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Chiesa della Santissima Trinità dei Monti
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Trinità dei Monti
Chiesa della Santissima Trinità dei Monti
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Indirizzo:
Piazza della Trinità dei Monti, 3, 00187 Roma RM
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Descrizione:

Situata sulla sommità della celebre Scalinata di Trinità dei Monti in Piazza di Spagna, la Chiesa della Santissima Trinità dei Monti è una delle cinque chiese cattoliche francofone di Roma.

Sul fianco destro della Chiesa della Santissima Trinità dei Monti, sorge il Convento, fondato da Francesco di Paola nel 1494, con il finanziamento della corona di Francia.

Chiesa della Santissima Trinità dei Monti

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Scalinata di Trinità dei Monti

La Scalinata di Trinità dei Monti, realizzata tra il 1723 e il 1726 su progetto dell’architetto romano Francesco De Sanctis (1693-1740), costituisce il raccordo scenografico tra le pendici del Pincio dominate dalla chiesa della Santissima Trinità e la sottostante piazza di Spagna.

L’idea di superare il forte dislivello con una scalea è documentata già nel 1559.

Venti anni dopo la Camera Apostolica acquistò il terreno ai piedi della chiesa per realizzare la scalinata che negli intenti di papa Gregorio XIII (1572-1585) doveva essere “simile a quella dell’Aracœli”.

Solo nel 1660, grazie al lascito del francese Stefano Gueffier, furono redatti i primi progetti da parte di numerosi architetti: è di questo periodo quello attribuito alla bottega di Gian Lorenzo Bernini, fondamentale per la successiva progettazione in quanto propose l’andamento concavo e convesso delle pareti e le rampe a tenaglia.

Sorse allora l’annosa controversia tra lo Stato della Chiesa e la corona di Francia sul possesso dell’area interessata, che costituì una delle cause del mancato avvio dei lavori.

Nel 1717, infine, Clemente XI bandì un concorso per il progetto a cui parteciparono i maggiori architetti del tempo.

I lavori, sempre a causa della citata controversia, iniziarono solo sotto Innocenzo XIII (le aquile araldiche della sua casata - Conti - compaiono, insieme ai gigli di Francia, sui cippi alla base del monumento), e furono ultimati da Benedetto XIII nel 1726.

La lunga scalinata, che sembra adagiarsi sul colle articolandosi in un continuo alternarsi di sporgenze e rientranze, è espressione di una monumentalità tipica del settecento romano che la accomuna alle altre importanti realizzazione urbane del secolo costituite dal porto di Ripetta (demolito alla fine del XIX secolo) e da fontana di Trevi.

Sottoposta nel tempo a numerosi interventi di manutenzione, la scalinata è stata oggetto di un importante restauro completo nel 1995.

Dall'ottobre 2015 la scalinata è stata sottoposta nuovamente a restauro; l’inaugurazione dopo i lavori si è svolta giovedì 22 settembre 2016

Fontana della Barcaccia - Piazza di Spagna - Trinità dei Monti
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Chiesa della Santissima Trinità dei Monti
Chiesa della Santissima Trinità dei Monti

Chiesa e convento della Trinità dei Monti

La chiesa e il convento della Santissima Trinità dei Monti sono dei luoghi di culto cattolico di Roma, nel rione Campo Marzio, posto sulla cima della celebre scalinata di piazza di Spagna.

La chiesa è costituita da un'unica navata sulla quale si affacciano sei cappelle laterali.

La facciata, adornata dai due campanili simmetrici con cupolino ottagonale, ha un unico ordine di lesene, chiuso da un attico con lunettone in posizione centrale.

La volta della crociera (Una delle prime parti dell'edificio a essere costruita) è in stile tardo gotico francese, con volte a costoloni intrecciati, unico esempio di tale stile a Roma.

Sui due campanili sono posti un orologio e una meridiana che indicherebbero rispettivamente gli orari di Roma e Parigi.

La chiesa è officiata anche in francese ed è affidata alla Comunità dell'Emmanuele ed è una delle 5 chiese cattoliche francofone di Roma, insieme con San Luigi dei Francesi, San Nicola dei Lorenesi, Sant'Ivo dei Bretoni e Santi Claudio e Andrea dei Borgognoni.

Il “convento regio della Trinità dei Monti” visse tra il Cinquecento e il Seicento una stagione splendida, di cui resta memoria nelle meraviglie custodite al suo interno.

Meravigliosi gli affreschi del chiostro, con un ciclo didattico dedicato alla vita del Santo fondatore e una galleria di ritratti dei re di Francia.

Chiesa della Santissima Trinità dei Monti
Chiesa della Santissima Trinità dei Monti

Gli interni della Chiesa della Santissima Trinità dei Monti rivelano artifici illusionistici, capolavori d’arte e meraviglie scientifiche:

  • le criptiche anamorfosi sui corridoi della clausura, dipinte nel 1642 da Emmanuel Maignan e François Nicéron ritraenti S. Francesco di Paola e S. Giovanni che scrive l'apocalisse;
  • la Galleria Prospettica dell’ex-refettorio, affrescata dal gesuita Andrea Pozzo con le scenografiche Nozze di Cana;
  • l’orologio solare (meridiana a riflessione) realizzato dal Maignan (la volta del corridoio riporta diversi tracciati (ora italica, ora francese, etc.) differenziati in base al colore);
  • l’affresco della Mater Admirabilis, opera della giovane novizia Pauline Perdreau (1844);
  • la Stanza delle Rovine del tardo XVIII secolo, già cella di padre Le Sueur, decorata dal francese Charles-Louis Clérisseau con affreschi raffiguranti antiche rovine romane.

