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Teatro Sistina
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Indirizzo:
Via Sistina, 129, 00187 Roma RM Centro storico, Roma, Roma Città
Descrizione:

ll Teatro Sistina è uno dei più importanti e rappresentativi teatri italiani, tra i più conosciuti anche all’estero, grazie alle Star internazionali che vi si sono esibite.

Seppur non il più antico il Teatro Sistina, a due passi da Piazza Barberini, da via Veneto e dalla fontana del Tritone, è decisamente il teatro romano più famoso a livello internazionale.

Il Sistina ha ospitato sul suo palco i più grandi artisti e i più popolari spettacoli musicali: da Louis Armstrong a Burt Bacharach, da Liza Minnelli a Dionne Warwick a Woody Allen, da Rugantino a West Side Story, da Evita a Aggiungi un posto a tavola, da Vacanze Romane a Rinaldo In Campo..

Per non parlare poi dei protagonisti dello spettacolo italiano che qui hanno debuttato o sono stati definitivamente consacrati: Marcello Mastroianni, Renato Rascel, Delia Scala, Carlo Dapporto, Aldo Fabrizi, Walter Chiari, Gino Bramieri, Johnny Dorelli, Paolo Panelli, Bice Valori, Enrico Montesano, Gigi Proietti, Enrico Maria Salerno, Gloria Guida, Mariangela Melato, per arrivare ai più recenti Sabrina Ferilli, Valerio Mastandrea, Massimo Ghini, Cesare Bocci, Enzo Iacchetti, Luca Ward, Vittoria Belvedere, Rosario Fiorello, Paolo Conticini, Sergio Muniz, Massimo Ranieri, Paolo Conte, Vincenzo Salemme e tanti altri.

Questo teatro dal dopoguerra è diventato, nel corso degli anni, il “Teatro dei romani“ grazie all’affetto del pubblico che, giorno dopo giorno, anno dopo anno, ha affollato – e continua ad affollare – i 1500 posti della sala.

Ancora oggi Il Teatro Sistina mantiene la sua fama grazie agli spettacoli presentati: un mix di novità italiane e straniere sempre attuali e sempre attenta alle nuove tendenze dello spettacolo e del pubblico.

Teatro Sistina
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Dove dormire vicino il Teatro Sistina - Piazza Barberini



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Teatro Sistina | La Storia

Poco dopo l'inaugurazione nel teatro fu girata la scena finale del film Totò cerca moglie in cui Totò e la sua fidanzata interpretata da Annie Sommers, si rifugiano li dentro essendo inseguiti da delle modelle vestite da sposa.

Curiosa è la scena, poiché all'entrata del teatro vi è la locandina del film stesso.

Incuriositi di come il film andrà a finire i due attori entrano nella sala di proiezione e vedono la romantica scena finale di loro stessi che si sposano.

Inaugurato nel dopoguerra (1949) la popolarità del Teatro Sistina nasce soprattutto grazie all’incessabile attività di Garinei e Giovannini che in 46 anni di gestione (dal 1960) hanno regalato al teatro (non solo italiano) capolavori come Aggiungi un posto a Tavola, RugantinoIl giorno della Tartaruga, Un paio d’ali, Alleluja brava gente.

Spettacoli rappresentati in oltre 45 paesi in tutto il mondo e che sono stati tradotti in 16 lingue.

Roma era ancora occupata dagli americani, c’erano gli “Sciuscià” e il mercato nero, le sigarette americane e la musica jazz sottobanco, quando due giovanotti magri e in bolletta, ma con in testa una sfrenata fantasia iniziarono a farci sognare con i loro “sketches” pieni di allegria, le loro canzoni piene di spensierata armonia e i loro testi colmi di impareggiabile simpatia: Pietro Garinei (1919-2006) e Sandro Giovannini (1915-1977) erano destinati a divenire la colonna portante della commedia musicale italiana.

