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- Chiostro di Michelangelo
Il Chiostro di Michelangelo si trova presso la Chiesa Santa Maria della Pace nel complesso del Museo Nazionale Romano - Terme di Diocleziano di Roma.
Tra le tante sorprese che regala infatti una visita alle Terme di Diocleziano, ce n'è una cui si giunge dopo aver curiosato tra le tante sale ricche ricche di reperti.
Subito si è accolti da una sensazione di pace e tranquillità, come del resto sono i chiostri tipici delle abbazie certosine.
E anche qui, nella zona che ospitava quelle che erano probabilmente le più ampie terme dell'antichità romana, nel 1567 si diede incarico a Michelangelo di pensare una grandiosa trasformazione realizzando la Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri Cristiani, con tanto di Certosa e, ovviamente, un paio di chiostri, tra cui questo.
Con i suoi 10.000 metri quadrati di superficie, distribuiti su quattro ali di 100 metri scanditi da 100 colonne monolitiche in travertino, oggi 'decorati' con sarcofaghi, statue, stele funerarie, busti, il Chiostro di Michelangelo è uno dei più grandi d’Italia.
Come ricorda la data incisa sul primo pilastro d’angolo, la costruzione, verosimilmente basata su disegno di Michelangelo, iniziò nel 1565, un anno dopo la morte dell’artista; il primo piano fu tuttavia concluso solo nel 1676.
Numerose statue, stele e sarcofagi sono disposti lungo le quattro ali del Chiostro di Michelangelo e all’interno del giardino, al centro del quale si trovano sette teste colossali di animali rinvenute nel 1586 nell’area intorno alla Colonna Traiana.
Risale al 1695 la fontana con delfini, forse di Giacomo Della Porta, circondata da quattro cipressi, uno dei quali, sostenuto da una struttura in ferro, è il secolare “cipresso di Michelangelo”, il quale ornò il chiostro di Michelangelo anche con grandi musi di animali trovati nel Foro di Traiano.
In prossimità dell’ingresso del Chiostro di Michelangelo si apre la porta a trompe-l’oeil di Filippo Balbi (1885), da cui sembra affacciarsi il Certosino Fercoldo, padre di papa Clemente IV, raffigurato con gli oggetti della vita quotidiana dei monaci della Certosa.
La Certosa di Santa Maria Degli Angeli
Con bolla del 27 luglio 1561 papa Pio IV Medici dispose la trasformazione delle Terme di Diocleziano nella Chiesa e nella Certosa di Santa Maria degli Angeli.
Il lavoro fu affidato a Michelangelo, ormai ottantaseienne, che realizzò la Chiesa, suggerendo probabilmente l’impianto generale della Certosa e il disegno del Chiostro grande.
La costruzione ebbe svariate interruzioni per mancanza di fondi e si prolungò per tutto il Seicento e in parte anche oltre.
Nel rispetto della regola monastica, la Certosa prevedeva una zona destinata alla vita comunitaria, con il Chiostro minore, il refettorio e la sala capitolare, e una zona destinata alla clausura, con le celle dei monaci intorno al Chiostro maggiore e la parte centrale lasciata a verde.
Nel 1884 la Certosa fu soppressa e parte degli spazi ospitarono l’Ospizio Margherita di Savoia per i Poveri Ciechi, mentre altre zone delle Terme erano occupate da botteghe, magazzini e osterie.
Nel 1908 le Terme furono scelte come sede della Grande Mostra Archeologica nell’ambito dell’Esposizione Universale per il cinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia.
In quell’occasione il piano di recupero archeologico delle strutture romane portò alla demolizione della maggior parte degli spazi della Certosa.
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