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Villa Doria Pamphilj, o più comunemente Villa Pamphilj, è un vero e proprio giardino delle meraviglie a Roma.
Villa Doria Pamphilj è una residenza storica che comprende il terzo più grande parco pubblico di Roma (184 ettari) dopo il Parco regionale dell'Appia antica ed il Parco regionale del Pineto.
Villa Doria Pamphilj | Descrizione del Parco Pubblico più bello di Roma
Aperto dalle 7 di mattina al tramonto Villa Doria Pamphilj è sicuramente il parco cittadino più bello di Roma: Edifici seicentechi, giardini all’italiana, fontane, cascate, laghi e alberi monumentali costellano questa villa storica, racchiusa tra gli antichi tracciati romani di via Aurelia Antica.
Più di 180 ettari di verde costellati di percorsi, piste ciclabili e zone attrezzate con giochi per bambini.
Un unico punto ristoro, il Vivi Bistrot di Villa Doria Pamphili, offre la base ideale per andare alla scoperta del parco, magari con un delizioso cestino da picnic in mano.
Villa Doria Pamphili è raggiungibile da 8 entrate principali: Via San Pancrazio, Via Leone XIII, Largo Casale Vigna Vecchia, Largo M. Luther King, via Vitellia, Via della Nocetta e due entrate su Via Aurelia Antica (ai civici 183 e 327)
Tutti i viali all'interno del parco di Villa Doria Pamphilj sono dedicati a donne famose:
Simone de Beauvoir, Cristina di Belgioioso, Sorelle Bronte, Maria Callas, Carla Capponi, Maria Carta, Camilla Cederna, Alda Costa, Oriana Fallaci, Artemisia Gentileschi, Natalia Ginzburg, Dolores Ibarruri, Anna Kuliscioff, Giorgiana Masi, Vittoria Nenni, Florence Nightingale, Anna Politkovskaja, Clara Wieck Schumann
L'incantevole parco di Villa Doria Pamphilj cinge il Casino del Bel Respiro, lo storico palazzo dell'architetto Algardi, che è oggi sede di rappresentanza ufficiale del governo italiano.
Pochi sanno dell'esistenza di un tunnel segreto fatto costruire secoli fa, lungo circa un chilometro e mezzo, che collega il Vaticano al Casino del Bel Respiro: una via di fuga per fuggire dalla città in caso di pericolo per il Papa.
Dove dormire vicino Villa Doria Pamphilj
Villa Doria Pamphilj è divisa in tre parti: il palazzo e i giardini (pars urbana), la pineta (pars fructuaria), e la tenuta agricola (pars rustica).
La "pars urbana" comprende il Palazzo e i giardini circostanti; la "pars fructuaria" è composta dal pineto mentre la "pars rustica" viene considerata la parte della vera e propria tenuta agricola.
All'interno c'è inoltre un corso d'acqua che giunge in un lago con un'isola in mezzo di forma ellittica.
Una caratteristica molto importante di Villa Doria Pamphilj sono i giardini, che si presentano innovatori rispetto ai canoni dell'epoca.
Questi sono concepiti su due assi ortogonali, il primo perpendicolare rispetto all'acquedotto e il secondo parallelo.
Applicando questa tecnica si ottiene un'intersezione nel giardino più in basso e non più intorno al Palazzo.
Villa Doria Pamphilj | La Storia
Quello che all'epoca era solo un modesto appezzamento agricolo fuori dalle mura gianicolensi, la cosiddetta Villa Vecchia, venne acquistata dal nobile Panfilo Pamphili il 23 ottobre 1630.
L'attuale parco di Villa Doria Pamphilj, progettato da Alessandro Algardi e Giovanni Francesco Grimaldi dal 1930, trae infatti origine dalla fusione di diverse vigne preesistenti nella tenuta di campagna dell'omonima famiglia nobile romana.
Tra il 1644 e il 1652, mentre la famiglia Pamphili otteneva prestigio grazie al pontificato di Innocenzo X, fu affidata la progettazione della Villa Nuova allo scultore Alessandro Algardi e al pittore Giovanni Francesco Grimaldi, con la collaborazione del botanico Tobia Aldini per quanto riguardava i giardini.
Nel 1849 Villa Doria Pamphilj fu teatro di una delle più cruente battaglie per la difesa della Repubblica Romana: le truppe francesi il 2 giugno occuparono villa Corsini, e il giorno successivo le truppe garibaldine tentarono invano di riconquistarla.
Durante uno degli assalti morì il colonnello Angelo Masina e fu ferito a morte Goffredo Mameli, autore dei versi dell'inno nazionale italiano.
Nel 1856 Villa Doria Pamphilj fu unita alla confinante Villa Corsini e tutto il complesso venne trasformato in una grande azienda agricola.
Iniziati i primi espropri da parte del comune di Roma nel 1939, il nucleo originario della villa fu acquistato dallo Stato Italiano nel 1957.
Oltre 168 ettari furono acquisiti dalla municipalità romana.
La parte occidentale fu aperta al pubblico nel 1965 e la restante il 22 maggio 1971.
Villa Doria Pamphilj, situata appena fuori dalle mura nel quartiere Gianicolense, sulle propaggini occidentali del Gianicolo, compresa tra via Aurelia Antica, via della Nocetta e via Vitellia, fu espropriata nel corso del Novecento, divisa in due nel 1960 per l'apertura di via Leone XIII (tratto della via Olimpica), e aperta al pubblico nel 1972.
Rimane proprietà della famiglia Doria-Pamphilj la cappella funeraria opera di Edoardo Collamarini.
Villa Doria Pamphilj
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