Enzo Biagi ha scritto su loro: “Che nomi nelle locandine dei loro spettacoli: il Quartetto Cetra, con la grazia di Lucia Mannucci, le Bluebell, con gambe che come la Provvidenza, arrivavano ovunque, Wanda Osiris, una leggenda che dialogava con Alberto Sordi, nella parte agra di un guitto da avanspettacolo; le gemelle Kessler, dimostrazione vivente delle infinite possibilità dei cromosomi; un’altra coppia indimenticabile, Delia Scala, vibrante, gentile, limpida e Walter Chiari, quanto talento buttato con generosa incoscienza alle platee; Marcello Mastroianni, nientemeno, un simbolo, nella quasi ovvia parte di Rodolfo Valentino; Nino Manfredi, Paolo Panelli e Bice Valori; un inno all’allegria.

E ancora Renato Rascel, un corazziere piccolo piccolo, che pareva nato dalle invenzioni di Chaplin e di Cecov; e Johnny Dorelli, strappato alla canzone, che ricorda anche un De Sica garbato interprete di piccole umanissime avventure; e Gino Bramieri, così bravo che non ho mai capito perchè il cinema non gli abbia offerto anche ruoli drammatici; e l’Aldo Fabrizi di Rugantino , e il Modugno di Rinaldo in Campo e poi quello straordinario attore, ballerino, imitatore, narratore di storie che è Enrico Montesano.

A tutti Garinei e Giovannini hanno offerto la grande occasione: non hanno mai sbagliato un copione o una regia, hanno sempre rispettato il pubblico, hanno segnato i nostri palcoscenici e anche il costume.

Ci sarà sempre qualcuno che nel dirigersi verso la stazione “Termini” fischietterà “Arrivederci Roma” o qualche giovane innamorato che si improvviserà un improbabile Rugantino cantando “Roma nun fa la stupida stasera” per far colpo sulla sua fidanzata.

L’anima delle loro canzoni continua ad ergersi con straordinaria vitalità, l’abilità descrittiva dei sentimenti, delle emozioni, delle ricchezze e delle povertà di questo secolo, delle paure e delle angosce, ma anche delle speranze e dei sogni degli italiani, resteranno per sempre scolpite in quei pregevoli versi ornati dalle splendide melodie degli eccelsi musicisti chiamati da “G.& G.” ad arricchire l’atmosfera delle loro memorabili avventure.

Grazie “G. & G.”!

Grazie per averci fatto e per farci ancora sognare perchè, come dice il saggio Ademar di Alleluja Brava Gente: “Un omo senza uno sogno è come nu falcone che le ali ci tagghiarono e l’impennata verso l’oceano ci tolsero“.

[Enzo Biagi sul lavoro di Garinei e Giovannini al Teatro Sistina]

Chiaro a tutti di quale altissimo livello hanno toccato Garinei e Giovannini si e quanto fanno parte della cultura e della storia di Roma?

Teatro Sistina
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Teatro Sistina Oggi

In questi anni il Sistina ha confermato di essere uno dei maggiori teatri di produzione in Italia.

Tra le definizioni più indovinate che ha collezionato negli anni e che fanno ormai parte del comune sentire, meritano una menzione sia "teatro dei romani" che "la scala della commedia musicale italiana", e questo grazie all'affetto del pubblico che, giorno dopo giorno, anno dopo anno, ha affollato - e continua ad affollare - i circa 1600 posti della sala.

Dal Marzo 2003 al 2015, il Teatro Sistina è stato ufficialmente riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come “Teatro Stabile della Commedia Musicale Italiana".

L'attività produttiva è continua ed intensa: tra gli spettacoli realizzati ricordiamo Vacanze Romane (Massimo Ghini e Serena Autieri), Rugantino (Michele La Ginestra), Se il tempo fosse un gambero (Max Giusti e Roberta Lanfranchi).

Il Sistina ha poi prodotto Peter Pan, il musical (Manuel Frattini) che è stato per due stagioni anche lo spettacolo più visto in Italia.

