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Lago del Salto
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Indirizzo:
Lago del Salto, Laghi vicino Roma, Vicino Roma
Descrizione:

Il lago del Salto è il più grande lago artificiale del Lazio, situato in provincia di Rieti, creato nel 1940 dallo sbarramento del fiume Salto con la diga del Salto e la conseguente sommersione dell'omonima profonda Valle nel Cicolano.

Le sue acque sono condivise con quelle del vicino bacino idroelettrico del lago del Turano mediante un canale artificiale lungo circa 9 km sotto la giogaia del Monte Navegna (1508 m s.l.m.), che insieme alimentano la centrale idroelettrica di Cotilia, costruita nel 1942 a servizio delle acciaierie di Terni.

Lago del Salto
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Lago del Salto

Il lago di conformazione molto allungata, all'apparenza come un enorme fiume o fiordo, e dall'importante perimetro per via anche della linea costiera molto frastagliata, segue fedelmente la stretta conformazione dell'omonima Valle del Salto ed è compreso prevalentemente nel comune di Petrella Salto, ma parte delle sue acque ricadono anche entro i confini dei comuni di Pescorocchiano, Fiamignano, Varco Sabino e Marcetelli.

Formato per sbarramento dell'omonimo fiume, affluente di sinistra del Velino, il lago del Salto è il più vasto tra i bacini artificiali del Lazio.

Assieme a quelle del lago del Turano – anche questo dovuto a una diga, costruita nei pressi di Posticciola – le sue acque alimentano la centrale idroelettrica di Cotilia, nella piana di San Vittorino.

La sua storia, iniziata nel 1940, ha segnato profondamente le vicende recenti di quest'angolo di reatino.

Per la sua realizzazione sono stati cancellati e ricostruiti sulle sponde i centri abitati di Borgo San Pietro, Teglieto e Fiumata, frazioni di Petrella Salto, e Sant'Ippolito, frazione di Fiamignano.

Di questi si ricorda il primo come marginale esempio di architettura razionalistica italiana in una provincia durante il Fascismo segnata prevalentemente da interventi rurali e forestali.

Una grossa lapide incisa nella roccia presso la diga del Salto, situata nel bordo nord-occidentale del lago, ricorda le vittime per la costruzione del possente sbarramento cementizio alto oltre 90 m, all'epoca della sua costruzione la diga più alta d'Italia.

Tutta la valle del Salto in corrispondenza del lago è coperta da fitti boschi lungo le pendici montuose dei monti che diradano bruscamente sul lago.

Lago del Salto
Lago del Salto

Lago del Salto

Gli accessi stradali primari sono attraverso la Strada statale 578 Salto Cicolana sia provenendo da Rieti sia dalla A24 "Roma-Teramo" attraverso l'uscita "Valle del Salto".

Accessi stradali secondari montani provengono dal territorio abruzzese (Tornimparte), dalla bassa Sabina (Lago del Turano), dal carseolano (Pietrasecca) e dall'abitato di Torano-Grotti.

Avrebbe dovuto servire la zona anche la ferrovia Rieti-Avezzano, più volte progettata prima della creazione del lago, ma mai realizzata.

A 535 metri di quota sul livello del mare, il lago del Salto è lungo circa dieci chilometri e largo uno. Sinuose e ricche d'insenature anche profonde – quasi piccoli fiordi – le sue sponde sono assai differenti sui due versanti: ombrose e ammantate di boschi di querce e castagni su quello sud-occidentale, meglio esposte e con piccoli centri abitati e coltivi sul fronte opposto.

Lo specchio d'acqua è oggi luogo ideale per numerose attività all'aria aperta, dalla pesca sportiva e regolamentata al wakeboard (simile allo sci nautico, si pratica con una tavola in materiale leggero).

La fauna ittica è composta da elementi alloctoni o di ripopolamento: carpa, carpa erbivora, tinca, trota, anguilla, cavedani, carassi, gardon, breme, alborelle, persico reale e luccio, persico trota, persico sole, siluro, scardola, coregoni. Fra i crostacei sono presenti il gambero turco e il gambero americano. Quella ittica è naturalmente la ricchezza faunistica più citata, per l'ambiente del lago.

Ma la posizione del bacino, a metà strada tra le due importanti Riserve: la Riserva Naturale dei Monti Navegna e Cervia e la Riserva Naturale Montagne della Duchessa , assicura una generale presenza di biodiversità non trascurabile.

Cinghiali, volpi, tassi sono tra i mammiferi presenti, assieme a numerose specie di anfibi, rettili e uccelli e all'assortita comunità degli invertebrati.

Il clima della zona bassa del lago è quello tipico delle zone di collina ovvero con inverni non particolarmente freddi e umidi grazie anche all'azione mitigatrice del lago, abbastanza profondo; le zone montane prospicienti il lago hanno un clima più rigido con inverni più freddi, ma comunque mitigati dalla presenza del lago stesso.

Le estati sono calde e a tratti afose.

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