L'area su cui è edificata la chiesa fu acquistata da San Francesco di Paola per realizzarci il convento dell'Ordine dei Padri Minimi.

Il terreno fu venduto dai nobili veneziani Barbaro, come risulta dall'atto di acquisto ancora reperibile mentre non risulta documentabile il mito di un contributo reale francese alla sua edificazione.

Infatti le pretese francesi di imporre un'influenza alla zona della Trinità dei Monti datano fin dal XVI secolo; nel XIX secolo anche l'Accademia di Francia fu trasferita poco lontano, nell'adiacente Villa Medici.

Nonostante credenze popolari la celeberrima scalinata, inaugurata da papa Benedetto XIII nel 1725, fu realizzata da Francesco De Sanctis (terminata nel 1726) essenzialmente con finanziamenti privati (il legato del diplomatico Etienne Gueffier) e non della famiglia regnante in Francia, per segnare così con adeguata pompa e fasto barocco il termine della città e l'inizio degli orti, precedentemente occupato dal viridiario dell'Olmata.

La chiesa della Santissima Trinità dei Monti presenta su un campanile un orologio e sull'altro una meridiana.

Davanti a Trinità dei Monti, l'anno 1788, papa Pio VI fece innalzare dall'architetto Antinori l'Obelisco Sallustiano, il penultimo dei grandi obelischi innalzati nella Roma papale, realizzato in epoca romana imperiale ad imitazione degli obelischi egiziani.

Chiesa della Santissima Trinità dei Monti
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Chiesa della Santissima Trinità dei Monti | Cappelle di destra

Interno

La prima cappella a destra (Altoviti) è decorata da un ciclo di affreschi sulle Storie di san Giovanni Battista di Giovanni Battista Naldini, autore anche della pala col Battesimo di Cristo.

La seconda non ha decorazioni di rilievo, mentre la terza (di Lucrezia della Rovere) conserva un notevole ciclo di affreschi di Daniele da Volterra e aiuti.

Secondo Vasari l'artista disegnò tutti i cartoni, mentre gran parte della stesura è da riferire agli allievi, molti dei quali però divennero poi artisti di un certo spessore.

Al maestro spettano sicuramente l'Assunta sulla parete di fondo (1548-50) e la Presentazione della Vergine a destra.

Al volterrano Giovanni Paolo Rossetti sono riferiti l'Annunciazione (lunetta centrale) e la Presentazione di Gesù al Tempio (lunetta sinistra), a Michele Alberti la Strage degli Innocenti (parete sinistra) e i Profeti nell'arcone (1553-60), a Gaspar Becerra la Nascita della vergine (parete destra), a Pellegrino Tibaldi e Marco Pino la volta e il sott'arco (scene bibliche e ignudi con alberi araldici Della Rovere).

Segue la cappella Orsini, con una pala del 1817 di Louis Vincent leon Pallière (Flagellazione) e le pareti decorate dai monumenti funebri del cardinale Rodolfo Pio da Carpi (1567 circa) e di Cecilia Orsini (1575), moglie di Alberto III Pio di Savoia, entrambi di Leonardo Sormani.
Lo stesso artista è autore, con Prospero Antichi, degli stucchi nella volta, che incorniciano le Storie della Passione di Cristo di Paris Nogari (ante 1575).
Il Nogari affrescò anche le lunette con la Flagellazione, l'Andata al CalvarioProfeti e angeli con la corona di spine (parete dell'altare).

Le due cappelle seguenti sono affrescate da cicli di notevole interesse, ma di cui non si è ancora trovato il nome dell'autore.

La quinta, del canonico di Besançon Pierre Marciac, è di un artista di cultura raffaellesca che probabilmente partecipò alla decorazione delle logge Vaticane (tra i nomi proposti Michele Alberti); la sesta fu invece decorata da un artista probabilmente umbro, vicino al Pinturicchio.

Chiesa della Santissima Trinità dei Monti
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Chiesa della Santissima Trinità dei Monti | Cappelle di sinistra

In una delle prime cappelle a sinistra Daniele da Volterra lasciò nel 1541 un celebre ciclo di affreschi, tra cui la bellissima Deposizione, unanimemente considerata uno dei vertici del Manierismo.

L'ottava cappella a destra (cappella Massimo) conserva invece un bellissimo ciclo di affreschi di Perin del Vaga (Storie dell'Antico e del Nuovo Testamento; 1537), completato tra il 1563 e il 1589 da Taddeo e Federico Zuccari.

Il Battesimo di Cristo e gli affreschi della Cappella di San Giovanni Battista sono di Giovanni Battista Naldini (1580). In origine la chiesa conservava anche una pala di Jean-Auguste-Dominique Ingres.

Fontana della Barcaccia - Piazza di Spagna - Trinità dei Monti
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