Nell'estate 2008 Il Sistina ha conquistato ben due “Biglietti d'Oro” dell'A.G.I.S.: uno come teatro con il maggior numero di spettatori e l'altro proprio per il successo ottenuto con Peter Pan, il musical.

Per la stagione 2008/2009 Il Sistina, in collaborazione con la Titanus, ha prodotto il Musical Poveri ma belli (regia di Massimo Ranieri, musiche di Gianni Togni, coreografie di Franco Miseria), liberamente ispirata allo storico film di Dino Risi.

Per la stagione 2009/2010 ha nuovamente realizzato uno dei titoli “storici” di Garinei e Giovannini: Aggiungi un posto a tavola (Gianluca Guidi, Enzo Garinei) con le intramontabili melodie di Armando Trovajoli, le coreografie di Gino Landi, le scene ed i costumi di Giulio Coltellacci e la regia originale di Garinei e Giovannini ripresa da Johnny Dorelli.

Nel 2010/2011 una riedizione di Rugantino, interpretato da Enrico Brignano che ne ha curato anche la messa in scena basata sulla regia originale di Garinei e Giovannini, ha animato il palcoscenico del Teatro Sistina conquistando il favore del pubblico per ben 77 repliche consecutive di “tutto esaurito”.

In occasione del 150º anniversario dell'Unità d'Italia, già rappresentato nel 1961 e nel 1986, è in scena nella stagione 2011/2012 un altro meraviglioso ed indimenticabile successo di G&G: Rinaldo in campo (Serena Autieri, Fabio Troiano per la regia di Massimo Romeo Piparo), il cui testo di G&G e le musiche di Domenico Modugno rappresentano uno dei tanti capisaldi della Commedia musicale.

Massimo Romeo Piparo, dal luglio 2013 alla guida dello storico Teatro Sistina tutto rinnovato,  prende il testimone da Gianmario Longoni con cui ha già condiviso la gestione del Teatro Nazionale di Milano dal 2000 al 2005.

Nel 2016 ha fondato l’Accademia Sistina,  la grande officina creativa multidisciplinare per ragazzi dagli 8 ai 16 anni, per l’insegnamento delle performing arts.

“Dopo alcuni anni di direzione artistica non posso che gioire per quanto il Sistina sia diventato sempre più il punto di riferimento per il Teatro “leggero” di qualità e di eccellenza, per Roma e per la scena internazionale” dichiara il direttore artistico Massimo Romeo Piparo, regista, autore e produttore dei più grandi successi teatrali e televisivi degli ultimi anni e che ha portato il Musical italiano al centro della scena mondiale.

I grandi artisti, le produzioni di prima linea e le primarie holding internazionali, scelgono adesso il Sistina come luogo privilegiato per le proprie attività. 

E dopo alcune stagioni record, frutto di intensi anni di instancabile attività di un impeccabile team di professionisti mossi da fortissima passione, programmiamo cartelloni sempre leader nel settore dell’intrattenimento dal vivo della Capitale.

Un mix di storie appassionanti, grandi musical e imponenti allestimenti, divertenti commedie e attori amatissimi, per offrire un intrattenimento popolare ma sempre originale e di grandissima qualità artistica.

Una formula vincente che si rinnova ogni anno mantenendo saldi però quelli che sono gli elementi imprescindibili per un successo.

L’arte e la bellezza che si sposano con il divertimento spensierato, e grandi spettacoli dal vivo per rendere omaggio alla migliore tradizione del Teatro musicale. 

Un intenso lavoro al quale mi sto dedicando con gli stessi principi e lo stesso sentimento che animarono il compianto Pietro Garinei, il fondatore del Teatro più amato dai romani e uno dei pochi teatri italiani conosciuti nel mondo.

È un enorme onore ereditare il suo ruolo.

La prima volta che misi piede al Sistina fu nel 1995; un giorno Garinei mi convocò e – dandomi del Lei come faceva con tutti – mi disse: ‘Piparo Lei mi ricorda Garinei da giovane.

Le auguro di diventare Garinei da vecchio’. Fu profeta”.

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