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Chiesa Domine Quo Vadis?
Chiesa Domine Quo Vadis?
Chiesa Domine Quo Vadis?Chiesa Domine Quo Vadis?
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Indirizzo:
Via Appia Antica, 51, 00179 Roma RM
Descrizione:

La chiesa del "Domine quo vadis", o Santa Maria in Palmis, è un piccolo luogo di culto cattolico che si trova a Roma, al bivio tra l'Appia Antica e la via Ardeatina, nel quartiere Appio-Latino, luogo in cui, secondo la tradizione, dopo l’apparizione di Gesù, Pietro, pentito, decide di tornare a Roma e si fa crocifiggere.

La chiesa del “Domine Quo Vadis” è una della prime chiese che si incontrano sulla Via Appia Antica, situata a circa 800 metri da Porta San Sebastiano.

Chiesa Domine Quo Vadis?
Chiesa Domine Quo Vadis?

La Chiesa Domine Quo Vadis? ha origini medievali, ma fu ricostruita nel 1600.

La chiesa è eretta sul luogo dove, secondo un episodio narrato negli Atti di Pietro, l'apostolo Pietro, che fuggiva da Roma per sottrarsi alle persecuzioni di Nerone, avrebbe incontrato in visione Gesù.

Secondo questo racconto, Pietro pose a Gesù la domanda «Domine, quo vadis?», ovvero "Signore, dove vai?", e alla risposta di Gesù, «Eo Romam iterum crucifigi», "Vado a Roma a farmi crocifiggere di nuovo", Pietro capì che doveva tornare indietro per affrontare il martirio.

Su una piccola lastra di marmo al centro della chiesa si trovano, infatti, due impronte di piedi (copia di un rilievo conservato nella vicina basilica di San Sebastiano fuori le mura), che sarebbero le impronte lasciate da Gesù.

Si tratta, in realtà, di un ex voto pagano per il dio Redicolo, offerte da un viaggiatore prima di partire per garantirsi il buon esito di un viaggio (o al ritorno, in ringraziamento).

Un esempio di analogo ex voto è visibile ai Musei capitolini.

La lunghezza di queste impronte è di 27,5 cm che corrisponde a un numero di calzatura pari a 44/45, misura notevole per l'epoca.

La leggenda, che risale a fonti apocrife del II secolo, si diffuse nella tradizione popolare grazie alla scoperta delle due impronte.

La pietra è in realtà una copia: l’originale è infatti conservato nella Basilica di San Sebastiano.

Da questo episodio deriva il secondo nome con cui è conosciuta la chiesa: Santa Maria “in Palmis”.

La chiesa è oggi gestita dai religiosi della Congregazione di San Michele Arcangelo, il cui convento, anch'esso del XVII secolo, è annesso alla chiesa.

La facciata è scandita da due lesene laterali; sulla sommità un timpano e lo stemma dei Barberini.

Un timpano ridotto è collocato sopra la porta d'ingresso, sormontato a sua volta da una grande finestra.

L'interno è ad un'unica navata; sull'altare è collocata l'immagine della Madonna del transito, e ai lati due affreschi con la Crocifissione di Gesù e la Crocifissione di Pietro.

Sopra l'altare, in una lunetta, un affresco con l'Incontro di Gesù con Pietro.

Nelle pareti laterali altri due affreschi con gli stessi soggetti.

Nell'unica cappella laterale vi è un affresco con San Francesco e il panorama di Roma con le sue chiese.

Infine, nella chiesa vi è un busto di bronzo di Henryk Sienkiewicz, lo scrittore polacco autore del famoso romanzo storico Quo vadis?

Chiesa Domine Quo Vadis?
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Mappa Parco della Caffarella - Parco regionale dell’Appia antica
Mappa Parco della Caffarella - Parco regionale dell’Appia antica

Chiesa Domine Quo Vadis? | Parco della Caffarella

Una parte del Parco Regionale dell'Appia Antica è occupata dal Parco della Caffarella o Valle della Caffarella.

La valle consiste in una splendida area di circa 200 ettari, dove sono concentrate straordinarie qualità archeologiche e paesaggistiche, situata tra via Latina e via Appia Antica.

Si estende dalle Mura Aureliane fino a via dell'Almone, è una delle più grandi aree verdi urbane d’Europa.

Il parco è ricco di testimonianze storiche e architettoniche e per questo negli ultimi anni un comitato di cittadini, in collaborazione con le amministrazioni comunali, ha portato avanti numerose battaglie per ridare luce a quest’area sottratta per tanto tempo al pubblico.

Il sentiero principale della Valle della Caffarella, teatro di miti e leggende legate alla storia di Roma, dagli importanti valori naturalistici per gli elementi di biodiversità in esso presenti e ricco di testimonianze storiche in quanto comprende una parte del Triopio di Erode Attico.

Dall’ingresso di via Latina, altezza largo Tacchi e Venturi, inclinando a destra si raggiunge via della Caffarella, per un percorso di poco più di 6 km che termina sull’Appia Antica (Chiesa Domine Quo Vadis).

Lungo il percorso si incontrano:

  • il Casale della Vaccareccia, costituito da una torre medievale e da un casale cinquecentesco, realizzato dai Caffarelli che, nel secolo XVI, bonificarono la zona;
  • il Sepolcro di Annia Regilla, monumento sepolcrale a forma di tempietto
  • il fiume Almone, piccolo affluente del Tevere, considerato sacro dagli antichi Romani.
  • Il percorso si conclude sulla via Appia Antica (a circa 800 metri da Porta San Sebastiano) nei pressi della chiesa Domine Quo Vadis, che sorge sul luogo in cui, secondo la tradizione, dopo l’apparizione di Gesù, Pietro, pentito, decide di tornare a Roma e si fa crocifiggere.

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