l’istituzione del Monumento Naturale per l’intera area. Con la pubblicazione del la proposta di Decreto regionale (che però accoglie solo in parte le richieste del Forum) si apre una nuova fase che sembra prospettare sempre più concretamente la fine di una vertenza trentennale per la riconquista di un pezzo importante di storia, paesaggio e ambiente.

Per la storia completa delle lotta per la tutela dell’area: https://lagoexsnia.wordpress.com/cronistoria-della-lotta/

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